V Video

R Recensione

9/10

Patrick Wolf

The Bachelor

Gli anni dispari sembrano essere quelli preferiti da Patrick Wolf, quarto disco e quarto cambio di label per l’irrequieto ex enfant prodige. Registrato a Hastings nel Sussex, il nuovo album era stato inizialmente programmato come doppio cd intitolato Battle, pochi mesi fa il cambio di strategia, la decisione di pubblicare i due dischi separatamente, The Bachelor subito nei negozi e The Conqueror (questo il titolo del secondo disco) a seguire nei prossimi mesi; altra novità di rilievo la creazione di una etichetta personale tramite il sito Bandstocks, la Bloody Chamber Music permette ai fan di diventare azionisti del progetto Wolfiano, con 10 pound si acquista una quota del pacchetto, contribuendo così alle spese di registrazione e marketing, oltre ad avere accesso a servizi esclusivi.

The Bachelor è un'opera eccellente, espressione viva e pulsante dell'attuale mondo interiore del protagonista, qui capace di raggiungere un furore profetico senza precedenti. Autore, arrangiatore, polistrumentista, produttore, pensatore, la sua ricca formazione culturale e la profonda conoscenza delle materie pop e classica, sono solo sporadicamente riscontrabili nei suoi colleghi contemporanei. Ad un ascolto approfondito The Bachelor non offre nessuna novità sostanziale rispetto al passato, si presenta più che altro come summa dei suoi lavori precedenti, persino le incursioni gospel, qui ostentate con intensa delicatezza, a ben vedere sono sempre state parte complementare del bagaglio lirico dell’autore.

L’interazione tra elementi pop, penetrazioni di elettronica, ornamenti classicheggianti, continua ad essere il marchio distintivo dell’ex corista di chiesa, ecco Hard Times coniugare splendidamente le chitarre con un'aristocratica sezione d’archi, l’azzardato art pop di Oblivion riporta alla mente alcune sperimentazioni di Laurie Anderson in Big Science, grazie anche alla voce narrante di Tilda Swinton…il “suono” della speranza in una oscura fiaba di redenzione; ancora la Swinton, stavolta l’attrice inglese recita la parte della madre di Wolf, con dei contrappunti vocali di grande suggestione nell’arida Thickets, asciutta melodia per piano archi e flauti (omaggio a The Wasteland di T.S. Eliot).

La titletrack è uno splendido voodoo folk dal battito ancestrale: “The Bachelor è stata scritta per due voci, quelle di uno scapolo (bachelor) e una zitella (spinster), Eliza Carthy è una straordinaria folk singer e violinista, è stato un onore per me lavorare con lei” ; Damaris è un altro gioiello incastonato nella tragica storia di una outsider tzigana spentasi suicida, impressionante la disinvoltura con cui si passa da una elegante sezione d'archi ai bassi sintetizzati mantenendo inalterata la fluidità sonora.

Ci troviamo di fronte al miglior disco di un Patrick Wolf pienamente conscio delle sue potenzialità, travolgente e contagioso, in grado di adulterare ogni ingrediente a suo piacimento: Count Of Casuality... un pò come avere i Telefon Tel Aviv e i Blind Boys Of Alabama negli stessi quattro minuti, lo spessore lirico di Who Will? e Blackdown potrebbe provocare brusche contrazioni muscolari in Marc Almond e Antony and the Johnsons, le tinte fosche e teatrali di The Sun Is Often Out e Theseus potrebbero addirittura metterli in ginocchio; naturalmente c’è tempo anche per ballare con Vulture, un upbeat techno in salsa thrash, e Battle, inedita e rumorosa collaborazione con Alec Empire di Atari Teenage Riot.

Decisamente incomprensibile la scelta di far uscire a giugno un disco che richiede un processo di assorbimento poco adeguato agli umori estivi (avrebbe meritato un bell'ottobre), ma tant’è. Con The Bachelor Wolf prosegue il suo personale percorso di deformazione degli automatismi del linguaggio pop comune, un meraviglioso disco-bijou.

V Voti

Voto degli utenti: 7,4/10 in media su 102 voti.
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4AS 9/10
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Cas 9/10
luigi 7,5/10

C Commenti

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4AS (ha votato 9 questo disco) alle 12:10 del primo giugno 2009 ha scritto:

Questo lavoro conferma il talento di questo artista e soprattutto il suo essere cosi eclettico da riuscire a mescolare tanti generi musicali in un solo disco.

Mr. Wave (ha votato 8 questo disco) alle 12:24 del primo giugno 2009 ha scritto:

Dai miei primi ascolti è sicuramente uno dei dischi migliori dell'anno. La prima parte dell'opera tocca livelli artistici meravigliosi (Hard Times, Oblivion e soprattutto Damaris e Thickets *.*). Ritornerò

fabfabfab (ha votato 4 questo disco) alle 19:13 del primo giugno 2009 ha scritto:

Sto arrivando ... caro Wolf, comincia a tremare!!!

Enrico Venturi (ha votato 10 questo disco) alle 23:00 del primo giugno 2009 ha scritto:

Pensavo di averlo perso per strada dopo le divagazioni di "The magic Position" e invece rieccolo qua...un album meraviglioso, toccante, praticamente perfetto nei toni, nelle liriche, negli arrangiamenti. Patrick Wolf e l'unico per cui, in tutto questo ultimo decennio, mi sento di spendere la definizione di genio. Il massimo dei voti mi scappa solo una volta all'anno: questo è il suo turno.

Mr. Wave (ha votato 8 questo disco) alle 11:36 del 2 giugno 2009 ha scritto:

mi sta entusiasmando quotidianamente...

target (ha votato 3 questo disco) alle 12:09 del 2 giugno 2009 ha scritto:

A me no. Per chi ama il sangue e poco altro questo Wolf manierista e vivacemente contaminato, eclettico e inattaccabile, sembra pur sempre plastica. Fredda stima.

Enrico Venturi (ha votato 10 questo disco) alle 13:27 del 2 giugno 2009 ha scritto:

Fra, questo tuo giudizio tranchant, mi toglie il sonno. Se ti sta antipatico, amen, ma mi stupirei se ti rifiutassi di riconoscerne il talento. Pure l'arte contemporanea è talora fatta di plastica, ma c'è più pathos, sangue (e merda) in un Piero Manzoni che in qualunque superstar impressionista.

target (ha votato 3 questo disco) alle 13:53 del 2 giugno 2009 ha scritto:

Penso che sia impossibile, Enrico, riconoscerne il talento (più come strumentista-arrangiatore che come compositore): la mia stima è per questo. La mia non è tanto antipatia, ma piuttosto inconciliabilità con la sostanza della sua proposta artistica, che è spettacolirizzante, piena di un'estroversa smoderatezza volentieri paludata, fondata su un teatralismo enfatico (vedi "Damaris", a mio avviso tremenda) che contiene anche la messa in scena di se stesso (il favolismo celtico di "Thickets", l'operismo melodrammatico di "Count of casualty": contaminante come poche altre cose, ma con effetti iper-pacchiani ed agonistici ai miei orecchi non sopportabili). Sono tutte le caratteristiche contrarie a quelle che cerco in una qualsiasi creazione artistica (in lui non c'è la provocazione demistificante di Manzoni; anzi, mi sembra che Wolf si prenda molto sul serio, cosa che pure me lo fa crollare); e d'altronde le sue copertine lo rappresentano bene, e questa la giudico senza troppi dubbi una delle più inguardabili del decennio. Artefatta, fantasy, non-reale, plasticosa, epica. Anche esteticamente, insomma, Lupo sta agli antipodi dell'arte che mi appassiona.

target (ha votato 3 questo disco) alle 13:54 del 2 giugno 2009 ha scritto:

Chiaramente nella prima frase ho detto il contrario di quello che intendevo dire: credo che sia impossibile NON riconoscerne il talento.

Mr. Wave (ha votato 8 questo disco) alle 15:16 del 2 giugno 2009 ha scritto:

Un'opera che manifesta esplicitamente un'audacia compositiva sconfinata e un talento davvero stupefacente. Pochissimi sono gli artisti contemporanei come il ventiseienne inglese Patrick Wolf; giovane songwriter e polistrumentista, che hanno azzardato così tanto, almeno non in questi contesti stilistici, e anche solo questo va riconosciuto o quanto meno ammesso. Non si tratta solo di uno sterile montaggio di svariati cocci sonori, ma ci sono diversi brani di una validità rara e di un'efficacia distinta, adattata e composta. Un premuroso ed attento allestimento sonoro congiunto diligentemente ad un'enfatica e maestosa cornice barocca, su di un affresco sonoro, che predilige toni policromatici; dall'indietronica (Count Of Casuality al folk celtico (''The Bachelor'', ''Damaris, Thickets'', ''The Messenger'') dall'industrial (''Battle'') alla folktronica (''Thickets'', ''Hard Times'' dal pop-barocco ( ''Who Will?'' e ''Blackdown'') all'elettro-pop ('Vulture''), dal cantautorato (''The Sun Is Often Out'', ''Theseus'') all'art-pop (''Oblivion''); il tutto liquefatto struggentemente tra archi e cori, che danno come risultato,uno suono coeso e (soprattutto) moderno. Il miglior album di Patrick Wolf. Un lavoro completo, affascinante e ricercato. Sarà questo il manifesto del ''cantautorato post-moderno''? [voto: 8.5]

Enrico Venturi (ha votato 10 questo disco) alle 15:18 del 2 giugno 2009 ha scritto:

Si, si, ho capito benissimo quello che vuoi dire. Peraltro mi ritrovo pienamente nella descrizione che ne fai. Che sono poi le cose che me lo fanno apprezzare, come icona artistica di un'epoca in cui essere al di sopra delle righe è al contempo un volgare costume di massa e la sola forma di espressione artistica possibile (o almeno l'unica che abbia un potenziale). Per questo mi aveva infastidito "The Magic Position", che quasi si sforzava di disciplinare questa incontinenza artistica rifugiandosi nelle strutture più convenzionali del pop. Qui invece ritrovo certi parossismi alla David Bowie, musica post-moderna che nasconde tensioni esistenziali antiche..senza mettersi a fare il gioco dei paragoni fuori luogo e inutili. D'accordo anche sui suoni ipercostruiti: quando fai avanguardia il confine tra essere pacchiano e geniale è molto sottile (se poi sei molto bravo te ne esci con un capolavoro kitsch). C'erano riusciti l'anno scorso i TVonR, c'è riuscito lui quest'anno. Le copertine, così come il cromatismo estremo dei capelli, sono l'altro lato della medaglia di questo discorso. Per il resto, all'orecchio non si comanda...

target (ha votato 3 questo disco) alle 15:52 del 2 giugno 2009 ha scritto:

Parossistico, sopra le righe, 'larger-than-size', post-moderno come ogni amalgama coscientissima di sé: non si scappa, in effetti. E aggiungi che la particolarità delle sue mescidanze è che pescano molto dalla classica e persino dal melodramma, ossia da ambiti lontanissimi dal contemporaneo e che proprio con questo cono chiamate a cozzare in modo quasi perverso. Non metto in dubbio che sia una proposta artistica che può affascinare come poco altro. Per chi ama la sobrietà, il realismo, il misunderstatement, l'ironia e il contropelo, il sussurro o l'urlo da osteria, però, è diabolica, 'sta musica! E mi stupisce, in parte, che i consensi verso Wolf (e una proposta artistica, per quanto pop, a suo modo estrema) siano così compatti e unanimi: o in molti agisce la solita inerzia celebrativa, o io sono fuori dal tempo ancora prima dei trent'anni. E giuro che sarebbe preoccupante...

fabfabfab (ha votato 4 questo disco) alle 20:23 del 2 giugno 2009 ha scritto:

Effettivamente ha ragione Target quando rileva una "curiosa" unanimità di consensi. Io credo che a volte succeda come quando inizia la "ola" allo stadio: quando è il tuo turno devi alzarti anche se non ne hai voglia. Io di questo "Bacherozzo" salvo solo l'ottima title track, gospel caldo come lo potrebbero intendere Tom Waits o Mark Lanegan (!). Ed anche l'unico brano la cui forza risiede nella linea vocale e non negli orpelli. Negli altri brani ci sono grandi arrangiamenti d'archi utili a distrarre l'attenzione da pezzi imbarazzanti: l'incedere tronfio di "Damaris", il goth-rock di "Hard Times", pezzo smaccatamente "emo" (e non parlo dei Promise Ring o dei Get Up Kids) dal break centrale tremendo. Non mi impressionano nenache i beat furiosi di "Oblivion" (che chissà perchè, mi ricorda una versione pacchiana di Momus). L'impressione finale è che sia tutto "accessorio", volutamente esposto e sopra le righe. Un pezzo come "Thickets" potrà affascinare molti, ma io lo trovo semplicemnte banale nel suo basare tutto sull'incontro "celestiale" tra archi e flauti. Perchè il brano, se togliamo l'arrangiamento "classico", semplicemente non c'è, non va a nessuna parte. Da metà in poi, le cose vanno anche peggio: i Carmina Burana di "Count of Casuality" sono agghiaccianti (tipo i gruppi metal di metà anni '90, con l'elettronica al posto delle chitarre), la doppietta "Who will?"/"Vulture" sono i Nine Inch Nail nella loro veste peggiore (quella senza idee ma carica di effettacci, periodo "The Perfect Drug", per intenderci). Alla fine del disco non ci voglio neanche arrivare. L'ho già fatto più volte, per poter dare un giudizio consapevole dell'opera, ma non intendo farlo ancora. Mi si consenta solo una piccola nota su "Battle": anzi no ascoltatela bene, poi venite a dirmi che è una bella canzone ....

fabfabfab (ha votato 4 questo disco) alle 21:23 del 2 giugno 2009 ha scritto:

Ah, quasi dimenticavo. Ad aumentare l'impressione che ci sia "tanto rumore per mascherare il nulla", l'intero album sembra essere stato centrifugato tramite un filtro capace di rendere tutto (voce, archi, beats...) tecnicamente perfetto e sintetico. Sarà questa, l'"avanguardia" ...

Dr.Paul, autore, alle 21:49 del 2 giugno 2009 ha scritto:

finito il veleno? ora non ci perdete il sonno pero! si potrebbe organizzare nei prossimi giorni una manifestazione anti-wolf sotto palazzo madama, mi organizzo ))))))))))

Enrico Venturi (ha votato 10 questo disco) alle 22:49 del 2 giugno 2009 ha scritto:

ah fabietto, qui l'hai un po' fatta fuori dal vaso....certi toni non mi garbano, figurarsi poi quando ci si mette a sindacare sulla indipendenza di giudizio. Cmq, pace e amore, mi vado a riascoltare il "Bacherozzo" (sigh) che, non ci crederai, ha fatto un disco ma mi piace davvero tanto...au revoir, mon cher.

fabfabfab (ha votato 4 questo disco) alle 23:13 del 2 giugno 2009 ha scritto:

RE:

Non ho capito, comunque pace anche a te e buon ascolto ...

target (ha votato 3 questo disco) alle 23:13 del 2 giugno 2009 ha scritto:

Sono d'accordo con Fabio sulla pochezza compositiva, e lo ribadisco: si dice che Antony scriva canzoni di nulla, melodicamente inesistenti e senza sostanza (vd. recensione relativa, qui e altrove), ma Wolf lo sento spesso infinitamente più inconsistente, e con l'aggravante di arrangiamenti zavorrati come maschera e soluzione. Sull'effetto domino della celebrazione wolfiana, Enrì, due parole: è un discorso che vale per lui come per tanti altri (quest'anno: Andrew Bird, Barzin, Soap & Skin, Antony stesso) e che agisce subdolamente su molti, non certo tutti. Il tuo sincero trasporto lo conosco da tempo, e figuriamoci se lo discuto. Ma lasciami sospettare che molti sbrodolatori di questo disco lo abbiano in realtà ascoltato giusto un paio di volte... (meno di me e Fabio, che ogni volta dobbiamo lottare contro i nostri fisici per arrivare alla fine: la coda è effettivamente la parte peggiore del disco. Di solito poi mi ascolto gli Wavves, che non mi piacciono, ma mi riportano tra le cose vere che amo). Dai, Paul. La manifestazione la si fa contro il papi (sarà mica lui, Wolf???): ad artisti estremi estremi giudizi. I vostri incensamenti e le nostre ripulse.

Enrico Venturi (ha votato 10 questo disco) alle 23:44 del 2 giugno 2009 ha scritto:

Dovrei stare zitto, per togliermi il difetto di voler sempre avere l'ultima parola..ma stavolta non ci riesco proprio. Mi perdonerete. Ora, benissimo i giudizi discordanti, vivaddio siamo in democrazia, ma lasciatemi rivendicare il diritto ad osannare un album dopo un paio di ascolti e anche uno solo. L'ho fatto in passato (non questa volta) e raramente me ne sono pentito in seguito.La musica che richiede ore di ascolti ed esegesi prima di poter essere valutata è, per come la vedo io, completamente fuori dallo spirito dei tempi o più semplicemente non mi interessa. Quindi meno superficialità nel liquidare il consenso diffuso, come semplice tifo da stadio. Anche perché, se vogliamo dirla tutta, esiste anche il fenomeno inverso ovvero coloro che amano gridare fuori dal coro e mettere in mostra una certa originalità di giudizio per sublimare il proprio ego. Ovviamente non vale per i presenti, ci mancherebbe, ma il "fanculo alla maggioranza" di Benigni alle volte è una tentazione dal quale è difficile astenersi. E adesso taccio o almeno ci provo...vi voglio bene.

fabfabfab (ha votato 4 questo disco) alle 13:55 del 3 giugno 2009 ha scritto:

RE:

Per Enrico Venturi: mi permetto solo di far notare che il riferimento alla "Ola" non era propriamente al "tifo da stadio", ma ad una curiosa sindrome imitativa che crea uno strano effetto "eco" su parole come "genio", "capolavoro" o "avanguardia". Tutto qui, e di certo non riguardava te, Paolo, Mr Wave ed altri ammiratori di Patrick Wolf (so che ci siete ....), a cui questo disco piace da morire e ci tengono a sottolinearne il valore. La sindrome inversa esiste ed è ancora peggiore di quella dell'imitazione collettiva, hai ragione. Ma permettimi di dire che non mi appartiene: io sono quello che incensa su queste pagine Antony & The Johnsons (e il paragone Wolf-Antony fatto ironicamente da Gulliver non è così strampalato come si potrebbe pensare). E non solo Antony, ma anche Devendra Banhart, Jens Lekman... e Michael Jackson. Insomma, non è che io sia noto per andare sempre controcorrente..... Per non parlare dell'amico Target, che pure lui ha degli altarini ...

Mr. Wave (ha votato 8 questo disco) alle 15:10 del 3 giugno 2009 ha scritto:

RE:

Comunque, quando leggo ''sulla presunta pochezza compositiva (alludendo ad Antony & The Johnsons che scrive canzoni di nulla, melodicamente inesistenti e senza sostanza), e che (addirittura) Wolf lo sia spesso infinitamente più inconsistente'', oggettivamente credo sia davvero eccessivamente smodata come critica. Che non ci sia una cura, un impegno, un'attenta dedizione stilistica ed una premurosa stima maniacale del dettaglio compositivo nel disco di Patrick Wolf è una cazzata clamorosa. Poi ''de gustibus non est disputandum'', ci mancherebbe eh.

fabfabfab (ha votato 4 questo disco) alle 15:29 del 3 giugno 2009 ha scritto:

RE: RE: Mr Wave

Ma come? "Antony & The Johnsons che scrive canzoni di nulla, melodicamente inesistenti e senza sostanza" ???? Ma se digiti "The Crying Light" su Google e appaiono solo pareri positivi? Se tutti gridano al capolavoro? Ma se ha fatto tre dischi incontrovertibilimente uno più bello dell'altro? Ah, questa tendenza a voler andare controcorrente ad ogni costo ....

tramblogy (ha votato 5 questo disco) alle 0:27 del 3 giugno 2009 ha scritto:

ragazz non è finto..è ironia all'inglese!!

tramblogy (ha votato 5 questo disco) alle 0:30 del 3 giugno 2009 ha scritto:

lo seguo dal primo album.....lycantropy..meraviglia.

ozzy(d) (ha votato 4 questo disco) alle 1:11 del 3 giugno 2009 ha scritto:

beh, tanto wolf e antony sono pretenziosi e fastidiosi entrambi.....

tramblogy (ha votato 5 questo disco) alle 10:02 del 3 giugno 2009 ha scritto:

imo, naturalmente.

tramblogy (ha votato 5 questo disco) alle 10:02 del 3 giugno 2009 ha scritto:

imo, naturalmente.

Mr. Wave (ha votato 8 questo disco) alle 13:21 del 3 giugno 2009 ha scritto:

"The Sun Is Often Out" è, a mio parere, fra i brani più validi dell'opera; quegli archi drammatici, intensi ed addolorati, che sovvengono per gradi il canto intimorito di Wolf successivamente sorretto da un coro liberatorio. Si rimane interdetti e confusi, da non comprendere se si tratta di uno esplosione emotiva raccolta sino a quell'istante o se invece si cada nell'abbattimento totale e quindi nell'irrimediabile sconfitta. Seducenti quelle voci incorporee restie ma al contempo altisonanti.

tramblogy (ha votato 5 questo disco) alle 13:42 del 3 giugno 2009 ha scritto:

la terza ipotesi...leggendo sotto

sia uno strappa lacrime a tradimento...

ma non credo proprio.

e ci meritiamo una turnè che non includa l'italia nemmeno quest'anno...fortunatamente la sua "falsità" ,il suo piano e il suo violino l'ho già sentito parecchie volte.

Dr.Paul, autore, alle 15:05 del 3 giugno 2009 ha scritto:

bah gia solo il grande impegno profuso per urlare ripetutamente e quasi alla noia, il proprio disappunto, la dice lunga sulla qualità del disco e del personaggio in questione (davvero da nn dormirci la notte)!

si fra noi "vecchi" ormai ci conosciamo tutti, sul discorso della ola mi sono messo a ridere xche quando mi faceva comodo l'ho usato anche io eheheh...ma insomma un conto è quando si cazzeggia...voglio dire: uno che si fa prendere dall effetto ola è un cretino, non si scappa, chiamiamo le cose con il loro nome altrimenti nn se ne esce piu, quindi pensare che il mondo fuori sia completamente invaso da cretini mentre "io" sono l'unico sano.....non mi convince!

anche io nn ho mai compreso lo strapotere dei radiohead, alla fine me ne sono fatto una ragione, il problema sono io! questo ragazzo ha tirato fuori 4 album uno piu bello dell'altro, è un dato di fatto incontrovertibile, inutile dilungarsi su i se i ma i forse! questo the bachelor è andato benissimo ovunque, basta digitare su google the bachelor recensione e the bachelor review per averne ulteriori prove, chiaro i detrattori ci saranno sempre anche di fronte ad un unanimità di giudizi superpositivi come in questo caso, ma tutto cio è fisiologico, anche il dom perignon a molti nn piace, pazienza...non x questo verrà cancellato dalla carta europea dei vini pregiati!

anche il discorso sul sangue...boh, ma patrick wolf è questo, è arrivato al quarto album, ora manca il sangue? lui è quello li da sempre! insomma come chiedere sangue ai kraftwerk, che poi su sto sangue mi piacerebbe aprire uan parentesi poco adatta forse: ma di quale sangue parliamo ancora nel 2009? ma non è plastificato ancor peggio il sangue pianificato in studio? un bell'album post-punk-funk-sbilenco-lo fi-sudicione? magari con una copertina senza titoli e immaginifica?

fabfabfab (ha votato 4 questo disco) alle 15:21 del 3 giugno 2009 ha scritto:

RE:

Ma caro, è evidente che uno "sbraita" il proprio disappunto a seconda di quanto consenso vuole confutare (o dal quale vuole semplicemente dissentire). Se stessimo parlando del nuovo Guns n' Roses, uno commenta "bella cagata", tutti applaudono, e torniamo al bar. Il fatto che uno che si faccia prendere dall'effetto ola sia un cretino è vero, ma probabilmente tu, Enrico e Mr Wave la ola l'avete fatta a casa, da soli, sul divano e con le cuffie in testa, indipendentemente da quanto stesse accadendo allo stadio. Il fatto che digitando "Wolf" su Google appaia in risposta la parola "genio" è un eccesso, dovuto ad una unanimità di consensi e (probabilmente) all'effetto ola, o - chiamiamola così - all'influenza esercitata da pareri autorevoli come quello di Pitchfork, Storiadellamusica, Ondarock ... Sul discorso plastica non mi pronuncio, che a me la plastica piace assai (se ho capito cos'è...) ... ma i dati di fatto incontrovertibili - nella musica come nell'arte - sono rarissimi e non riguardano nè Partrick Wolf come non riguardano Antony, i Radiohead e quasi tutti gli altri. Ma questo è un discorso troppo lungo ... ognuno ha le sue certezze (i suoi dati di fatto incontrovertibili, come li chiami tu), e già solo il fatto che ciascuno di noi abbia i propri li rende "controvertibili" per natura. O no?

Dr.Paul, autore, alle 15:44 del 3 giugno 2009 ha scritto:

fabio, non ti mettere a tirar pugni al vento come il pugile rintronato sul ring! urlare e fare le battutine (ho perso il conto) contro tutto e tutti non ti porta a nulla!! non ride nessuno!! e non ha ragione chi urla di piu!

pitchfork non si è ancora espresso, mi spiace darti questa delusione, e sull'incontrovertibilità sai bene che mi riferivo semplicemente ad una uniformità dei giudizi che è stata superpositiva per ognuno dei 4 album di wolf! poi se vogliamo negare che anche il sole sorge ad est...non so che dire...

fabfabfab (ha votato 4 questo disco) alle 16:15 del 3 giugno 2009 ha scritto:

RE:

E chi ha tirato pugni? Ho solo fatto notare (a Mr Wave, e indirettamente a te) che anche su Antony c'era la stessa unanimità. Eppure Mr Wave sostiene che "Antony & The Johnsons scrive canzoni di nulla, melodicamente inesistenti e senza sostanza". Non era mica una battuta! E tra l'altro, non c'era nessuna battuta nell'intervento in risposta a Mr Wave, e tantomeno in quello in risposta a te. Mettiamola così: davvero non vi piace il disco di Antony al punto da ritenerlo "inesistente"? Nonostante tutti si siano spellati le mani? Sì? Ecco, a me succede lo stesso con Wolf. Perchè non esistono verità incontrovertibili, a parte quella del sole che sorge ad est. E infatti il sole non è mai stato oggetto di critica, almeno negli ultimi 1000 anni....

Mr. Wave (ha votato 8 questo disco) alle 16:21 del 3 giugno 2009 ha scritto:

RE: RE:

no no calma, Fabio... mi sa che mi hai frainteso. Ho citato Antony And Johnsons riferendomi al commento pubblicato in precedenza da Target, quando scrive: ''Sono d'accordo con Fabio sulla pochezza compositiva, e lo ribadisco: si dice che Antony scriva canzoni di nulla, melodicamente inesistenti e senza sostanza (vd. recensione relativa, qui e altrove), ma Wolf lo sento spesso infinitamente più inconsistente, e con l'aggravante di arrangiamenti zavorrati come maschera e soluzione...'' tutto quì. E da lì ho preso spunto per scrivere il commento che ho postato. NON ritengo assolutamente che Antony ''scriva canzoni di nulla, melodicamente inesistenti e senza sostanza'', anzi, stando a ''The Crying Light'' l'ho già commentato e dato un voto (otto!). La mia era una semplice citazione/provocazione a quanto ha scritto Target

target (ha votato 3 questo disco) alle 16:00 del 3 giugno 2009 ha scritto:

No, non ci siamo. A me il disco di Antony piace, e l'ho detto lì. E di altarini ne ho a bizzeffe. Su Wolf, di nuovo, Paul: non me ne frega nulla che i suoi quattro album siano stra-osannati. A me fa cacare, e ho cercato di spiegare perché, dal momento che scrivere soltanto "a me fa cacare" avrebbe fatto imbestialire Loson (dove sei, amico?) che poi avrebbe detto che si lanciano giudizi spettacolari senza giustificarli. Quindi l'ho giustificato. E restiamo nel regno del soggettivismo. Poi, sostanzialmente mi pare che nell'analisi oggettiva dei suoi dischi ci siano più convergenze che divergenze. L'unica divergenza è nella valutazione del suo 'genio compositivo': io non lo vedo (mentre riconosco le sue doti di strumentista e arrangiatore), voi sì. Rimandavo ad Antony perché sotto la sua recensione si è data una simile divisione tra chi crede che sia un gran compositore e chi valuta i suoi pezzi vuoti e inconsistenti. E lasciami le battute di fabio, cristodiddio, che se ci prendiamo sul serio su queste cose allora diventiamo davvero ridicoli.

Dr.Paul, autore, alle 21:25 del 3 giugno 2009 ha scritto:

si target pero non ci mettiamo a prendere uno le parti dell'altro perche sfioriamo il ridicolo con la storia degli avvocati!

apro parentesi io a antony ho dato 8 chiusa parentesi.

sisi che ti fa cacare lo hai gia detto ampiamente credo (la gente sa leggere fra le righe), poi se hai intenzione di ribadirlo ogni giorno in questo spazio ne hai il diritto, io lamentavo soltanto la petulanza delle lamentele, mi piace moltissimo il disco e non ho certo intenzione di stare a fare lo sparring partner passivo (x i primi interventi sono stato muto) al veleno quotidiano dei soliti due, abbi pazienza, andiamo pure avanti ad oltranza, io non mollo(anche xche ho perso l'abitudine di fare le crociate sotto le rece degli altri quindi ho tempo).

veniamo al tecnico: ma fabio e target, chi sostiene che antony nn sappia scrivere è un folle, stesso discorso x wolf, dimmi che ti sta sulle palle xche usa una tinta che nn ti piace, xche ha una faccia da checca, xche è ridondante, xche quando metti su un suo disco le palle ti arrivano x terra, ma dire che nn sa scrivere ...bè si commette un gravissimo errore di valutazione, che io in tutta sincerità nn credo faccia realmente parte di voi, e nn è una sviolinata (nn ne faccio mai) ma ne sapete troppo di musica anche scritta x lasciarvi andare ad un falso storico cosi madornale! secondo me l'antipatia cieca che provate x il personaggio in questione....ecc ecc...ma è solo il mio pensiero questo!

sia lui che antony hanno svariate caratteristiche che li avvicinano ai preziosismi di un interprete classico, la progressione degli accordi e delle armonie, gli accenti che non cadono mai (o quasi) dove le orecchie pop(ular) sono abituate, questo modus operandi (che a me ricorda alcune genialate del jazz modale) apre la strada ad una miriade di possibilità melodiche che wolf sfrutta appieno, vabe inutile dilungarsi, ognuno rimane sulle proprie posizioni come diceva tizio

target (ha votato 3 questo disco) alle 21:46 del 3 giugno 2009 ha scritto:

Vabbeh, Paul. Lo sai che non è una crociata, questa. Si dice la propria. Io l'ho detta. Enrico ha chiesto spiegazioni. E quindi ho precisato. Non la chiamerei petulanza. D'altronde se avessi scritto solo "che schifo Wolf" mi avreste tacciato (giustamente) di pressapochismo acritico, e quindi va da sé che sarei stato sgradevole comunque. Mi spiace se sono parso tale. La tua bella recensione rimane lì sopra e penso che i commenti, seppur di opinione opposta, non la rovinino né la sminuiscano. Secondo me è giustissimo che si lasci un commento anche quando i dischi non piacciono, non solo quando ci esaltano: il confronto mi pare sempre utile, anche quando alla fine le posizioni (come molto spesso accade) rimangono le stesse dell'inizio.

bargeld (ha votato 5 questo disco) alle 11:22 del 4 giugno 2009 ha scritto:

si beh, io non ho ancora detto la mia ed eccovela. non voglio far parte di schieramenti nè crociate sia chiaro, ma questo accaloramento pro o contro il buon wolf lo trovo tanto esagerato quanto appropriato, per lo stesso motivo: e cioè che il nostro compone in ridondanza, ostenta teatralità piena di orpelli, e al contempo tanta smisurata classe potenziale. credo che il suo talento lo porti un po' a strafare (io so suonare io so arrangiare io sono un piccolo dannato genio), prendete un'acustica e mettetegliela tra le mani e vi abbbaglierà o vi farà cadere le palle, in entrambi i casi conciliando gli inconciliabili. detto questo trovo questa sua produzione tanto piena di personalità quanto priva di vena compositiva (opportunamente camuffata da cascate sonore di gusto, parere mio, discutibile). adam green, conor oberst col loro passato di piccoli geni, gli arcade fire, i venus, antony & the johnsons, i poliphonic spree, gli spiritualized, nella loro teatralità esposta, questi artisti mi vengono in mente se devo porre delle pietre di paragone, e, ahimè, da parte mia si fanno preferire tutti a patrick wolf. tralasciando copertina e battle, le due cose francamente più imbarazzanti, il mio è un 5,5 di rispetto verso il musicista.

Mr. Wave (ha votato 8 questo disco) alle 12:26 del 4 giugno 2009 ha scritto:

Avanguardia!?

Rileggendo alcuni commenti pro- e contro- Wolf, ho letto diverse volte il termine ''avanguardia''. Beh, per quanto mi riguarda, è palese e chiaro che Wolf, non componga la musica di John Zorn, Steve Reich, Pierre Schaeffer, John Cage o Stockhausen. Rimanendo nel merito di ''The Bachelor'', che lui abbia prediletto la manomissione stilistica e tematica della folktronica, transitando per fugaci e lesti intermezzi electro-noise, implicando un songwriting candido, ornamentale ed ancestrale, sorretto su ponteggi avant-pop pulsanti di beat elettronici, non significa che Wolf FACCIA musica d'avanguardia, ma al massimo che Wolf SIA all'avanguardia (per lo meno nella fattispecie artistica che lo chiama in causa, ma no nelle altre correnti artistiche). Bene, se la mettessimo così, con imparzialità direi che Wolf è francamente all'avanguardia, oltre che uno dei più grandi talenti della musica contemporanea. Fatico a trovar opere pop più atipiche, inconsuete ed eccezionali, come questa. Davvero.

simone coacci alle 12:26 del 4 giugno 2009 ha scritto:

Detesto questo principio di neutralità tipicamente borghese, ma in questo caso mi sento di dire che forse la verità sta un po' nel mezzo. Ad un primo ascolto non ci vedo nulla di miracoloso, nè di scandaloso, come hanno segnalato i colleghi (a parte forse i due brani più rock e coriacei, quasi industrial, "Vulture" e "Battle", se non erro, davvero fuori luogo, ma ci sta di uscire dal sentiero sicuro e magari mettere un piede in fallo). Mi sembra il solito Wolf (non che non introduca alcune novità di rilievo ma in sostanzami sembra abbastanza fedele al suo stile) con tutti i suoi pregi e i suoi difetti, che piacerà a chi già piace (e io per almeno 11/14 dell'album sono moderatamente tra questi) e irriterà chi già lo detesta. Per l'analisi e il voto c'è bisogno di tempo, vediamo se nel frattempo mi sale o mi scende. A risentirci boyz.

tramblogy (ha votato 5 questo disco) alle 13:58 del 4 giugno 2009 ha scritto:

d'accordo sugli ultimi 3 interventi....

Dr.Paul, autore, alle 14:51 del 4 giugno 2009 ha scritto:

x bargeld, lasciando stare wolf, antony secondo me sta dieci spanne sopra tutti quelli che hai nominato (compresi gli ottimi arcade fire), antony nn passa mai dal la- al sol che è la cosa piu banale da cento anni a questa parte! io qquesto intendevo con la "scrittura", la penna, gli accenti e via dicendo...niente di vitale, ma sicuramente roba che li distingue dal 95% dei contemporanei!

fabfabfab (ha votato 4 questo disco) alle 14:56 del 4 giugno 2009 ha scritto:

Poi chiudo pure io, giuro: nessuno mette in dubbio le capacità di Wolf, sia come musicista che come arrangiatore. E neanche lui è uno che passa dal la- al sol, ci mancherebbe. La cosa curiosa Paul, è che qualcuno (ma dove diavolo ti sei cacciato, disgraziato?) sosteneva che Antony componesse canzoncine sul giro di do! Mah.... Comunque, a forza di ascoltarla, la title track sta entrando tra le mie canzoni dell'anno... ufff!

bargeld (ha votato 5 questo disco) alle 15:05 del 4 giugno 2009 ha scritto:

si si paolo, la mia non era una classifica di qualsivoglia natura ma un mero accostamento di artisti che mi ricordano wolf come attitudine, come genere, o come storia. su antony non sono completamente d'accordo (o meglio, lo sono riguardo a preparazione e talento) ma andiamo a parare altrove... @fabio vedi magari ti piacerà anche tutto il resto! e magari anche a me! a quel punto disco dell'anno all'unanimità! eh eh!

Totalblamblam alle 18:53 del 4 giugno 2009 ha scritto:

ragazzi com'è sto disco?

no conosco nulla di lupino, mi sembra che siamo ritornati ai piumati nel rock

paul passami un cd tarocco su

gghghhg

simone coacci alle 19:54 del 4 giugno 2009 ha scritto:

RE:

è una "cocorita apache", stoke!

Dr.Paul, autore, alle 21:06 del 4 giugno 2009 ha scritto:

ah ho capito chi è "qualcuno" ) potrebbe essere stata una risposta provocatoria quella del giro di do, le differenze sono mastodontiche lol!

cmq il "qualcuno" fa spesso cosi, come il bowie del 74/77, scompare e riappare, sempre piu algido, impalpabile, inavvicinabile... e con una nuova pettinatura ))

Ophelia (ha votato 8 questo disco) alle 11:26 del 8 giugno 2009 ha scritto:

Scusate se mi intrometto...io posso capire che la musica di Patrick Wolf non piaccia perché troppo barocca,questione di gusti...non capisco invece quando di essa si dice che manca di passione e contenuti...della serie molto fumo e poco arrosto.Ecco no,su questo dissento fortemente.I contenuti ci sono eccome.

Il disco in questione ormai è più di un mese che l'ascolto:all'inizio non mi aveva convinto molto,allora mi sono concessa un periodo di break per riprenderlo in mano successivamente.E adesso boh,non so che è successo ma mi piace molto.

Soprattutto Theseus,Thickets,The Bachelor,Messenger e perfino la tamarra Battle (!).

Totalblamblam alle 13:35 del 8 giugno 2009 ha scritto:

senza entrare nel merito se piaccia o meno questa fatica del lupino inglese a me lascia perplessa la sua voce: la sento poco adatta che è troppo flebile e ha poco autentico pathos per questo barocchismo folk in chiave elettro-synth, mi coinvolge poco alla fine, non ha quel quid di maledetto, non sente la vertigine e l'ineluttabile dei grandi cantanti "barocchi" che è poco baritonale e senza gravitas

vedremo con altri ascolti se la percezione cambia

di certo il disco vale siamo su un 6.5/7 che è già un voto di tutto rispetto

Ophelia (ha votato 8 questo disco) alle 19:04 del 8 giugno 2009 ha scritto:

ecco vedi,io invece sono innamorata della sua voce e del suo modo di cantare.Potrebbe cantarmi anche l'elenco del telefono e mi emozionerei comunque.Il pathos autentico ce lo sento,poi boh...inoltre è cresciuta molto dal primo album a questo.

Totalblamblam alle 20:14 del 8 giugno 2009 ha scritto:

RE:

si ophelia ci può stare, che sei fan di peter hammill?

so che blow up l'ha praticamente stroncato questo disco con un misero 5

come vedi alla fine è tutto soggettivo

ma questo disco manca di motel-bowie pathos a quei vertici la sua voce non arriva è quello che volevo rimarcare ... e non sento melodie particolarmente originali: in qualche pezzo il lupino camuffa alla grande la lezione di carol king o, e andiamo ancora più in alto, di laura nyro ma a me non me frega eh

però è giovane il tipo non può che migliorare, se non si spenna prima con vaccate commerciali

target (ha votato 3 questo disco) alle 19:21 del 8 giugno 2009 ha scritto:

Sì, ci sono mille tipi di pathos, però. Il suo è un pathos imbellettato, con molto maquillage; tanto che alla fine l'emozione di partenza o viene sommersa o esasperata. Mia opinione, ovvio.

Ophelia (ha votato 8 questo disco) alle 20:38 del 8 giugno 2009 ha scritto:

uh no,non conosco Peter Hammill...però sono andata a leggere notizie su di lui e mi ispira assai...grazie per il suggerimento involontario,cercherò qualcosa!Certo sìsì,ci sono state anche recensioni negative (non parlo di quelle italiane),io più o meno le ho lette tutte...anche se la maggior parte sono positive;ma insomma,questo mi interessa relativamente,alla fine giudico da me.Capisco anche il discorso dell'"imbelletamento" cui fa riferimento target,che però io riscontro negli ultimi 2 album,Lycanthropy e Wind In The Wires erano più grezzi.Dal vivo poi molte canzoni risultano meno "perfettine" (io l'ho già visto) e lì davvero viene fuori tutto il pathos,l'emozione e quello che volete...secondo me eh!Che forse non sono tanto obiettiva (cerco però!) Sugli altri paragoni non mi pronuncio perché sono ignorante in merito.E no,per ora non sembra interessato a commercializzarsi...vedremo ^^

rael (ha votato 9 questo disco) alle 12:10 del 9 giugno 2009 ha scritto:

a me era piaciuto anche il precedente, questo ancor più_' melodie superbe senza cadere nel già sentito, molto bravo_'

loson (ha votato 9 questo disco) alle 19:17 del 10 giugno 2009 ha scritto:

Ola! Presumo di essere quel "qualcuno" chiamato in causa qualche intervento fa, per cui dico la mia anche in suddetta sede ("e che palle" direte voi... avete ragione ). Dunque, prima di tutto la recensione: godibile, (cir)coincisa e precisa. Ottima, insomma. Solo un appunto: è vero che "The Bachelor" aspira a farsi summa del "Wolf pensiero" e che quindi, come tale, sia sunto del passato prossimo e remoto dell'artista. Trattasi però di un sunto strabordante, megalomane, in cui ogni elemento si ritrova potenziato, esasperato, ingigantito con furia inaudita. E poi occhio all'introduzione di elementi (e strumenti) tipicamente celtici e l'introduzione di elementi puramente industrial (su "Vulture" sembra di ascoltare le progressioni ritmiche dei Coil), diversi dal drill'n'bass alla Aphex Twin che informava l'album d'esordio. "The Bachelor" mi pare sempre più il capolavoro supremo di Wolf, anche superiore al magnifico "Wind In The Wires" di qasi un lustro fa.

Detto questo, capisco che il disco possa stare sui cosiddetti a molta gente, tipo il buon Fabietto (questo ragazzo mi peggiora a vista d'occhio... Toglietegli Oldham e "Rumore" per un mesetto, magari rinsavisce! ;D) o "Blow Up", la cui stroncatura del disco in questione era imprevedibile come la vittoria del PDL alle ultime europee... Mi lascia invece più perplesso la stroncatura di Francesco, a dire il vero. E Francè, capiscimi però: il de gustibus bla bla bla per me è sacro, quindi se il Patrizio Lupo fa bene solo alla tua regolarità intestinale non metto becco. Mi ha colpito piuttosto l'accanimento contro la patina kitsch del personaggio, contro il suo amore per il gesto plateale, il melodramma, etc. Insomma, sarai anche amante della sobrietà, però adori gli Sparks eurodisco prodotti da Moroder (la quintessenza del kitsch), i Pet Shop Boys (ok l'autoironia, ma i tipi hanno flirtato in lungo e in largo anche col massimalismo da melodramma - e "Introspective" lo mostra appieno), e quel synth-pop che, in generale, resta uno dei generi più artefatti che esistano.

Alla fine, quello che conta è la musica. E musica come questa è UNICA, piaccia o meno. Anthony? Ma per piacere... A parte l'originalità della voce e il suo personaggio efebico, le sue sono per lo più pure torch songs come si facevano decenni fa, magari abbellite e ammodernate un pò per i gusti del pubblico indie odierno, ma quello restano. Wolf riassume in sè una miriade di stili e riferimenti, epoche e sonorità. E' pura contraddizione: assolutamente "cantautore", eppure del tutto avulso dalla tradizione americana con cui troppi sono soliti identificare il "genere" e troppo adocchiante al pop per essere davvero credibile per i puristi. Una figura come Wolf non esiste nel panorama musicale odierno, c'è poco da fare. E questo a prescindere dal fatto che piaccia o non piaccia. Ripeto: Waits mi lascia indifferente, ma sarei stupido se negassi la peculiarità della sua figura artistica. Non vedo perchè con Wolf non sia possibile fare un ragionamento analogo. Che altro dire... Ah sì, "Battle" mi fa impazzire, ottima amalgama fra stile wolfiano, Atari Teenage Riot e Cop Shoot Cop. L'unico pezzo che mi non mi piace un granchè è "Damaris", e soltanto perchè nel ritornello mi ritorna prepotente "Viva Forever" delle Spice Girls, per il resto un pezzone arrangiato coi controcazzi.

fabfabfab (ha votato 4 questo disco) alle 21:16 del 10 giugno 2009 ha scritto:

RE:

C'è qualcosa di Berlusconiano in questo intervento di Loson. Del tipo: questa musica è UNICA e se non lo capite avete dei problemi. Il buon Target reo di apprezzare i Pet Shop Boys e non apprezzare Wolf (e cos'è? La legge del contrappasso?), il sottoscritto reo (addirittura) di leggere Rumore e apprezzare Will Oldham (ma cosa vi avrà fatto mai, sto povero cristo?). Poco fa si diceva che tutti ne avevano parlato bene, che aveva ricevuto un sacco di votoni. Invece adesso, tutti idioti. Blow up, Rumore, il sottoscritto ... Nessuno capisce la grandezza di un cantautore (ah, Wolf è un cantautore come lo è Trent Reznor, dov'è l'unicità?) che strillacchia melodie banalotte (il paragone con "Viva Forever" è calzante, ma io non posso dirlo altrimenti mi toccherà sentire qualcuno parlare di "ironico citazionismo kitsch" o qualche altra panzana) coprendo il tutto con arrangiamenti industrial edulcorati e archi sintetizzati. Fatto sta, è UNICO. Grazie a Dio.

fabfabfab (ha votato 4 questo disco) alle 21:19 del 10 giugno 2009 ha scritto:

RE: RE:

Dimenticavo. Il paragone con i Cop Shoot Cop mi ha lasciato perplesso. Il parallelismo con Tom Waits mi ha fatto trasalire.

loson (ha votato 9 questo disco) alle 22:33 del 10 giugno 2009 ha scritto:

RE: RE:

Fabio, ti è andato qualcosa di traverso stasera a cena? Stavo scherzando riguardo a Oldham e Rumore, credevo l'avessi capito. Target non è reo di un bel niente, fa bene a detestare Wolf e ad amare i Pet Shop Boys. Contestavo soltanto il fatto di criticare Wolf secondo parametri poco convincenti, come la poca sobrietà del personaggio, il suo essere magniloquente e kitsch, l'uso del melodramma. Ho premesso io stesso che i gusti sono intoccabili, non è quello che mi interessa. Credo che la musica di Wolf sia indubbiamente originale, se tu non lo pensi amen, evidemente odi tanto il personaggio da non renderti conto della sua originalità (e riconoscerne l'originalità non significa che ti debba piacere per forza, ecco il senso del paragone con Tom Waits che, a quanto pare, non si può nominare invano manco fosse il padrenostro). Reznor è tanto cantautore quanto può esserlo Steve Albini, perchè tirarlo in ballo? Wolf resta saldamente ancorato al folk anglosassone, la sua scrittura ricalca spesso moduli melodici e armonici cantautorali (soprattutto Almond, ma in certi frangenti anche quello femminile di Mitchell e Nyro, come ha notato stokerilla).

Nessuno è un idiota, nè tu, nè Blow Up (che fino a qualche anno fa osannava Wolf, poi però ha prevalso la linea indie-friendly in quanto ad ascolti pop), nè Rumore (che continuo a considerare una pessima rivista, faccio male a qualcuno?).

Ah, definire questo mio intervento "berlusconiano" è una delle più grossa offese che abbia ricevuto, grazie.

lev (ha votato 6 questo disco) alle 12:32 del 11 giugno 2009 ha scritto:

RE:

madonna se in damaris ritorna prepotente viva forever! comunque è un buon pezzo. per quanto riguarda il resto del disco devo ancora ascoltarlo bene.

Ophelia (ha votato 8 questo disco) alle 20:41 del 10 giugno 2009 ha scritto:

Mi è piaciuta molto e approvo l'attenzione che hai posto sul suo essere cantautore:spesso questo aspetto nel suo caso passa in secondo piano e invece io penso che sia fondamentale

Dr.Paul, autore, alle 21:46 del 10 giugno 2009 ha scritto:

be Rumore ne parla piuttosto bene, cmq a me colpisce una cosa, anzi faccio i complimenti a quel recensore che ha tirato fuori la storia di viva forever, è un fico o figo che dir si voglia!! con una fesseria, parere mio, ha influenzato mezza italia, ha creato un effetto domino contrario di eguale spinta, se riesci a fare un magheggio del genere sei un fico non ci sono cazzi che tengano!! il vero mito unico di tutta questa appendice è lui. a me se togli le linee vocali non distinguerei mai una canzone delle spice girls, ora sono andato umilmente a cercare questa viva forever, si quando le ragazze modulano il verso vi-va forever, ci si puo cantare sopra il pezzetto god damn damaris, fine! sono 5 sec. di linea vocale, ma sotto c'è tutt'altro....boh....è un giochetto che se ci si mette di impegno puo funzionare con chiunque.

Ophelia (ha votato 8 questo disco) alle 21:52 del 10 giugno 2009 ha scritto:

Io me ne faccio una ragione se questo disco non piace...pazienza.Ma perché paragonare lo stile cantautoriale di Patrick Wolf a quello di Trent Reznor?Non mi pare che abbiano molto in comune.

Io penso che una delle cose che rende unico questo artista sia il messaggio che porta:sì bè mi si dirà dove sta l'originalità nell'andare in giro conciato e truccato in quel modo,molti altri l'hanno fatto prima di lui.Ma Patrick mette in musica e quindi in scena la sua vita stessa,non è così costruito come può sembrare...o meglio,sicuramente interpreta dei personaggi (vedi l'ultimo Vulture) ma sono tutti parti della sua personalità.E il messaggio che porta,con la sua immagine ma *soprattutto* con la sua musica (dai tempi di Lycanthropy),è l'importanza di essere se stessi senza mai venire a compromessi,e io sono convinta che per molti dei ragazzi che lo seguono sia un modello e un punto di riferimento.A livello di scrittura poi,ha uno stile semplice e lineare (e con semplice ovviamente non intendo banale),evocativo e poetico...cioè scrive proprio bene,secondo me,questo intendevo quando dicevo dell'importanza di riconoscerlo come cantautore.

REBBY (ha votato 9 questo disco) alle 0:22 del 11 giugno 2009 ha scritto:

Quattro dischi, uno più bello dell'altro ed è solo

un ragazzo. Già così è nella mia storia della

musica come uno degli artisti più importanti del

nuovo millenio, ma non mi offendo se qualcuno la

pensa in maniera diversa. Quando sedicenne mi

presentai ai miei amici con il nuovo disco di

Bowie (Station to station) ricordo critiche analoghe (affettuose verso di me) sul duca bianco

simili a quelle mosse qui da Target a Pat lupetto.

Ora il paragone con Bowie è ancora blasfemo (almeno altri 5/6 disconi please e poi incominciamo a discuterne), ma dal mio punto di vista uno dei suoi "vecchi maestri", Marc Almond

(che pure ho molto apprezzato) è già stato superato. Fabio rinnovo l'invito a stappare una

boccia d pikotno (superiore) con un rimprovero

amichevole: dare del berlusconiano (oppure dell'interista eheh) è un offesa troppo grande;

meglio dire che ascolta dei "discacci" ...

Concludo con una domanda, forse un po' sfacciata:

chi sei Ophelia, l'undicesima canzone inedita di

uno dei miei dischi preferiti (Treasure dei Coctau Twins)? Ti prego non fare come le altre che poi ci hanno abbandonato ... Ah, bravo Doc

che non sei sato il solito tirchiaccio (eheh).

DonJunio (ha votato 7 questo disco) alle 10:26 del 11 giugno 2009 ha scritto:

Propongo di dirimere la querelle con una sfida di wrestling: da una parte fabio e il lottatore prelevato dal sumo giapponese Anthony e dall'altra loson e l'efebico uomo lupo...commento di Dan Peterson!

tramblogy (ha votato 5 questo disco) alle 10:34 del 11 giugno 2009 ha scritto:

che bello treasure!!!!!

parentesi ad uso intervallo/tregua/respiro!!

)

Alessandro Pascale (ha votato 7 questo disco) alle 11:27 del 11 giugno 2009 ha scritto:

uff ma quanto casino

e pensare che non mi sono ancora nemmeno procurato l'album

vabbè a sto punto credo che sarà un obbligo ascoltarlo al più presto e dire anche io due cazzate in proposito. Annuncio già che parto con un giudizio sostanzialmente positivo su wolf, che nei dischi precedenti non mi ha mai appassionato del tutto ma che ho sempre trovato un compositore interessante e moderno, con ottimi dischi all'attivo. Vedremo...

target (ha votato 3 questo disco) alle 12:32 del 11 giugno 2009 ha scritto:

Sai, Los, cos'hanno il kitsch degli Sparks e dei Pet Shop Boys che a Wolf manca del tutto? L'(auto)ironia. Lo dici tu stesso. Vabbeh, i PSB ogni tanto sono stati teatrali con enfasi vera (e difatti Introspective è il loro album che ho ascoltato meno), gli Sparks mai. Wolf sempre, almeno qui. Ed è un elemento fondamentale, che fa la differenza, perché, al di là della musica in sé e per sé, dietro c'è una poetica artistica che arriva a braccetto con le note e non può essere ignorata. E' su questa, soprattutto (non solo, chiaro), se rileggi i miei commenti sotto, che io concentro le ragioni della mia perplessità wolfiana (per restare sul diplomatico, altrimenti poi paul mi riprende...).

loson (ha votato 9 questo disco) alle 18:15 del 11 giugno 2009 ha scritto:

RE:

Sì Target, sono d'accordo con quello che dici. Quello che non capisco è come mai siffatte questioni (mancanza di autoironia, il kitsch serioso e l'artificiosità estrema) si rivelino determinanti nell'affossare una proposta musicale come quella di Wolf. Tanto per dire... Soap&Skin ha fatto un disco che più artificioso, kitsch e pedissequamente serioso non si può. Guarda caso, proprio nei momenti in cui è a un passo dalla caricatura, la ragazza colpisce nel segno musicalmente (vedasi la "Marche Funebre" che piace tanto a entrambi... in pratica un'estremizzazione dell'art-pop squisitamente orrorifico della Kate Bush di "Waking The Witch"). Eppure la tipa è fintissima, non c'è un briciolo di autoironia, le pose sono persino più enfatiche di Wolf, ma stranamente tutti questi aspetti per molti "analisti" sono subito passati in secondo piano rispetto al suo fascino da streghetta vulnerabile. Mah...

Enrico Venturi (ha votato 10 questo disco) alle 14:16 del 11 giugno 2009 ha scritto:

Pitchfork l'ha stroncato con una recensione che riassunta dice: è un freddo esercizio di stile.

target (ha votato 3 questo disco) alle 14:27 del 11 giugno 2009 ha scritto:

Ah, come ha scritto qualcun altro qua sotto! In effetti ho pagato il recensore di pitchfork per esprimere quel giudizio. E' stato facile: è bastato mandargli una carrellata di dischi no-fi.

REBBY (ha votato 9 questo disco) alle 16:56 del 11 giugno 2009 ha scritto:

Beh, l'hanno stroncato in tanti, altrettanti lo

hanno elogiato e non mancano i "ponzi pilati".

Sicuramente uno degli album più controversi

usciti ultimamente e il ns. sito è un "campione

fedele". Immagino sarà bello discuterne tra qualche anno ...

Dr.Paul, autore, alle 20:15 del 11 giugno 2009 ha scritto:

ma dai pitchfork da un sufficienza striminzita dov'è la stroncatura (o le stroncature)? certo per la media di pitchfork è un voto basso, li ormai tutti prendono minimo 7, gia drowned in sound lo tratta molto meglio! cmq riguardo l'ironia...target ma allora anche chi nn apprezza sparks e pet shop boys evidentemente non ne percepisce l'ironia. boh alla fine rimangono le canzoni, diamine una volta che arriva un tizio ambizioso che nn si nasconde dietro lo scudo dell'ironia o della sperimentazione lo-fi (sai quando poi va male puoi sempre dire che eri ironico o sperimentale), azz da fargli un monumento! anxche io ho avuto la stessa impressione di rebby about bowie, certo è solo pour parler che nn va da nessuna parte, ma vermanete ando' cosi anche per bowie, troppo vistoso, troppo poco maschio, troppo teatrale, troppo troppo...

Ophelia (ha votato 8 questo disco) alle 20:55 del 11 giugno 2009 ha scritto:

Patrick non risulta autoironico perché crede in ciò che fa e lo prende molto sul serio.Ma lui in realtà non è così serioso!!Ve lo dice una che ha visto un sacco di video live,legge sempre il suo blog sul Myspace e ultimamente anche Twitter.E' un pazzo scatenato,e secondo me questa cosa dell'ironia ce l'ha ma la deve tirare fuori nella musica...oppure magari non lo farà mai,ma se mi regala una bella canzone alla fine chi se ne frega!Poi vabbè,se a uno non piace,non piace...ma quello che voglio dire è che non si può stare sempre troppo a razionalizzare "Non è autoironico?Allora non va bene" oppure al contrario "Usa troppo l'ironia?Allora è inconsistente".Meglio sarebbe il giusto mezzo,ma se riconosco che un'artista mette tutto se stesso in ciò che fa,prende la musica come la vocazione della sua vita...che posso chiedere di più?Secondo me chi giudica questo album come un mero esercizio di stile non l'ha capito,ma non lo dico in senso offensivo!Ci sono tanti dischi declamati come bellissimi che magari a me non arrivano proprio...c'est la vie. @ REBBY:no,ti deluderò ma non vengo da una tale colta citazione! Semplicemente mi piace tanto questo nome,e me l'ha ispirato la protagonista di un film che amo molto,"Il labirinto del fauno".Mi piace discutere di musica per cui sì,penso proprio che rimarrò!

REBBY (ha votato 9 questo disco) alle 23:50 del 11 giugno 2009 ha scritto:

dove sono le stroncature

Ce ne sono di stroncature Doc. Restando in Italia

le prime che mi vengono in mente: 1) Blow up gli

ha dedicato un trafiletto (più "umiliante" di una

insufficienza)e Pardo gli ha rifilato 5 2) Bordone

(Mucchio) gli ha dato un pallino (prescindibile)

che non viene dato quasi a nessuno 3) Sentireascoltare hanno votato per ora 4 redattori:

6/5,5/5,5/5,5 ...

Dr.Paul, autore, alle 2:56 del 12 giugno 2009 ha scritto:

eeee sono ampiamente compensate dal resto

target (ha votato 3 questo disco) alle 10:22 del 12 giugno 2009 ha scritto:

E infatti, Los, non ho scritto che mi lascia perplesso SOLO l'attitudine seriosa di Wolf, ma ANCHE la musica in sé e per sé. Diciamo che preferisco da sempre chi si prende sul serio nelle note dark (Soap & Skin, che pure di certo non mi esalta come esalta molti) che in quelle fiabesche, celtiche, barocche, fru fru, alla tonio cartonio. Ne tiro fuori un altro che con Wolf non c'entra: Jens Lekman. Di "Kortedala" sono riuscito ad ascoltare tre canzoni. Se mai voleste ottenerla (no, dai..., quel disco è la morte mia, in senso proprio letterale. Sicché è il mix di seriosità magniloquente applicata a queste note a non piacermi.

fabfabfab (ha votato 4 questo disco) alle 13:17 del 19 giugno 2009 ha scritto:

RE: x Target

Amico mio, fai un gesto per me. Arrichisci te stesso e al contempo rendimi felice. Ascolta (o riascolta) Jens Lekman: non Kortedala (dovessi darlo ora, un 6 tirato), che era pop sbarazzino e ruffiano. (Ri)ascolta "When i Said I Wanted to be your dog" (per me, 9 secco): non c'è pomposità o seriosità di nessun tipo, in quel disco. Solo soffici ballate pop e una padronanza melodica semplice e bellissima. Io seguo Lekman dai primi 7" (che trovi riuniti nell'album "Oh You're So Silent Jens" del 2005 - anche qua, 8 pieno per il sottoscritto), l'ho visto dal vivo. Non fermarti per nessun motivo a Kortedala... se non li trovi fammi sapere, poi mi dirai. Lo farai, fratello?

DonJunio (ha votato 7 questo disco) alle 1:18 del 19 giugno 2009 ha scritto:

Non male.

Lezabeth Scott (ha votato 6 questo disco) alle 12:14 del 20 giugno 2009 ha scritto:

Carino ma terribilmente pretenzioso. Si sta guastando col crescere, il biondino.

loson (ha votato 9 questo disco) alle 12:24 del 20 giugno 2009 ha scritto:

RE:

Uffa, però... Sembra che la pretenziosità sia di per sè un male assoluto, peggio dell'ebola. Se uno ha la capacità e il talento per gestire il kitsch, può essere pretenzioso quanto vuole. Dì piuttosto che per te Wolf non ha questo talento...

Lezabeth Scott (ha votato 6 questo disco) alle 12:32 del 20 giugno 2009 ha scritto:

RE: RE:

Se fa due cabbasisi così, si. Ma come tutti gli effetti collaterali varia da persona a persona. Per chi ne è immune immagino che il disco sia un vero spasso. Per gli altri usare con cautela.

Dr.Paul, autore, alle 13:14 del 20 giugno 2009 ha scritto:

si il discorso sugli effetti collaterali è valido per qualsiasi disco inciso dal 1911 ad oggi. riguardo la pretenziosità, io neanche ne sento tanta, ma certo è un pregio se hai talento, pensa ad un miles davis o anche john coltrane non pretenziosi, sarebbero stati dei cretini totali, la loro esperienza musicale sarebbe stata fallimentare)

target (ha votato 3 questo disco) alle 14:27 del 20 giugno 2009 ha scritto:

Dai, ragazzi, piano: qua mi sembra che l'esaltazione wolfiana stia assumendo proporzioni francamente sconsiderate.

Lezabeth Scott (ha votato 6 questo disco) alle 14:38 del 20 giugno 2009 ha scritto:

RE:

Si, infatti, pur comprendendo e rispettando il senso generale dell'intervento di Dr Paul, direi che Coltrane è proprio fuori portata. Questo disco sarà anche bello, per chi piace, ma non innova nulla nel genere a cui appartiene se paragonato al jazz di Coltrane. Lì parliamo di rivoluzioni copernicane, kidz. Andiamoci piano davvero.

loson (ha votato 9 questo disco) alle 15:39 del 20 giugno 2009 ha scritto:

RE: RE:

Perchè tu Lez a quale genere riconduci un disco come questo? Se al filone singer/songwriter "innova" (termine abbastanze ambiguo, ma che uso lo stesso per intenderci) non poco, considerato che di cantautori simili non ce ne stanno. E Coltrane non è intoccabile: esistono decine di jazzisti che, per quanto mi riguarda, hanno provocato ben più "rivoluzioni copernicane" nella storia del jazz.

lev (ha votato 6 questo disco) alle 19:33 del 20 giugno 2009 ha scritto:

RE: RE: RE:

si los, nessuno è intoccabile, ma addirittura decine di jazzisti che hanno provocato rivoluzioni copernicane più di coltrane mi sembra esagerato. cazzo tu mi vuoi stroncare tutti i miei idoli, prima kubrick e adesso "trane"!

Dr.Paul, autore, alle 14:33 del 20 giugno 2009 ha scritto:

ahah vero target, certo discorso da fare con debite proporzioni, vabbe dai ero solo ironico e sperimentale ahah

Dr.Paul, autore, alle 15:24 del 20 giugno 2009 ha scritto:

certo lez, anzi lizzy (posso?), ogni volta che ti leggo mi fai cantare i beatles "you make me dizzy miss lizzy, the way you rock and rooooll"!!

no nessuna innovazione parlavamo di personaggi pretenziosi, ma discorso da prendere cosi....

Lezabeth Scott (ha votato 6 questo disco) alle 16:01 del 20 giugno 2009 ha scritto:

Vabè, ragazzi, che vi devo dire a me questa roba non sembra particolarmente innovativa, nè tantomeno rivoluzionaria, nè dal punto di vista del songwriter, nè dal quello del synth pop, nè da quello del pop barocco e orchestrale, nè della torch song nostalgica dei tempi in un cui non esisteva l'elettricità, nè delle tante altre cose che ha inteso mescolare. Mi sembra un talentuoso guazzabuglio di sonorità più o meno riuscite. A suo modo originale, ma figlio del suo tempo e che lascia il tempo che trova. Poi, per carità, io non dico di avere ragione. Mi riservo solo il diritto di dissentire se lo si paragona non solo a Coltrane, ma anche, toh, ai Beatles o a Bowie. Per me non ha quella portata epocale. Qualcuno dieci metri sotto ha scritto che fa musica d'avanguardia, addirittura, ma dove? Boh, il mondo è bello così, perchè è vario.

Posso discutere Coltrane, come Picasso, come Joyce, come chiunque altro, ma ciò ai miei occhi non riabilita Wolf d'una virgola. Non che abbia poi nulla di che riabilitarsi . Poverino, anzi. Quello che fa lo fa bene.

target (ha votato 3 questo disco) alle 16:08 del 20 giugno 2009 ha scritto:

Anche poverino, adesso!

Lezabeth Scott (ha votato 6 questo disco) alle 16:20 del 20 giugno 2009 ha scritto:

RE:

Poverino perchè è da settimane al centro di 'sto fuoco incrociato. Mica per altro. Non farmi dire cose che non penso, dai.

fabfabfab (ha votato 4 questo disco) alle 16:39 del 20 giugno 2009 ha scritto:

RE: RE:

Volete per caso sapere come la penso io? Ok, ok, scherzavo ...

loson (ha votato 9 questo disco) alle 1:15 del 21 giugno 2009 ha scritto:

Vabbè, di geni comunque si sta parlando. Coltrane era ovviamente un fenomeno, ma se dovessi giudicarlo soltanto in base alle sue "innovazioni" starebbe dietro ad Andrew Hill ("il" genio), Carla Bley, Davis, Mingus, Cecil Taylor, Dolphy, Roscoe Mitchell, Anthony Braxton, Shorter... Per non dire di sua moglie Alice, artista enorme e forse visionaria come nessuna.

Krautrick alle 13:50 del 21 giugno 2009 ha scritto:

Vedi Loson che succede ad ascoltare di continuo Wolf? Poi mi disprezzi Coltrane! Eh no no, non si fa! A letto senza cena stasera! ;D

loson (ha votato 9 questo disco) alle 15:16 del 21 giugno 2009 ha scritto:

RE:

E chi lo disprezza? Lungi da me... Però a letto senza cena dovrei andarci lo stesso, chè male non mi fa.

Krautrick alle 16:05 del 21 giugno 2009 ha scritto:

Ora te la faccio passare davvero la fame...sto ascoltando per l'ennesima volta sto benedetto ultimo album di Wolf...e più lo ascolto più penso che Wolf sia un genio negli arrangiamenti, ma come compositore la zona Champions League non la vede manco col binocolo astrale... ;P

REBBY (ha votato 9 questo disco) alle 17:41 del 21 giugno 2009 ha scritto:

Quest'anno il calcio migliore lo hanno fatto vedere il Cagliari, il Genoa, il Siena ... eheh.

No zona Champions League. Ed essere un "genio

degli arrangiamenti" per un musicista non è poi un

gran difetto. Ah io la domenica sera non mangio

mai, che un digiuno alla settimana fa solo bene.

Krautrick alle 18:07 del 21 giugno 2009 ha scritto:

No, è un grande pregio, sarebbe un produttore da paura, il buon Patrick. Ma a livello compositivo Wolf non mi ha mai convinto più di tanto...non trovo memorabili le sue canzoni...boh, problema mio, molto probabilmente...

loson (ha votato 9 questo disco) alle 22:29 del 21 giugno 2009 ha scritto:

RE:

Eh sì, Rick: hai un problema. ;D Ma come si fa, dico io, a imputare a un musicista del genere deficit compositivi? No, dico: comeeeee? ;D

Krautrick alle 16:44 del 22 giugno 2009 ha scritto:

RE: RE:

Che il fantasma di Coltrane ti perseguiti! ;DDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDD

simone coacci alle 18:38 del 21 giugno 2009 ha scritto:

Addirittura come il Siena? Zona retrocessione e "seru tituli" a vita, quindi? Per me è bravo almeno quanto la Roma di Spalletti. ahahaha Dio bono, questo thread è uno spasso. Clonatelo.

REBBY (ha votato 9 questo disco) alle 19:16 del 21 giugno 2009 ha scritto:

Beh il Siena è black & white(eheh) e il suo arrangiatore (l'allenatore) ha fatto un miracolo. A Siena si sono spellati le mani quest'anno ...

Paranoidguitar (ha votato 10 questo disco) alle 10:38 del 6 luglio 2009 ha scritto:

Che disco!!! se uno si ferma a due ascolti è chiaro che vedrà solo il lato pretenzioso. Qua siamo al cospetto di un disco di portata epocale...non vedo assolutamente carenze di natura compositiva. Credo che le lodi sperticate tra cui il 9 di ondarock siano assolutamente meritate.

Tra l'altro il personaggio mi sta veramente sulle palle, di una antipatia rarissima. Così anche il video di vulture è inguardabile per me...davanti a dischi così però anche il più incallito dei detrattori dovrebbe inchinarsi.

L'ascoltatore del giorno d'oggi in generale è diventato ipercritico ma attenzione a non mettere il prosciutto nelle orecchie (in questo caso)

4AS (ha votato 9 questo disco) alle 11:47 del 6 luglio 2009 ha scritto:

RE:

Sono perfettamente d'accordo, disco epocale! Più lo ascolto e più mi rendo conto che non c'è una canzone sottotono! Un'opera praticamente perfetta. Se poi il personaggio è antipatico pazienza...

fabfabfab (ha votato 4 questo disco) alle 16:05 del 6 luglio 2009 ha scritto:

Disco epocale? E di quale epoca? Quella futura?

REBBY (ha votato 9 questo disco) alle 16:34 del 6 luglio 2009 ha scritto:

Rassegnati Fabio questo è l'anno (l'epoca) dei

Patrick: Wolf e Watson (The wooden arms).

D'altra parte tu sembri Kalambay (Patrick appunto)

che usa il bacherozzo come un punching ball.

simone coacci alle 16:43 del 6 luglio 2009 ha scritto:

RE:

Questo lo dici tu. Fabio combatterà e vincera! Gli occhi della tigra Fabio, gli occhi della tigre! Non fa male, non fa male, non fa male!

Ok la mia demenzialità giornaliera gratuita l'ho detta, ora mi ritiro nella torre di Cagliostro ad architettare nuove malefatte.

PS: Kalambay, abita(va) a 10 km da casa mia, ho conosciuto bene la nipote. Bella figliola, peraltro.

REBBY (ha votato 9 questo disco) alle 16:59 del 6 luglio 2009 ha scritto:

Simone occhio a come ti comporti con la nipote!

Il nonno ha ancora una "castagna" che non perdona

(proprio come quella di Fabio con il bacherozzo

eheheh). A scusami se vado off topic, ma è un mese

che sto diventando matto a cercare "La madre di tutti i vizi". Non è che mi puoi dare qualche dritta (magari anche nel forum).

simone coacci alle 17:05 del 6 luglio 2009 ha scritto:

RE:

ahahahah No ma è lo zio, lui, non il nonno, non è così vecchio. Per il resto non c'è pericolo, mi dicono sua felicemente sposata. Per l'altra faccenda te lo dico in pvt, sennò qua ci menano, peggio Patrizio Sumbu.

simone coacci alle 17:06 del 6 luglio 2009 ha scritto:

RE: RE:

* sia felicemente sposata.

*peggio di Patrizio Sumbu.

sono dislessico.

lev (ha votato 6 questo disco) alle 18:12 del 6 luglio 2009 ha scritto:

sarà pure un disco epocale, ma a me più di tanto a parte qualche pezzo non attizza. e non ho assolutamente niente contro il personaggio, prima di leggere questa recensione non sapevo neppure chi fosse (lo so lo so, sono un ignorantone ). comunque, quando spendo i soldi per un disco, ci metto tutta la mia buona volontà per farmelo piacere.

Ophelia (ha votato 8 questo disco) alle 20:57 del 6 luglio 2009 ha scritto:

a me The Bachelor piace,però penso che Patrick debba ancora farlo il suo album perfetto e se tanto mi dà tanto...bè,confido molto nel ragazzo.[ma perché vi sta così antipatico? ç_ç]

REBBY (ha votato 9 questo disco) alle 21:38 del 6 luglio 2009 ha scritto:

Quando spendo i soldi per un disco ci metto tutta la mia

Dr.Paul, autore, alle 21:56 del 6 luglio 2009 ha scritto:

sto cd è in vendita a 11€, una grande cosa, ampio libretto con testi (Fa' ci sono anche le foto ehehe), il piu caro è feltrinelli che lo mette a 14. e si smac insisti, devi!!

Ophelia (ha votato 8 questo disco) alle 23:38 del 6 luglio 2009 ha scritto:

nono me ne piacciono anche altri,per carità...music is life ma lui è il preferito

lev (ha votato 6 questo disco) alle 0:32 del 7 luglio 2009 ha scritto:

beh rebby, x i depeche è un'altra storia. sono tra i miei beniamini dal 1987 e con loro non riesco ad essere completamente obbiettivo. e comunque prima di votare sounds of the universe l'avrò ascoltato almeno 5 volte. invece di wolf era la prima cosa che ascoltavo. il mio intervento era per sottolineare che prima di "bocciarlo" (comunque do un 6) ce l'ho messa tutta per farmelo piacere perchè oltre ad averci speso dei soldi avevo ottime aspettative. comunque sicuramente seguiro il consiglio tuo e di paolo, e certamente l'ho riprenderò in mano. a volte mi è capitato di rivalutare certi dischi anche ad anni di distanza.

REBBY (ha votato 9 questo disco) alle 9:18 del 7 luglio 2009 ha scritto:

Beh, Smac, qui di "obiettivi" c'è nessuno ed io no di sicuro. Magari tendiamo, aneliamo, ci piacerebbe,... ma insomma siamo esseri umani ed

abbiamo gusti diversi che il tempo ha forgiato.

Certo è bello sapere che un disco che ti piace

piace anche ad altri musicofili (ma senza esagerare che altrimenti diventa "musica di massa"

ahahah) ed è stato molto gratificante scoprire

che gli album della mia adolescenza e della mia

gioventù sono in genere molto considerati da

persone molto più giovsni di me. Su quelli in

"corso d'opera" com'è ovvio c'è più battaglia e

quindi war & love amici (eheh).

sarah (ha votato 7 questo disco) alle 10:27 del 7 luglio 2009 ha scritto:

Ascoltato. Tante ottime idee e alcune ottime canzoni, anche se a volte come suoni sembra una zuppa ricca di troppi ingredienti e difficilmente digeribile...

lev (ha votato 6 questo disco) alle 12:39 del 7 luglio 2009 ha scritto:

accidenti spero proprio di non essere assolutamente "obbiettivo", altrimenti rischio che mi arrivi una silurata!

4AS (ha votato 9 questo disco) alle 13:48 del 7 luglio 2009 ha scritto:

RE:

Riprendilo e riascoltalo che forse non l'hai capito (senza offesa). Ad esempio il trittico "Blackdown", "The Sun Is Often Out" e "Theseus" a me inizialmente non piaceva molto: mi sembravano 3 canzoni lente un pò noiose. Poi l'ho rivalutate alla grande!!

fabfabfab (ha votato 4 questo disco) alle 16:38 del 7 luglio 2009 ha scritto:

RE: RE:

A beh certo, se ti costringi ad ascoltarle 40 volte consecutive come un rosario alla fine finiranno per piacerti, e ti metterai pure a canticchiarle! Un po' come fanno in radio, si chiama persuasione occulta.

lev (ha votato 6 questo disco) alle 12:37 del 10 luglio 2009 ha scritto:

RE: RE: x 4AS

non proccuparti, non mi offendo. ma solo perchè hai messo un bel voto a sounds of the universe, eh eh eh. comunque può tranquillamente essere che non è che non l'abbia capito, ma che semplicemente non mi prenda più di tanto. in fondo, con tutto il rispetto per wolf, mica stiamo parlando di eric dolphy o keith jarrett. se sto disco dopo 5/6 volte non ti entra, non ti entra e basta. poi per carità mai dire mai, magari lo riprendo in mano tra sei mesi e mi accorgo che è un capolavoro.

4AS (ha votato 9 questo disco) alle 11:15 del 13 luglio 2009 ha scritto:

RE: RE: RE: x 4AS

E' chiaro che se lo hai ascoltato già molte volte e non ti piace allora proprio non è il tuo genere. Il mio era solo un consiglio... D'altronde anch'io sono anni che ascolto i dischi dei radiohead ma, nonostante ogni loro album sia considerato un capolavoro quasi da tutti, io non li ho mai apprezzati molto, a parte qualche singola canzone li trovo molto sopravvalutati.

Paranoidguitar (ha votato 10 questo disco) alle 11:43 del 13 luglio 2009 ha scritto:

RE: RE: RE: RE: x 4AS

chi non apprezza i radiohead merita solo la galera!!! dai che scherzo! a me capita con i tool questa situazione. Band ipersopravvalutata

REBBY (ha votato 9 questo disco) alle 17:05 del 7 luglio 2009 ha scritto:

PERSUASIONE OCCULTA

Beh. ci sono anche molti casi di dischi che

"calano" con gli ascolti. Un esempio a caso (eheh)

Il ns. attuale capo-classifica (si proprio Antony)

alla lunga è un album che mi ha stancato e l'ho già riposto nel mio "cimitero dei Cd". Ai primi

ascolti mi era sembrato un album discreto, ora

considerando anche i suoi album precedenti, il

mio giudizio è peggiorato (e questo nonostante

io sia un estimatore delle sue doti vocali). Ma

potrei fare altri esempi come chenesò MJ (RIP) che

sono stato "costretto" ad ascoltare numerose volte

nella mia vita senza che questo abbia alzato il

mio gradimento e la stessa cosa mi pare sia

successa anche a te con l'ultimo Coldplay.

REBBY (ha votato 9 questo disco) alle 9:31 del 9 luglio 2009 ha scritto:

... ogni tanto mi ritrovo a canticchiare il singolo ...

REBBY (ha votato 9 questo disco) alle 9:33 del 9 luglio 2009 ha scritto:

CONTINUA (EHEH)

Che sfortuna! E' una delle 2 brutte canzoni

dell'album. Riascoltalo (eheh)

fabfabfab (ha votato 4 questo disco) alle 9:44 del 9 luglio 2009 ha scritto:

RE: CONTINUA (EHEH)

E magari sì, ma in radio passano quello...

Sor90 (ha votato 8 questo disco) alle 13:18 del 9 luglio 2009 ha scritto:

Interessante

Ho ascoltato (per caso) solo il singolo, e devo dire che mi ha colpito molto, penso che darò un ascolto all'album. Però confermo un impressione che qualcuno ha espresso più giù, in certi punti mi è sembrato che gli arrangiamenti quasi coprissero la mancanza di qualcosa...

Alessandro Pascale (ha votato 7 questo disco) alle 15:18 del 16 luglio 2009 ha scritto:

finita la sbornia della discussione dò il mio commento iper-rapido e sentenzioso: buon disco, non condanno la raffinatezza fine a sè stessa nè il personaggio, nè la produzione ben studiata, però non vi ho trovato dei pezzi così memorabili. In definitiva ho sentito molto di meglio quest'anno.

denis alle 21:50 del 21 luglio 2009 ha scritto:

dopo attenta lettura dei vari post, mi si è insinuato un dubbio nel cervello: ma i vari loson, target, mr. wave ecc. vi frequentate? siete amici? vi vedete in giro? il dubbio mi è venuto dalla veemenza con cui vi scambiate bordate critiche...divertente, però. wolf non l'ho ancora ascoltato...antony sì, purtroppo...tanto mi aveva commosso "i am a bird now" quanto mi ha profondamente annoiato (e infastidito) "the crying light". torch songs avanguardistiche che mi lasciano indifferente. magari qualcuno ci sbrodola, ma non è roba per me. peccato, il disco precedente mi aveva fatto un'ottima impressione.

denis alle 21:53 del 21 luglio 2009 ha scritto:

scusate l'errore di sintassi del mio precedente commento: ho scritto "ma" invece di "per"...spero si sia capito ugualmente

otherdaysothereyes (ha votato 8 questo disco) alle 16:54 del 8 agosto 2009 ha scritto:

Molto bello, anche se preferisco l'attitudine schiva e dimessa di soap & skin, se è valido questo accostamento fra i due artisti "postmoderni". Ho però l'impressione che questo stile postmoderno in ambito musicale sia un po' troppo artificiale. Voglio dire, dopo le teorizzazioni del post-moderno il vocabolo è entrato nell'architettura,filosofia, sociologia, in tutte le arti ecc...ma mi sembra che nel panorama rock ci sia una tendenza da parte di analisti, addetti ai lavori, ecc...a ricercare il "post-moderno"o se preferite il tardo moderno (Giddens)o la modernità liquida (Bauman), insomma a forzare la realtà e a cercare in tutti i modi questa tendenza in qualsiasi gruppo/artista un po' eccentrico, quasi ci dovesse essere per forza. Il post-moderno mi sembra più una profezia che si autoavvera piuttosto che un' effettiva condivisione spontanea e naturale, da parte di alcuni gruppi, di peculiari caratteristiche, canoni artistici, stili di vita, modi di suonare o intendere la musica. Prendiamo Wolf: ok è eccentrico, ha uno stile futurista, ma vi sembra che le sue canzoni possano definirsi post-moderne?Poi boh, mi sa che sto delirando, è l'umidità di Firenze, don't worry about me!

tramblogy (ha votato 5 questo disco) alle 0:11 del 9 agosto 2009 ha scritto:

uuhmmmmmm.....

ma se si autoavvera allora significa che è spontanea e naturale.no??...(mi sforzo a seguire il concetto...)

otherdaysothereyes (ha votato 8 questo disco) alle 10:32 del 9 agosto 2009 ha scritto:

No a dire il vero vorrebbe significare che chi fa la profezia fa di tutto perchè si avveri,(come se io prevedessi che non passo a un esame e non studio un cazzo, eccecredo che non passo!) ma al di là del termine (non certo coniato da me), era solo per dire che mi sembra che si stia facendo uno sforzo nel creare una sorta di nuovo movimento forse un po' a tavolino, senza che mi pare ci siano le effettive basi, comunanze ecc... di stampo "post-moderno"che dicevo. tutto qua, solo una mia impressione, nulla da prendere (ovviamente)troppo seriamente,esprimevo un dubbio, poi vedremo nei prossimi anni, chissà...

tramblogy (ha votato 5 questo disco) alle 16:07 del 9 agosto 2009 ha scritto:

si

comunque dal primo album io l'ho trovato innovativo ed originale, se si vuol intendere post moderno...quado si vuol creare qualcosa di innovativo cè la volontà naturale a forzare l'arte, senza nessuna ingenuità o cattiveria...(ops...giusto?)

otherdaysothereyes (ha votato 8 questo disco) alle 18:21 del 9 agosto 2009 ha scritto:

si si certo, sono d'acordo, ma infatti non è mica nulla contro Wolf (che oltretutto stimo), che ha il suo stile che può piacere o no...è accostarlo al post-modernismo, così per come è stato fin ora teorizzato, che ad oggi mi fa rimanere un po' interdetto. Non lo vedo postmoderno e soprattutto non vedo artisti simili che possano essere accostati a lui e a questa corrente ora come ora.

robcon71 (ha votato 9 questo disco) alle 18:28 del 15 agosto 2009 ha scritto:

Composizioni bellissime ed un sapiente mix di elettronica fanno di questo disco un qualcosa di veramente unico, straordinario.

zanmat (ha votato 6 questo disco) alle 13:57 del 21 agosto 2009 ha scritto:

dopo qualche ascolto in più, il disco è salito sopra la sufficienza ma per il momento mi astengo xchè c'è ancora qualcosa che non mi convince....

Roberto Maniglio (ha votato 7 questo disco) alle 21:21 del 30 agosto 2009 ha scritto:

buono nel suo genere, ma c'è di meglio

Hermann W. Simon (ha votato 9 questo disco) alle 3:03 del 26 settembre 2009 ha scritto:

bravissimo paolo, condivido quasi in toto la chiave di lettura che hai dato del disco e sul valore dell'artista avrei poco da aggiungere: ormai è una realtà che non ha più bisogno di conferme, un talento così poliedrico da rasentare l'assurdo, data la semplicità con la quale si afferma...è anche vero che è un lavoro che ha bisogno di tempo, esattamente il contrario che si potrebbe pensare sentendolo la prima volta...sembra un'assurdità ma chi ha cominciato ad amare questo disco e questa artista credo che mi abbia compreso appieno

dengia (ha votato 4 questo disco) alle 0:04 del 6 ottobre 2009 ha scritto:

mah

e questo sarebbe ancora il miglior disco del 2009....

secondo me un minestrone mal riuscito

REBBY (ha votato 9 questo disco) alle 8:49 del 6 ottobre 2009 ha scritto:

mah

e così per pura curiosità quale sarebbe invece per

te il miglior disco del 2009?

fabfabfab (ha votato 4 questo disco) alle 12:00 del 6 ottobre 2009 ha scritto:

RE: mah

Beh, tolti Placebo, Green Day, Muse ed Editors, tutti gli altri vanno bene! Ahahaha

REBBY (ha votato 9 questo disco) alle 16:11 del 6 ottobre 2009 ha scritto:

Aspetta a togliere i Green day Fabio, è l'unico

disco che sino ad ora ha meritato la sufficienza

di dengia.

dengia (ha votato 4 questo disco) alle 1:24 del 10 ottobre 2009 ha scritto:

RE:

per me rimangono m.ward con hold time, j penate evrything is new, e i turin brakes.

troppo commerciali??

pazienza

bargeld (ha votato 5 questo disco) alle 16:49 del 6 ottobre 2009 ha scritto:

ora è sceso al secondo posto, ma vabbè io sarò di parte ma sto tipo oltre all'antipatia che genera a fiotti, suona e compone con una boria e una presunzione che non me lo faranno mai amare... per dire, l'ultimo vic chesnutt secondo me a sto the bachelor lo morsica in testa. de gustibus!

REBBY (ha votato 9 questo disco) alle 17:37 del 6 ottobre 2009 ha scritto:

Ora Bargeld non puoi più dire che non sei

schierato (eheh). Ma addirittura hai perso

anche il rispetto che avevi per il musicista?

bargeld (ha votato 5 questo disco) alle 17:52 del 6 ottobre 2009 ha scritto:

no no, continuo ad avere rispetto per un musicista che (forse) non amerò mai. è chiaro sono ben altri gli pseudo"artisti" che non si fregeranno mai nemmeno del mio rispetto, probabilmente nemmeno figurerebbero recensiti qui sopra! ma poi sai il mio giudizio non è cambiato granchè riguardo al disco, piuttosto è stato parzialmente riveduto in base all'hype generatosi intorno allo stesso (qui sopra come altrove), un'attenzione secondo me esagerata e che io stesso, mio malgrado, ho contribuito a fomentare.

loson (ha votato 9 questo disco) alle 20:23 del 6 ottobre 2009 ha scritto:

Vic Chesnutt è il male, gh.

Krautrick alle 23:11 del 6 ottobre 2009 ha scritto:

Mi riempite la casella delle email con i commentiiiiiiiii...bastaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!! ;DDDDDDDDDDDDDDD

Ophelia (ha votato 8 questo disco) alle 23:33 del 6 ottobre 2009 ha scritto:

mi ero ripromessa di non intervenire più su questo disco...poi però leggo i commenti,non resisto e quindi rieccomi qua.Capisco che Patrick possa dare questa impressione di presunzione però scusate,uno che mantiene un contatto così stretto con i suoi fans non è che da lodare,no?Poi secondo me più che presuntuoso è uno molto sicuro delle cose che fa e che cerca di farle al meglio.Ha degli atteggiamenti da "diva" a volte,ma nessuno è perfetto Ci sono artisti che disprezza e lo dice apertamente ("Mika is a twat" ormai è entrato nella storia xD) e altri (parecchi) che elogia e ammira e prende come ispirazione.Poi vabbè,non ho la pretesa di far cambiare opinione a nessuno,volevo solo dire la mia.Inoltre secondo me è fondamentalmente sbagliato il rigetto guidato dall'antipatia,e lo dico non come una persona che giudica ma che al contrario assume abitualmente tale atteggiamento:fino a poco tempo fa gli Afterhours non potevo manco vederli (figuriamoci sentirli) fino a che una mia amica non mi ha illuminato e adesso non dico che brillino di simpatia ai miei occhi ma artisticamente parlando mi piacciono moltissimo;stesso dicasi per i Sigur Ros,tutti li adoravano e io li evitavo.Poi mi è capitato tra le mani () ed è stato subito amore.Cioè questo per dire che capisco e condivido l'irritazione data dall'hype (che non so nemmeno cosa voglia dire precisamente...l'ho dedotto dai vari discorsi che ho letto in giro),bisognerebbe "solo" riuscire a ignorarla ed essere il più possibile obiettivi.Che non vuol dire per forza adorare questo disco eh ^^

tramblogy (ha votato 5 questo disco) alle 10:17 del 10 ottobre 2009 ha scritto:

l'ho sentito....

e quasi subito mi ha stancato...non riesco a dare un giudizio personale ma posso solo dire che mi ha un pò deluso, troppa roba sul fuoco, minimalismo che ne portava bandiera completamente abbandonato e la sua voce irritante : sembra che stia facendo delle prove di registrazione.

deluso deluso deluso.

e lui molto antipatico e altisonante. dove sono finiti gli uccellini , gli alberi l'erba fresca ,il vento leggero?sempre al proprio posto, lui invece è andato in orbita.

peccato.

Ophelia (ha votato 8 questo disco) alle 19:19 del 10 ottobre 2009 ha scritto:

ma scusa,quando è stato "minimalista"?Giusto ai tempi di WITW,prima e dopo non mi pare!Poi basta guardarlo,come fa a essere minimalista uno così? xD Al contrario sono d'accordo sul modo in cui usa la voce,ho notato anch'io la differenza e mi piace meno.OT:i miei dischi preferiti del 2009 finora invece sono questo,Lisa Hannigan (anche se forse è del 200,Soap & Skin e The Decemberists.E devo sentire meglio Grizzly Bear,Regina Spektor,Pj Harvey and John Parish e Lisa Germano per formulare un giudizio definitivo...

tramblogy (ha votato 5 questo disco) alle 11:00 del 11 ottobre 2009 ha scritto:

ciao ophelly

wolf non ha una carriera 30ennale.a mio parere, forse ho usato un termine sbagliato....ma i primi due dischi li percepisco minimalisti rispetto all'ultimo forse perchè questo qui è veramente un pò una macedonia senza continuità tra un pezzo e l'altro. nel terzo aveva già dato una botta stilistica al suo vestito (vedere copertina) per poi finire con la tuta spaziale (ridicola) con questo quarto album.

ma ti posso assicurare che ero presente al primo suo concerto a rovereto. eravamo in 20 persone e davanti a noi sul palchetto un ragazzino con un violino, una chitarrina, un sinth, un apple e una zucca di hallowheen per terra e con un disco che vendeva sul banchetto e autografava in piena simpatia col pubblico presente...tutto troppo bello per confrontarlo con questo lavoro altisonante. (personale opinione). poi dal vivo anche adesso si presenta comununque con un aspetto bello e misero di strumenti e sempre all'altezza dei tempi che furono, ma ho già visto alcune scenate durante questo tour che non mi sembrano , diciamo minimaliste....non so....non mi interessa per il momento.

soap and skin si. molto bello. grizzly? preferisco la warp un pò plaid autechre e lfo!

ciao

Ophelia (ha votato 8 questo disco) alle 22:28 del 12 ottobre 2009 ha scritto:

RE: ciao ophelly

Forse ho capito cosa intendi...io in genere dico che i primi due sono più ruvidi e mi piacciono proprio per questo,Lycanthropy è ancora il mio preferito...e concordo anche sul fatto che The Bachelor sembri meno omogeneo come lavoro,eppure contiene comunque delle belle canzoni che me lo fanno apprezzare.Mah,vedremo con il prossimo a cosa condurrà questa evoluzione...per certe dichiarazioni sono preoccupata e curiosa al tempo stesso!Riguardo ai concerti,sei stato a Sesto al Reghena quest'estate?Era uno spettacolo acustico,molto semplice e molto bello...poi dopo ha incontrato i fans ed è stato veramente carino!Ho capito a quali scenate ti riferisci,io stessa ci sono rimasta male inizialmente però vabbè,l'incazzatura occasionale può capitare,no?Si è pure scusato Non è che lo giustifico ma ci sono passata sopra...probabilmente però non sono la persona più obiettiva in questo caso!

Roberto (ha votato 8 questo disco) alle 13:26 del 7 novembre 2009 ha scritto:

Le dispute sul "caso Wolf" ricordano le antiche disputationes di Scolastica memoria. Teologi immersi nella dotta speculazione sul sesso degli angeli. "The Bachelor" è nel complesso un ottimo album. Gusti personali e antipatìe dovrebbero, a mio modesto parere, condizionare il meno possibile il giudizio. Altrimenti, se dovessi farmi travolgere dalla faziosità, non esiterei a considerare "Ovations" dei Piano Magic l' album dell' anno. Sapendo di non essere del tutto obbiettivo.

tramblogy (ha votato 5 questo disco) alle 0:15 del 8 novembre 2009 ha scritto:

il giudizio non è mai obiettivo perchè personale.

e poi si tratta di una mutazione del wolf: dal simaptico ed affettuoso ragazzo, si è trasformato in una checca isterica oscena.

Roberto (ha votato 8 questo disco) alle 10:56 del 8 novembre 2009 ha scritto:

Dopo ripetuti e convinti ascolti ho deciso di concentrarmi sull' artwork di "The Bachelor". Osservando Patrick Wolf in ogni dettaglio e sfumatura, con attenzione e scrupolo. Tale accurata analisi ha portato ad un risultato sconvolgente fugando qualsiasi dubbio. Wolf , con quell' acconciatura, quelle ancestrali chincaglierìe e l' esplicita influenza del mondo magico è nientemeno che il figlio nascosto di Wanna Marchi. La scoperta verrà resa nota su Voyager e Verissimo.

Dr.Paul, autore, alle 14:03 del 8 novembre 2009 ha scritto:

trambo sei partito col minimalismo (wolf nn è mai stato minimalista mai) ora le offese personali come si fa allo stadio. è come prendere x culo un cantante pelato o un cantante grasso, un macho o appunto una checca, wolf è sempre stato eccessivo (a meno che x te nn sia sobria la cover del primo album licantrophy), chiaro si possono preferire le sonorità del secondo album....ma finisce li! cosa doveva fare rimanere affettuoso e sfigato come agli esordi? x quale motivo nn riesco a comprenderlo, è ambizioso, è conscio delle sue potenzalità, non ha intenzione di rimanere un indiekid sghembo e introverso, x come la vedo io è un grandissimo passo in avanti, questo significa maturare, tu non sei d'accordo...poco male!

tramblogy (ha votato 5 questo disco) alle 0:09 del 9 novembre 2009 ha scritto:

eeeeh???!!!

ho spiegato qualche battuta indietro cosa intendo per minimalismo...e comunque sono opinioni personali, per te è un passo avanti per me è un passo indietro. cosa ti devo dire?che preferisco la copertina in bianco e nero con l'ula-up piuttosto del "minimale" astronauta sulla luna?poco male!...mha!!???

si può uscire da indie che intendi tu anche in altro modo.e comunque non so come ci si offende allo stadio. tu?

IlGrenio (ha votato 9 questo disco) alle 14:40 del 23 novembre 2009 ha scritto:

Capisco davvero chi non ha apprezzato questo disco.E' come stare all'interno di una chiesa barocca : o si rimane estasiati dalla ricchezza e dalla magniloquenza dell'insieme, o si esce nausati dal " troppo". E qui Patrick Wolf è " troppo" nei toni enfatici con cui canta, negli arrangiamenti, negli effettini con cui condisce i pezzi,... in tutto.Nonostante comprenda il rigetto per un disco come questo, è difficile non riconoscerne la vena creativa : pezzi come thickets o the messenger sono davvero tra i più belli che ho ascoltato in quest'anno.

Utente non più registrato alle 11:17 del 3 dicembre 2009 ha scritto:

Combo Wolf?

Il signorino Wolf non mi sta molto simpatico devo dire, c'ha la sindrome di Madonna, in ogni album deve cambiare immagine (!) e stargli dietro è un'impresa, basta guardare le ultime 3 copertine! Potrebbe pubblicizzare Gautier e la L'Oreal in contemporanea per i vestiti e le tinte.

Cmq, venendo al disco, Wolf magari avesse un approccio barocco (teatrale e ad effetto), per quanto mi riguarda è fin troppo manierista. S'è imparato il mestiere e mo gioca a vedere cosa viene fuori ad addizionare questo più quello più quell'altro. Ma ce l'ha un'anima sto ragazzo o s'è messo in testa di diventare il nuovo Dorian Gray? Per l'amore di ddio è bravo a suonare ma non basta, è anche necessario avere qualcosa da dire.

Ophelia (ha votato 8 questo disco) alle 23:33 del 3 dicembre 2009 ha scritto:

RE: Combo Wolf?

Da una recente intervista:"What do you think is the biggest misconception about you created by the media?

That I’m stupid, that I’m all about the image. In general people don’t think I produce my records, I don’t do my own string arrangements, I don’t write my own lyrics, they just look at the image. It’s like “He always has six different hair colors”. I think the misconception is that I’m trying really hard to be on the outside of things. And I’m just being myself."

No,giusto per dire che,insomma...chi se ne frega di come va conciato a giro o di che colore ha i capelli!E non è vero che nella sua musica,che è molto personale,non ci sono i contenuti!

Comunque mi fa sorridere il fatto che dopo più di 6 mesi stiamo ancora discutendo di questo disco e del personaggio...

Dr.Paul, autore, alle 14:41 del 3 dicembre 2009 ha scritto:

il fatto che sia un buon musicista puo aver contribuito nella misura del 5%, la tinta e la divisa lo 0,1%, ormai chiunque è biondo, chiunque è stravangante, per essere attratto solo dall'estetica devi avere 15 anni ed essere anche cretino, non c'è una seconda opzione! il "successo" oggettivamente ottenuto è da ricercare in tutto il resto del complesso universo wolfiano-uouou )

Utente non più registrato alle 15:25 del 3 dicembre 2009 ha scritto:

RE:

Effettivamente Lady Gaga c'è arrivata prima di lui a mettersi le divise e piazzarsi la parrucca platino. Ma prima di Madonna il riferimento è sempre lui, il Duca Bianco. E Wolf ci prova già da The Magic Position (la parrucca rossa) ad emularlo. Sulle percentuali non mi sbilancerei meglio lasciarli alla ipsos e all'istat.

Anche i dati cosìdetti oggettivi vanno interpretati (per chi ha fatto almeno un esame di marketing) quindi inutile stare a parlare di una cosa che non esiste (l'oggettività), al massimo se intavoliamo il discorso sull'intersoggettività qualcosa si può ricavare. Soprattutto quando si deve confutare un dato unico, i dati vanno sempre incrociati, monopolizzare i riferimenti è fuorviante.

Chiunque è biondo chiunque è stravagante non significa niente. Se voleva essere un incipit sociologico cade proprio nel Wolf.

Dr.Paul, autore, alle 15:30 del 3 dicembre 2009 ha scritto:

il consenso c'è stato, da sempre (nn rendersene conto è preoccupante) ed è un fatto super oggettivo! sulle percentuali fidati ad occhi chiusi! sono tutti piu svegli di quanto credi!

Utente non più registrato alle 15:59 del 3 dicembre 2009 ha scritto:

RE:

Vabbè...cmq sono più d'accordo con la recensione di sentireascoltare che gli da 5.5 (uuuh, il consenso!) che non l'esagerato 9 di Pitchfork.

target (ha votato 3 questo disco) alle 16:03 del 3 dicembre 2009 ha scritto:

"Dà", voce verbale, vuole l'accento, per distinguerla dalla preposizione semplice.

Utente non più registrato alle 16:05 del 3 dicembre 2009 ha scritto:

RE:

giusto:

Vabbè...cmq sono più d'accordo con la recensione di sentireascoltare che gli dà 5.5 (uuuh, il consenso!) che non l'esagerato 9 di Pitchfork.

Ma l'accento è acuto o circonflesso?

loson (ha votato 9 questo disco) alle 17:20 del 3 dicembre 2009 ha scritto:

RE: RE:

Pitchfork gli ha dato 6.2, il 9 è di Ondarock.

target (ha votato 3 questo disco) alle 16:08 del 3 dicembre 2009 ha scritto:

A dire la verità è grave.

REBBY (ha votato 9 questo disco) alle 17:45 del 3 dicembre 2009 ha scritto:

... e soprattutto il 9 è di SDM. Comunque anche se

non ti piace Patrick Wolf non è grave dai (grrrrr)

e poi una giornata storta l'abbiamo avuta tutti

(a chi ancora non è arrivata si prepari eheh)

Utente non più registrato alle 17:59 del 3 dicembre 2009 ha scritto:

diamo i numeri!!! che terno secco...

REBBY (ha votato 9 questo disco) alle 18:01 del 3 dicembre 2009 ha scritto:

"che terno secco"

Chi? Io, te e il Los?

modulo_c (ha votato 6 questo disco) alle 11:48 del 25 dicembre 2009 ha scritto:

non mi convince

l'ho ascoltato molte volte prima di scrivere questo commento. Non c'e' niente da fare, non mi piace. Certo si capisce che tecnicamente e' una bomba, ma non mi riesce ad emozionare, non mi lascia niente, non sento mai l'urgenza di riascoltarlo. Per me pollice verso.

Harlan1985 (ha votato 9 questo disco) alle 10:59 del 29 dicembre 2009 ha scritto:

Uno dei migliori del 2009

Io sono un novellino (questo è il mio primo contento), e vorrei dare il mio modesto parere su questo disco. Non sono mai stato un grande fan di Wolf: l'ho sempre trovato poco emozionante, nonostante ne riconoscessi la grande creatività e l'abilità compositiva. In questo caso, però, ha sfornato una vera meraviglia. Dopo aver ascoltato Damaris non ho esitato ad acquistare l'album intero, e non me ne sono mai pentito. Avvince e coinvolge dalla prima all'ultima nota. Riesce ad essere profondo senza sacrificare la fruibilità. Consigliato senza riserve.

salvatore alle 14:41 del 29 dicembre 2009 ha scritto:

harlan, la penso esattamente come te su questo disco. E, per quanto mi riguarda, il parere dei "novellini" è il più interessante, perchè meno condizionato.

bill_carson (ha votato 6 questo disco) alle 11:20 del 12 gennaio 2010 ha scritto:

sopravvalutato

come sempre in un disco di Wolf ci sono dentro 2-3 pezzi memorabili, però nel complesso per me il disco non è quel capolavoro che alcuni descrivono.

un fenomeno tutto italiano lanciato da Ondarock, nel mondo non s'è accorto nessuno che questo sia un capolavoro, perchè tutti giustamente pensano ancora che il miglior disco di Wolf sia Licanthropy.

Io gli preferisco anche The Magic Position.

tramblogy (ha votato 5 questo disco) alle 14:04 del 12 gennaio 2010 ha scritto:

sante parole....

la linea qui è quella...

Dr.Paul, autore, alle 14:20 del 12 gennaio 2010 ha scritto:

kaplan ognuno ha il suo disco preferito di wolf, questo nn è importante! è piu importante sottolineare che qui ondarock non ha lanciato niente, ma proprio niente niente niente

REBBY (ha votato 9 questo disco) alle 16:19 del 12 gennaio 2010 ha scritto:

sopravvalutato

Se anche in questo, che reputi album minore, ci

sono 2/3 pezzi memorabili (parole tue eh), immagino che negli altri ce ne siano almeno altrettanti. Secondo te ci sono stati così tanti giovanotti che in questi anni 00 sono riusciti a

fare altrettanto (infilare in ogni disco dei pezzi

memorabili)? In questo forum ci sono persone che

apprezzano questo disco anche meno di te, ma il

suo primo posto in questo sito non è sopravvalutato, ma è semplicemente valutato il preferito da una moltitudine (ovviamente secondo i parametri statistici previsti da SdM).

sarah (ha votato 7 questo disco) alle 19:05 del 15 gennaio 2010 ha scritto:

Penso che Paolo sia l'opposto di uno che che possa farsi influenzare da "fattori esterni" nell'apprezzare o meno un disco.....

emawave (ha votato 6 questo disco) alle 21:34 del 21 gennaio 2010 ha scritto:

Non capisco

Ho letto su molti siti e portali che questo disco ha fatto scalpore ma personalmente non riesco a trovare nessun motivo valido a sostegno di tanto entusiasmo. A me sembra una versione attualizzata e decisamente piu' pacchiana del Bowie che fu .La forma è praticamente quella della canzone pop..mah!?

Utente non più registrato alle 19:56 del 26 gennaio 2010 ha scritto:

uno dei cantatutori più originali della passata decade, il vero erede di Todd Rundgren.

Sor90 (ha votato 8 questo disco) alle 17:08 del 4 febbraio 2010 ha scritto:

Mi decido a votare questo disco e a dargli un bell'8, una giusta via di mezzo fra le varie impressioni che mi ha dato. Ha richiesto un pò di ascolti prima di poter dare un giudizio definitivo, ma alla fine posso dire che personalmente lo ritengo un gran bel disco originale, ispirato ed emozionante. Tranne la prima (inutile) e l'ultima traccia le altre sono tutte canzoni bellissime sospese in un atmosfera epica davvero intrigante e quasi prive di difetti. Sinceramente i barocchismi non mi infastidiscono per nulla, anzi mi sorprendono piacevolmente ogni volta, ma dove il "patchwork" di fiati, archi ed elettronica non si incastra perfettamente o dove si ricorre a cori troooppo enfatici le canzoni ne risentono (è il caso di Count of Casualty, della coda della pur stupenda Damaris o di The Sun is Often Out).

La voce invece è semplicemente stupenda, penso che si possa definire teatrale (o attoriale se esiste) e in quanto tale o piace molto o dà ai nervi, che poi è lo stesso discorso che vale per gli arrangiamenti quindi capisco chi non lo sopporta. Brani preferiti: Hard Times, Damaris, Thickets e la title-track. Ultima cosa, il tipo sta evidentemente guadagnando una certa popolarità visto che ho scoperto che molte persone dalle mie parti lo conoscono e lo apprezzano(e credetemi è un fatto alquanto sorprendente dati gli standard...)

Dr.Paul, autore, alle 17:34 del 4 febbraio 2010 ha scritto:

Sor90 vivi a Wolflandia quindi? commento condivisibile, riguardo i cori troppo enfatici sai..introducono degli elementi gospel che fanno parte dell'ambaradam!

Sor90 (ha votato 8 questo disco) alle 17:47 del 4 febbraio 2010 ha scritto:

RE:

diciamo che ancora non mi sono trasferito questo al momento è l'unico album che ho ascoltato, appena ascolto gli altri vedrò se prendere la residenza...

questo comunque è per me il miglior album dell'anno passato, quasi a parimerito coi Mew. Comunque gospel o no io li avrei un pò limitati...

Dr.Paul, autore, alle 17:58 del 4 febbraio 2010 ha scritto:

ok, con wolflandia mi riferivo a questo tuo passaggio "molte persone dalle mie parti lo conoscono e lo apprezzano(e credetemi è un fatto alquanto sorprendente dati gli standard...)"

Sor90 (ha votato 8 questo disco) alle 18:18 del 4 febbraio 2010 ha scritto:

RE:

ah bè, scusa non avevo capito dai Wolflandia è esagerato, ma togliendo le persone a cui l'ho fatto conoscere io, sono stato sorpreso dal fatto che altri amici o conoscenti (ovviamente ascoltatori diciamo "attenti") già lo conoscessero. Un numero non elevato ma considerevole date le dimensioni del paese e l'imbarazzante diffusione musicale. Della serie: se è arrivato qui...

REBBY (ha votato 9 questo disco) alle 18:07 del 4 febbraio 2010 ha scritto:

Anch'io vivo a Wolflandia (eheh)

Dr.Paul, autore, alle 18:10 del 4 febbraio 2010 ha scritto:

mizzica, il pesante voto di rebby giunge in ritardo...ma ha il suo peso!!!

vabe mi ritiro altrimenti i colleghi poi mi fanno il cazziatone su wolf : ))))

target (ha votato 3 questo disco) alle 18:14 del 4 febbraio 2010 ha scritto:

Eheh, sentivi che mi stavo aggirando, eh, paul? con questo odore di wolfini... Dai, paul, dammi il via libera, tanto ormai con tutti questi 9 Patrizio non rischia più di perdere lo scettro 2009: posso piazzare il mio votaccio?

fabfabfab (ha votato 4 questo disco) alle 18:16 del 4 febbraio 2010 ha scritto:

RE:

Scarica Targh!

Dr.Paul, autore, alle 18:15 del 4 febbraio 2010 ha scritto:

eh sfogati va... tanto ormai fabio e daniele hanno votato, lol!

target (ha votato 3 questo disco) alle 18:18 del 4 febbraio 2010 ha scritto:

Badabum!

(fungo atomico)

Paul, ti voglio bene.

Dr.Paul, autore, alle 18:21 del 4 febbraio 2010 ha scritto:

nooo nn ci credo dai, 3/10 nn è possibile, fabio e daniele sono stati piu misurati!! nn ci credo dai... )))

target (ha votato 3 questo disco) alle 18:29 del 4 febbraio 2010 ha scritto:

A Fabio piace almeno "the bachelor" la canzone, a me neanche quella!

REBBY (ha votato 9 questo disco) alle 18:32 del 4 febbraio 2010 ha scritto:

Fatti curare le orecchie a Francè eheh

bargeld (ha votato 5 questo disco) alle 18:37 del 4 febbraio 2010 ha scritto:

Ah ah grande Frà! Non ricevevo tante mail di notifica dai flame dell'anno scorso... sempre riguardo a 'sto disco! Sigh.

bargeld (ha votato 5 questo disco) alle 18:45 del 4 febbraio 2010 ha scritto:

p.s. Ma ora il voto di Rebby vale triplo??

loson (ha votato 9 questo disco) alle 18:54 del 4 febbraio 2010 ha scritto:

Mii che fetore... Ah è Target che ha sganciato!

Vabbè, questa nemmeno Er Monnezza... Però la recensione è un piacevole luogo di ritrovo, ci sto bene. Potremmo eleggerla vera e propria "Wolflandia" della rete: ogni tanto si chiacchiera, si sparano votoni (grandissimo REBBY, utente dell'anno!) e votacci, nei giorni dispari si combatte un orco, in quelli pari si canta attorno al falò, la domenica si assiste alla gara di tiro con l'arco... Organizziamo un tombolone virtuale, sarebbe ancora più appassionante!! ;DD

target (ha votato 3 questo disco) alle 19:00 del 4 febbraio 2010 ha scritto:

Ci sto, brother Los! E' un po' come quando, d'estate, ci si trova per una birra e due chiacchiere tra amici alla sagra della rana fritta! Tutti a wolflandia!

loson (ha votato 9 questo disco) alle 19:05 del 4 febbraio 2010 ha scritto:

RE:

Please Fra, dimmi che la sagra della rana fritta non esiste davvero... XD

target (ha votato 3 questo disco) alle 19:09 del 4 febbraio 2010 ha scritto:

Esiste, sì! Non dalle mie parti, però. L'estate scorsa, qui vicino, sono stato alla sagra della patata. E non era affatto come me la immaginavo...

Bellerofonte (ha votato 9 questo disco) alle 11:48 del 27 marzo 2010 ha scritto:

mi inchino

Mamma mia che album.. Non lo metto nella classifica dei migliori del decennio perchè non è stato ancora del tutto metabolizzato, ma ci starebbe di diritto.

Wolf in questo lavoro ha raggiunto una qualità ed una omogeneità che per me lo portano ad essere uno dei geni musicali del nuovo secolo

TexasGin_82 (ha votato 4 questo disco) alle 15:51 del 6 maggio 2010 ha scritto:

Disco del millennio.

Hahahaha! Talento stupefacente? Disco dell'anno? Del decennio? Addirittura disco epocale? Che tristezza.

Filippo Maradei (ha votato 8 questo disco) alle 16:01 del 6 maggio 2010 ha scritto:

Non mi ricordo un cantautore che abbia diviso così tanto il pubblico. La critica lo esalta: io pure... anche se non è di certo il disco dell'anno, figuriamoci del decennio ^^

Filippo Maradei (ha votato 8 questo disco) alle 16:02 del 6 maggio 2010 ha scritto:

un altro cantautore*

Charisteas (ha votato 2 questo disco) alle 23:43 del primo ottobre 2010 ha scritto:

Boom

Per carità, combina molte attitudini particolari, però alle mie orecchie è insopportabile.

folktronic (ha votato 8 questo disco) alle 0:28 del 17 novembre 2010 ha scritto:

a mio parere vero talento creativo e grande interprete.....gli manca il disco che lo consacri definitivamente.

Clap67 (ha votato 5 questo disco) alle 21:57 del 18 novembre 2010 ha scritto:

Mi fa sentire ggiovane..

C'è di tutto:un po di Visage/Ultravox vintage 1981,un pizzico di Japan/David Sylvian,un po di Dali's Car,un po di Billy Idol,qualche spunto interessante in qualche utilizzo di tempi dispari .Ma davvero è uno dei dischi migliori del 2009?

swansong (ha votato 9 questo disco) alle 19:35 del 9 giugno 2011 ha scritto:

Trovato dal 23 a 4,99 un paio di mesi fa..ascoltato in macchina subito senza pregiudizi - nonostante i riferimenti ad altri gruppi e le molteplici citazioni mi avessero fatto rizzare più di un capello - da allora staziona prepotentemente e fieramente nel mio impianto stereo! Incredibile, un disco incredibile! Sono rimasto veramente folgorato e stiamo parlando di un genere anni luce lontano da quello che di solito ascolto. Mi unisco pertanto con entusiasmo al coro dei suoi molti estimatori. Naturalmente ho provveduto a recuperare anche i precedenti lavori..Magnifico!

Dr.Paul, autore, alle 12:54 del 10 giugno 2011 ha scritto:

uè anche il progster/hardrocker swansong si unisce al coro? ) allora questo è un discone veramente!!

swan ma il 23 cos'è? il negozio di padova? ci sono sicuramente stato anche se nn ricordo bene... ne ho girato piu di uno, vende solo cd oppure è quel buchetto (in una via molto stretta) che alterna cd e vinile?

salvatore alle 13:10 del 10 giugno 2011 ha scritto:

Eh, ma temo che i problemi seri per il lupo inizino solo adesso...

Totalblamblam alle 13:25 del 10 giugno 2011 ha scritto:

RE:

che ha lo scolo?

a me non piace questo bachelor arrangiato in modo troppo enfatico...OT: vi saluta Jarvis ieri con la BBC orchestra ha presentato electronica alla queen elizabeth hall e ha cantato this is hardcore la versione originale arrangiata come un bolero con anche il bassista dei purp sul palco...azz e' piu' magro di kate moss

swansong (ha votato 9 questo disco) alle 17:10 del 10 giugno 2011 ha scritto:

uè anche il progster/hardrocker swansong si unisce al coro? )

Guarda Doc, sono io ad essere il più sorpreso del fatto che un prodotto, che musicalmente sta anni luce dai miei ascolti abituali, possa avermi fatto una così ottima impressione. E' che mi prende veramente e quando ascolti un lavoro tanto pregevole e ben riuscito sotto tutti, e ribadisco tutti, i punti di vista, beh, non posso far altro che tributargli la mia personalissima, umile, standing ovation! Quanto al 23 sì è il negozio di Padova che dici tu. Molto fornito e con un sacco prodotti a prezzi interessanti...insomma il mio pusher ufficiale da ormai 25 anni e passa! Anzi, se capiti ancora da 'ste parti fa un fischio ai due padovani del sito (io e Biasio credo) che ci si fa una birretta!

lev (ha votato 6 questo disco) alle 11:42 del 14 giugno 2011 ha scritto:

io invece ho provato a riascoltarlo a più riprese, ma niente da fare, anzi a dir la verità direi che con il tempo è pure peggiorato.

cnmarcy (ha votato 9,5 questo disco) alle 21:21 del 7 marzo 2013 ha scritto:

Trovo commenti ingenerosi per quello che per me è un capolavoro. E' difficile trovare un album con i primi 7 brani di così alto livello. Patrick Wolf è riuscito a farmi riavvicinare alla musica con la giusta sintesi di melodia ed elettronica. Riesco a capire che non è un album fatto per piacere a tutti, però anche quelli che non hanno wolf nelle loro corde non possono non apprezzare la genialità compositiva ed arrangiamenti di un album come questo. Anche a me capita di sentire album che non mi dicono niente ma riconosco che sono di alto livello. Solo il fatto che ci sia questa disparità di giudizi dimostra che patrick wolf o lo si ama o lo si odia. Per quelli che lo odiano: vadano a vederlo dal vivo (come ho fatto quest'anno) e forse cambierà idea.

Utente non più registrato alle 20:22 del 8 marzo 2013 ha scritto:

genialità compositiva???!!! o lo si ama o lo si odia...la seconda che hai detto...ma esagerando, ovviamente.

Fortuna che l'ho pagato poco...

bill_carson (ha votato 6 questo disco) alle 11:35 del 10 marzo 2013 ha scritto:

uno dei più giganteschi abbagli della critica internettara italiana. un artista di talento che ha azzeccato un disco e mezzo in carriera e da anni non sa più che strada seguire

Dr.Paul, autore, alle 11:49 del 10 marzo 2013 ha scritto:

chiamamelo abbaglio uno che riempie i teatri con poltrone di velluto rosso dopo essere passato per i piu sfigati e sudaticci locali di terz'ordine....! boh...ma come si fa a contestare un dato di fatto?

bill_carson (ha votato 6 questo disco) alle 14:17 del 10 marzo 2013 ha scritto:

i teatri vengon rimepiti da cani e porci. in americana non sanno chi è e in Gran Bretagna è un'artista di nicchia (nei manifesti dei festival inglesi devi prendere la lente di ingandimento per riuscire a leggerlo, finendo dietro a gentaglia ben paggio di lui, sia chiaro). puo' darsi che sbaglino loro a non considerarlo quanto merita eh, ma la sensazione che sia l'artista feticcio di certa critica internettara italiana che vive nel mito dell'estetica new-romantic e del languore del pop anni '80 è forte.

Utente non più registrato alle 14:38 del 10 marzo 2013 ha scritto:

...nel 2012 avrei avuto l'opportunità di vederlo in un localino di Sesto S. Giovanni a 15€, ma dal momento che a me non dice nulla, non andai. Per carità, non ho nulla contro gli artisti che suonano nei piccoli locali...la settimana scorsa, purtroppo, mi sono perso il concerto degli Everything Everything (ben altra caratura)in un locale di MI che presumo non essere abbastanza grande...

cnmarcy (ha votato 9,5 questo disco) alle 22:20 del 10 marzo 2013 ha scritto:

Io l'ho visto in teatro a ottobre a Mestre in un concerto solamente acustico. Ha suonato ed emozionato per quasi due ore suonando anche brani a richiesta! Accompagnato da un solo musicista solo per alcuni brani ha tenuto la scena da solo suonando ukulele, pianoforte e altri strumenti che non so neanche come si chiamano (probabilmente strumenti medievali). Era in tournèe mondiale, totalmente acustica, per la presentazione del suo ultimo Sundark and Riverlight, con sedici suoi brani rivisitati con arrangiamenti acustici o in certi casi da musica da camera. Un peccato perderselo dal vivo. Se la media è 7,4 nonostante le stroncature vuol dire che a chi piace piace molto.

tramblogy (ha votato 5 questo disco) alle 22:36 del 10 marzo 2013 ha scritto:

Io l ho visto questo concerto, a Ravenna...rivoltante...addirittura a meta concerto aveva abbandonato il palco lasciando in imbarazzo la tipa che lo accompagnava, poi e' tornato scocciato, con sta voce da esaurito, inascoltabile, un bombolo da paura..mai e mai piu...e sono quello che l' ha visto per la prima volta in Italia a Rovereto , con il suo primo album,solo con un tavolino, accompagnato da una pianola, un violino, una chitarrina e una zucca di plastica di halloween comprata all autogrill...in 20 ad ascoltarlo, a farsi foto e autografi...e le premesse future erano altissime...pensa un po'....ancora adesso ho il terrore di ascoltarmi il doppio vinile colorato preso in questo ultimo concerto...bruttissimo ricordo!

Totalblamblam alle 21:12 del 21 giugno 2014 ha scritto:

trovato oggi dai munnezzari e visto che il prezzo era proibitivo l'ho preso ... mi pare pattume puro. dr paul non me ne volere ma è un disco di una bruttezza unica.

Dr.Paul, autore, alle 0:58 del 22 giugno 2014 ha scritto:

Ma il prezzo era proibitivo o no? Strano che nn ti piaccia. ..avrei scommesso sul contrario...vabbe fallo fermentare

un pochino....

Totalblamblam alle 20:18 del 22 giugno 2014 ha scritto:

ho paura che acidifichi più che fermentare...onestamente è un disco truzzo troppo tamarro (il booklet poi è da brividi) dai come cavolo possa piacerti non so ghhghg pezzi che andrebbero bene per shakira o rihanna. prendi damaris è solo una brutta versione di love is blindness degli u2. il violino poi tzigano-folk è da LOL . dai è robba è per 15 enni

REBBY (ha votato 9 questo disco) alle 21:23 del 22 giugno 2014 ha scritto:

Dr. Paul, Loson, 4AS, Enrico Venturi, Rael, Rebby, Paranoidguitar, Swansong, Clap 67, Folktronic, Bellerofonte, Sor90, Roberto, Herman W. Simon, ... Tutti estimatori dichiarati, nessun quindicenne, anzi.

Non ti piace ok, hai buttato qualche spicciolo, ma credo che il PH da controllare sia il tuo eheh.

Totalblamblam alle 0:15 del 23 giugno 2014 ha scritto:

vabbé era una battuta comunque se vi piace sto piumato cazzi vostri ghghh per me il rock è fondamentalmente estetica e questa di lupino la trovo decisamente tacky e cheesy. il disco qui è passato inosservato mi pare ma non leggo più riviste o classifiche. sono passati 5 anni senza nessun ripescaggio critico. eppure leggo qui la parola genio.

Mirko Diamanti (ha votato 10 questo disco) alle 18:45 del 23 giugno 2014 ha scritto:

Sono d'accordo con Gassed. Un disco più inutile che brutto (e per me è di una bruttezza rara), accozzaglia di sciatterie che non vanno da nessuna parte, nonostante il piglio da concept, e che sprofonda qua e là in abissi orridi ("battle" è imbarazzante per la sua stupidità lirica e repellenza sonora). Per me questa robaccia non vale un fico secco. Di tutt'altro spessore i primi due dischi, molto meglio anche Lupercalia.

Mirko Diamanti (ha votato 10 questo disco) alle 18:50 del 23 giugno 2014 ha scritto:

(il 10 è ovviamente un incidente del mio mouse)

REBBY (ha votato 9 questo disco) alle 23:57 del 23 giugno 2014 ha scritto:

Il tuo mouse si che se ne intende lol e ti ha fatto un bel scherzetto deve essere stato davvero imbarazzante, immagino, mentre rileggevi il tuo intervento, accorgersi del voto che aveva dato quasi un anno e mezzo fa eheh

Dr.Paul, autore, alle 8:22 del 24 giugno 2014 ha scritto:

infatti dice bene rebby, rimango senza parole...con tante risa! Il politico è un acrobata: si mantiene in equilibrio dicendo l'opposto di ciò che fa.

Steven (ha votato 5 questo disco) alle 17:35 del 27 giugno 2014 ha scritto:

Concordo con Mirko per quanto riguarda il rapporto di forza tra i dischi precedenti e quello successivo (decisamente di un altro pianeta i primi, buono il pop scanzonato di Lupercalia). Questo "The Bachelor" è troppo patinato, con degli spunti che avrebbero potuto beneficiare di un trattamento lo-fi ed altri francamente insalvabili; ma aldilà dei singoli momenti trovo che sia il progetto e l'approccio adolescenziale (nel peggior senso) con cui è portato a termine ad affossare il disco. Peggiorato con gli ascolti e 5 di stima.

REBBY (ha votato 9 questo disco) alle 2:23 del 28 giugno 2014 ha scritto:

Potresti spiegare che cosa intendi per approccio adolescenziale? Magari si può dire del suo primo album (metà dei brani, almeno, sono stati da lui composti mentre era un adolescente), ma qui aveva 26 anni ed era al quarto album...

Steven (ha votato 5 questo disco) alle 13:06 del 28 giugno 2014 ha scritto:

Guarda il video di Damaris e capirai cosa intendo

Certo, adolescenziale anche nel primo album. Ma nell'accezione migliore: c'è l'impeto, la coloratura eccitata degli spazi sonori, lo slancio creativo e piacevolmente caotico di chi vuole mettere sul piatto tutte le sue idee, che sono molte e che brillano nel loro equilibrio tra sincerità autobiografica e mitizzazione della propria esperienza personale.

Per "The Bachelor" ho usato il termine "adolescenziale" come sinonimo di "puerile". Alla povertà di spunti musicali Wolf sembra aver voluto rimediare con l'estremizzazione di tutto: la sovrapproduzione, la teatralità che diventa cattivo gusto (specie se non la si sa interpretare con credibilità, e a mio avviso Wolf non ci riesce affatto), l'esasperazione dei suoni che davvero diventano, come diceva qualcuno qui sopra, repellenti. Ma sta tutto dentro di lui: a giudicare dalle inutili rivisitazioni acustiche dei suoi vecchi brani (e dall'orrendo video della nuova versione di "The Libertine", testimone di una deriva "infantile" totale) sembra proprio che sia lo stesso Wolf ad essersi frainteso. Niente di strano, succede spesso che si invecchi male. Alle buone promesse degli interessanti due dischi d'esordio sembra finora aver fatto seguito un'involuzione anche caratteriale del personaggio. Mi sembra ovvio che non stiamo parlando di un grande nome, ma aspetto con interesse il suo prossimo passo.

Dr.Paul, autore, alle 13:54 del 28 giugno 2014 ha scritto:

eheh mi devi scusare ma impossibile non notare che ti iscrivi il 26/6, in 24 ore voti una cinquantina di dischi, non commenti nulla di nulla degli ottimi e storici dischi che hai votato e che fai? vai ad ingarellarti con un disco di wolf?? qui gatta ci cova! fissandoti poi su un aspetto senza senso come l'adolescenzialità?? di quali dischi si può escludere in toto l'elemento adolescenziale? ma daaaai.... qui gatta ci cova!! anche perchè ormai questo disco è considerato uno dei suoi migliori se non il migliore, ormai c'è poco da fare. poi chiaramente uno può preferire il primo o il secondo...o anche fabri fibra....questo non è importante e non sposta nulla, ormai è andata....

Steven (ha votato 5 questo disco) alle 14:28 del 28 giugno 2014 ha scritto:

E' da tanto che non lo dicevo a qualcuno, ma non meriti risposta.

Dr.Paul, autore, alle 15:22 del 28 giugno 2014 ha scritto:

e va bene.....

Totalblamblam alle 18:59 del 28 giugno 2014 ha scritto:

io non covo eh ghgh dr paul però il tuo amato ? non so pitchfork gli dà un misero 6.2

REBBY (ha votato 9 questo disco) alle 18:11 del 28 giugno 2014 ha scritto:

Approccio adolescenziale, puerile e quindi opera immatura, questa la tua opinione. Al di la dei gusti personali (tra l'altro io non so decidermi se preferisco questo o Wind in the wires) mi pare si possa dire che a livello di critica musicale ci sia quasi unanimità invece nel considerare The magic position e questo come gli album della maturità compositiva di Wolf... Poi, come scritto 100 km sopra è piaciuto a molti, è stato stroncato da tanti (per caratteristiche organolettiche eheh) e ha lasciato pochi indifferenti.

A parte questo, trovo comunque incoerente, nel tuo ragionamento, l'affermazione "alle buone premesse dei due interessanti dischi d'esordio sembra finora aver fatto seguito un'involuzione caratteriale del personaggio". Ma se tu stesso, Steven secondo, reputi buono il pop scanzonato di Lupercalia. Che è successo, un altro incidente del mouse? 🙊 E poi ancora per quale motivo aspetti con interesse il suo prossimo passo se ti sembra ovvio che non sia un gran musicista? Con tutta la musica che si può ascoltare....

Steven (ha votato 5 questo disco) alle 18:59 del 28 giugno 2014 ha scritto:

Due risposte e un appunto:

1 Trovo che,pur nella attuale (per me evidente) deriva del musicista, spogliarsi della pesantezza di "The Bachelor" per darsi ai ritornelli e a una produzione più pop sia stata una mossa felice. Ovvio che se quella che qualcuno chiama "avanguardia" e "post-modernismo" a me ha suscitato solo pruriti e qualche smorfia, un approccio più lineare può essermi sembrato più apprezzabile. 2 Questo nella speranza che Wolf riesca a riallacciare i fili del suo discorso per continuare da dove si era interrotto. I primi due dischi li ho consumati, quindi conservo interesse per il musicista. Non ci vedo incoerenza.

L'appunto: perché per attaccare chi la pensa diversamente da voi con l'arma dell' "unanimità della critica", o del "ormai è andata, ormai c'è poco da fare, è stato stabilito che questo è un capolavoro"? E' un discorso ridicolo. Me ne infischio della critica, io penso con la mia testa. State anche dimenticando che qualsiasi motivazione pseudo-oggettiva si possa addurre pro o contro un disco essa è, in ultima analisi, il tentativo di giustificare il nostro personalissimo gusto (che in quanto tale non è totalmente razionale) agli occhi degli altri, e a volte anche ai nostri. Finché è un gioco ci sto, è divertente e tutto, ma se bisogna sviluppare dell'astio o uscirsene con sparate come quella di Dr.Paul è meglio fermarsi in tempo. Cercate di lasciare da parte ogni forma di proselitismo, la musica non è una religione e i musicisti non sono dei. Non c'è bisogno di spargere sangue. Take it easy

Dr.Paul, autore, alle 19:13 del 28 giugno 2014 ha scritto:

Steven è chiaro che è tutto un gioco e anche divertente, non serve specificarlo ogni volta. certo non capisco: te ne fotti della critica, ma.... tu sei su un sito di critica....rimango perplesso! un'ultima cosa: ma hai letto il post di cnmarcy oppure no?

cnmarcy (ha votato 9,5 questo disco) alle 16:37 del 28 giugno 2014 ha scritto:

Trovo che su questo lavoro di Patrick Wolf si potrebbe scrivere un trattato di psicologia. La discussione va avanti dal 2009 tra estimatori entusiasti e detrattori/stroncatori. Sarebbe da capire come mai un lavoro pop/elettronico possa infervorare così il dibattito.

Il mio voto non è un errore di mouse, mia moglie non sopporta l'album, quindi ogni tanto ne parliamo anche dentro casa.

Sarei curioso di capire quali meccanismi psicologici l'ascolto di tale musica è in grado di innescare.

Una cosa che mi infastidisce è però la seguente: io rispetto chi dice che non sopporta l'ascolto di quest'album.

De gustibus non disputandum est, spesso (non sempre) i detrattori mancano di rispetto agli estimatori di quest'album, scrivendo come se avessero la verità in tasca, capissero solo loro di musica e giudicando me o altri come dei poveri deficienti.

Chi segue la discussione capisce cosa intendo. Gradirei rispetto reciproco.

Utente non più registrato alle 16:28 del 29 giugno 2014 ha scritto:

Il dato di fatto, è che ci sono persone che proprio non ce la fanno ad esprimere il proprio "pensiero" senza diventare offensivi e provocatori.

Questo, a mio avviso, danneggia il sito ma soprattutto chi persegue questi atteggiamenti.