A Intervista semiseria con un idolo - Alan Sparhawk

Intervista semiseria con un idolo - Alan Sparhawk

A volte uno si toglie delle soddisfazioni. Tipo scambiare quattro chiacchiere via mail con un mito. Uno dei più grandi autori della storia musicale recente, leader dei Low e dei Retribution Gospel Choir, freschi di stampa del loro secondo album, “2”. Signore e Signori, Alan Sparhawk.        

 

1 - Con questo secondo album mi sembra che i Retribution Gospel Choir abbiano definitivamente acquisito una identità distinta rispetto ai Low. Hai mai considerato i RGC come un side-project? E quali sono le connessioni tra le due bands? È solo il voler “creare peso con poco” o c’è dell’altro?    

Non è mai stato un side-project. Io faccio musica con delle persone, poi alcune cose sono più presentabili di altre. Non so dirti quali siano le connessioni tra le due bands, ma sono sempre io e non recito alcun ruolo.    

 

2 - Ascoltando “2” il suono delle chitarre emerge in modo completamente libero, ispirato e orgogliosamente “rock”. La sensazione è che i Retribution Gospel Choir rappresentino il posto nel quale puoi sfogare il tuo istinto rock, qualcosa che avevi già espresso nel disco dei LowThe Great Destroyer”. È corretto, anche se un po’ semplicistico?    

Trovo che il modo in cui suono e le cose che suono siano fortemente influenzate dalle persone con le quali suono. Sono una specie di camaleonte. Quando suono con Mimi, è lei che fa in modo che quello che suoniamo diventino i Low. Quando suono con Eric e Steve nei Retribution Gospel Choir, vengono fuori cose diverse. Io cerco di non pensarci troppo. E’ la musica che ti dice cosa fare.      

 

3 – Il vostro primo album era prodotto da Mark Kozelek. Com’è lavorare con lui? Che differenze hai notato rispetto al lavoro di Matt Beckley (produttore di “2”, già al lavoro con gente come Britney Spears, Backstreet Boys e Avril Lavigne)? E – più in generale – quali sono le differenze tra i due album?  

Mark e Matt sono molto differenti. Sono stati bravissimi tutti e due e ci hanno aiutato ad ottenere esattamente quello che volevamo. Mark ci ha aiutati soprattutto per gli arrangiamenti ed i suoni perchè eravamo al nostro debutto e lui ci ha indirizzati verso un certo tipo suono. Matt è stato utile soprattutto per quanto riguarda il missaggio del nuovo disco, il suo approccio era decisamente più tecnico. Rispetto al primo disco abbiamo acquisito esperienza, adesso abbiamo decisamente più confidenza con i brani quando li registriamo.    

 

4 – Ascoltando “2”, si nota un bel lavoro sui suoni della chitarra. Raccontaci qualcosa sulle tue influenze come chitarrista.    

Non mi sento un musicista naturale, ed ho una soglia di attenzione molto breve. Quindi mi sorprende il fatto di aver imparato a suonare la chitarra. Mi piacciono molto i grandi chitarristi come Hendrix o Page, ma non ho mai veramente capito cosa stessero facendo, il mio rapporto con la chitarra è sempre stato conflittuale. Suonare quella stupida cosa ogni giorno è la mia più grande influenza.  

 

5 – “Working Hard” e “White Wolf” possono essere definite due canzoni “classic rock”. Che effetto fa scrivere e suonare queste canzoni? Di la verità, è molto più divertente che suonare le canzoni dei Low!    

Forse un po’ sì. È difficile prendere una canzone seriamente se puoi ballarla, ma io sento che quelle canzoni provengano dallo stesso posto dal quale arrivano tutte le canzoni che ho scritto. Anche i Low hanno canzoni divertenti ma forse è difficile sentirlo.      

 

6 - La mia canzone preferita di “2” è "Poor Man's Daughter". Come è nata?.    

È anche una delle mie preferite, e ci piace tantissimo suonarla dal vivo. Io ho una formazione contadina, per cui il linguaggio e le immagini religiose contenute nella canzone sono molto vicine al mio cuore ed alle mie esperienze. Quando ero bambino avevo un’amica immaginaria che chiamavo Lisa, e molto spesso mi sono ritrovato a cantare per lei, anche se sapevo che quella ragazza ero io. Sostanzialmente è una canzone blues.    

 

7 – So che non è l’occasione giusta, ma non posso resistere. Qual è il tuo disco dei Low preferito?  

Christmas Ep”. E l’unico che ascoltiamo.    

 

8 – Cosa ne pensi della nuova direzione politica americana? Barack Obama è davvero l’uomo del cambiamento? Che effetto fa vivere in un paese in cui il Presidente lavora tutto il giorno per risolvere i problemi del paese anziché in uno che lavora tutto il giorno per risolvere i problemi del suo Presidente?  

Se il vostro paese sta risolvendo i problemi del Presidente, quanto meno significa che avete un minimo di controllo su ciò che succederà (magari, ma vaglielo a spiegare … ). Mi piace Barack Obama, è un uomo di pace, e so che farà un buon lavoro se la gente glielo lascerà fare. Ma, come molti Americani, non ho molta fiducia nell’attuale sistema.  

 

9 – Quali saranno i tuoi prossimi progetti musicali?  

Saremo in tour per tutta la prima metà dell’anno (con i Retribution Gospel Choir). Sta andando molto bene quindi penso andremo avanti per un bel pezzo. Con Mimi abbiamo già alcuni pezzi pronti, quindi probabilmente inizieremo a registrare entro quest’anno. Salveremo il mondo con la musica.      

 

 

Per approfondire: http://www.retributiongospelchoir.com/

C Commenti

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DonJunio alle 18:54 del 9 marzo 2010 ha scritto:

Come intervistatore sei meglio di Mollica. Scherzi a parte, nice job

loson alle 19:09 del 9 marzo 2010 ha scritto:

Il tipo è di poche parole, lo è sempre stato. Per l'intervistatore qui incalza da par suo, complimenti Fab!

loson alle 19:10 del 9 marzo 2010 ha scritto:

Quel "per" avrebbe dovuto essere un "però", nel casO vi siate domandati il significato della seconda frase...

target alle 21:49 del 9 marzo 2010 ha scritto:

Gliela perdoniamo quella frase sullo psiconano? Fab intervistatore ufficiale di SdM. Spavaldo, e perciò capace di far uscire cose interessanti!

Alessandro Pascale alle 9:43 del 13 marzo 2010 ha scritto:

"salveremo il mondo con la musica" e la frase con lo psiconano secondo testimoniano una grande peculiarità nel pigliarci tutti per il culo dal primo all'ultimo. O forse mi sbaglio?

Mah, cmq grande Fab, efficiente come un orologio svizzero spruzzato di fantasia

fabfabfab, autore, alle 9:56 del 13 marzo 2010 ha scritto:

RE:

No no non credo ci fosse sarcasmo. L'impressione è che se ne fotta altamente della situazione politica del suo paese, figuriamoci di quella del nostro....

paolo gazzola alle 14:51 del 15 marzo 2010 ha scritto:

Bella intervista Fabio. E non facile. Aneddoto, se può interessare: ho incontrato i Low nel pre-concerto di Bologna, al luna park davanti all'Estragon estivo(!). Alan giocava al gioco del martello, quello (molto U.S.A.) dove devi dare una gran botta per far suonare la campana in cima alla colonna. Era serissimo, ultraconcentrato. Gli ho chiesto se era lui, se potevamo fare una foto con lui e Mimi, se rompevamo i coglioni. Ha detto di sì, a tutto, ma con l'indifferenza di un palo Viacard al casello autostradale. Poi ha fatto la foto, ci ha dato la mano, ha fatto parlare Mimi per un po' mentre lui tornava a dar mazzate al piatto. Dire che non ci aveva neanche per il culo è peccare di presunzione. Su un altro pianeta.