R Classifica 2010 dei recensori (pagina 2 di 6)

Swim

41. Caribou
Swim (City Slang 2010)

Non si insedia mai all'interno di un territorio, ma costruisce le proprie impalcature in qualche strano luogo di passaggio, che sta 'in mezzo' a diverse correnti.
Kollaps Tradixionales

40. Thee Silver Mt. Zion
Kollaps Tradixionales (Constellation 2010)

Da più di dieci anni, cambia il nome ma non il risultato. Un disco commovente al limite del miracolo, un collettivo dalla rara empatia che coinvolge ed emoziona unendo tessiture luminose a versi di imbarazzante bellezza.
Living

39. Pontiak
Living (Thrill Jockey 2010)

Un punto per chi pensava fosse impossibile tenere questi ritmi. Un altro punto a chi si è affannato a rinchiudere il pluristilismo dei tre fratelli Carney dentro centinaia di etichette. Ancora un altro punto per chi non ha smesso di seguirli e di stupirsi della loro progressiva evoluzione, disco per disco. Una montagna di punti, infine, per loro, i Pontiak: this is living.
Triangulation

38. Scuba
Triangulation (Hotflush Recordings 2010)

Paul Rose ovvero colui che innovando il dubstep ha risvegliato la techno! Metrica in quarti, klang metallici e una ritrovata verve per le melodie di Detroit e Chicago segnano la definitiva consacrazione di Scuba tra gli artisti elettronici più talentuosi degli ultimi dieci anni: andando via da Londra ha teorizzato la Techstep e convertito al suo verbo la Cattedrale della minimal techno con le serate Sub:stance!
The Creatures In The Garden Of Lady Walton

37. Clogs
The Creatures In The Garden Of Lady Walton (Brassland Brass 2010)

Miscela di classica contemporanea e musica popular da vivaio d\'élite, mettendo assieme talenti assicurati (da Shara Worden al Bryce Dessner dei National) rinchiusi in un bizzarro giardino esotico. Il risultato è un\'oasi finissima, tra redenzioni e malinconie dolci, da cui guardare ciò che sta fuori, per un attimo, pacificati. Sempre più classe, i Clogs.
Surfing The Void

36. Klaxons
Surfing The Void (Polydor 2010)

Attacco sovratono di volumi, distorsioni, voci isteriche e progressioni sghembe, il disco dei Klaxons riformula lo space-rock e mostra che la moda nu rave del 2007-2008, pur esauritasi in pochi mesi, ha lasciato i semi per qualcosa di esaltante.
Becoming A Jackal

35. Villagers
Becoming A Jackal (Domino 2010)

Mines

34. Menomena
Mines (City Slang 2010)

Come apparecchiare una tavolata e poi distruggerla, banchettando col disordine. Il disco art-rock dell’anno. Eccellente.
Queen of Denmark

33. John Grant
Queen of Denmark (Bella Union 2010)

The Devil And I

32. Lone Wolf
The Devil And I (Bella Union 2010)

Lone Wolf, cantautore e artista-poeta, è davvero, parafrasando Louise Bourgeois, un lupo che ulula tutto solo in simbiosi con il suo inconscio, che sa dare alle emozioni una forma e uno stile, e la cui capacità di fare arte non è solo una terapia, ma un vero e proprio atto di sopravvivenza, una garanzia di salute mentale, la certezza che non si farà del male e che non ucciderà nessuno.