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R Recensione

7/10

MewithoutYou

It's All Crazy! It's All False! It's All a Dream! It's Alright

FT: Guarda, Fabio, che delle volte il trasformismo è una cosa pazzesca: Mastella che fa dei dribbling destra/sinistra che neanche Tomba negli slalom, Kakà che va al Real Madrid, Bonolis che ogni anno fa il pendolare Rai-Mediaset come gli impiegati della Torino-Milano ma a suon di miliardi. Verrebbe da dire che non c’è più religione. Se non fosse che questi MewithoutYou, che nel 2002 chiamavano “[A > B] Life” il loro primo disco e che sono passati dall’hardcore al folk con una disinvoltura ammirevole, di religione ne trasudano parecchia. Se li definisci una christian band pare che storcano il naso, ma ‘theological band’ secondo me ci sta bene, visto che mettono assieme ebraismo, sufi, parabole cristiane, pacifismo, e un folk rock molto corale e ‘spiritual’ coi controcosi.

FC: Dall'hardcore al folk? E' un passaggio impegnativo. Anche se, va detto, l'hardcore (così come il punk) genera istinti melodici interessanti. Pensa ai Fugazi. Anzi, pensa ai Notwist: anche loro sono partiti da radici emo/punk e sono approdati ad un glitch-folk basato su un sapiente uso della melodia. Comunque, mi sembra di capire che dovrei cercarmi questi MewithoutYou...

FT: Cerca cerca. Pitchfork e compagnia non se li cagano perché urlano "Allah Allah Allah", "What a beautiful God there must be" e varie astruserie in arabo, ma meritano. Neutral Milk Hotel, Okkervil River, Decemberists e dintorni. Quei dintorni che piacciono a noi.

FC: Beh, a noi generalmente piacciono i dintorni Canadesi, questi sono di Philadelphia. Comunque provvederò, che i devoti mi aggradano parecchio. Sufjan Stevens, Danielson, Welcome Wagon, Bruce Peninsula... Tra l'altro, leggo che il produttore di questo "It’s All Crazy! It’s All False! It’s All a Dream! It’s Alright" è proprio Daniel Smith, leader dei Danielson e collaboratore storico di Sufjan Stevens. Promette bene.

FT: Uh: i beneamati Bruce Peninsula! Qui li puoi sentire soprattutto in alcuni finali chiesastico-teatrali degni dei collettivi canadesi, come quelli di "Bullet To Binary (Pt. Two)" e "The King Beetle on a Coconut Estate", dove per la verità il crescendo, sostenuto da archi rinascimentali e ottoni, può ricordare anche quegli Arcade Fire più mistici che sono i Bodies Of Water. Dimentica però quei lunghi passaggi strumentali: Aaron Weiss, il leader dei MewithoutYou, ha molto da dire. Sentirai che prediche!

FC: Io, per completezza d'informazione, sono andato a cercarmi anche il precedente "Catch For Us the Foxes" (2004), e ti dirò che è un bel disco anche quello: post hardcore figlio dei Fugazi piu evoluti (quelli di "The Argument", per intenderci) ma anche degli At the Drive-in. Certo, questo "It's All Crazy! It's All False! ..." è decisamente meglio. Prendi "Every Thought A Thought Of You", ad esempio: sembra effettivamente un pezzo dei Bodies of Water (gruppo cha a me piace tantissimo) ma poi sul finale Weiss intona una specie di reprimenda che, chissà come, mi fa venire in mente la sigla di Sandokan!

FT: Sì, sì. O qualche muezzin cattocomunista (?) in cima a un minareto! Molto ecumenico, in ogni caso. Contento che ti piaccia, il disco. Dove mi appassiona di più è nelle pieghe folk vicine allo stile del Mangum meno ispido, tutto acustica, violini, fisarmonica e melodie ripetute: "The Fox, The Crow And The Cookie", " The Angel Of Death Came To David's Room" e "A Stick, A Carrot & String" sono momenti deliziosi. Ma, non so se sei d'accordo, è difficile trovare qualcosa che non funzioni qua dentro: il compendio folk rock è ineccepibile, e non manca di passione. Weiss non urla come nel passato, ma il sangue si sente. La rabbia si è trasformata nel trasporto evangelico di un predicatore da 'gospel folk'.

FC: Come se la rabbia avesse trovato una nuova valvola di sfogo nelle parole piuttosto che nel suono. Effettivamente è un percorso che si verifica spesso. Molte persone trasformano il nichilismo distruttivo della rabbia giovanile in energia positiva e combattiva. Come Muhammad Ali. O come Kakà, che mostrava la maglietta "I belong to Jesus" e dichiarava di voler diventare un pastore evangelico. Anche se lui la rabbia giovanile la sfoga coi soldi. Ok, scusa, questa potevo evitarla. Tornando al disco, ci sono alcuni dettagli memorabili: i fiati di "The Fox, The Crow And The Cookie", quando Weiss canta "Looking down was the hungry crow / when the time is right / I'll strike / and condescend to the earth below / and take whichever treat I'd like", le chitarre funebri di "Bullet to Binary" (molto simile ai primi Bright Eyes) e - soprattutto - gli arrangiamenti ricercati a supporto di quella melodia efficacissima in "The King Beetle on a Coconut Estate". Il vertice e il riassunto di questo disco è tutto lì, secondo me.

FT: D'accordo con te. Con gli accordi minori cantati in coro di "Cattail Down" e poi i fiati festosi di "Allah, Allah, Allah" a incorniciare un gran finale. Poco da fare: più lo si ascolta, più soddisfa, questo disco. Ci hanno convinti, i MewithoutYou: questa trasformazione li ha messi sulla loro strada ideale. Ci avranno mica anche convinti che, come Kakà (sob!), "we belong to Jesus"??

FC: O magari che "We belong to Allah"? Dovremmo consigliarlo su Storiadellamusica questo "It’s All Crazy! It’s All False! It’s All a Dream! It’s Alright". Ci pensi tu?

FT: Eh, non ce la faccio, bro. Giovedì parto...

FC: Beato te. D'altra parte sono sempre i migliori quelli che se ne vanno.

FT: Già, come Kakà...

FC: L'hai detto tu. Ai MewithoutYou ci penserò io, allora. E credo che mi basterà pochissimo tempo...

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Voto degli utenti: 7,2/10 in media su 3 voti.
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C Commenti

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Marco_Biasio alle 17:22 del 3 luglio 2009 ha scritto:

Fantastica. Anch'io vorrei una collaborazione

bargeld alle 10:54 del 4 luglio 2009 ha scritto:

ah ah due pazzi scatenati! bravi questa è pura avanguardia giornalistica!

rubens alle 16:43 del 4 luglio 2009 ha scritto:

Geniale (la recensione: il disco per ora non lo so )

Charisteas (ha votato 9 questo disco) alle 19:45 del 24 agosto 2011 ha scritto:

Non l'avevo ancora votato? Lo faccio subito!

Adoro questo disco, quel suo mescolare folk e musica sacra e la capacità non secondaria di saper raccontare belle storie (tipo The fox the crow and the cookie).

Tra non molto uscirà il loro nuovo disco.

fabfabfab, autore, alle 20:11 del 24 agosto 2011 ha scritto:

RE:

grazie per aver rispolverato la recensione "desaparecida" di sdm...