R Recensione

9/10

M83

Digital Shades Vol. 1

Il ritorno sulle scene degli M83 è segnato da un doppio sguardo al passato:  il duo francese formato da Nicolas Fromageau e Anthony Gonzalez, dopo lo shoegaze non pienamente riuscito di Before the Dawn Heals Us, fa un passo indietro verso il meraviglioso Dead Cities, Red Seas & Lost Ghosts. Il suono viene però “ripulito” e reso maggiormente essenziale e solenne, con richiami molto più espliciti che in precedenza all’ambient della fine degli anni ’70 e la prima metà degli anni ’80. I ritmi infatti si dilatano, i brani dipingono scenari di pace assoluta e atmosfere celestiali con il passo lento di chi non vuole perdersi nemmeno un minimo frammento dell’attimo che sta rimembrando.

Si parte così con Waves, Waves, Waves in cui, dietro la reiterazione di un breve movimento di synth, si avverte in lontananza l’incresparsi delle onde del mare; quasi un invito in un mondo “sommerso”, lontano dalla frenesia e dalle incombenze della società odierna. Il viaggio prosegue con il meraviglioso crescendo di Coloring the Void, uno dei pochi brani in cui fa capolino una voce filtratissima, e la struggente malinconia di Sister (Part 1).

La cura del particolare cresce di pari passo con la carica estatica, come testimoniano i pochi ma efficaci accordi di piano di Dancing Mountains e la saturazione sonora di By The Kiss. C’è tempo per un richiamo alla musica cosmica in Space Fertilizer prima del gran finale con The Highest Journey, una suite di 8 minuti che riassume un po’ tutte le soluzioni sfoggiate nelle tracce precedenti.

La classe sfoderata è davvero impressionante, e spesso la sensazione è quella di trovarsi di fronte a grandi maestri quali Steve Roach, Harold Budd e Brian Eno. Quest’ultimo sembra essere richiamato fin dal titolo : forse gli M83 hanno deciso seguire le orme del “non-musicista” e della sua quadrilogia Ambient. L’operazione, vista in questi termini, è davvero ambiziosa e scoraggerebbe qualsiasi compositore, ma, per quanto hanno mostrato in questo Digital Shades Vol.1, Gonzalez e Fromageau sembrano avere tutti i requisiti per uscirne a testa alta.

V Voti

Voto degli utenti: 5,7/10 in media su 3 voti.
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REBBY 5/10

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