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R Recensione

7/10

Warpaint

The Fool

Curioso come oggi un certo tipo di revival post-punk macchiato di tenui tinte narcotiche e dreamy sia appannaggio quasi esclusivo di band al femminile. Le Organ, ahinoi, sono cosa del passato. Ma gruppi come Effi Briest o artisti come Zola Jesus è ora che stanno calando le proprie carte. Le Warpaint si inseriscono in questo scenario, con un disco non ricchissimo (nove pezzi, non tutti all’altezza) ma interessante, e capace di mollare almeno 3-4 episodi da favola.

Pur se pochini, i pezzi sono mediamente piuttosto lunghi, e tendono a serpeggiare in modo ondivago e liquido, fra continue pieghe strumentali che fagocitano le melodie e incroci vocali sfatti, di un’inquietudine lieve, tenuta in sospeso. “Undertow” (delizia) è assieme una ballad indie-sognante e un ipnotico incanto tra le Raincoats di “Odyshape” e una PJ Harvey sottacqua, mentre i primi due pezzi esibiscono più sfacciatamente le ascendenze wave '80, soprattutto nei suoni ombrosi delle chitarre. La voce di Emily Kokal rischiara i meandri più foschi, ma i tessuti di basso e chitarra sudano Cure e Joy Division fino al midollo, ricacciando tutto negli angoli scuri. “Warpaint”, allora, è un pezzo post-punk felicemente fuori tempo massimo (e qui i contatti con le Effi Briest sono davvero enormi).

Meno (pro)fondo, ma nel complesso anche meno efficace, il resto del disco, dove a spiccare sono gli episodi più canonici: “Shadows” e “Baby”, con le loro venature di acustica e gli echi spettrali, sono ballate di amore/morte capaci di inquietare più che di sedurre. Ma fanno centro proprio per questo, come la conclusiva “Lissie’s Heart Murmur”, innerita da un piano in minore pieno di autunni. Altrove, semplicemente, il minutaggio eccessivo è segnale di traccheggiamenti a centrocampo, e non si sfonda (“Composure”, “Majesty”).

Un’altra caratteristica curiosamente comune a queste band al femminile è di durare poco o di dover subire, in ogni caso, sfiancanti e deleteri cambi di formazione. Le Warpaint esistono dal 2004, e, nonostante turn-over piuttosto diffusi, sembrano voler affrontare con più cautela pitchforkamenti e celebrazioni varie. Ecco, c’è da sperare che durino, perché la sensazione è che possano andare oltre (e più in alto) di questo già notevole esordio.

V Voti

Voto degli utenti: 7,5/10 in media su 13 voti.
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gull 7/10
REBBY 6/10
giank 8/10

C Commenti

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Filippo Maradei (ha votato 8 questo disco) alle 0:25 del 10 novembre 2010 ha scritto:

La voce "principale" mi ricorda un casino Lisa Hannigan, con quella sua bellissima inconsistenza tonale. Voce a parte, le tracce postate sembrano piuttosto interessanti, soprattutto la seconda, che parte con dei giri di chitarra da sad-core puro, per poi aumentare il voltaggio e scardinare tempi e contro-tempi quasi ai confini della psichedelia!

Rece precisa e puntuale, al solito, e gran bella proposta!

crisas (ha votato 7 questo disco) alle 1:04 del 10 novembre 2010 ha scritto:

Ho conosciuto questo gruppo tramite l'ottima versione della cover 'Ashes To Ashes'di Bowie e non è da tutti uscirne con tanta personalità.

L' album è profondo e pieno, voce e suoni fuori dal tempo, niente male.

hiperwlt (ha votato 7 questo disco) alle 10:02 del 10 novembre 2010 ha scritto:

già per l'accostamento alle effi briest (il loro debutto, per me, tra i dischi dell'anno) promette bene! la chitarra nella parte centrale di "undertow" mi ha fatto riprovare il brivido dell'accelerazione finale in "will still got the taste dancing to our tongues" (direi più per l'incremento emotivo che dà, che per struttura). altro punto a favore. ascolterò sicuramente.

simone coacci (ha votato 8 questo disco) alle 13:50 del 29 novembre 2010 ha scritto:

Uscita passata ingiustamente inosservata. Tratti post rock che ricordano la Cat Power mentre spruzzava di fragranze feline la musica degli Sporchi Due (Moonpix), ma più algide, dark, up to date. Canzoni poche ma bellissime, come nei dischi di una volta, grande artigianato post moderno, un senso spettrale e sensuale della melodia e una sezione ritmica superlativa. Tra le rivelazioni dell'anno. E il Target l'ha capito prima di tutti, signore e signori.

Lezabeth Scott (ha votato 8 questo disco) alle 14:33 del 29 novembre 2010 ha scritto:

Davvero una delizia per le mie orecchie.

target, autore, alle 14:52 del 29 novembre 2010 ha scritto:

Ué, quanti begli estimatori! Spettrali e sensuali, sì: e il disco cresce (e non di poco) con gli ascolti. Sezione ritmica, in effetti, punta di diamante, come per le Effi Briest. Queste batteriste ce la sanno (delle bassiste lo sapevamo già).

Filippo Maradei (ha votato 8 questo disco) alle 23:10 del 5 dicembre 2010 ha scritto:

Gran bel dischetto, che acquista sempre più consistenza con il susseguirsi dei brani (e degli ascolti). C'è un impressionante lavoro di batteria, tempi e contro-tempi goduriosi, una voce che è Lisa Hannigan, Cat Power e P.J.Harvey insieme, evoca atmosfere incantevoli tra lo slow-core, il synth-pop e il dream-pop... "Undertow, "Shadows", "Baby" e "Lissie's Heart Murmur" le migliori.

Lezabeth Scott (ha votato 8 questo disco) alle 21:57 del 8 dicembre 2010 ha scritto:

RE:

"Baby" è tenerissima, si, una delle mie preferite...

skyreader (ha votato 7 questo disco) alle 15:37 del 6 dicembre 2010 ha scritto:

Era molto interessante anche l'EP dello scorso anno "Exquisite Corpse" (il brano Elephants fra tutti). Veramente una band valida... C'era rischio che l'apperanza potesse costutuire un pregiudizio sulla loro musica. E invece la loro musica è obliqua, non facile, insidiosa, inversamente proporzionale all'aspetto sicuramente curato e studiato. La vocalist in alcuni tratti riesce a raggiungere vette Bjorkiane. Ho apprezzato influssi provenienti dagli Slowdive. Gli incroci chitarristi vagamente "mathematici". Brave, nulla da dire. "The Fool" è un lavoro stratificato.

gull (ha votato 7 questo disco) alle 16:14 del 6 dicembre 2010 ha scritto:

let's pop togheter

In effetti sarebbe stato un vero peccato non accorgersi di questo lavoro.

Pop ispirato, caldo e sognante. Mi piace, mi piace, mi piace.

Ma quanto vi devo ringraziare, ragazzi? Ennesima dritta notevole.

Cesidio89 (ha votato 9 questo disco) alle 19:40 del 17 dicembre 2010 ha scritto:

Questo disco è semplicemente stupendo !!!

Lo adoro.

REBBY (ha votato 6 questo disco) alle 8:26 del 10 gennaio 2011 ha scritto:

Si, un esordio interessante ed una band promettente. I brani migliori sembrano anche a me quelli indicati da Francesco. Tra questi, i miei preferiti sono Lissie's heart murmur e Shadows.