Peggio Punx
1982 2012 Sempre Peggio
Nome leggendario della prima ondata del punk italiano. Disastro Sonoro fu l’esordio travolgente, con brani come Rumori e Scemo destinati a diventare dei classici imprescindibili in ogni eventuale compilation rappresentativa dell’epoca. Così si esprime Luca Frazzi nel libro Punk Italiano parte seconda – Hardcore gli anni furiosi (1982 – 1990) a proposito della band alessandrina. Dall’altra parte dell’oceano, Jello Biafra negli anni ottanta recensiva i dischi dei Peggio Punx sulla bibbia dell’epoca, Maximum Rock n’ Roll, e ancora di recente, in una intervista rilasciata al quotidiano La Stampa di Torino, ha avuto modo di ricordarli con queste parole: i Peggio Punx erano grandissimi.
Oggi, a distanza di trent’anni da quel primo lavoro, i Peggio Punx hanno deciso di ritrovarsi nella formazione originale, per festeggiare con un concerto tenutosi il 3 marzo al Laboratorio Sociale di Alessandria, concerto che vede la luce in doppio formato CD e DVD. Accolti da un numerosissimo pubblico che ha raggiunto la cittadina piemontese da buona parte del nord Italia (tanto che per accontentare le centinaia di persone rimaste fuori, hanno dovuto replicare il concerto la sera stessa), i Peggio Punx hanno dimostrato di essere ancora vicini alle realtà di movimento rappresentate dai centri sociali, in cui nacquero e a cui rimasero legati, sempre pronti a sostenerne le cause (suonarono sulle macerie del Leoncavallo per finanziarne la ricostruzione il giorno del primo sgombero. A proposito, Formentini … chi era costui? È bello vedere come il tempo si fa beffe degli uomini piccoli, e ne seppellisce alcuni che si credevano giganti).
I Peggio trent’anni fa diedero la scossa ad una piccola città di provincia pigra e sonnolenta, così come la diedero al mondo del punk e dell’underground italiano, portando sonorità nuove e all’avanguardia, originali in confronto alla scena dell’epoca, così come i temi trattati, sempre molto politici e diretti, ma con una visione poetica che spesso mancava alle altre band hardcore punk italiane.
Tutto questo è documentato al meglio in questo CD e DVD, in cui sono presenti praticamente tutti i cavalli di battaglia: dal classico Piede Selvaggio, col suo intro quasi ska reggae a Cosa cambierà, dagli inni punk di La tua lotta, dedicata ai Centri Sociali e al Leoncavallo di Milano, e di Ci stanno uccidendo, ai capolavori di Verrà, cantato in coro da tre generazioni presenti al concerto, e Scemo scemo, primo bis, che tutto il pubblico aspettava.
Colpisce la perizia tecnica di Marco Laguzzi (chitarra), Paolo Chilin (basso) e Federico Massarino (batteria): basta ascoltare brani hardcore punk dall’esecuzione perfetta come Attimi e Ultimo viaggio, o la precisione nell’esecuzione di Pubblicità e Guarda. Sorprende riscoprire brani che riprendono vita, come Solitudine, dove basso e batteria perfette e la chitarra pulita ci restituiscono dei Peggio Punx grandissimi musicisti. Qui, come in Balla con noi e in Niente risposte, i ritmi spezzati ci fanno ricordare di quanto erano avanti. A volte sembra anche di ritrovare la lezione dei Clash più black e contaminati, come negli accenti reggae alternati a slanci punk di Le informazioni.
I Peggio Punx non perdonano quando sfoderano i brani più speed (Rumori, Moda, Linea diritta) che incitano al pogo selvaggio e allo stage diving, ma convincono anche quando il ritmo rallenta, come in Momenti e in Schiavitù, con tanto di invasione del palco da parte del pubblico. Chiude il concerto No mai, hardcore in cui ritroviamo un grande Alberto Pisani alla voce. E questa è l’altra bella sorpresa, ritrovare la carica magnetica di Alberto, e la semplicità con cui canta, che rende credibili sia i testi, che non paiono neanche datati, che l’operazione in se, in cui non si intravvede neanche un grammo di nostalgia, ma solo un grande cuore e il piacere di stare tra la propria gente.
Per acquistare il cd o il dvd contattate direttamente i Peggio Punx all’indirizzo mail peggiopunx2012@gmail.com
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