Depeche Mode
A Broken Frame
È il 1982. Dopo soli due anni di carriera e un album in studio, il fondatore, nonché leader e songwriter principale dei Depeche Mode, Vince Clarke, decide di farsi da parte. Non è chiara ancora la causa del divorzio: stando all'interessato, non riusciva ad accettare una vita fatta di tournée, interviste e servizi fotografici; per la versione di Gore e Gahan, invece, Clarke aveva perso ogni minimo interesse per andare avanti col gruppo. In ogni caso, i Depeche si ritrovano senza colui che fece da colonna portante nei primi due anni di vita della band. Dopo l'abbandono Vince Clarke fonderà prima gli Yazoo con Alison Moyet, poi gli Erasure con Andy Bell. La penna perciò passa nelle mani di Martin Gore, che già nell'album precedente aveva composto Tora! Tora! Tora! e Big Muff.
È in questo clima che vede la luce A Broken Frame, che risente del trauma appena subìto. Il disco appare, al primo ascolto, poco coeso, senza un filo conduttore fra i brani, molto diversi fra loro, cosa dovuta in parte al cambio di leadership. Gore per il momento non ha ben chiaro dove voglia portare il sound del suo gruppo e ad aiutarlo negli arrangiamenti non c'è ancora Alan Wilder, che svolgerà un ruolo fondamentale nei 13 anni successivi. Nonostante ciò, l'album risulta di gran lunga migliore rispetto al suo predecessore. Questo perché, mentre l'intento di Clarke era quello di creare delle melodie ballabili, in grado di ottenere passaggi in radio e buone posizioni in classifica (si pensi a Just Can't Get Enough), Gore vuole esplorare nuovi orizzonti, cambiare rotta. In questo modo è riuscito a sfornare un disco che, nonostante il difetto citato sopra, appare comunque bello ed evocativo. La cosa che colpisce di A Broken Frame è la sua estrema fragilità, la sua pacatezza, che lo rende una piccola gemma, dolce ma allo stesso tempo cupa e malinconica.
Il brano di apertura riassume quanto appena affermato: Leave in Silence è un brano disco elegante e raffinato, in cui il canto quasi sussurrato di Gahan rende l'atmosfera romantica e celestiale. Al contrario, My Secret Garden ha un ritmo molto più potente ed incalzante e i suoni si fanno più freddi e spigolosi. In Monument l'influenza dei Kraftwerk si fa sentire al massimo: la melodia sparisce completamente, i synth producono pura cacofonia, solamente la voce di Gahan dà una struttura alla canzone, che risulta uno degli episodi più notevoli del disco. Anche per la nona traccia, Shouldn't Have Done That, si può fare un discorso simile, con la differenza che qui il gioco di cori di Gahan e Gore è veramente splendido, queste due voci così diverse riescono qui a stabilire un'alchimia quasi perfetta. Nothing to Fear è un coinvolgente ed oscuro viaggio strumentale dalle atmosfere spaziali, mentre See You, il singolo di maggior successo dell'album, è un piccolo capolavoro, sognante ed idilliaco ma allo stesso tempo triste e spirituale. Se in Leave in Silence Dave sussurra, qui addirittura sospira, con la dolcezza di un ragazzo innamorato che vuole solamente rivedere quella ragazza che tanto gli fa battere il cuore. Le fa da contraltare l'R&B elettronico della successiva Satellite. The Meaning of Love e A Photograph of You sono gli episodi minori della tracklist: due brani scialbi e piatti che cercano di rispolverare le atmosfere danzerecce di Speak & Spell. Il disco termina con l'intensa ballata The Sun & the Rainfall, che funge da specchio per Leave in Silence.
Purtroppo A Broken Frame si può quasi sicuramente considerare l'opera più sottovalutata e sfortunata dell'intera carriera dei Depeche Mode. In primis non piace ai membri stessi del gruppo, che ormai non suonano più i suoi brani live da moltissimi anni. In secondo luogo è schiacciato dal successo del disco precedente e dei successivi, con la diretta conseguenza che è molto poco considerato da coloro che hanno una conoscenza poco approfondita della band. All'epoca, inoltre, per i tre singoli estratti (See You, The Meaning of Love e Leave in Silence), vennero diretti dei videoclip davvero orribili, quello di Leave in Silence su tutti, realizzati con un budget scarsissimo e dai soggetti davvero ridicoli, tant'è che i Depeche stessi si sono costantemente rifiutati di inserirli nelle varie raccolte video.
Construction Time Again, che uscirà l'anno successivo, sarà completamente diverso da A Broken Frame, molto più diretto e meno evocativo, con sonorità industrial e testi di critica sociale. Sarà inoltre il primo disco in cui figurerà Wilder nella formazione ed in cui verranno utilizzati dei campionamenti.
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