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R Recensione

6/10

Eagulls

Eagulls

Meno scuri degli Holograms, meno violenti degli Iceage e meno cerebrali delle Savages, gli Eagulls da Leeds, al loro primo long playing sono sicuramente più incazzati, come dimostra il loro manifesto programmatico, più un’accusa alle band “indie fighette” e allo stato della musica indipendente, che un manifesto politico (“bands sucking each others dicks and rubbing the press’ clits”. Questa andava riportata.). Provenienti dalla working class, non perdono occasione per rimarcarlo, declamando testi ossessivi in puro accento dello Yorkshire.

Come dev’essere, dato il genere, questo self titled è un treno lanciato a colpi di rullante e di basso, granitico e compatto, forse troppo. La voce è infatti troppo spesso monocorde, tanto da confondersi fra una canzone e l’altra e il ritmo resta pressochè inalterato in tutti i pezzi. I primi ascolti possono rivelarsi sfiancanti.

Però quando gli Eagulls imbroccano il giro buono e le chitarre sferragliano sulle note giuste la loro rabbia arriva dritta e sferzante e nascono i pezzi migliori. L’iniziale “Nerve Endings”, dove le chitarre dei Ride in apertura vengono trascinati in un gorgo di post-punk marziale, “Tough Luck”, singolo dal riff melodicamente accattivante o “Footsteps” che odora di angosciosa new wave post industriale inglese dalle parti dei Killing Joke. Prendere il lato più combattivo del post-punk e ricoprirlo di chitarre shoegaze è un’operazione già sentita (persino in Italia, pensiamo ai Soviet Soviet) ma qui è condotta in maniera apprezzabile, ad esempio in “Possessed” (i PIL di “Public Image” sovrastati dalle pedaliere).

Altrove si parte bene ma si finisce in mini-ritornelli declamatori senza uscita (“Amber Veins”) o la noia vince su tutto, causa mancanza di spunti interessanti che non si smarcano dagli stilemi del genere.

Gli Eagulls in fondo sono un po’ come quegli inglesi sbronzi che trovi in Spagna, che fanno gli spacconi ed un gran casino. Gli diamo una sufficienza, che per gli amanti del genere potrebbe valere mezzo voto in più. Agli Eagulls, non agli inglesi sbronzi.

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Voto degli utenti: 6,3/10 in media su 3 voti.
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Cas 6,5/10
JetBlack 5,5/10

C Commenti

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Cas (ha votato 6,5 questo disco) alle 13:29 del 12 giugno 2014 ha scritto:

io sono un amante del genere ehehehe

bella rece e disco divertentissimo