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R Recensione

9/10

The Beatles

Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band

Vero e proprio monumento della musica e più in generale dell’arte popolare del nostro passato prossimo, questo disco è comunemente indicato come l’acme di carriera dei quattro di Liverpool, la migliore raccolta del loro pop brillante e ispirato, allargandosi poi al ruolo di acclamato punto di riferimento per un’intera, magica era di spiritata creatività e spavaldo anticonformismo quale fu la seconda parte degli anni sessanta, la quale resta, malgrado i molti suoi difetti ed ingenuità, sicuramente il momento migliore di tutto il secolo scorso.

Una recensione di questo classico fra i classici rischia quindi di trascinarsi in interminabili contestualizzazioni storiche e di costume e lasciare inevitabilmente poco spazio alle note, alle canzoni, agli arrangiamenti, ai testi costituenti questo celeberrimo album. Vi sono d’altronde centinaia di pubblicazioni e di libri, più o meno reperibili e ben fatti, che inquadrano dottamente quest’opera, e più in generale il fenomeno Beatles, come manifesto del suo tempo. Meglio allora parlare solo delle composizioni e delle esecuzioni, dando per scontato che importanza storica e primario ruolo culturale, simbolistico, affettivo, sono e resteranno inattaccabili nel tempo.

E parlando allora di musica io sono fra quelli che non trovano, in questa pur ottima uscita datata 1967 del gruppo, tutta questa grandiosità da capolavoro. Stante l’elevato standard melodico e l’avanguardistico uso dello studio di registrazione, l’istinto sperimentale e lo sfrontato coraggio nel battere strade nuove, mi appare comunque ben chiaro come l’album manchi di centrare alcuni dei suoi obiettivi.

Il primo di questi è l’ambiziosa pretesa di album concepì. La storia della Banda dei Cuori Solitari del Sergente Pepe, parto soprattutto della mente edonistica di Paul McCartney, vogliosa di raccogliere i dettami psichedelici e proto progressive in piena esplosione all’epoca, si riduce in sostanza alla presenza di un’intro, e poi di una reprise, di un velleitario tema conduttore, nonché ad un paio di dissolvenze ed assolvenze incrociate fra canzoni contigue, ed infine allo spettacolare ambaradan della copertina, un autoindulgente guazzabuglio di colori e personaggi che ho sempre barattato volentieri con l’asciutto bianco e nero di molte altre loro cover, per tacere della minimalista ed autenticamente geniale “Abbey Road”, quella si efficace celebrazione del loro mito.

Il secondo obiettivo mancato è, come dire, la migliore scaletta possibile al momento. Col senno di poi resta un vero peccato che le splendide “Penny Lane“ e “Strawberry Fields Forever”, uscite quasi contemporaneamente su singolo, siano state escluse dall’album. Usava così al tempo, anche se non sempre… quarantadue anni dopo è facile lasciarsi andare al pensiero che quelle due canzoni, messe al posto di due riempitivi, avrebbero alzato di molto la media dell’album, a quel punto elevandolo veramente a capolavoro assoluto anche a mio gusto.

Già, i riempitivi... ce ne sono nel disco, a cominciare proprio dalla ripresa del pezzo che lo intitola, abbastanza inutile per le ragioni sopra esposte, e poi la Lennoniana “Good Morning Good Morning” che subito la precede, quella con i versi degli animali da fattoria. Che dire allora di “When I’m Sixty Four”? Il tipico esercizio di stile di McCartney, una riesumazione delle sue prime mosse compositive quand’era ragazzo, nonché un didascalica dimostrazione di creatività con il basso.

Poi, per carità, resta molta buona polpa nel resto dell’album, a partire dalla squisita filastrocca McCartneyana “With A Little Help From My Friends”, fatta cantare al suo batterista nel solito suo tono dimesso, ma simpatico e cordiale. L’ultra celebre “Lucy In The Sky With Diamonds” è poi intoccabile, pur col suo ritornello farraginoso e scorbutico. Vero simbolo psichedelico se ce n’è uno, è perfetta nella sua ricercata alterazione, colla voce di Lennon resa chioccia dalle variazioni di velocità del nastro magnetico, gli strumenti scampanellanti, i cambi di ritmo e di atmosfera.

Getting Better” e “Lovely Rita” sono solide e brillanti creazioni di McCartney, senza però far gridare certo al miracolo: la prima di esse è in definitiva una “Penny Lane” in tono minore. Molto meglio la molto obliqua “Fixing A Hole” ed anche la triste ballatona “She’s Leaving Home”, dalla melensaggine controllata (grazie a Lennon, come sempre indispensabile, colla sua carica ironica e dissacrante, per non far ricadere il partner nei suoi tipici svolazzi all’acqua di rose).

Il contentino per George Harrison è di nuovo un pezzo “indiano”(era già accaduto nel precedente “Revolver”), a titolo “Within You Without You”; sarà l’ultimo prima che George si metta seriamente a contribuire con grandi composizioni agli album del suo gruppo.

Il gran finale con “A Day In The Life”, una canzone/suite che fa storia a sé (e che ha fatto la storia del pop), è quello che dà la mazzata finale alle pretese di album concepì, ma anche un valore aggiunto indispensabile alla gloria immensa del disco. Inizia Lennoniana da far paura (che voce!), si incrocia poi con la sua antitesi, un passaggio di purissimo, stolido McCartney, in una maniera che ancor oggi fa senso sentirla. E che dire dell’orchestra, per niente classica ma usata come un… mellotron, drammatica ed eccentrica di brutto. Una risacca interminabile di pianoforte riverberato, fino all’ultima vibrazione di corde e legno, pone fine a questo super pop sperimentale che spinge le coordinate della cosiddetta “musica leggera” molto, ma molto oltre i limiti di quel tempo. Una pagina allora nuova di zecca, a cui si ispireranno centinaia di futuri gruppi e migliaia di futuri dischi.

Ciononostante, gli preferisco (forse) Revolver e (sicuramente) “Rubber Soul”, e proverò magari a spiegarlo nella rece attinente (se qualcun altro non la scrive prima).

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lev (ha votato 9 questo disco) alle 23:22 del 29 gennaio 2009 ha scritto:

stasera cazzeggio e... ecco quà il primo a votare quello che molti considerano il disco rock (sempre che questo sia vero rock) più famoso di tutti i tempi.

Mr. Wave (ha votato 9 questo disco) alle 0:05 del 30 gennaio 2009 ha scritto:

Lucy In The Sky With Diamonds

E' il loro album piu' celebre, quello su cui si sono consumati e riversati fiumi d'inchiostro da più di quattro decenni. Cardine imprescindibile del rock lisergico, tra i più prestigiosi e ragguardevoli della musica tutta. Un eccezionale concept-album, che sgroviglia e districa tredici meravigliosi bozzetti pop-psichedelici. La stora della musica, passa inevitabilmente da questa 'pietra miliare'.

Marco_Biasio (ha votato 7 questo disco) alle 21:30 del 30 gennaio 2009 ha scritto:

Oh, la diatriba secolare si riapre. Facciamo così: mollo il voto in silenzio, e che non se ne parli più.

simone coacci (ha votato 8 questo disco) alle 16:21 del 31 gennaio 2009 ha scritto:

RE:

Si, anch'io ho imparato a mie spese che è meglio tenersi alla larga da certe discussioni. Appongo il mio voto a quello che considero forse il punto più alto di un gruppo per il quale, notoriamente, non stravedo e sgombero subito il campo di battaglia in favore dei lennoniani e dei maccartisti.

SamJack alle 22:18 del 30 gennaio 2009 ha scritto:

album carino...penso sia stato forse un pò sopravalutato...in fondo...

fabfabfab alle 22:25 del 30 gennaio 2009 ha scritto:

Una domanda

Quando dite "sopravvalutato", intendete che fu sopravvalutato nel '67?

SamJack alle 22:39 del 30 gennaio 2009 ha scritto:

no, dopo e ancora tutt'oggi...è considerato spesso come il lavoro psichedelico per eccellenza e uno dei dischi imprescindibili per chi ascolta musica rock (da intendere nel senso più ampio del termine)...io penso si tratti di un buon disco, che unisce in maniera brillante aspetti pop ed elementi psichedelici ma non credo sia una vera, e sottolineo vera, opera d'arte......

Dr.Paul alle 9:13 del 31 gennaio 2009 ha scritto:

Eh pier purtroppo la rece di rubber soul è stata già prenotata! sono talmente tante le cose che vorrei dire che non so da dove cominciare, le premesse della rece sono buone : "...Meglio allora parlare solo delle composizioni e delle esecuzioni", peccato che poi non se ne parli x niente...64 è un esercizio di stile, good morning ha gli animali da fattoria, Rita e getting better sono solide e brillanti, fixing a hole è obliqua, within you è indiana, punto, boh!! sembra quasi non ti andasse di parlarne fino in fondo e realmente, capisco...l'album non ti entusiasma da impazzire (legittimo), ma un disco cosi importante merita obbligatoriamente piu attenzioni e nessun pregiudizio di sorta (io ad esempio ho sempre evitato i classici con cui faccio fatica ad identificarmi).

l'accanirsi contro macca poi è francamente ingiusto e del tutto fuori luogo, lo stesso Martin (perdonerai ma credo sia fonte piu che autorevole) testimoniò che fu macca a prendere i beatles sulle spalle (tecnicamente parlando) dal 66 in poi, stolido è un offesa oltre che gratuitamente sprezzante anche profondamente ingiusta, era meglio dargli del figlio di puttana, non riesco ad immaginare uno che fa una rece dei VU dare dello stolido a john cale, o negli stones a richards o nei floyd a gilmour, o negli who a townshend...ma tant'è...oramai...!

il primo degli obiettivi mancati è la pretesa del concept, eh certo l'album NON è un concept, lo hanno dichiarato tutti, da ringo starr a martin, da lennon a non so chi altro!! non è un concept, l'idea inizale era quella ma sin dai primi giorni di lavorazione era stata abbandonata. la copertina....ha praticamente cambiato il modo di fare artwork....ma se non piace a te che dobbiamo fare, niente! in she's leaving home...lennon si limita a fare due (2) controcanti brevissimi e questo basta a rendere non melensa la ballata, altrimenti sarebbe stata l'ennesima ballata all'acqua di rose o giu di li(!!). with a little help non è stata scritta dal solo macca...diciamo al 60 lui e 40 lennon, strawberry e penny lane uscirono 4 mesi prima dell'album e non quasi contemporaneamente, mr.kite neanche è stata nominata ed è considerata uno dei capoalvori insieme alla reprise di pepepr, lucy e a day in the life hanno avuto una lavorazione laboriosa e avrebbero meritato analisi piu approfondita, l'orchestra, le 24 battute libere, la descrizione visionaria presa a prestito da lewis carroll, il taglia e cuci fatto manualmente (ricordiamo ai piu giovani che non esistevano sintetizzatori, campionatori, computer e che per unire i nastri loop si usava lo scotch) ecc ecc.

sui riempitivi...io piuttosto li chiamerei brani minori...si good morning è brano minore, ma quale capolavoro non ne ha? forse rubber soul nn ha brani minori? forse sticky fingers o exile non hanno brani minori? Tommy non ha brani minori?

Non voglio passare per il fan invasato, neanche potrei permettermelo causa sopraggiunti limiti di età, lasciami però esprimere forte rammarico per un analisi veramente all’ acqua di rose (del tutto insolita per gli standard cui ci avevi abituato) che relega un disco dei beatles, anzi IL disco dei beatles, alla stessa stregua di un franz ferdinand qualsiasi o poco piu. Con immutato affetto, tuo dr.paul.

Franco (ha votato 10 questo disco) alle 15:58 del 31 gennaio 2009 ha scritto:

Un'occasione persa

Peccato, e mi dispiace essere brusco con Pier Paolo di cui ho letto e apprezzato moltissime sue recensioni, ma questa la trovo davvero un pò superficiale e quasi buttata via.

Come ha giustamente evidenziato Dr. Paul questo disco avrebbe meritato un'analisi più approfondita e se possibile "super partes".

Sorry again...Franco

DonJunio (ha votato 9 questo disco) alle 19:57 del 31 gennaio 2009 ha scritto:

Una citazione per "mr.Kite" andava fatta: è un autentico gioiello, sia per lo scoppiettante arrangiamento "circense", sia per il maligno singulto pop lennoniano, perfetto antidoto a quella che chiami "acqua di rose" del Macca. In generale, c'è qualche pezzo che forse non mi convince troppo ( il soporifero brano "esotico e diverso" di Harrison e una "she's leaving home" che non eguaglia di certo "Eleanor Rigby"). Ma basterebbero soltanto le intuizioni di "LSD" e "A day in the life" a consegnare l’album all'eternità, anche soltanto per le molteplici sfumature con cui hanno scolpito un suono incredibile, autentico vaso di pandora per centinaia di produzioni successive. Dando ovviamente per pleonastico rimarcarne l'impatto sociale e culturale.

Totalblamblam (ha votato 10 questo disco) alle 15:36 del 3 febbraio 2009 ha scritto:

a questo do il massimo anche perché è tutto fuorché un concept album, perché hendrix dopo solo una settimana dall'uscita ne intuì la portata storica rivoluzionaria e suonò a Montery mi pare Sgt Pepper's, perché ho tanti lp di psichedelia del 1967 e nessuno riesce ad eguagliare la sua qualità sonora, perché anche zappa pur nella derisione sua tipica secondo me se lo ascoltava a manetta per permettirgli di parodiarne la cover in tutto, anche nell'inserto incluso, perché i Beatles stanno sul culo a Scaruffi e a me stanno sul culo lui e i suoi seguaci senza pensiero proprio

è e resterà sempre la bibbia e il corano e i veda della pop music

è il disco che ha innalzato definitivamente il pop da semplice intrattenimento a pop art a livello mondiale

dario1983 (ha votato 10 questo disco) alle 16:26 del 7 febbraio 2009 ha scritto:

da lì è cominciato tutto...

simone coacci (ha votato 8 questo disco) alle 17:00 del 7 febbraio 2009 ha scritto:

Si: "28 giorni, 6 ore, 42 minuti e 12 secondi".

dario1983 (ha votato 10 questo disco) alle 7:20 del 4 marzo 2009 ha scritto:

un album di incredibile importanza.ancora oggi possiamo "ascoltarlo" nelle stesure di molte babd odierne

Sor90 (ha votato 10 questo disco) alle 0:11 del 16 giugno 2009 ha scritto:

Wow!

Ma come COME hanno fatto a fare una cosa del genere nel 67???!! Geni, sono dei geni, lo ripeterò all'infinito senza fermarmi, neanche quell'essere non identificato di Scaruffi ci riuscirà; ci sono stato una volta sul suo sito e non lo farò mai più... Dopo essermi sfogato (...) ho due domande:1)cosa vuol dire che Fixing a Hole è obliqua?? 2) ma non avevano smentito che fosse un concept album?

Roberto Maniglio (ha votato 8 questo disco) alle 0:30 del 16 giugno 2009 ha scritto:

Caro sor90, non per difendere Scaruffi, che non nè ha bisogno, nè tanto meno i Beatles, ma per capire le valutazioni fatte da Scaruffi devi entrare nel suo modo di pensare. Le sue valutazioni non vanno estrapolate, ma vanno lette e capite alla luce di tutti i dischi che lui ha recensito. Ti invito, pertanto, a leggere molto dal suo sito così come dagli altri, anche se non condividi. In un modo o in un altro ci si accultura.

Sor90 (ha votato 10 questo disco) alle 0:45 del 16 giugno 2009 ha scritto:

RE:

In effetti il mio tono era un pò esagerato, sono stato troppo melodrammatico. Al sito di Scaruffi mi ci sono avvicinato proprio per conoscere altre opinioni, cosi come leggo recensioni da altri siti.

Capirai però che è frustrante leggere cosi tante stroncature; possibile che non ci sia niente che una persona qualsiasi possa ascoltare che ritenga degno di un buon voto? penso che non sarò mai in grado di capirlo... Ci mancherebbe poi, ognuno ha la propria opinione, e soprattutto lui ha il coraggio di avanzare sempre la sua critica, sono rimasto solo spiazzato dall'"accanimento" con cui si schiera contro i Beatles, i quali pensavo fossero un postulato del rock e del pop.

Roberto Maniglio (ha votato 8 questo disco) alle 0:59 del 16 giugno 2009 ha scritto:

Hai ragione. Riguardo a Scaruffi, è abbastanza "stitico" con i voti (il voto più alto che ha dato è 9,5 ed è successo solo 3 o 4 volte), tuttavia molto coerente, se viste nell'insieme tutte le sue valutazioni. Magari si può non condividere il fatto che sia ancora più "stitico" con gli album considerati più "pop".

Dr.Paul alle 14:30 del 16 giugno 2009 ha scritto:

scaruffi ha fatto piu danni che altro, non è questione di beatles. è un fanatico mai lucido e con paraocchi, e dei fanatici mai lucidi con paraocchi bisogna sempre diffidare )

fabfabfab alle 14:57 del 16 giugno 2009 ha scritto:

RE:

Sono con te. Aggiungici anche che è un personaggio gravemente affetto da delirio di onnipotenza ...

ozzy(d) alle 19:55 del 16 giugno 2009 ha scritto:

scaruffi è un critico musicale serio e competente, poi chiaramente anche lui qualche scheletro nell'armadio lo ha come tutti, ma penso siano molti di piu' i suoi meriti. Capisco che chi ha una visione made in UK della musica come dr.paul lo detesti, però non iniziamo adesso a tirare fuori le storie tipo "vergogna, scaruffi ha messo solo 7 al disco dei suede", vi prego eh eh eh eh......sui Beatles poi quello che ha scritto è nel bene e nel male storia.

Dr.Paul alle 20:00 del 16 giugno 2009 ha scritto:

ma che cazzo me frega di scaruffi sui suede! è storia per gente come te, questo era ovvio anche se non lo sottolineavi!

ozzy(d) alle 20:01 del 16 giugno 2009 ha scritto:

Be' anche chi apparentemente detesta Scaruffi non lo ignora ma lo tira fuori sempre e comunque...evidentemente è un benchmarking ben preciso.

Dr.Paul alle 20:07 del 16 giugno 2009 ha scritto:

vabbe tu evita di nominarmi che mi sono francamente rotto i coglioni di stare in bocca a gente come te, fai conto che io non esista, non riesci a portare mai rispetto, non hai la confidenza per nominarmi ogni tre post o fare il solito riferimento velato del menga, hai rotto i coglioni!!!!!!!!!! HAI FRANTUMANTO LE PALLE!!!

Mr. Wave (ha votato 9 questo disco) alle 20:14 del 16 giugno 2009 ha scritto:

E' quasi inammissibile che dia 6/10 a ''Seventeen Seconds'' 7/10 a ''Low'' 6/10 ad ''Hunky Dory'' 7.5/10 a ''In the Aeroplane Over The Sea'' O_O

ozzy(d) alle 20:20 del 16 giugno 2009 ha scritto:

mica siamo a scuola, che si accusa tizio di aver preso mezzo punto in più di caio, su...i voti sono figli di un ragionamento solido, che poi si puo' condividere o meno come tutte le cose umane.

RobertS alle 18:07 del 15 febbraio 2019 ha scritto:

I voti di Scaruffi sononil riflesso di ciò che piace a lui, di oggettivo c’è ben poco.

Mr. Wave (ha votato 9 questo disco) alle 20:25 del 16 giugno 2009 ha scritto:

no vabbè figurati, non la mettevo su questo piano, però se Scaruffi vuol autoencomiarsi come storico musicale, dovrebbe aver un metro di giudizio per lo meno obiettivo e realistico, almeno su quelle opere che incommensurabilmente sono a tutti gli effetti opere d'arte in musica (vedi; ''Low'' e ''Honky Dory'')

ozzy(d) alle 20:46 del 16 giugno 2009 ha scritto:

vabbè, tante altre opere d'arte le ha invece descritte benissimo, penso alle pagine su Tim Buckley ad esempio.... .ciò che trovo fallace o è che si dica che qualcuno, siccome ha gusti diversi dai nostri, abbia fatto danni o abbia i paraocchi....non mi sembra un punto di vista molto oggettivo.

Dr.Paul alle 20:58 del 16 giugno 2009 ha scritto:

se non ti sembra un punto di vista oggettivo sticazzi!! non cambia nulla! zero! scaruffi è quello che è, crescendo sono piu quelli che lo hanno mollato che quelli che lo hanno seguito, i voti segnalati sono imbarazzanti, puo averli argomentati come vuole sempre imbarazzanti rimangono, vuol dire proprio non aver capito nulla, o peggio ancora far finta di non aver capito nulla, un critico che va a simpatie non è una persona seria!! mi chiedo ancora come possa attecchire sugli over 15.

ozzy(d) alle 21:04 del 16 giugno 2009 ha scritto:

Che vada a simpatie è una tua impressione,anche un po' semplicistica, non è detto che sia la verità. Poi a me non è che interessi difendere Scaruffi, mi fanno però divertire le fazioni: scaruffiani devoti ( quelli convinti che Piero abbia scoperto pure la scissione dell'atomo) vs anti scaruffiani militanti ( quelli convinti che Scaruffi sia il perno di un complotto mondiale contro la Perfida Albione, che abbia fatto solo danni e che chiunque legga il suo sito si faccia plagiare). La verità sta spesso nel mezzo, si sa.

Roberto Maniglio (ha votato 8 questo disco) alle 21:28 del 16 giugno 2009 ha scritto:

Chiedo scusa...

Mi intrometto perché ho dato involontariamente inizio a questa tanto animata quanto inutile discussione su Scaruffi. Tanto mi sembra chiaro che ognuno rimarrà della propria impressione. Il messaggio che si intendeva far passare è che ascoltare musica e leggere le valutazioni in giro è sempre qualcosa che arricchisce, almeno perchè fa riflettere e permette ad ognuno di formare le proprie personali opinioni.

Dr.Paul alle 22:16 del 16 giugno 2009 ha scritto:

roberto fai bene a leggere scaruffi, anche io ci sono passato, impossibile criticare senza leggere. da quel che percepisco io la gente maturando prende le distanze da scaruffi, lo prende cosi per quello che è..., qui ognuno dice la sua, il problema non è il tuo aver dato inizio ad una discussione inutile, quanto la gente che cerca di prevaricare gli altri con le battute da osteria del pollo fritto, se gulliver vuole scendere ai vaffanculo...non ci sono problemi! IO NON VEDO L'ORA!!!

Roberto Maniglio (ha votato 8 questo disco) alle 22:25 del 16 giugno 2009 ha scritto:

Caro Paul, leggo Scaruffi così come leggo altri. D'altronde, se scaruffi si definisce nella sua home page come "libero pensatore", mi auguro che permetta altrettanta libertà di pensiero anche agli altri, senza offendere nessuno ovviamente.

Dr.Paul alle 22:30 del 16 giugno 2009 ha scritto:

certo certo, tutti noi siamo liberi pensatori...

ozzy(d) alle 22:45 del 16 giugno 2009 ha scritto:

Vorrei sapere quali sono state le mie "battute da osteria", ho solo fatto un commento scherzoso ul brit pop e zio Piero, mica delitto di lesa maestà....take it easy.

doopcircus alle 22:56 del 16 giugno 2009 ha scritto:

And now ...

PM, please

ozzy(d) alle 23:00 del 16 giugno 2009 ha scritto:

Vabbè, il bello è che tu rimproveri di non portare rispetto per gli altri e poi scrivi "mi chiedo ancora come ( Scaruffi)possa attecchire sugli over 15." dando implicitamente del deficiente a chi come Maniglio legge quel sito.....Adios.

Dr.Paul alle 23:01 del 16 giugno 2009 ha scritto:

non mi leggere piu fammi la cortesia, gente come te meglio perderla che trovarla

Dr.Paul alle 23:02 del 16 giugno 2009 ha scritto:

non ti aggrappare a maniglio ch en nc'entra niente, prenditi le tue responsabilità, gia due sere fa hai combinato lo steso casino!! SEI UN VIGLIACCO!!

doopcircus alle 23:07 del 16 giugno 2009 ha scritto:

And now ...

Pm, plase. Sul serio.

Comunque non ti aggrappare a Maniglio non suona male

target alle 23:12 del 16 giugno 2009 ha scritto:

Eh, doop, lo so: questi giovani che non hanno più rispetto per l'autorità... Su, ragazzi, leticare per scaruffi è out.

lev (ha votato 9 questo disco) alle 23:52 del 16 giugno 2009 ha scritto:

effettivamente "non aggrapparti a maniglio" credo sia una delle più belle battute involontarie (o no?) che ho sentito negli ultimi tempi:

Sor90 (ha votato 10 questo disco) alle 23:55 del 16 giugno 2009 ha scritto:

RE:

anche secondo me... DD (cavolo cosa ho combinato con un solo commento)

Alessandro Pascale (ha votato 9 questo disco) alle 0:08 del 17 giugno 2009 ha scritto:

voto

che si voglia o no un classico capolavoro. Anche se devo dire che gli preferisco molti altri album dei beatles

Roberto Maniglio (ha votato 8 questo disco) alle 1:25 del 17 giugno 2009 ha scritto:

Evviva!

Vengo citato più io di Scaruffi. Non posso che ringraziarvi e invitarvi tutti quest'estate al mare nel salento.

Sor90 (ha votato 10 questo disco) alle 1:32 del 17 giugno 2009 ha scritto:

RE: Evviva!

allora siamo quasi conterranei

dario1983 (ha votato 10 questo disco) alle 16:06 del 17 giugno 2009 ha scritto:

e chi sarà mai sto scaruffi??? il cardinal Ruini del rock??? non ha nessuna autorità morale. non è un profeta! seguitelo se v'interessa il suo pensiero, ma dibattere sui suoi scritti come se fosse goethe mi sembra un pò eccessivo, premettendo che ognuno è libero di dibattere su chi gli pare e piace, sia chiaro.

DucaViola (ha votato 10 questo disco) alle 16:58 del 20 luglio 2009 ha scritto:

Concept o no psichedelia o no, questo è un capolavoro assoluto. Rimango spiazzato da come ancora suoni tanto attuale. E' come ammirare la gioconda... dalla scherzosa "when I'm 64" alla sinfonica "A day in the life" è un sali-scendi di emozioni... tutto accuratamente cucito ad arte. Quando penso al 1967 a Londra penso a Sgt Pepper.

Utente non più registrato alle 19:03 del 11 dicembre 2009 ha scritto:

Il mio capolavoro dei Beatles. Ogni volta che sento Mr. Kite rimango allibita, A day in the life invece sconvolta. Mitichi! Lennon...e passala sta canna!

bart (ha votato 7 questo disco) alle 4:48 del 20 marzo 2010 ha scritto:

Bello ma troppo celebrato: se l'avesse fatto un altro gruppo non se lo ricorderebbe quasi nessuno.In quello stesso anno sono usciti dischi sicuramente migliori.

Luca Minutolo (ha votato 10 questo disco) alle 10:26 del 20 marzo 2010 ha scritto:

A Day In The Life vale da sola il prezzo del biglietto....è in assoluto la canzone pop perfetta

tramblogy alle 11:39 del 20 marzo 2010 ha scritto:

pop parola un pò forte per questa canzone...

però vale il prezzo del biglietto.

andrewdelarge (ha votato 8 questo disco) alle 17:12 del 10 aprile 2010 ha scritto:

Bell'album sicuramente... anche se forsè troppo pompato all'epoca, e anche oggi a quanto sento, definendolo come il manifesto della psichedelia. Importante opera a livello storico definita come il primo concept della storia o_O gli preferisco più revolver e abbey road, anche se è innegabile l'influenza sulla musica futura ( forse i pink floyd presero spunto dal brusio delle voci all'inizio di sergent pepper per usarle in "In the flesh-Run like hell-Waiting for the worms"?)

hiperwlt (ha votato 8 questo disco) alle 18:06 del 10 aprile 2010 ha scritto:

album importante, innegabile: ha dato, sia in campo musicale, che in parallelo, in termini mediatici, una spinta propulsiva al "rock" (nel senso più lato possibile). il disco mi piace, ma, ora, lo ascolto davvero col contagocce:le mie preferite sono la title track, "fixing a hole" e "a day in a life". al sergente però, preferisco rubber soul ( michelle, la "sitareggiante" norwegian wood, oltre alla già elencata "a day in a life", le mie preferite in assoluto dei beatles)

bart (ha votato 7 questo disco) alle 23:33 del 24 aprile 2010 ha scritto:

Molti lo definiscono il primo concept-album della storia, ma Freak Out! di Zappa (1966) allora? Lui si che era geniale.

RobertS alle 18:19 del 15 febbraio 2019 ha scritto:

Vero. Ma la genialità di Frank Zappa è rimasta circoscritta. La genialità dei Beatles di proporre concetti musicali innovativi e d’avanguardia per incastonarli in strutture musicali convenzionali è stato il motivo per cui vengono celebrati come il più grande gruppo di sempre. Una roba che solo ai più grandi è riuscita, e mi riferisco ai Beatles, a Bob Dylan, Velvet Underground e Pink Floyd.

tramblogy alle 0:16 del 25 aprile 2010 ha scritto:

eccoci qui...

2 coç°§*oni a leggere sempre le citazioni di altri artisti....e chi ha fatto prima e chi dopo..ma basta!

PetoMan 2.0 evolution alle 12:27 del 11 settembre 2010 ha scritto:

RE: eccoci qui...

Concordo con te Tramblogy. Sempre questi discorsi su chi una cosa l'ha fatta prima. Per me non conta tanto chi l'ha fatta prima, ma chi l'ha fatta meglio. E poi nessuno ha mai inventato qualcosa dal niente, è sempre stata una continua evoluzione, ogni cosa è venuta fuori come conseguenza di quel che c'era prima rivisto secondo una nuova prospettiva figlia a sua volta del suo tempo e di una voglia di cambiamento che, aldilà degli interpreti, avrebbe portato comunque a una ''innovazione''. Innovazione che spesso si associa troppo strettamente ad alcuni determinati artisti, i quali invece sono solo il risultato del cambiamento, non la causa.

DucaViola (ha votato 10 questo disco) alle 8:40 del 25 aprile 2010 ha scritto:

Jim Morrison è stato il primo a tirarsi fuori l'uccello sul palco...

tramblogy alle 10:36 del 25 aprile 2010 ha scritto:

apperò....

REBBY (ha votato 9,5 questo disco) alle 15:47 del 19 maggio 2010 ha scritto:

ehhh eheh

simone coacci (ha votato 8 questo disco) alle 15:51 del 19 maggio 2010 ha scritto:

RE:

Gli hai dato un "eh" in più che hai Doors. Non puoi mica, sai? Guarda che ti tengo d'occhio... ghghgh

REBBY (ha votato 9,5 questo disco) alle 15:59 del 19 maggio 2010 ha scritto:

Guarda che qui c'è un ehhh e due eh, hai (ahah)

Doors ho dato 4 eh (eheh)

alebabbo (ha votato 8 questo disco) alle 8:34 del 8 settembre 2010 ha scritto:

Leggevo che Scaruffi i voti li da con coerenza e tramite un ragionamento solido..ma però non mi riesco a spiegare ad es. il 7 dato agli AQUA e il 5 a Revolver..che, per me, risulta addirittura superiore a questo.

simone coacci (ha votato 8 questo disco) alle 10:55 del 8 settembre 2010 ha scritto:

RE:

Beh "I'm a barbie girl in a barbie world" ha fatto la storia...

alebabbo (ha votato 8 questo disco) alle 11:26 del 8 settembre 2010 ha scritto:

RE: RE:

Dai, allora aspetto una tua recensione..

simone coacci (ha votato 8 questo disco) alle 11:29 del 8 settembre 2010 ha scritto:

RE: RE: RE:

Ihihihih...come no: quand'ero ragazzino li avrei strangolati con i collant delle loro mamme quelli che l'ascoltavano. Non se ne poteva più.

alebabbo (ha votato 8 questo disco) alle 11:38 del 8 settembre 2010 ha scritto:

RE: RE: RE: RE:

Beh, un'ottima scusa per strappare i collant alle MILF!! Un'utilità l'avevano allora.

dario1983 (ha votato 10 questo disco) alle 16:57 del 8 settembre 2010 ha scritto:

Non so se è vero che Scaruffi ha dato 7 agli Aqua. Se fosse vero sarebbe l'ennesimo buon motivo per detestarlo.

alebabbo (ha votato 8 questo disco) alle 16:59 del 8 settembre 2010 ha scritto:
dario1983 (ha votato 10 questo disco) alle 17:02 del 8 settembre 2010 ha scritto:

RE: RE:

"Il gruppo vince in virtu` delle melodie, davvero memorabili. Gli arrangiamenti trasformano il tutto in un gioco disimpegnato".... Oddio, quest'uomo sta proprio male...

DucaViola (ha votato 10 questo disco) alle 17:57 del 14 settembre 2010 ha scritto:

Il ciccione dei Bad Manners è stato il primo a mostrare il culo a Sanremo...

Clap67 (ha votato 7 questo disco) alle 19:55 del 9 novembre 2010 ha scritto:

I Baffi

Non so se avete notato,ma la maggior parte delle band che hanno avuto un periodo di fiera esibizione di ipertricosi sul labbro superiore,hanno sempre fatto coincidere l'ornamento del labbro superiore,con un abbassamento della qualità delle loro opere.Penso all'evoluzione-involuzione di Freddie Mercury,da scintillante pomp-rocker fino a circa 1979,al synthetico macellaio baffuto paffuto e canottierato degli insopportabili hits degli anni '80.Anche i Beatles,madonna..mi lasciarono nel '66 fiero sostenitore delle chitarre acide di "And Your Bird Can Sing" e "Rain"per portarmi dritto nel mondo delle canzonette di Nonna Papera che serve il the addizionato di LSD??Che mestizia!!Bello,l'album,per carità..ma io preferisco i rari momenti in cui si intravede qualche momento eminentemente "rock".Fixing A Hole,Sgt Peppers Reprise,Lovely Rita,Getting Better.Anche "A Day In The Life",a parte il testo interessante mi sembra un po un pastrocchio messo apposta per stupire.She's Leaving Home,la malsopporto.Bello l'intermezzo da danza del ventre di Whitin You Without You,ma nonostante adori assolutamente i Beatles,questo disco mi sembra abbia resistito poco ad un ascolto decontestualizzato dal periodo in cui usci.Preferisco di gran lunga Revolver,Rubber Soul,o addirittura qualsiasi altro disco del primo periodo in cui erano solo una rock'n'roll band che,ogni tanto scriveva brani memorabili.

Liuk Pottis alle 10:10 del 15 novembre 2010 ha scritto:

Mmm...

Forse nessuno ricorda l'impatto che questo disco ha avuto negli anni '60...Se The Velvet Underground & Nico è stata la rivoluzione del rock, questa è stata la rivoluzione del pop. E ciò, se uno ci pensa bene, è indiscusso.

folktronic (ha votato 6 questo disco) alle 10:25 del 15 novembre 2010 ha scritto:

Non mi entusiasma. Per me, decisamente datato.

BeckChurry (ha votato 7 questo disco) alle 23:02 del 18 novembre 2010 ha scritto:

Sgt Peppers è sicuramente un simbolo culturale di quel periodo e dal punto di vista musicale è un interessante esperimento di rock psichedelico applicato alla musica pop, tuttavia rimane un lavoro sopravvalutato.

Inoltre non si può negare che il mito di quest'album è stato ruffianamente costruito speculando sulla fama dei Beatles e sulla moda di quel tempo.

DucaViola (ha votato 10 questo disco) alle 16:22 del 21 novembre 2010 ha scritto:

a me sembra tutto tranne che datato. "I day in the life" è un capolavoro visionario. "Sgt Pepper reprise" è dinamite. Being for the benefit of mr Kite" è stramba e geniale... giusto per citarne tre. Trovo di gran lunga più datate certe cose prolisse dei Genesis con quegli assoli barocchi. Questo è un disco molto asciutto per l'epoca e arrivava subito al nocciolo. Poi ovviamente può non piacere, ma non credo proprio che sia stato sopravvalutato

Totalblamblam (ha votato 10 questo disco) alle 17:57 del 21 novembre 2010 ha scritto:

RE:

parole sante ducaviola suona ancora fresco e godibile sto disco mentre genesis yes e compagnia bella mi strafracassano i santissimi..per non dire che per me se revolver è forse superiore dal punto di vista compositivo da quello sonico produttivo il sergente se lo mangia di brutto

Dr.Paul alle 18:36 del 21 novembre 2010 ha scritto:

stoke e duca, voi che sembrate due esperti mi spiegate cosa significa : "non si può negare che il mito di quest'album è stato ruffianamente costruito speculando sulla fama dei Beatles e sulla moda di quel tempo."?? a me sembra una assurdità senza precedenti, ma nn sono un esperto potrei sbagliare! cioè il mito come si costruisce? degli esperti di tutto il mondo si ritrovano in una grotta dell'oceania o dell'asia e decidono di alimentare un mito cosi dal nulla e alla cazzo di cane? e confermano lo status di mito all'alba di ogni nuovo decennio? ma i miti si possono creare alla cazzo di cane? cosi dal nulla? quindi gli alimentatori di mito si sono ritrovati nei '60 e hanno creato la laggenda, poi gli esperti si sono ritrovati nei 70 con le new entry (xche ci sono new entry anche nell'intellighenzia critica), poi le nuove generazioni si sono riviste sempre nella stessa grotta negli 80/90/00, e continuano ancor oggi ad alimentare il mito? e poi vorrei chiedere: il mito come si costruisce ruffianamente? cioè questi super esperti che si sono avvicendati nei decenni e che si riunivano segretamente nella grotta, segretamente ripeto, chi dovevano arruffianarsi gli appassionati? e per ricavarci cosa? oppure i beatles stessi? erano leccapiedi di mcartney? ed infine come si può speculare sulla fama dei beatles alimentando il mito? un conto che lo faccia la casa discografica, ma come puo riuscirci la critica , e coem fa il suo parere ad attecchire sul popolino? quindi per intascare cosa? gloria o soldi? solo gloria credo! chi parlava bene dei beatles prendeva soldi?? e da chi li prendeva? magari rispondetemi senza fare nomi altrimenti mandiamo in galera qualche dirigente della EMI! grazie in anticipo!

Totalblamblam (ha votato 10 questo disco) alle 18:58 del 21 novembre 2010 ha scritto:

RE:

hai preso dell'acido cattivo oggi? LOL i miti non si spiegano così facilmente, sono come i simboli vanno solo intuiti nelle loro potenzialità di significa(n)ti sempre nuovi...sto per uscire lascio al duca il trip lisergico ...

Dr.Paul alle 19:00 del 21 novembre 2010 ha scritto:

dove vai a "farti lo strand"?

Totalblamblam (ha votato 10 questo disco) alle 19:03 del 21 novembre 2010 ha scritto:

RE:

no la belfagor LOL speriamo che abbia ancora un po' di voce ghhghg

DucaViola (ha votato 10 questo disco) alle 23:50 del 21 novembre 2010 ha scritto:

Ovviamente non c'è nessuna grotta e nessun gruppo di loschi intento a creare miti. I miti nascono per esigenza. E' il tacito accordo di ogni epoca... nei 60 i beatles (come altri) sono entrati nella leggenda per un motivo molto semplice... non perché qualcuno ha speculato o via dicendo, ma perché i beatles hanno espresso in pieno il giusto spirito di quegli anni... impegno, spensieratezza e ottimismo. I beatles erano giovani, erano i giovani... punto, non c'è molto altro da dire. Il loro merito è stato far tesoro di questa opportunità e non buttarla alle ortiche... infatti ci hanno lasciato dei grandissimi album.

andrewdelarge (ha votato 8 questo disco) alle 23:53 del 21 novembre 2010 ha scritto:

e soprattutto non si sono sputtanati capendo il momento in cui farla finita...

andrewdelarge (ha votato 8 questo disco) alle 23:54 del 21 novembre 2010 ha scritto:

e soprattutto non si sono sputtanati capendo il momento in cui farla finita...

BeckChurry (ha votato 7 questo disco) alle 0:29 del 22 novembre 2010 ha scritto:

Il commento non riguardava i Beatles ma soltanto l'album in questione. Non c'è dubbio che i Beatles abbiano realizzato grandi album e ottime canzoni, ma la fama di Sgt. Peppers è dovuta al fatto che il lavoro è stato presentato come un'opera rivoluzionaria e d'avanguardia. Se non l'avessero fatto i Beatles Sgt Peppers sarebbe soltanto "un interessante album di musica pop".

DucaViola (ha votato 10 questo disco) alle 7:54 del 22 novembre 2010 ha scritto:

RE:

sì ma che vuol dire se non l'avessero fatto i beatles? Di fatto è una loro creazione. Anche se "mellon collie" non l'avessero fatto gli smashing pumpkins non avrebbe avuto lo stesso successo, o "actung baby" gli U2. Ovvio che essere i beatles è un valore aggiunto. Ma non toglie nulla all'opera che trovo, ripeto... asciutta per l'epoca, ben dosata e piena di grandi pezzi. Un'altra cosa che mi piace è il fatto che i beatles non si sono mai ripetuti, ogni album era diverso dall'altro... e questo fino allo scioglimento (calcola che il sergente viene dopo svariati dischi)... e senza mai sputtanarsi (come già detto prima di me). Non è forse un gran merito?

Dr.Paul alle 9:27 del 22 novembre 2010 ha scritto:

quindi anche sticky fingers va ridimensionato, nn fosse uscito a nome rolling stones non se lo sarebbe filato nessuno? sarebbe stato solo un interessante album di pop rock,,,,ma niente di demoniaco? anche wish you were here parliamoci chiaro...nn fosse uscito a nome pink floyd cosa sarebbe? niente...gilmour è il solito chitarrista che fa le pentatoniche come ogni ragazzino brufoloso che si esercita nella sua stanzetta!

NathanAdler77 (ha votato 10 questo disco) alle 0:13 del 24 novembre 2010 ha scritto:

And life flows on within you and without you.

Brian Wilson è finito al manicomio per codesto dischetto: troppa frustrazione, troppa competizione, troppa drrroga...Serve altro? Epocale manifesto pop-psichedelico, racchiude un mondo lisergico e surreale un po' come nei libri di Lewis Carroll. I baronetti all'lsd fanno la Storia, tutto il resto è chiacchiere & distintivo scaruffo. "A Day In The Life" apre le porte dell'immortalità. E che lo spirito imperituro del Libero Pensatore possa perdonarmi.

Utente non più registrato alle 13:33 del 24 novembre 2010 ha scritto:

Wilson impazzì perché i suoi remavano contro ed era già bello fragile di suo, e quando non si presentò in studio il giorno in cui "Smile" avrebbe dovuto essere editato ( il 22 maggio 67), facendo di fatto abortire quel leggendario disco, Sgt.Pepe nn era ancora uscito...

Lezabeth Scott alle 14:03 del 24 novembre 2010 ha scritto:

Nooo Grant, sei pazzo a citare queste date? Questo vale per noi comuni mortali. I Beatles erano prima e dopo, sopra e sotto, davanti e dietro, in alto e di lato, come il superuomo di Nietzsche!!!

DucaViola (ha votato 10 questo disco) alle 14:29 del 24 novembre 2010 ha scritto:

Il fatto che Brian Wilson fosse in competizione con il sound dei Beatles è storia risaputa. Che fosse uscito prima un disco o l'altro o in contemporanea poco cambia. E che poi si debba comunque e sempre citare la presunta paranoia, fanatismo ed errata percezione del reale di chi ascolta (anche) i Beatles in questo sito è storia quanto gli stessi Beatles. Di solito me ne frego abbastanza delle date, cerco di rapportare il tutto ad un contesto epocale più ampio, e reputo Sgt Pepper (non credo si essere un folle visionario) uno degli album cardine dei 60. Cazzo c'azzecca il superuomo?

Dr.Paul alle 14:53 del 24 novembre 2010 ha scritto:

eee il 22 maggio ormai il pepper era bello che incellophanato e già caricato sui furgoni di consegna! uno nn impazzisce xche i suoi gli remano contro dai...che fosse fragile di suo ovvio, in condizioni normali nessuno va fuori di testa per un disco!

ozzy(d) alle 14:55 del 24 novembre 2010 ha scritto:

si, infatti il 21 maggio 67 wilson lo aveva scaricato su soulseek, ascoltato ed era impazzito di colpo ghghghgh

Dr.Paul alle 15:00 del 24 novembre 2010 ha scritto:

lollllllll no ma tra loro si scambiavano gli acetati....veramente!

Totalblamblam (ha votato 10 questo disco) alle 21:00 del 24 novembre 2010 ha scritto:

RE:

confermo per quanto possa valere la cosa ghghhg

il sergente nacque come "risposta" a pet sounds (macca e martin l'hanno sempre affermato) sia a livello compositivo(un esempio dei tanti che si possono rintracciare è il basso di here today in with a little help from my friend e getting better), per non dire della spazialità del sound che in revolver non trovi (qui si ricollega al wall of sound che wilson ha sempre avuto come modello)e a livello creativo di concept album entrambi spuri

ozzy(d) alle 15:04 del 24 novembre 2010 ha scritto:

dici? boh io aspetterei sam jack per dare giudizi autorevoli, gli acetati non so se siano vera arte o meno, o compositivamente artistici.

dario1983 (ha votato 10 questo disco) alle 15:28 del 24 novembre 2010 ha scritto:

Ogni decennio ha avuto il suo "mito". Negli anni '60 i Beatles, nei '70 gli Stones e i Pink Floyd, negli '80 gli U2, nei '90 i Nirvana. E' innegabile che ognuna di queste band avesse una marcia in più rispetto ai loro contemporanei, mica si diventa dei semi-dei perchè lo decide la EMI o la Atlantic Records. A mio avviso comunque è idiota il concetto stesso di "mito": una vera e propria (auto)restrizione mentale. Per il semplice motivo che pontificando una band a livello trascendentale corriamo il rischio di essere poco obiettivi e di spacciare diarrea per diamanti... e la maggior parte delle band-mito di diarrea ne hanno prodotta tanta, assieme ad imprescindibili diamanti. La mente vola agli Stones di Black and Blue, agli U2 di Pop. Se dei comuni mortali avessero prodotto aborti simili, sarebbero finiti a fare i muratori... ma loro sono miti!!! E il mito è come il porco: non si butta nulla!

NathanAdler77 (ha votato 10 questo disco) alle 16:12 del 24 novembre 2010 ha scritto:

RE:

Il manovale al lavoro di fronte il mio appartamento dubito sia in grado di scrivere "Hot Stuff", "Hand Of Fate" o "Memory Motel"...Poi tutto è possibile in questo pazzo, pazzo mondo di tasse: ad esempio un Cosentino parente dei casalesi e coordinatore del PDL campano. E magari se hai il baffo giusto ci scappa anche il riff di "Discoteque".

dario1983 (ha votato 10 questo disco) alle 16:22 del 24 novembre 2010 ha scritto:

RE: RE:

S'è per questo il manovale di fronte casa tua non riuscirebbe a scrivere nemmeno la peggiore canzone di Gigi D'Alessio, ma ciò non significa che "Non dirgli mai" è frutto di una mente superiore.

REBBY (ha votato 9,5 questo disco) alle 16:28 del 24 novembre 2010 ha scritto:

Occhio a quel che dite eh anche Edda è un manovale!

dario1983 (ha votato 10 questo disco) alle 16:30 del 24 novembre 2010 ha scritto:

RE:

chi è Edda?

REBBY (ha votato 9,5 questo disco) alle 16:41 del 24 novembre 2010 ha scritto:

Scrivilo in alto dove c'è scritto cerca...

dario1983 (ha votato 10 questo disco) alle 16:49 del 24 novembre 2010 ha scritto:

RE:

Ah Rampoldi! Pensavo ti riferissi a qualcuno dell'area commenti. Non è nelle mie grazie. Per quanto mi riguarda potrebbe tornare a fare il manovale.

NathanAdler77 (ha votato 10 questo disco) alle 17:17 del 24 novembre 2010 ha scritto:

RE: RE:

Edda costruisce ponteggi e cantava "Uomini"...Guarda che il manovale ha una sua utilissima dignità, esattamente come i gadget cartacei del vinile di Sgt.Pepper (ideati da un innegabile "mente superiore").

dario1983 (ha votato 10 questo disco) alle 17:30 del 24 novembre 2010 ha scritto:

RE: RE: RE:

Che il manovale abbia un'utilissima dignità non ci sono dubbi, figuriamoci se ci mettiamo a fare discriminazioni. Il senso del mio discorso era che una band di modesto prestigio, se avesse pubblicato un album oggettivamente inutile (almeno se paragonato ai precedenti dei Glimmer Twins) come Black and Blue, avrebbe chiuso definitivamente (da qui l'esempio del muratore). Mentre ai "miti" si predona tutto: "E vabbè, Richards era pieno di eroina", "Jagger si era montato la testa", "Wood non si era ancora inserito al top" e cazzate simili.

Infine non fatemene una colpa se Edda proprio non mi piace.

DucaViola (ha votato 10 questo disco) alle 8:54 del 25 novembre 2010 ha scritto:

Comunque se parliamo degli album di quell'epoca, a prescindere da cosa è uscito prima o dopo, devo dire che "Pet Sound" non mi fa impazzire. Lo trovo discontinuo rispetto a Sgt Pepper. Secondo me i Beatles gli hanno fatto un culo come un secchio ai Beach Boys. Forse sarò il solito fan poco attendibile... ma per me è così. Ho provato a farmelo piacere dal momento che molti gridano al capolavoro... ma proprio non mi piace.

andrewdelarge (ha votato 8 questo disco) alle 10:50 del 25 novembre 2010 ha scritto:

A prescindere dai gusti personali è di dovere ammettere che "Pet Sounds" sia uno tra i più grandi capolavori di quel periodo, pensando anche a come è stato realizzato con Wilson praticamente isolato a dar forma e corpo alla musica che aveva in testa.. già nei Beatles la situazione era diversa poichè Lennon e Mccartney perlomeno avevano l'appoggio di Epstein e di George Martin, lui invece non aveva nessuno in quel senso ( e ciò fu una delle cause dell'aborto del progetto Smile). Riguardo alla concettualità dei due album io la trovo più preponderante in Pet Sounds che nel Sgt Pepper, non che sia una nota di merito ma è anche vero che non si deve far passare un album per un concept quando ogni canzone, a detta dello stesso Lennon, possono stare in qualsiasi altro album

Clap67 (ha votato 7 questo disco) alle 10:53 del 25 novembre 2010 ha scritto:

Pet Sounds Vs. Sgt Peppers?

Pet Sounds mi sembra molto più di maniera.Non capisco se chi ne ha parlato in termini positivi come "migliore di Revolver e di Pepper" l'abbia davvero mai ascoltato.

Intendiamoci è un disco fantastico,soprattutto a livello compositivo,"You Still Believe In Me" è commovente,cosi come "God Only Knows" e cosi via.Mi sembra un buon prodotto,ma lontano anni luce dalla qualità dei brani di Revolver,soprattutto per quanto riguarda la vena rock presente in brani come "And Your Bird Can Sing" o "Taxman" e totalmente assente nei brani di "Pet Sounds".Anzi,la produzione del disco dei Beach Boys mi ricorda altre cose di qualità assoluta ma lontanissime dal rock.Ci sento echi di Burt Bacharach,e persino dei brani di Neil Diamond che nello stesso periodo stava scrivendo per band come i Monkees!Alcune delle sonorità "alternative" come l'uso in un certo modo delle percussioni,presente in Pet Sounds è similissimo all'intenzione di certi lavori jazz tipo "Soul Bossa Nova" di Quincy Jones,e il lavoro sulle sonorità restituisce un risultato simile a certi lavori fatti sui dischi della RCA Italiana da arrangiatori come Morricone.

DucaViola (ha votato 10 questo disco) alle 11:55 del 25 novembre 2010 ha scritto:

beh... io non ho mai parlato di Sgt Pepper come di un disco "concept"; ho solo detto che per me Pet Sound è più discontinuo. Sgt Pepper mi da un senso di uniformità e sicurezza compositiva che Pet Sound, pur con alcuni guizzi interessanti, non riesce a darmi, non convince il sottoscritto. Se dovessi pensare ad alcuni titoli topici di album dell'epoca che in maniera diversa hanno rispecchiato il momento, oltre che del Sgt Pepper, parlerei di The Piper at Gates Down" dei Pink Floyd, di "Surrealistic Pillow" dei Jefferson Airplain, del disco con la banana dei Velvet Underground, di Fifth Dimension dei Byrds. Insomma... Pet Sound lo trovo inferiore.

bill_carson (ha votato 5 questo disco) alle 22:06 del 25 dicembre 2010 ha scritto:

amo i Beatles per Revolver e White Album, ma...

SGT. Pepper non l'ho mai amato. A Day In The Life è meravigliosa(molto merito va a Martin), Lucy piuttosto bella, Fixing A Hole discreta. Il resto lo trovo decisamente mediocre. Me ne frego dell'influenza esercitata su altri, non sono uno storico. Conosco benino il '67 e credo che in quell'anno siano uscita minimo una quindicina di dischi migliori.

REBBY (ha votato 9,5 questo disco) alle 8:45 del 27 dicembre 2010 ha scritto:

"Conosco benino il '67 e credo che in quell'anno siano usciti minimo una quindicina di dischi migliori."

E' un opinione rispettabile e condivisa anche da altri musicofili. Dirò di più posso anche immaginarmi la "tua quindicina". Però un anno cruciale e mitico come il 67 ha prodotto minimo (ma facendo i tirchi eh) una trentina di album che, a posteriori, meritano ben più della sufficienza. Il voler dare al 16°, o giù di li, una chiara insufficienza a me sembra da "sborroni", magari nel tuo caso sbaglio eh, ma la sensazione al momento è quella.

bart (ha votato 7 questo disco) alle 22:12 del 27 dicembre 2010 ha scritto:

Dare un'insufficienza a Sgt Pepper è ingeneroso secondo me, ma IraKaplan ha ragione quando dice che ci sono almeno 15 album migliori di questo usciti nello stesso anno.

Dr.Paul alle 23:10 del 27 dicembre 2010 ha scritto:

bart l'elenco gia lo hai fatto sotto revolver, eheheh lasciamo perdere.... e il 1967 lo conoscono tutti, sono tutti piu svegli di quanto si possa credere!

DucaViola (ha votato 10 questo disco) alle 9:44 del 28 dicembre 2010 ha scritto:

"Ci sono almeno altri 15 album migliori"... è oggettivo? cavolo che piglio. ma come si fa a dire una cosa del genere? Su quali basi? Ecco che si torna a parlare d'arte in maniera pragmatica. Se sgt pepper non piace amen... a me non piace la musica dei Genesis... e allora? Poi, e questa è una costante... e mi fa morire dal ridere: ho notato che chi non ama i Beatles incolpa loro per i brani che considera mediocri ed incorona George Mertin quando si parla delle loro cose migliori. Insomma, se scrivevano "canzonette" era colpa loro e se partorivano capolavori non era merito loro. Quindi i Beatles esistevano solo grazie ad un mago del banco mentre gli altri misicisti erano una folla di hippie siderali in balia di loro stessi... puri geni di pianeti lontani... hahahah.... MA MI FACCIA IL PIACERE!!! come diceva il buon vecchio De Curtis.

Marco_Biasio (ha votato 7 questo disco) alle 20:57 del 30 dicembre 2010 ha scritto:

RE:

A regà, qui però si sta facendo integralismo, eh. Il povero IraKaplan ha solo detto che Sgt. Pepper non gli è mai piaciuto. Ha pure premesso di adorare Revolver e il White Album, non capisco perchè tutto questo astio. Che nel '67 siano usciti dischi migliori di questo (nemmeno il mio preferito dei Beatles) mi pare tranquillamente evidente (senza ritirare fuori banane e cazzi vari). Si può discutere se merita o meno l'insufficienza solo perchè non rientra nel novero dei "15 prediletti", ma onestamente non mi piace il muro contro muro fine a sè stesso.

Dr.Paul alle 10:25 del 31 dicembre 2010 ha scritto:

aspetta aspetta marco, che queste discussioni siano in parte ridicole sono d'accordo. vanno prese anche così però, un po di cazzeggio serio e basta... ma nn c'è muro contro muro... inutile ripetere la solita pappardella sui gusti personali, puoi preferire anche un disco del 67 di gianni morandi a pepper...non c'è problema, dal momento poi che la gente se ne frega dell'influenza esercitata e/o degli storici...va tutto bene! anche morandi! a me premeva solo far sapere che il 1967 come anno musicale lo conoscono tutti!! ma tutti tutti!! per qualcuno è assurdo mettere pepper prima del 15° posto, per altri è altrettanto assurdo non metterlo tra i primi tre, e riguardo il discorso dell'unico brano valido del disco ne vogliamo parlare? gran parte del merito è di george martin. come dire: di nevermind mi piace solo lithium...ma gran parte del merito è tutto di butch vig, oppure di hendrix mi piace solo hey joe ma il merito è tutto di chandler, di dark side of the moon mi piace solo breathe...ma il merito è di alan parsons. insomma quando si parla di beatles ho l'impressione si debba per forza sfiorare l'assurdo.

DucaViola (ha votato 10 questo disco) alle 16:51 del 2 gennaio 2011 ha scritto:

... ma infatti il problema non è il gusto musicale, o ciò che si preferisce rispetto a questo o quello. Il fatto è che "ci sono almeno 15 album superiori"... "è merito di george martin"... "sono meglio gli stones perché demoniaci"... "nel 67 è uscito flip flup flap che stava avanti"... "i fan dei beatles sono rie di particolarmente aggressivi". Insomma... na serie di boiate.

dalvans (ha votato 8 questo disco) alle 15:25 del 23 settembre 2011 ha scritto:

buono

Buon disco

Giuseppe Ienopoli alle 15:19 del 4 settembre 2012 ha scritto:

... anche io ho un vecchio piatto Akai! ... ma Lucy non ha un papà di nome Lennon ...

KandyKorn (ha votato 3 questo disco) alle 16:21 del 7 settembre 2012 ha scritto:

The Beatles? Fuffa. Proprio come i Sex Pistols per il punk, i Nirvana per il grunge... da alcuni addirittura ritenuti un passo avanti a tutti, quando in realtà sono sempre stati almeno tre passi indietro! E pensare che nel 67 uscivano dischi epocali come The Velvet Underground & Nico, The Piper at the Gates of Down, The Doors, Forever Changes, Disraeli Gears, Safe as Milk, Absolutely Free, Are You Experienced, Songs of Leonard Cohen, The Grateful Dead, Surrealistic Pillows, Goodbye and Hello ed altri... e tutti ad osannare i 4 mediocri baronetti, pffff.

Piero Scalosci alle 18:25 del 18 aprile 2019 ha scritto:

Se sono stati più celebrati di altri è anche perchè, oltre ad essere nettamente più famosi e ad avere una carriera già abbondantemente celebrata, forse dei meriti artistici/musicali li avevano davvero. Stiamo parlando di un gruppo costituito da 4 componenti che hanno tutti una voce riconoscibile, creano arrangiamenti e melodie distinguibili, immediate, facili ma non banali. Il fatto che abbiano scritto canzoni canticchiabili non significa che non gli si debba dare importanza. I Beatles hanno creato un loro modo di esprimersi, un originale linguaggio Pop all'interno del mondo Rock. Certo non avranno creato da zero un genere musicale (a nessuno si chiede tanto...). John Lennon o Paul McCartney alla radio li riconoscerebbe anche un sordo, perchè hanno stile e personalità. Stessa cosa si può dire dei Sex Pistols o dei Nirvana. E' esistito un personaggio come Johnny Rotten prima di lui? Il modo di cantare che aveva pensi che l'abbia copiato da altri? Idem vale per Kurt Cobain, ma non perchè era famoso...E' diventato famoso perchè aveva qualcosa da dire. Certo, poi non vale per tutti questo discorso; mi vengono in mente varie boy band o artisti di pop plastificato insulsi ma ahimé divenuti fenomeni planetari, quelli si che sono anonimi e senza meriti, ma bisogna sapere distinguere la cioccolata dalla merda.

alekk (ha votato 9 questo disco) alle 15:04 del 15 aprile 2013 ha scritto:

grande disco ma in quell'anno ne sono usciti di superiori tra Pink Floyd Doors Velvet Underground Jefferson Airplane e Grateful Dead. Penso però che il loro vertice artistico sia Abbey Road.

Dr.Paul alle 16:35 del 15 aprile 2013 ha scritto:

periodicamente o ciclicamente salta fuori qualcuno a ricordarci che il disco in questione è molto bello, ma nel 1967 sono usciti dei capolavori di inenarrabile bla bla bla! come se fosse una peculiarità dei beatles o dell'anno 1967. ma xche nel '73 non sono usciti dischi migliori di dark side of the moon o chi per lui? nel '68 non sono usciti dischi migliori di Electric Ladyland o chi per lui? nel '72 non sono usciti dischi migliori di Foxtrot o chi per lui?nel 1982 non sono usciti dischi migliori di pornography o chi per lui? la risposta sarà sempre : certo che sì!

REBBY (ha votato 9,5 questo disco) alle 16:49 del 15 aprile 2013 ha scritto:

Hai ragione Doc (su tutti gli esempi, ma potevi farne uno anche su Abbey road ed il 69 eheh). Tra l'altro mi pare che nessuno sostenga qui la tesi contraria e quindi è ancora più strana sta storia dei cicli (son baronetti mica marchesi eh ghgh).

alekk (ha votato 9 questo disco) alle 13:49 del 19 aprile 2013 ha scritto:

okok sgt pepper è un discone e stop. visto che sta diatriba copre 120 commenti

gull alle 16:16 del 19 aprile 2013 ha scritto:

scaruffi ha fatto danni irrimediabili, sembrano adepti di una setta, altro che grillini eheheheh (sono ironico e leggero nello spirito, non vi incazzate).

Piero Scalosci alle 18:35 del 18 aprile 2019 ha scritto:

Questa è la classica tendenza snob, finto-colta e smaccatamente ignorante di chi ha solo dentro tanta invidia e pregiudizi. Va di moda stroncare i classici solo perchè tali e per giunta perdendo completamente di vista la cosa primaria e fondamentale: la musica, l'ascolto, l'emozione che l'arte trasmette all'utente. Ci si basa su pregiudizi e non si realizza la vera importanza delle cose. A tutti piacerebbe aver dipinto la Gioconda, ma chi non ci è mai riuscito dirà sempre che è un quadro di merda. Per cui avanti, cari stroncatori di sto cazzo...avanti sparate fuori i 200.000 dischi più geniali di Dark Side o Sgt Peppers...usciti nello stesso anno, che però sono rimasti nel cassetto e (purtroppo) la storia non l'hanno segnata.

P.S. Mio nonno nel '55 inventava da solo, nel garage di casa, il Rock Psichedelico, dieci anni in anticipo...Però ha registrato solo un nastro rimasto in casa...peccato.

Lezabeth Scott alle 17:19 del 19 aprile 2013 ha scritto:

alekk poi suole attribuirsene le citazioni più suggestive...

ThirdEye (ha votato 7,5 questo disco) alle 2:07 del 25 dicembre 2013 ha scritto:

Sempre preferito di gran lunga Magical Mystery Tour a questo. E il White Album, forse il mio preferito dei quattro.

unknown (ha votato 9 questo disco) alle 11:11 del 25 dicembre 2013 ha scritto:

come al solito la musica dei beatles fa discutere...eppure leggi i libri di parecchie band dell'epoca tutti menzionano i beatles

il disco in questione per me è un capolavoro anche se gli preferisco revolver

questo disco in compartecipazione con altri anche probabilmente migliori che avete citato sopra..hanno causato l'unica vera estinzione di massa della musica antecedente..( altro che il punk)

basta ascoltare la musica dal 60 al 65 e quella dopo il 67( il 66 lo considero di passaggio tra una cosa e l'altra)

la gente dell'epoca si trovo addirittura spaesata ma ovvio...la musica cambio radicalmente

pensiamo a noi oggi che ascoltiamo un certo tipo di musica..e di colpo non esistesse più

questo lavoro dei beatles è ottimo...ma certo come dite voi usci di meglio..il fatto che sia più menzionato

e perchè i beatles rimangono il gruppo più famoso di sempre

questo perchè i beatles non inventarono certo il rock

il loro merito consiste nel fatto che fecero venire a tutti la voglia di suonarlo

Mattia Linea (ha votato 7 questo disco) alle 21:46 del 17 agosto 2014 ha scritto:

Di fronte a questo disco si rimane quasi intimoriti a causa della mole di commenti, recensioni e altarini che ha creato. Personalmente, lo trovo un disco assolutamente geniale, però con le orecchie di un ragazzo del 1967: ascoltato nel 2010, invece, perde moltissimo di valore. Le perle ci sono lo stesso (le prime tre tracce sono una più bella dell'altra), ma a mio parere non è il disco migliore dei Beatles: la magia, la pazzia e il genio dei quattro la si può ritrovare in altri album ("Revolver, "White Album", "Rubber Soul") in maniera molto più meritevole. Tuttavia, risulta un buon album, ascoltabile e godibile.

Giuseppe Ienopoli alle 0:51 del 18 agosto 2014 ha scritto:

@Mattia

... perfettamente in Linea con te sulla genialità e "le orecchie di un ragazzo del 1967", ma Sgt. Pepper's diventò da subito il disco più emblematico dei Beatles, quello delle novità che non ti aspetti, l'ibrido che taglia con il passato e nello stesso tempo ne rappresenta la sintesi evolutiva ... in tal senso non è comparabile con gli altri.

Sgt. Pepper's non è un disco ... è il disco ... capace di racchiudere in "un giorno della vita" ... una vita intera!

Mattia Linea (ha votato 7 questo disco) alle 9:23 del 18 agosto 2014 ha scritto:

Non sono d'accordo. Io ho trovato più rivoluzionario Revolver, molto più orientaleggiante e ispiratore verso i gruppi a venire. In "Sgt. Pepper" le prime tre canzoni sono splendide, poi ho provato una sensazione di (mi si passi il termine) indifferenza verso gli altri brani. Premetto che i Beatles sono, a mio parere, la band migliore di tutti i tempi: dopo aver visto la classifica di Rolling Stone e le migliaia di articoli scritti mi aspettavo di più, tutto qui.

Dr.Paul alle 10:14 del 18 agosto 2014 ha scritto:

be' in sgt pepper più che le prime tre...c'è l'ultima che è il pezzo di una intera carriera!! anche io non riesco a seguire il discorso del 2010 contro il 67.... (un disco fico nel 67 e irrimediabilmente datato nel 2010 è un disco di merda, non contiene nulla di geniale) o le classifiche di rolling stone, o la pazzia e magia che fanno la differenza su revolver...!

Mattia Linea (ha votato 7 questo disco) alle 10:25 del 18 agosto 2014 ha scritto:

Beh, per rendere meglio l'idea: "Surrealistic Pillow" dei Jefferson Airplane. Ascoltato in quegli anni indubbiamente sarà stato un capolavoro di psichedelia, ma adesso è impossibile non avvertire un senso di spaesamento. Semplicemente, gli anni sono passati e ti rendi conto che non puoi godere a pieno di una novità assoluta come può essere stato "Sgt. Pepper" perchè hai nelle orecchie quarant'anni e più di musica e tutto ti appare già ascoltato, datato, classico. E' una constatazione molto triste, me ne rendo conto. Fortuna che questi artisti erano talmente mostruosi che rimangono, in un certo senso, innovativi anche adesso.

Dr.Paul alle 11:07 del 18 agosto 2014 ha scritto:

il tuo discorso ci sta, specialmente se avverti questo feeling per tutte le band di un certo periodo......lasciami dire però che non invidio la tua condizione eheheh!! elton john o i supertramp, o i queen li sento super datati, vecchi muffosi!! jefferson, genesis, beatles, barrett....NO!

Utente non più registrat (ha votato 5 questo disco) alle 11:52 del 20 agosto 2019 ha scritto:

Potrei benissimo tacere e tenermi per me il mio giudizio, visto lo status di "intoccabile" che possiede dal '67 a causa di accorte campagne pubblicitarie e dell'amore incondizionato dei fan (la seconda spesso provocata dalla prima). Ma il mio amore per i capolavori del '67 mi impedisce di farlo.

Scaruffi mette i voti a caso? In questo caso sono d'accordo, Sgt. Pepper's non merita un 7. Merita un bel cinque, piuttosto Revolver meritava un 7. Questo album è noioso come guardare una partita a scala 40, di una vuotezza di contenuti allucinante. Dei testi non ne parlo perché fanno tutti schifo, manca persino la profondità di una Eleanor Rigby che in Revolver c'era; ma i testi non contano, sono le musiche a lasciarmi perplesso: uno spudorato riciclaggio del loro vecchio materiale (McCartney comincia un po' a rompere il cazzo con i suoi passi da vaudeville, Harrison comincia a rompere il cazzo con il suo star che ha già usato nello scorso album anche basta, Lennon pure come le sue Lovely Rita ma anche basta, eccetera), nascosto dalla produzione eccellente di Martin. O meglio, ci ha provato a nascondere i difetti in fase di scrittura, ma non ci riesce un tubo perché mi annoia davvero tanto.

Certo, Lucy in the Sky e A Day in the Life (soprattutto) potrebbero salvare l'album. Potrebbero. Ma io non intendo certo salvarlo, vista tutta la pubblicità che gli è stata fatta ci pensano i fan a salvarlo, che si rifiuteranno sistematicamente di ammettere che si tratta di un album di canzoni MEDIOCRI.

Between the Buttons gli rompe il culo a questo concept di emozioni "un tanto al chilo" senza ispirazione.

Vito (ha votato 6,5 questo disco) alle 19:45 del 25 dicembre 2019 ha scritto:

Disco sopravvalutato e oggi tremendamente invecchiato;soffre inaniera terribile il confronto con Ruben soul e revolver e coi grandi dischi del 67:the piper at the gates of dawn,absolutely free,safe as milk, surrealistic pillow, i primi due dei velvet e il primo dei doors. Un solo grande classico,a day in the life;troppo poco per giustificare il credito di cui ha sempre goduto .