Melvins
Houdini
Il disco viene registrato con la Atlantic nel 1993 e probabilmente se non fosse stato per il fenomeno Nirvana, i Melvins non avrebbero ottenuto il contratto con la major: ciò non significa che il gruppo non meritasse una pubblicazione su scala maggiore. Nonostante ci si trovi in piena esplosione grunge-pop il gruppo si discosta per alcune scelte, vuoi compositive, vuoi sonore, da tutto ciò che ha reso Seattle la culla di tale movimento.
La formazione prevede King Buzz Osbourne (chitarra/voce) Dale Crover (batteria), lanima del gruppo, mentre al 4 corde si alternano Lorax e Billy Anderson con il curioso intervento di Kurt Cobain con chitarra e percussioni in alcuni frangenti del disco. Normalmente i pezzi dapertura sono quelli dimpatto: in questo caso limpatto della minacciosa Hooch è quanto di più evidente abbiano lasciato i Black Sabbath nella mente di Buzz. Il cantato aggressivo e alienato raggiunto in incisività dal duo chitarra-batteria picchia fuori dagli altoparlanti con paradossale pregiata semplicità ritmica, il tutto cementato da un basso sottomesso a questopera di violenza sonora. Il prezzo da pagare è presto detto: nella sua regolarità emerge il minimalismo che caratterizzerà buona parte dei dischi a venire.
Night Goat si propone con un opaco distorto di basso raggiunto dagli altri 2 strumenti dopo pochi secondi preparatori, e non molto più in la ci si trova immersi in una palude sonora fatta di urla, piatti e corde sferraglianti, per poi ripiombare nel ritmo cupo e claustrofobico della strofa. Un altro ritornello ed il pezzo matura del tutto andando infine scemando nel silenzio. Quello che rimarrà della agghiacciante Nigh Goat sarà come il ricordo svanito di un incubo notturno, a farne uno dei pezzi più celebri di sempre della band.
Lizzy ci riabitua a sonorità incontrate nei già citati Nirvana (o Pixies), mentre nellirrompente ritornello la voce ruggisce elevandosi sulle distorsioni, e se le mani si dilettano in giochi armonici e bendsblues, si verrà bruscamente scossi dalliniziale atmosfera pacifica con sconcertante gusto musicale. Passando dalla eccellente quanto struggente cover Going Blind dei Kiss, Honey Bucket si presenta come la più violenta traccia di Houdini: essa si sviluppa selvaggiamente nellarco di 3 minuti ed il tiro del pezzo è sfrenato creando il caos da pogo sicuro.
Hag Me è la testimonianza dello sludge metalmelviniano come viene illustrato dai 7 minuti di durata, lento e bombardante. Constatando la piega che la tracklist sembra aver preso sino a questo momento, ad aspettarci alla numero 7 è la pop Set Me Straight, dal motivo molto orecchiabile, che rimarrà impresso a lungo termine nel fischiettare di molti.
Sky Pup è un genuino giro di basso dalle sensazioni decisamente avvenenti e dai suoni grotteschi.
La formula funziona grandiosamente coniugando gusto compositivo con orecchiabilità. TeeteCopache riconduce lascolto ad atmosfere più consone ai Melvins, con un basso schietto, elementare, primitivo, fondamentale e chitarra a tratti lineare, spesso ineccepibile.
Il disco si conclude con lipnotica Pezil Bomb e Spread Eagle Beagle che costituiscono zone non del tutto esplorate.
Molto probabilmente l'album migliore che possiate ascoltare per conoscere i prodigiosi e rari Melvins, se ancora non sapete quali magie possano mostrarvi: chi invece già è cultore del gruppo di Seattle, molto probabilmente, approverà.
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