Chef Raekwon

Only Built 4 Cuban Linx part II

Torna a distanza di 14 anni uno dei migliori esponenti del Wu–Tang Clan, la posse più potente della East Coast Americana. Più che una posse, una vera e propria famiglia, un collettivo e un'impresa economica formidabile. Otto solisti di assoluto valore, che insieme danno il meglio di se stessi, senza rivaleggiare e senza cercare di mostrarsi migliori dei compagni di scuderia.

Questa la loro forza, collaborare alla pari col solo scopo di creare grandi dischi per la causa Wu–Tang. E anche quando si presentano come solisti, in realtà la “famiglia” è sempre pronta a collaborare. Non poteva che essere così anche per questa seconda parte del cd da solista Raekwon.

A distanza di quattordici anni dal primo volume, Raekwon torna per raccontare le gesta di un boss mafioso, in maniera molto cinematografica (tra un brano e l'altro si ascoltano dialoghi, rumori, scazzottate) e musicalmente spettacolare. E non sarà un caso se in “Black Mozart” è evidente un campionamento della colonna sonora di Nino Rota per “Il Padrino”.

Ad aiutare Raekwon alla voce, oltre al Wu–Tang, ci sono alcuni dei migliori rappers in circolazione, ma soprattutto un quartetto di produttori da brividi: RZA, Dr. Dre, Erik Sermon e il povero J. Dilla. E con uno spiegamento di forze del genere, la produzione del cd non poteva che essere perfetta.

Ai vertici delle classifiche di fine anno per i dischi del 2009 (al n. 5 per la prestigiosa Pitchfork, al n. 7 per Times, Best HipHop Album per iTunes), “OB4CL pt. II” è un disco duro nei suoni e nelle atmosfere, senza concessioni alla melodia; non ci sono ritornelli da mandare immediatamente a memoria, tanto meno cantati da voci femminili, la chiave di accesso del rap per entrare nelle classifiche e nelle playlist delle radio.

Qui c'è solo rap di strada, nella sua forma migliore. Uno neo: nel libretto del cd mancano i testi. Trattandosi di rap, la forma di musica in cui la parola è tutto, sembra un difetto piuttosto grave.