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R Recensione

6/10

Lola's Dead

Those Who Read Between The Lines

Those Who Read Between the Lines è un piccolo prezioso ep di tre brani realizzato da un gruppo che ha ormai alle spalle una decina d'anni di attività nel mondo underground italico (inizialmente sotto il nome meno attraente di Die Fesche Lola, ispirato dall'estetica berlinese alla Marlene Dietrich).

Non si parla di niente di strabordante né di straordinario, ma di una mezzora di buona musica in bilico tra post-rock, heavy-prog e psichedelia-noise che sarebbe più facilmente accostabile a nomi come Porcupine Tree, A Perfect Circle e Mogwai piuttosto che al paese di pizza, fichi e mandolino.

Nonostante un'accuratezza formale per suoni, proporzioni vocali e produzioni (eccellente perfino l'artwork del disco, la cui copertina è sublime) si possono identificare le debolezze del sound in un'estrema prolissità che degenera ad esempio ne Sometimes a Newborn Lies in barocchismi vocali alla Matthew Bellamy (pur senza avere la voce di Matthew Bellamy, e ho detto tutto) e prolissità musicali un po' troppo statiche (forte l'impressione che i brani potessero essere accorciati di qualche minuto).

Più incisive e dinamiche le ritmiche alla Trail of Dead di Astronaut, nonostante un abuso di epicità nel cantato che toglie spazio alle linee sonore strumentali mature e avvolgenti. Van Helsing chiude i giochi trovando forse la giusta quadra, in un incedere prog melodico dagli istinti metallici e gotici. Quasi come i Tool dei tempi d'oro (fatte le dovute proporzioni ovvio). Ripeto: per essere in Italia è da leccarsi le dita.

(da notare che sul sito ufficiale del gruppo è possibile scaricare l'ep gratuitamente)

 

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