V Video

R Recensione

8/10

Yeasayer

Odd Blood

Sto spudoratamente tirando a indovinare, ma potrebbe essere andata così: gli Yeasayer, dopo aver pubblicato il loro debutto “All Hour Cymbals” ed aver ottenuto ottimi riscontri soprattutto dalla critica più “trendy”, decisero di avventurarsi in un lungo tour con gli altrettanto emergenti MGMT.  

La prima sorpresa fu che come set principale fu scelto proprio quello degli MGMT. Benché dotati (a modesto avviso di chi scrive) di capacità tecniche e fantasia compositiva decisamente superiori, i quattro newyorkesi (gli Yeasayer) si ritrovarono a scaldare il pubblico per i due concittadini (gli MGMT).  Niente di grave, si potrebbe pensare, d’altra parte anche i Velvet Underground hanno aperto i concerti degli U2. Solo che da quel momento, mentre la fama degli Yeasayer cresceva (il tour con Beck, la collaborazione con Bat for Lashes, il nuovo brano “Tightrope” nella prestigiosa compilation della 4AD “Dark Was The Night”…) quella degli MGMT volava verso livelli di hype siderali, portandoli in tour con Flaming Lips, Radiohead e Paul McCartney, nelle tv di mezza Europa (grazie ad un noto spot pubblicitario) e addirittura in tribunale contro Nicolas Sarkozy in persona.  

Gli Yeasayer si saranno chiesti: “cos’avranno mai ‘sti MGMT che noi non abbiamo?”. La risposta è una sola: suonano meno. Il primo disco degli Yeasayer, quello splendido “All hour Cymbals” che, mescolando il freak-folk degli Akron Family alle aperture vocali dei Fleet Foxes (ma prima di loro) riuscì a stupire critica e pubblico, aveva un solo difetto. Era un disco “difficile”, denso, ricco di strumenti, di voci e rumori. Gli MGMT erano molto, molto più diretti.  

Ed allora, con questo secondo disco, ecco gli Yeasayer in versione “diretta”. Se “All hour Cymbals” aveva le radici piantate negli anni ’60 e ’70, “Odd Blood” arriva dritto dritto dagli anni ’80 proponendosi, per ammissione degli stessi autori, come “una interpretazione dei piaceri del pop”. Già, avete capito bene: la svolta electro. Fateci il callo, perché sarà il tema principale di questo 2010. Il retrogusto pop anni ’80 degli Yeasayer, però, non si limita ad una mediocre sovrapposizione di synth (come quelli incollati in maniera posticcia sulle banalità assortite dell’ultimo disco degli Editors, per dire) né, d’altra parte, vuole ottenere quei livelli di retrospezione colta raggiunti dai Memory Tapes e da tutto il filone glo-fi. “Odd Blood” recupera l’attitudine “funny” degli anni ’80, le rincorse tra melodia e ritmo, il senso estetico da ricercarsi nella compiutezza dei singoli brani.  

The children” mette in chiaro le cose da subito, spiazzando chi si aspettava sonorità simili a quelle di “All hour cymbals” con un ritmo marziale (verrebbe quasi da tirare in ballo sonorità industrial) e un cantato a base di vocoder e autotune vari. A seguire, senza pausa, il primo singolo “Ambling Alp”, una straordinaria cavalcata condotta da variopinte percussioni elettroniche ricche di quei richiami tribali che avevano caratterizzato la produzione precedente del quartetto newyorkese. La voce di Cris Keating ha acquisito maggiore sicurezza, mentre il contrappunto vocale dei suoi tre soci, così nudo e “freak” nel primo album, si è trasformato in un falsetto acido che non può non far pensare a dei Bee Gees in chiave futuristica. “Madder Red è uno dei momenti più pacati ed anche uno dei passaggi nei quali il “piacere pop” è tratteggiato in tutte le sue sfumature: il solito tema in falsetto, basso vibrante ed una vaga sensazione Arcade Fire versione “Neon Bible”.

 “I remember” sembra quasi un esperimento di resistenza fisica, tutto giocato su tonalità vocali altissime e synth liquidi e rarefatti. Sembra l’introduzione di un pezzo che non arriva mai. Il pezzo arriva subito dopo, si chiama “O.N.E.” ed è un’altra bomba anni ’80: come se i Talking Heads si mettessero a giocare con i ritmi caraibici, oppure (se vogliamo restare con i piedi per terra) una versione meno “cerebrale” dei Dirty Projectors. Quello che è certo è che quel coro sfumato nel finale è da urlo. Il ritmo si alza ancora, incalzante e robotico, in “Love Me Girl”, pezzo impudicamente ruffiano nel sovrapporre cassa in quattro, tastieroni dance e break vocali r’n’b.  

I due pezzi più simili a quanto ascoltato in “All hour cymbals” sono “Strange Reunions”, dall’andamento vaporoso e orientaleggiante, e la conclusiva “Grizelda”, tutta cori e note sospese. Eppure - e qui sta il busillis – il vero piacere (pop?) si trova da tutt’altra parte, quando questi pazzi newyorkesi si fanno prendere la mano e si fiondano ciechi in progressioni stomp-tecnologiche (“Rome” - roba da far muovere il culo anche alle mummie del Museo Egizio) o, ancora di più, nell’orgia ritmica di “Mondegreen”, ideale punto d’incontro tra l’afrobeat (sentire gli interventi dei fiati) e l’electro-pop più danzereccio in circolazione.  

Uno dei “sophomore albums” più coraggiosi che si siano mai sentiti. Pur piegandosi alla regola della “svolta electro”, gli Yeasayer non hanno (s)venduto un grammo della loro personalità, riuscendo a tirare fuori un disco godibile eppure talmente furbo da azzerare la distanza creata da quei concittadini che li avevano superati a destra (MGMT) e a sinistra (i Vampire Weekend, con i quali pare non corra buon sangue). Ciascuno di noi deciderà se dare la preferenza al primo o al secondo album, ma di sicuro da domani suonare dopo di loro sarà molto più difficile per chiunque.    

 

Video

"Ambling Alp" (video ufficiale, explicit content!) - http://www.youtube.com/watch?v=

"Mondegreen" - http://www.youtube.com/watch?v=

"Rome" - http://www.youtube.com/watch?v=_

"Madder Red" (Live) - http://www.youtube.com/watch?v=d3lATackEcg

"O.N.E" - http://www.youtube.com/watch?v=

 

C Commenti

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Luca Minutolo (ha votato 8 questo disco) alle 0:25 del 2 febbraio 2010 ha scritto:

Uno dei dischi di quest'anno che attendo di più....Ripasserò su questi lidi per il voto...Voglio assaporarmelo con calma...

Luca Minutolo (ha votato 8 questo disco) alle 8:20 del 2 febbraio 2010 ha scritto:

Sicuramente la cosa che salta subito agli occhi è che gli Yeasayer hanno un gusto pessimo per le copertine!! Quella di All Hour Cymbals era orrenda, e questa altrettanto...

Luca Minutolo (ha votato 8 questo disco) alle 8:39 del 2 febbraio 2010 ha scritto:

Ambling Alp sembra Cindy Lauper persa nelle asperità della giungla...Lo so, sto andando in fissa totale con quest'album

rubens (ha votato 8 questo disco) alle 9:48 del 2 febbraio 2010 ha scritto:

Un filotto di potenziali singoli, senza soluzioni di continuità, come non ne ricordo da tempo: postmodernismo '80s, estro compositivo scatenato e piglio melodico inesauribile. Con il fine settimana vampiro e la casa di sabbia l'ultimo tassello della triade indie pop da sogno di questo inizio-inizio 2010.

target (ha votato 6 questo disco) alle 16:16 del 2 febbraio 2010 ha scritto:

Non so, non so. Mi deve ancora convincere. Di certo alla svolta la convivenza con i MGMT in tour ha contribuito. E in "Madder red" ci sento persino i fratelli poveri Klaxons (quei cori in falsetto un po' "Golden Skans"). Ecco, la mia impressione è che un po' di personalità l'abbiano persa, inserendosi di sghimbescio in un filone 'nu-rave-pop' (anche per i video, molto spaziali-surreali stile Klaxons-MGMT) verso cui erano (sembravano?) la cosa più distante possibile. Non che disdegni le svolte in assoluto, nè. Per me potrebbero anche mettersi a fare lambade. Ma tra questi suoni li sento un po' alienati, come imprigionati, anche se qualche gran pezzo pop c'è ("Ambling Alp", "One", "Love me girl", i cui primi due minuti sono la cosa più Pet Shop Boys che abbia mai ascoltato, dei PSB che flirtavano con la techno-dance ai primi '90 - poi il tutto diventa timbalandiano... brrr). Vero che qui i pezzi più simili a quelli di "All hour cymbals" sono i meno riusciti. Spiazzante, decisamente. "Rome" sembra addirittura una variazione sul tema di "Tainted love"... Uhmmmmmmmm.

PandoFightSound alle 17:24 del 2 febbraio 2010 ha scritto:

Per ora, non è che mi abbia convinto più di tanto, a parte pochi brani.

Però Ambling Alp è un gran singolo.

george (ha votato 8 questo disco) alle 17:57 del 2 febbraio 2010 ha scritto:

ah no...

Mi piace veramente tanto!! Pop si ma a tratti acidissimo...

La sparo...

Secondo me hanno superato anche gli Animal collective...magari durante un pit stop

george (ha votato 8 questo disco) alle 17:58 del 2 febbraio 2010 ha scritto:

...dimenticavo il voto

Dr.Paul alle 20:51 del 3 febbraio 2010 ha scritto:

jeeesahel na na ra na naaaa yeeeesayer!

be si sono MGMTizzati, la parrocchia è comunque quella (attualmente), yeasayer e MGMT ma anche i Chairlift hanno toureggiato insieme, anche se i Chairlift sono piu sobri! il retaggio è kaleidopop alla wolf, ma qui gli arrangiamenti sono totalmente differenti e spesso sconfinano nel dream beat. alcune cose mi piacciono assai, tipo quei synth al limite della distorsione o il drumming italo-disco, altre cose nn mi piacciono per niente, mi riferisco ai coretti in stile scissor sisters e le svenevolezze alla mew!!

è un disco difficile da votare, un attimo pensi "uh che carino", un minuto e mezzo dopo "maronna che ciofega", ripasserò...

Ivor the engine driver alle 11:13 del 4 febbraio 2010 ha scritto:

per me è veramente orribile, non sono mai riuscito a d arrivare alla fine, uno strazio. Non capisco proprio questa scelta artistica. Ogni tanto ce la fanno, però sembra di sentire un'altro gruppo rispetto a All Hour Cymbals. Non voto perchè per ora starei largo con un 4/10

hiperwlt (ha votato 8 questo disco) alle 14:06 del 4 febbraio 2010 ha scritto:

tra "all hour cymbals" e questo "odd blood" al momento scelgo il primo, anche se quest'ultimo è minimo da otto. due ascolti (-esaltanti; - dai quali spiccano sicuramente "stange reunions", "o.n.e" e "I remember", qeusta, che a livello strumentale pare un pezzo lineare degli animal collective, dotato, in suo favore, di una caratteristica in più, la voce melodiosa, in falsetto e vibrante di chris keating); - andati lisci come l'olio) che, tutto sommato,devono per forza aumentare, per fare crescere ancora di più il disco

Emiliano alle 18:33 del 4 febbraio 2010 ha scritto:

Dopo qualche ascolto confermo la mia primissima impressione: un lavoro cerchiobottista, non particolarmente ispirato (come il primo, invece, era)ma più che dignitoso.

Luca Minutolo (ha votato 8 questo disco) alle 8:27 del 6 febbraio 2010 ha scritto:

Nulla di trascendentale, ma comunque un ottimo album che gode di spunti melodici assolutamente originali e pop gommoso anni '80.

Ammetto che certi frangenti siano un pò eccessivi, ma meritano anche per il coraggio che hanno avuto di osare e sporcarsi le mani con l'elettronica più poppeggiante.

Freak fino al midollo!!!

salvatore (ha votato 6 questo disco) alle 12:05 del 8 febbraio 2010 ha scritto:

Ogni giorno arrivo su questo disco e mi dico: "Oggi lo voto!". Ma poi non lo faccio perchè se dovessi votarlo gli darei 3 stelle... e sento che forse sbaglierei, forse...

Aspettiamo un altro po'...

hiperwlt (ha votato 8 questo disco) alle 0:51 del 12 febbraio 2010 ha scritto:

gli ascolti sono aumentati esponenzialmente: prima cinquina fantastica a mio avviso. si perde un po'con "love me girl", che non mi ha convinto, per poi riprendersi immediatamente, di slancio, con la coppia "strange reunions" e "mondegreen". 8

target (ha votato 6 questo disco) alle 14:49 del 12 febbraio 2010 ha scritto:

Niente. Mi continua a sembrare il disco di una band che si fa violenza e si trucca troppo, lasciando qualche bel pezzone ma anche pasticci qua e là (i pasticci di chi strafà) [trallallerotrallalà].

gull (ha votato 5 questo disco) alle 16:47 del 15 febbraio 2010 ha scritto:

RE:

Quoto target, qualche bel momento, ma poi tanta confusione.

Marco_Biasio (ha votato 4 questo disco) alle 21:34 del 14 febbraio 2010 ha scritto:

Boh, per me questo è un timbro di suono veramente orribile, osceno. Troppo plasticoso ed mgmtiano (a me già gli originali non piacciono). Non conosco il disco precedente, ma questo proprio non mi è piaciuto. Nemmeno "Ambling Alp", che qui viene citata più volte, riesce ad andarmi giù.

salvatore (ha votato 6 questo disco) alle 23:11 del 14 febbraio 2010 ha scritto:

Veniamo a noi: Ambling Alp è fantastico/sbalorditiva, una delle canzoni più belle di questo inizio anno, Madder Red e I Remember, ben fatte... il resto così e così e tratti fastidioso. Insomma, la sufficienza... Se fosse stato un EP con le prime quattro tracce, allora sarebbe stato amore incondizionato.

bargeld (ha votato 7 questo disco) alle 12:55 del 23 febbraio 2010 ha scritto:

Un disco che è partito da un 8 pieno ma è decresciuto un po' con gli ascolti, come accartocciandosi su sè stesso. Mi riservo di cambiare ulteriormente idea col tempo, per quanto mi riguarda comunque molte spanne sopra le siglette dei VW.

Ivor the engine driver alle 14:49 del 6 marzo 2010 ha scritto:

cazzo ho scoperto che la trovata del tipo con lo specchio al posto della faccia potrebbe/è presa da sto video di Sun Ra:

Alessandro Pascale (ha votato 7 questo disco) alle 17:08 del 8 marzo 2010 ha scritto:

abbastanza equilibrato

è raffinato senza raggiunge livelli di frociaggine fastidiosa come molti dischi patinati che sento in circolazione (ormai è la moda purtroppo), però al contempo mi sembra che pecchi un pò di incisività, che manchi il bersaglio con la ricerca di melodie che restino in testa. Manca un pò di praticità, per dirla tutta, e in fin dei conti mi sembra che si "continui a suonare troppo" e che molti brani siano fin troppo "liquidi" ed evanescenti. Brani preferiti: l'apertura martellante e metallica di The Children e la sfrenata rincorsa degli '80s ballabili di Love me girl. nonostante quest'ultima scelta nel complesso però devo confessare un pò di stanchezza per tutto questo recupero delle produzioni sonore sofisticate così tipiche dei primi anni '80...

Oi cmq il giudizio complessivo sul voto è più che discreto eh, per carità.

lev (ha votato 5 questo disco) alle 12:44 del 11 marzo 2010 ha scritto:

gran bella delusione, soprattutto se paragonato a "all hour cymbals". la tanto citata "ambling alp" non mi piace. salvo si e no un paio di pezzi.

drug me (ha votato 8 questo disco) alle 13:10 del 16 marzo 2010 ha scritto:

Questo album si che mi piace! Bella rece, condivido tutto.

Tizio (ha votato 8 questo disco) alle 9:46 del 5 aprile 2010 ha scritto:

Veramente bello

Roberto (ha votato 8 questo disco) alle 22:29 del 8 aprile 2010 ha scritto:

"Madder Red" , "I Remember" e "O.N.E." un trittico da paura. Il resto su standard elevati. Bella prova

REBBY (ha votato 6 questo disco) alle 8:47 del 9 aprile 2010 ha scritto:

Io invece ho in Madder red la mia preferita e trovo brutta O.N.E. e discreta I remember. Per

come la sento io l'album parte molto bene (la

progressione in crescendo dei primi 3 brani è

super), ma poi si affloscia anche se un pochino

si ripiglia (Rome soprattutto). Album e gruppo

che ritengo comunque al momento "importanti",

anche se in 6 giorni a NYC non li ho mai sentiti

neppure nominare (neanche i Vampire weekend eh).

E tu Fabio preferisci il primo nevvero? eheh

fabfabfab, autore, alle 9:51 del 9 aprile 2010 ha scritto:

RE:

Sì preferisco di poco il primo. Ma il paragone è difficile perchè sono 2 dischi completamente diversi. L'altro era "lungo" questo è decisamente "ristretto". Diciamo questo in macchina e il primo in cuffia. Oppure una bella mista tra i due, alla Rebby.

Filippo Maradei (ha votato 8 questo disco) alle 13:54 del primo maggio 2010 ha scritto:

Bello, bello, bellerrimo; grande anche la recensione.

Marco Di Francesco (ha votato 8 questo disco) alle 14:05 del primo maggio 2010 ha scritto:

Bel lavoro (sia il disco che la recensione )

Se non si è preparati lascia un po' perplessi questo salto da etno-world a synth-pop. E' un disco che ha una resa live davvero molto coinvolgente, sembra fatto apposta per dancehall cosmopolite

synth_charmer (ha votato 6 questo disco) alle 23:35 del primo maggio 2010 ha scritto:

Sicuramente molto meglio che i Vampire Weekend, un ascolto festoso. Però se le loro intenzioni erano di piacere più degli MGMT, su di me non ci sono riusciti (per quest'anno)

brian (ha votato 7 questo disco) alle 10:59 del 20 maggio 2010 ha scritto:

buon disco, differente ma allo stesso livello qualitativo del primo

countryjoe (ha votato 6 questo disco) alle 22:34 del 21 ottobre 2010 ha scritto:

Inizio ottimo, poi tanta noia