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R Recensione

8/10

Melvins

Houdini

Il disco viene registrato con la Atlantic nel 1993 e probabilmente se non fosse stato per il fenomeno Nirvana, i Melvins non avrebbero ottenuto il contratto con la major: ciò non significa che il gruppo non meritasse una pubblicazione su scala maggiore. Nonostante ci si trovi in piena esplosione grunge-pop il gruppo si discosta per alcune scelte, vuoi compositive, vuoi sonore, da tutto ciò che ha reso Seattle la culla di tale movimento.

La formazione prevede “KingBuzz Osbourne (chitarra/voce) Dale Crover (batteria), l’anima del gruppo, mentre al 4 corde si alternano “Lorax” e Billy Anderson con il curioso intervento di Kurt Cobain con chitarra e percussioni in alcuni frangenti del disco. Normalmente i pezzi d’apertura sono quelli d’impatto: in questo caso l’impatto della minacciosa Hooch è quanto di più evidente abbiano lasciato i Black Sabbath nella mente di Buzz. Il cantato aggressivo e alienato raggiunto in incisività dal duo chitarra-batteria picchia fuori dagli altoparlanti con paradossale pregiata semplicità ritmica, il tutto cementato da un basso sottomesso a quest’opera di violenza sonora. Il prezzo da pagare è presto detto: nella sua regolarità emerge il minimalismo che caratterizzerà buona parte dei dischi a venire.

Night Goat si propone con un opaco distorto di basso raggiunto dagli altri 2 strumenti dopo pochi secondi preparatori, e non molto più in la ci si trova immersi in una palude sonora fatta di urla, piatti e corde sferraglianti, per poi ripiombare nel ritmo cupo e claustrofobico della strofa. Un altro ritornello ed il pezzo matura del tutto andando infine scemando nel silenzio. Quello che rimarrà della agghiacciante Nigh Goat sarà come il ricordo svanito di un incubo notturno, a farne uno dei pezzi più celebri di sempre della band.

Lizzy ci riabitua a sonorità incontrate nei già citati Nirvana (o Pixies), mentre nell’irrompente ritornello la voce ruggisce elevandosi sulle distorsioni, e se le mani si dilettano in giochi armonici e bendsblues, si verrà bruscamente scossi dall’iniziale atmosfera pacifica con sconcertante gusto musicale. Passando dalla eccellente quanto struggente cover Going Blind dei Kiss, Honey Bucket si presenta come la più violenta traccia di Houdini: essa si sviluppa selvaggiamente nell’arco di 3 minuti ed il tiro del pezzo è sfrenato creando il caos…da pogo sicuro.

Hag Me è la testimonianza dello sludge metalmelviniano come viene “illustrato” dai 7 minuti di durata, lento e bombardante. Constatando la piega che la tracklist sembra aver preso sino a questo momento, ad aspettarci alla numero 7 è la pop Set Me Straight, dal motivo molto orecchiabile, che rimarrà impresso a lungo termine nel fischiettare di molti.

Sky Pup è un genuino giro di basso dalle sensazioni decisamente avvenenti e dai suoni grotteschi.

La formula funziona grandiosamente coniugando gusto compositivo con orecchiabilità. TeeteCopache riconduce l’ascolto ad atmosfere più consone ai Melvins, con un basso schietto, elementare, primitivo, fondamentale e chitarra a tratti lineare, spesso ineccepibile.

Il disco si conclude con l’ipnotica Pezil Bomb e Spread Eagle Beagle che costituiscono zone non del tutto esplorate.

Molto probabilmente l'album migliore che possiate ascoltare per conoscere i prodigiosi e rari Melvins, se ancora non sapete quali magie possano mostrarvi: chi invece già è cultore del gruppo di Seattle, molto probabilmente, approverà.

Sosteniamo l'avanguardia.

V Voti

Voto degli utenti: 7,2/10 in media su 11 voti.
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Vikk 9/10
Emiliano 7,5/10
luca.r 6/10

C Commenti

Ci sono 11 commenti. Partecipa anche tu alla discussione!
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Marco_Biasio (ha votato 8 questo disco) alle 12:55 del 10 aprile 2007 ha scritto:

???

I Melvins!!!!! King Buzzo è un grande!

DonJunio (ha votato 7 questo disco) alle 23:25 del 10 aprile 2007 ha scritto:

mitici melvins

uno dei gruppi più originali del North west, ancora adesso King Buzzo fa cose eccellenti....questo è uno dei loro album major migliori

DonJunio (ha votato 7 questo disco) alle 23:31 del 10 aprile 2007 ha scritto:

melvins

tra l'altro il buon cobain co-produsse l'album mi pare, egli era stato roadie dei melvins anni prima ad aberdeen, riconoscendoli poi come influenza principale e portandoseli in tour ( io li vidi a roma nel febbraio 1994), difficilmente altrimenti sarebbero stati critturati da una major.....

Vikk (ha votato 9 questo disco) alle 17:43 del 28 maggio 2007 ha scritto:

grandissimo album, prodotto dalle stesso Cobain (menzionato solo all'interno dei credits), il miglior album su major e sicuramente uno dei migliori della loro discografia; per amanti di grunge, heavy metal e stoner.

Giaduzza (ha votato 8 questo disco) alle 12:36 del 27 luglio 2007 ha scritto:

Fondamentalmente cupo e molto bello.

Going blind è ottima.

radionoize alle 12:58 del 4 maggio 2010 ha scritto:

Stasera ore 21.00

Su www.transizionedifase.org

Radio Noize,programma sugli anni 90,parlerà di grunge e della sua storia!!

non perdete l'appuntamento

ore 21.00 su (((transizionedifase)))

RADIO NOIZE

ThirdEye (ha votato 7 questo disco) alle 19:10 del 6 marzo 2012 ha scritto:

MELVINS!

Il loro album che meno ascolto e che meno mi prende, ovviamente. Bullhead e Lysol son di tutt altro livello invece! Adoro anche l'ep Eggnog.

Agrumeman alle 20:16 del 15 giugno 2012 ha scritto:

Grande album: ci sono alcuni dei loro pezzi più belli Hag ME, Night Goat, Joan OF Arc, Hooch e non è neanche troppo ostico rispetto a loro altri lavori, consigliato per chi vuole avvicinarsi a questo storico gruppo ma ancora di loro ha ascoltato poco o nulla.

Agrumeman alle 20:16 del 15 giugno 2012 ha scritto:

Grande album: ci sono alcuni dei loro pezzi più belli Hag ME, Night Goat, Joan OF Arc, Hooch e non è neanche troppo ostico rispetto a loro altri lavori, consigliato per chi vuole avvicinarsi a questo storico gruppo ma ancora di loro ha ascoltato poco o nulla.

Mattia Linea (ha votato 2 questo disco) alle 19:10 del primo gennaio 2016 ha scritto:

UNA MERDA.

Una fusione di doom metal (Paradise Lost, Anathema), stoner (Kyuss), southern rock e hardcore. Inascoltabile, noioso fino alla morte, pessimo. E' difficile trovare una voce più sgraziata e insopportabile di quella di King Buzzo.

shadowplay72 alle 2:54 del 25 novembre 2017 ha scritto:

Album grandissimo dei mitici melvins!