R Recensione

6/10

Tiromancino

In Continuo Movimento

Non è mai facile tornare in studio dopo due anni di successo dovuti a un album-rivelazione che ti consacra come una delle migliori rivelazioni musicali in circolazione. In questo caso l’ambito musicale è quello italiano e il gruppo in questione è quello di Zampaglione: i Tiromancino che tanta attenzione hanno raggruppato attorno a sé dopo i successi di canzoni come La descrizione di un attimo e Due destini.

Non è proprio facile tornare, affrontare il successo, guardarlo in faccia, sfidarlo e riuscire a superarlo tornando in studio per l’album successivo. La maggior parte dei gruppi si sfalda o realizza un seguito imbarazzante. Alcuni invece riescono a raccogliere le energie e ad affrontare la situazione senza troppi imbarazzi.

In questo caso possiamo dire che è accaduto sia l’uno che l’altro. Il gruppo si è sfaldato lasciando di fatto il solo Zampaglione come membro originario nonché superstite del gruppo a tentare di rimettere in piedi un castello andato in cenere. E a quanto pare sembra esserci riuscito più che bene. Partiamo subito dal presupposto che In continuo movimento non è un capolavoro, e probabilmente non raggiunge i livelli di poesia e raffinatezza del precedente: La descrizione di un attimo. Tuttavia è un bell’album che conferma il talento di Zampaglione nell’elaborazione di testi poetici di ottima fattura, il tutto in un contesto musicale squisitamente pop che non disdegna comunque suoni più vicini al rock.

Si parte con il dolce pianoforte di "Come l’aria" che forse come pezzo avrebbe reso di più se meno dilatato. Eccezionale invece il crescendo de "I giorni migliori" e la sua chiusura quasi in noise. "Nessuna certezza" non è che un riempitivo che anticipa invece un altro bel pezzo come "Tutti intorno" a noi che inizia con sorprendenti rimandi ai Radiohead (!) e si sviluppa con un accattivante assolo e un ottimo canto assemblato.

Per me è importante è un'altra ballata pop-folk per nulla banale che sfrutta un ottimo ritornello. Arriviamo al pezzo migliore del disco, "E’ necessario" è il pezzo più rock dell’album e presenta un cambio di ritmo notevole che sorprende l’ascoltatore ancora immerso nelle parole sensuali dei sinuosi testi. "Polvere" sterza subito verso un uso soft dell’elettronica e ne viene fuori un pezzo a metà tra trip hop e post rock e tutto sommato rimane il dubbio che si potesse sviluppare meglio. Il progresso da lontano stona decisamente con il resto dell’album e riesce ad aggiudicarsi l’ambito titolo di peggior pezzo. Il livello risale con "Le onde" (bello l’inizio molto tenebroso, vagamente dark) e "Sarebbe incredibile" (altro splendido pezzo d’atmosfera, tanto leggero e delicato quanto di valore), per poi concludersi con "Strumentale", pezzo senza troppe pretese. Alla fine dell’ascolto si può restare soddisfatti. Rimane l’impressione che si potesse fare un pizzico di più ma è anche comprensibile che Zampaglione non abbia voluto osare troppo, con una line-up nuova di zecca che, inevitabilmente, ha fatto inevitabilmente pesare su di lui ogni responsabilità per la riuscita del disco.

V Voti

Voto degli utenti: 4,7/10 in media su 8 voti.
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george 5/10
luca.r 0,5/10

C Commenti

Ci sono 11 commenti. Partecipa anche tu alla discussione!
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fabfabfab (ha votato 1 questo disco) alle 10:17 del 25 novembre 2008 ha scritto:

Ammazzateli

Lobo alle 21:26 del 13 maggio 2009 ha scritto:

RE:

Ma non diciamo cazzate! Questo è uno dei pochi cantautori validi che abbiamo in Italia ....

BigMike alle 15:25 del 13 agosto 2009 ha scritto:

x lobo

Cantautori validi in itali? mi sembra che la tua sia proprio una cazzata....solo di vivi abbiamo Fossato, De Gregori, Bersani, Jovanotti, Guccini ....e in ogni caso leggendo i tuoi commenti in generale non mi sembra che la tua opinione sia mai in qualche modo "sana"!

target alle 15:34 del 13 agosto 2009 ha scritto:

Sì, questo è uno un po' lobo-tomizzato. Anche se va detto che di buoni cantautori ne abbiamo anche di più giovani, neh... Di certo non aò-zampagliò.

simone coacci alle 15:51 del 13 agosto 2009 ha scritto:

Memorabile il suo battibecco con Frankie Hi Nrg al dopofestival. Da ripescare sul tubo tanto per capire che persona è il tizio di cui stiamo parlando. "Sei surreale" lo manda in pace, Frankie, alla fine. ihihihih

fabfabfab (ha votato 1 questo disco) alle 1:24 del 16 agosto 2009 ha scritto:

RE:

Grande Simone. Il siparietto sanremese con frankie lo ricordavo ma non pensavo si trovasse ancora in giro. Io ricordo anche una splendida esibizione al concerto del primo maggio di qualche anno fa - con panza da birraiolo contenuta a stento dalla camicia con bottoni in acciaio temprato ed asole in fibra di kevlar e un trucco sugli occhi che sembrava Marilyn Manson al funerale del suo chihuahua - durante la quale rantolava parole piene di doppie consonanti ("...amore impossibbileee / ... inseguire l'iraggiunggibbileeee") accanto alla Ggerini che il giorno prima - sullo yacht ancorato a Fregggene - gli aveva strappato una promessa: "Amò, famme cantà al Concerto der Primo Maggio! E' la festa da 'a liberazzione! Der lavoro! Da a libberazzione dar lavoro! Vabbè no o sò, però famme cantà!"

simone coacci alle 11:14 del 16 agosto 2009 ha scritto:

RE: RE:

Ih ih. Fatti l'uno per l'altra non c'è che dire. Sarà la romanità, l'antipatia o la mancanza di stile o l'accoppiarsi con belle donne rifatte a cui interessa più l'abito pubblico che quello che c'è sotto, ma quando penso a lui (il che capita di rado, per fortuna) mi viene sempre in mente Max Biaggi - il Salieri del motomondiale - quando schiuma fiele a profusione contro Valentino Rossi. ahahah

BigMike alle 15:56 del 13 agosto 2009 ha scritto:

cosa vuol dire "aò-zampagliò"? comunque si ce ne sono anche di piu giovani di cantautori ma ho detto i primi che mi sono venuti in mente ....è insopportabile sentire dire ste cose da lobo, un tipo a cui piacciono i pooh!!!!!!! ma ti rendi conto !?

target alle 16:12 del 13 agosto 2009 ha scritto:

Aò, perché zampaglione è uso pronunciarne a iosa durante i concerti, come da ritratto romanesco più trito ("aò, chemmista-a-scipparcùlo?").

george (ha votato 5 questo disco) alle 10:37 del 16 agosto 2009 ha scritto:

qualche pezzo piacevole l'hanno anche tirato giu...sorattutto nel periodo con senigallia....

Roberto Maniglio alle 14:55 del 16 agosto 2009 ha scritto:

rispondendo un pò a tutti...

1) i Tiromancino come i Negroamaro: un grande bluff!

2) Per fortuna, in Italia di cantautori validi ce ne sono (anche di nuovi o relativamente tali, come lo stesso Sinigallia, Benvegnù, Andrea Parodi, Dente, Diego Mancino, Kama, ecc.).