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R Recensione

6/10

Beach Fossils

Beach Fossils

Fossili da spiaggia si diventa, soprattutto ad ascoltare cosucce vacanziere come questa. Spuntati fuori dalla fittissima scena a bassa fedeltà di Brooklyn, i tre Beach Fossils cavalcano l’onda lunga di vibrazioni estive e nostalgie da mare già surfata l’anno scorso dai timidi glo-fi-ers e ultimamente presa di pancia da altri indie-poppers made in USA (Wild Nothing, The Depreciation Guild, The Drums, Small Black). Immaginario agostano, melodie sfocate, leggero scazzo, riverberi sonori che sembrano riprodurre i riflessi del sole, tutti elementi ai quali i Beach Fossils aggiungono una vivacità appena accennata nell'estro degli arpeggi e delle linee di chitarra.

Agli influssi lo-fi recenti di spinta pitchforkiana, difatti, si aggiungono riferimenti più d’antan, dalle sfumature C86 stile Sarah Records (“Twelve Roses”) agli intrecci chitarra/basso tremendamente New Order. Peccato che dietro ci sia una batteria ininfluente (non Stephen Morris) e sopra una voce sporcata e granulosa troppo tipicamente ’00 per poter confondere, altrimenti sarebbe difficile non collegare una “The Horse” o una “Daydream” agli episodi chitarristici di “Power, Corruption & Lies” e dintorni. Meglio così, forse.

Spiace invece che il disco proponga una quantità di variazioni sul tema pari a zero. Gli undici pezzi viaggiano su frequenze molto più che uniformi, e a fare la differenza sono solo le trovate melodiche, più ficcanti nei brani già 'myspaceati' lo scorso anno (“Vacation”, “Lazy Day”, “Daydream”), meno convincenti in certi svaccamenti impigriti su toni jingle-jangle (“Youth”, “Window View”, “Gathering”) dalla creatività nella scrittura pressoché nulla.

Il disco lo chiude, in perfetta continuità con lo ‘sciallo’ del tono di Dustin Payseur, il suono delle onde del mare. Onde di acque molto calme, di quelle che i surfisti non amano per niente. Che vuol dire: il disco è gustoso, adatto alla stagione e con alcuni momenti di amabile pop a sommo grado di indie-pendenza, ma per stare a galla i Beach Fossils dovranno pensare (anche) ad altri litorali.

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Voto degli utenti: 6,8/10 in media su 2 voti.
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Cas 7/10

C Commenti

Ci sono 2 commenti. Partecipa anche tu alla discussione!
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Cas (ha votato 7 questo disco) alle 10:28 del primo luglio 2010 ha scritto:

aggiunto alla piacevolissima lista "new-surf pop" che comprende tra l'altro Real Estate, Desolation Wilderness, Floating Action, Surfer Blood...niente di epocale ma di una freschezza rinvigorente!

salvatore alle 14:36 del 30 dicembre 2010 ha scritto:

Questi mi erano sfuggiti... Recupero! "Youth" mi gusta parecchio! Ha ragione Francesco: creatività di scrittura pressoché nulla. Ma ha ragione anche Cas: di una freschezza rinvigorente! Insomma, nulla di nuovo, ma molto di piacevole sotto il sole. Ops... ho detto "sole"... la "beach" è nel nome del gruppo... che sia nuovamente estate!