R Recensione

6/10

Circlesquare

“Songs About Dancing and Drugs”

Due notiziole giusto per capire il personaggio: 1) Nel 2004 si faceva chiamare March 21 e fu arrestato (pare) per aver pubblicato alcune ricette relative alla costruzione di ordigni esplosivi sul “Terrorist Cookbook”  2) Negli ultimi anni ha conquistato un posticino al sole come compositore di colonne sonore per tv (“CSI Miami”, ad esempio), videogames (“The need for speed”, per chi bazzica Playstation et similia) e jingle pubblicitari. Come dire: con una mano tolgo e con l’altra prendo, ovvero sputo nel piatto dove mangio.

Nel frattempo e occasionalmente, il canadese Jeremy Shaw (questo il suo vero nome) si è presentato sul mercato discografico con il nome Circlesquare. Questo “Songs about dancing and drugs” segue quel “Fight Sounds EP” che ottenne una discreta accoglienza nel lontano 2006, ricalcandone ed ampliandone le coordinate e lo spettro sonoro.

Registrato tra Berlino e Vancouver con l’aiuto di Trevor Lawson (chitarra), Dale Butterfield (Batteria) e la produzione di Colin Stewart (già al lavoro con Black Mountain, Ladyhawk e Destroyer), “Songs about dancing and drugs” è un disco esplicitamente oscuro, composto quasi interamente da asciutte basi electro a supporto della voce profonda dell’autore. Musica per viaggi solitari e notturni, durante i quali l’atmosfera assume maggior importanza rispetto ai contenuti melodici o ai costrutti armonici.

A volte ci si trova di fronte a semplici temi percussivi mandati in loop (“Hey you guys”, “Dancers”), altre volte il termine di paragone più vicino sembrerebbe l’algida indietronica dei Tarwater (“Bombs away, away”, “Stop Talking”). Il problema è che spesso ci si trova a fronteggiare ambient sconclusionati (“Music for satellites”) o semplicemente noiosi (“Timely”). Ed allora ci si rende conto che queste saranno anche canzoni che hanno a che fare con le droghe, come evidente nel mantra acido di “All live but ending” (da provare assolutamente in macchina di notte….); ma assai poco con la danza (giusto qualche saltello in “Ten to One”). Dovremmo accontentarci ?

V Voti

Voto degli utenti: 7/10 in media su 2 voti.
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rael 7/10

C Commenti

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modulo_c (ha votato 7 questo disco) alle 10:08 del 28 marzo 2010 ha scritto:

per me e' OK

a me e' piaciuto, sono d'accordo al 100% che l'atmosfera assume un ruolo predominante, ma alcuni pezzi di atmosfera ne creano veramente tanta. Io mi accontento... e godo