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R Recensione

9/10

Late of the Pier

Fantasy Black Channel

“Find yourself a new boy!”. Il giocattolo del ventunesimo secolo. Darwinismo al contrario: striscia evolutiva che seleziona e preserva i caratteri meno rilevanti di una specie. Il superfluo. Tiranno Charles, santiddio. Un dolce/apocalittico futuro mai/ancora non arrivato di cui ora ci si diverte a inscenare l’approdo invisibile. La trasfigurazione del nu-rave in fumettone sci-fi, (il)logica progressione naturale dal glam-rock più eretico (“Aladdin Sane”, “Here Come The Warm Jets”) a quel synth-pop innervato di “esotica” fascinazione per il cibernetico. I Duran Duran e Brian Eno a braccetto, forse. Anzi no, riproviamo: un cocktail “acidognolo” a base di Gary Numan, Yes e Sparks versato sullo scheletro ritmico dei Franz Ferdinand? Già meglio. Suono dai mille volti, tutti ugualmente possibili.

Come una nuova stirpe di glabri bambolotti armati di bomboletta spray, i Late Of The Pier atomizzano le infrastrutture della pop song, filmano la deflagrazione e, irriguardosi, pigiano il pulsante riavvolgimento rapido. Tecnologizzano il versante ludico, giochicchiano con il cut-up e arzigogolano lo svolgimento dei brani, modellandone i risvolti secondo una nuova luce diamantina. Infine chiamano a rapporto il magnifico Erol Alkan a produrre, rivestendo così di scintillante scorza post-moderna la proposta dello “Zarcop Demo” di due anni fa, ora portata a nuova vita. Piantiamola quindi con questa storia dei ragazzetti alle prime armi o dell’ennesimo caso creato dalla stampa: il gruppo è in circolazione dal 2001 (da quando erano in fasce, in pratica), e se si è conquistato un seguito non è stato certo grazie ai titoloni di NME. Meglio tacere poi su eventuali rimandi ai Klaxons, band di una pochezza imbarazzante che con i Late Of The Pier c’entra poco o niente.

Sì, perché a parte il flanger a palla e le comuni origini dance-punk, il gruppo di Castle Donington vanta un fantastilione di idee, competenza, talento: tutto ciò che i Klaxons non hanno. Tanto per dire: il leader Sam Eastgate avrà sì e no l'età per la patente e già suona di tutto e di più, firma da solo l’80% del materiale e monopolizza le esibizioni live con una voce estremamente duttile, capace di passare senza colpo ferire dal baritono di un Peter Murphy al falsetto “gender-free” di Russel Mael. Dei suoi compari “drughi” (tutti comunque impeccabili) è soprattutto il bassista Andrew Failey a movimentare questo “Arancia Meccanica” in salsa punk-funk : robotico e distorto, spesso doppiato da un synth marmoreo (le squadrature in stile Tubeway Army di “Space & The Woods”), il suo strumento sfoggia timbriche sempre nuove, sempre efficaci. È anche merito suo se “Fantasy Black Channel” suona come uno dei dischi pop più astrusi, complessi e splendidamente confusionari della decade; superbo poster virtuale che fa’ oggi (in realtà sono già quattro mesi che è uscito, scusate il ritardo…) la sua comparsa sugli schermi al plasma del nostro proto-presente.

L’album definitivo che si aspettava. Un disco che ingloba tutti gli sforzi dell’indie-rock odierno per uscire dai suoi cliché, nel tentativo di emanciparsi tanto dai modelli dominanti in ambito “nu-new wave” (Talking Heads, Television, Gang Of Four) quanto da consuetudini strettamente electro ormai maleodoranti. Un impatto equivalente a quello avuto dall’esordio dei Mansun sulla scena brit pop dei ‘90s: coacervo di forze complementari che si muovono verso l’indefinito; condensato barocco e sfarzoso di spinte centrifughe. Irritante, in apparenza. Forse saccente, ma più che mai intelligente e ispirato. Qualità che si notano fin dall’introduzione “Hot Tent Blues” e i suoi marziali chitarrismi “epic-glam” (Steve Hunter & Dick Wagner duellanti sul suolo marziano?), e che “Broken” conferma con una seconda parte condensante umori fantastici alla Yes (le peripezie “jazzate” da 2:50), tastierine cheap, tempi dispari e loop a singhiozzo.

Il punto è che ogni brano è talmente colmo di particolari e trovate da lasciare candidamente storditi, sia che si tratti dei crismi disco-punk più catchy e (incredibilmente) prog di “Heartbeat”, sia che a tenere banco sia l’“etno-electro” dal sapore retro-futuristico “The Bears Are Coming”, spazialità “exotica” bucherellata di demenza Devo; o ancora il sinfonismo androide dello strumentale “VW” in cui precipitano segnali noise-rock e tristi “musical boxes” elettrificate. “Whitesnake” potrebbe essere addirittura la loro versione (ultra-kitsch) del punk-rock, laddove “Focker” resta roccioso “schizo-dramma” imbevuto di  fantascientifica "metallosità" (negli ultimi trenta secondi, poi, pare di sentire Grandmaster Flash che rimette in circolo il riff da due giradischi sfasati di pochi millesimi di secondo!).

La suprema “Bathroom Gurgle” si presenta, invece, come epopea estasiata e estasiante di non-linearità narrativa. Sette densissimi minuti in cui sfila di tutto: dai giardini artificiali di John Foxx (periodo “The Garden”, per l’appunto) a fugaci visioni “neworderiane” di tastiere, dai saliscendi glam-rock di casa Sparks a quell’irresistibile fanfara che distilla dai Buggles la più pura esaltazione edonistica: “So put your hands on your waistline/ And move your body to the bassline/ And get your hands on some cheap wine/ And get out, a get out and get the motherfucking…” (Yeah!). E dopo il ballo sfrenato, un coda acustico vagamente lo-fi troneggiato da un theremin che richiama alla memoria i paesaggi dei film horror di Roger Corman, tanto per chiudere il tutto con un pizzico di mistero.

Piatto ricco questo “Fantasy Black Channel”. Un disco così “colmo” da strabordare, eppure coeso dalla prima all’ultima nota. Un uragano racchiuso in una lattina di coca cola. Non un calo di tensione, non un cedimento strutturale: ogni melodia va a segno e ti si scolpisce in testa. Persino quando si abbassa leggermente il tempo (“The Enemy Are The Future”) e si giunge dalle parti di una mongoloid-disco jam tutta scatti repentini e arresti aritmici (i Roxy Music di“Bogus Man” a duettare con Kevin Ayers sotto la guida sicura di Trevor Horn?) si tocca un altro vertice di sapienza strumentale e compositiva (ma che lo dico a fare?). Un disco da celebrare, come i nostri (confusi) tempi, troppo spesso bistrattati. Li rimpiangeremo.

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Voto degli utenti: 7,7/10 in media su 30 voti.

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TheManMachine alle 10:27 del 31 dicembre 2008 ha scritto:

10/10??!! :-O Sarai mica un loro fun, per caso? No, a parte gli scherzi, la rete di riferimenti e citazioni che costruisci per inquadrare questo disco mi dice che potrebbe far godere i miei orecchi, e quindi corro ad ascoltarlo! E chiudiamo in bellezza il 2008 con questa tua sfavillante recensione, complimentissimi per questa e per tutte quelle che ho letto di te in Storia! Buon Anno, Matteo! )

Paranoidguitar (ha votato 10 questo disco) alle 10:48 del 31 dicembre 2008 ha scritto:

complimenti al recensore...

quanto al disco beh...me lo son comprato originale dal loro sito addirittura.

Disco inglese dell'anno, non me ne vogliano i fan dei portishead.

buon Anno a tutti!!!

Disorder (ha votato 8 questo disco) alle 14:05 del 2 gennaio 2009 ha scritto:

bel disco,scoperto 2 settimane fa,denigrato all'inizio e molto apprezzato in seguito!vabbè ormai i commenti alle tue recensioni sono superflui...però 5 mi sembra troppo...eheheh

Cas (ha votato 8 questo disco) alle 20:49 del 2 gennaio 2009 ha scritto:

condivido pienamente le influenze da te citate...lo "scheletro ritmico franz ferdinandiano" in effetti è ben ricoperto da un sacco di tecnica e moltissime idee. però il disco non è riuscito a catturarmi fino in fondo, in particolare la prima parte...però si piazza in maniera dignitosa nella top 20 del 2008, nessun dubbio su questo!

fabfabfab (ha votato 7 questo disco) alle 22:44 del 2 gennaio 2009 ha scritto:

Probabilmente sono ancora nella fase "denigratoria" di cui parlava Disorder, ma a me per adesso proprio non piace ...

Marco_Biasio (ha votato 6 questo disco) alle 22:53 del 2 gennaio 2009 ha scritto:

RE:

Condivido, ma non voto.

loson, autore, alle 11:55 del 3 gennaio 2009 ha scritto:

Oh ma votate pure eh, mica vi mangio. Se non vi è piaciuto ditelo forte e chiaro anche con i voti, perdincibacco! ;D Per Disorder: le 5 stelle sono in funzione del mio "criteri di votazione" che, a differenza dei adottato da Storia, contemplano anche i mezzi voti e soprattutto fissano come tetto massimo un 9. (Non me ne vogliate, cari webmaster e superiori, è che proprio non riesco ad adattarmici del tutto...). "Fantasy Black Channel" sarebbe quindi un 8,5. Ciao cara e a risentirci!

fabfabfab (ha votato 7 questo disco) alle 13:38 del 3 gennaio 2009 ha scritto:

RE:

E' piuttosto distante dai miei gusti, quindi devo riascoltarlo, per votare. Per ora non raggiunge la sufficienza.

loson, autore, alle 11:56 del 3 gennaio 2009 ha scritto:

Vabbè, ho scritto come un cagnaccio ma ci siamo capiti...

Wasted Jack (ha votato 10 questo disco) alle 15:23 del 3 gennaio 2009 ha scritto:

Recensione meravigliosa per un disco che è pura luce. Sicuramente una delle vette più alte di questo decennio.

Complimenti come al solito Matteo

target (ha votato 7 questo disco) alle 14:35 del 5 gennaio 2009 ha scritto:

palinodia

Vabbeh, los, l'ho riascoltato di nuovo, e in parte ritratto la mia iniziale diffidenza, anche perché me li hai inquadrati davvero come meglio non si poteva, tirando fuori nomi che adoro, dai New order (tantissimo, davvero, in quella tastierina di "Bathroom gurgle") ai Mansun, fino agli Sparks. E forse l'irritazione iniziale che ho provato verso questo disco può essere simile a quella che provai a suo tempo per "Six" dei Mansun, che si basa su un culto della contaminazione e della destrutturazione accostabile a quello di "fantasy ecc ecc" (e che considero tuttora tra i miei dieci dischi di sempre). Ci vedo anche gli Sparks, in effetti, oltre che nel falsetto, in certi passaggi vaudevilliani: al 1:12 di "Whitesnake" sono loro in tutto e per tutto (poi però non dirmi che sono l'unico a sentirci una citazione pataccosa di "No one knows" dei Queens of the stone age: "and I realize you're mine"...). Certi pezzi continuano a non convincermi ("Hearbeat", "The enemy..."), ma altri sono a tratti esaltanti ("Flocker", i primi cinque). Ma dai, i contatti con i Klaxons ci sono eccome; poi, non so, il talento sarà diverso, ma l'aria che si respira non può non essere considerata comune. Buon anno, brother.

Dr.Paul (ha votato 5 questo disco) alle 14:40 del 5 gennaio 2009 ha scritto:

sbiaditi!

Paranoidguitar (ha votato 10 questo disco) alle 14:52 del 5 gennaio 2009 ha scritto:

RE:

mah almeno una motivazione potresti darla

swansong (ha votato 8 questo disco) alle 14:58 del 5 gennaio 2009 ha scritto:

Ecco (finalmente!) un disco (contemporaneo) che ha qualcosa di interessante da dire...

complimenti a Matteo per l'ennesima splendida recensione, ma, soprtattutto, per avermi fatto scoprire questo splendido gioiellino

Dr.Paul (ha votato 5 questo disco) alle 15:01 del 5 gennaio 2009 ha scritto:

paranoid xche chiedi a me una motivazione?

sbiaditi : smorto, slavato, detto di colore, o di ciò il cui colore presenta tale carattere

fig. poco vivace, monotono o senza originalità

fig. che si è fatto fievole.

Paranoidguitar (ha votato 10 questo disco) alle 15:11 del 5 gennaio 2009 ha scritto:

RE:

magari sul derivativo si può anche convenire, ma la vivacità di questo disco è impossibile non riconoscerla. Tutt'altro che monotono a mio modo di vedere!

hiperwlt (ha votato 9 questo disco) alle 15:17 del 5 gennaio 2009 ha scritto:

album esaltante. grandioso esempio di synth-pop di nuovo millennio; ritmo schizofrenico e vortice di emozioni blu elettriche;composizione musicale mastodontica che fa da cornice a uno delle più belle opere artistiche del 2008.voto 9

swansong (ha votato 8 questo disco) alle 15:45 del 5 gennaio 2009 ha scritto:

Scusa Dr Paul l'intromissione..

Per carità i gusti sono gusti, ma l'accezione che hai dato tu del termine "sbiaditi", poco si confà, a mio parere, a detto lavoro...può non piacere, e su questo nulla da dire, ma "sbiadito" proprio non mi pare. E' uno straordinario, effervescente e vivacissimo melting pot che se ha un difetto è, forse, proprio quello di mettere troppa carne al fuoco...

Dr.Paul (ha votato 5 questo disco) alle 16:18 del 5 gennaio 2009 ha scritto:

RE: Scusa Dr Paul l'intromissione..

non pensavo di creare sto casino ), ho soltanto trovato l'aggettivo che piu ritenevo adatto a questo lavoro, l'accezione che ho dato del termine è quella del dizionario: "fig. poco vivace, monotono o senza originalità ". che sia effervescente è vero ma cio nn toglie che possa essere "poco vivace" in senso lato. poi...se vogliamo essere ultra precisi...mi guardo intorno e non mi sembra che le classifiche in giro (vedi anche sezione classifica 2008 nel forum) lo abbiano preso granche in considerazione, è praticamente assente da ogni classifica, quei POCHI che lo fanno entrare in classifica non lo mettono MAI prima della 25esima posizione!! questo nn significa nulla...solo per dire che chi non lo apprezza non e poi cosi pazzo da essere guardato in cagnesco! no?! )

target (ha votato 7 questo disco) alle 16:32 del 5 gennaio 2009 ha scritto:

Eh, paul, mi sa che il buon loson, se ben ho sbirciato, lo ha piazzato per secondo nella sua classifica 2008...

Paranoidguitar (ha votato 10 questo disco) alle 16:53 del 5 gennaio 2009 ha scritto:

RE:

E' sesto nella classifica del forum di ondarock mi pare

Wasted Jack (ha votato 10 questo disco) alle 17:00 del 5 gennaio 2009 ha scritto:

Vabbè se dai credito alle classifiche di quest'anno che mettono ai primi posti fleet foxes, tv on the radio e (mi dispiace dirlo) i Portishead fuori tempo massimo fai un grande errore. Classifiche tutte identiche senza un minimo di personalità o di ricerca, una vera sconfitta (che ormai si rinnova tutti gli anni) della critica musicale, eccezion fatta per Blow Up.

Poi mi dispiace che il disco non ti abbia convinto perchè ha veramente dell'incredibile che dei ragazzini di 21-22 anni sfoderino una tale perfezione tecnica (dal vivo ancora meglio!), un così folto bagaglio musicale ed una personalità nel riadattarlo che al momento non ha pari.

Dr.Paul (ha votato 5 questo disco) alle 17:02 del 5 gennaio 2009 ha scritto:

eh vabe il forum nn lo avevo guardato ma nn è che questo sposta di molto il "tiro generale". target ma tu hai accesso alle anteprime di loson? haha! vabe dai le mie statistiche dicono che il 98% delle volte sono d'accordo con lui, stavolta rientriamo nel 2%.

Dr.Paul (ha votato 5 questo disco) alle 17:05 del 5 gennaio 2009 ha scritto:

jack le classifiche possono essere tutte opinabili e anche ridicole, compresa la mia e la tua...non è che quelle degli altri sono ridicole e la mia e la tua supoer-cool e fighe!! magari potesse esere cosi...) io osservo e basta...

Wasted Jack (ha votato 10 questo disco) alle 17:23 del 5 gennaio 2009 ha scritto:

E ci mancherebbe anche che le classifiche non possano essere opinabili!

Quello che mi rattrista è vedere sempre la stessa firmata ogni volta da nomi differenti.

Ben vengano titoli discutibili se scelti con personalità e coraggio.

Ovviamente sto parlando delle riviste specializzate, in quanto lettore ho tutto il diritto di pretendere ben più di questa sconfortante omologazione.

Mr. Wave alle 17:26 del 5 gennaio 2009 ha scritto:

RE:

mmm... non riesco a trovar la classifica 2008 pubblicata da ''Blow Up''. Qualcuno potrebbe gentilmente linkarmela? grazie.

Wasted Jack (ha votato 10 questo disco) alle 17:29 del 5 gennaio 2009 ha scritto:

Il numero su cui è pubblicata esce questa settimana. Il mio discorso in merito alla suddetta rivista era riferito alle classifiche degli anni passati.

Mr. Wave alle 17:33 del 5 gennaio 2009 ha scritto:

RE:

ah perfetto! grazie per l'info-, Jack

target (ha votato 7 questo disco) alle 17:30 del 5 gennaio 2009 ha scritto:

...esatto: magari sull'apposito topic del forum!

Paranoidguitar (ha votato 10 questo disco) alle 17:44 del 5 gennaio 2009 ha scritto:

comunque

Quella delle classifiche è una vera e propria patologia! Smettiamola!

Dal mio punto di vista è meglio magari redigere una lista di venti dischi ma...vade retro il metterli in ordine. E' una pratica onanisticamente perniciosa!

Dr.Paul (ha votato 5 questo disco) alle 18:47 del 5 gennaio 2009 ha scritto:

jack sull'omologazione capisco cosa intendi e sono daccordissimissimo con te, un po l'effetto catena di cui parlavamo non ricordo dove...tutti mettono gli XXXX in classifica quindi li metto anche io...magari non in prima posizione ma ecc ecc... brutto, bruttissimo! semplicemente osservo quanto avviene intorno a me riguardo il disco in oggetto e ne prendo atto, non riesco a fare finta di nulla e a ripetermi che gli altri sono tutti omologati o stolti e io l'unico illuminato che sa cosa mettere in classifica e cosa no! tutto qui! se vuoi saperlo io finora nn ho gradito la classifica di nessuno, zero, quindi sono particolarmente in sintonia con quanto sostieni tu sulle omologazioni.

fabfabfab (ha votato 7 questo disco) alle 19:08 del 5 gennaio 2009 ha scritto:

Ok, ascoltato bene. Perchè se tutti ne parlano bene ci sarà un motivo. O magari no: ci sono milioni di mosche che quotidianamente si nutrono di merda di cane, eppure.... . Comunque, secondo me i Klaxons sono più che una sensazione, ancora di più i Franz Ferdinand. Tecnicamente sono perfetti, quando delirano sono divertenti ("Broken", "Bathroom gurgle"). Per me il disco è 6,5. Anzi 7, grazie allo splendido finale di "Focker".

Wasted Jack (ha votato 10 questo disco) alle 19:09 del 5 gennaio 2009 ha scritto:

@Sig.Wave: di nulla, figurati

@Dr.Paul: ma neanch'io mi considero di certo un illuminato, ma vedere 30 classifiche tutte uguali o con nomi messi lì appositamente perchè hanno avuto un grande riscontro di pubblico non mi piace per nulla, soprattutto da chi si occupa di musica per professione!

Per questo considero deleterio il discorso "non è in classifica, quindi fa schifo".

Credo che la qualità di un disco c'entri poco o nulla con il successo e la visibilità che ha e che ha avuto. Ovviamente questa è solamente la mia opinione e ci tenevo a condividerla con gli altri utenti di storia. Nessuna pretesa di assolutisimo, per carità

TheManMachine alle 19:21 del 5 gennaio 2009 ha scritto:

Assolutamente d'accordo con Wasted sul discorso delle classifiche. Mi rendo conto che di ciò non fregherà nulla a nessuno, comunque nella mia personale top20 del 2008 (e anche top 10) figurano molti titoli assenti nelle classifiche delle webzine e riviste più generalmente considerate. Io me ne sono fregato e ho inserito i dischi che piacciono a me. Abbasso l'omologazione.

Dr.Paul (ha votato 5 questo disco) alle 20:51 del 5 gennaio 2009 ha scritto:

jack, il discorso non era : "non è in classifica, quindi fa schifo".

il discorso è : "non è in classifica da nessuna parte, quindi non è cosi impossibile credere che anche qui ci sia gente a cui non è piaciuto".

loson, autore, alle 22:10 del 5 gennaio 2009 ha scritto:

Ammappete che sfilza di commenti... Un'altra ventina e superiamo il record per ora imbattuto di "Chinese Democracy", per cui diamoci dentro raga! Scherzi a parte, ringrazio di cuore tutti coloro che hanno manifestato apprezzamento per la recensione, e colgo l'occasione per inserirmi nel dibattito e puntualizzare un paio di cosette:

- X il fratello Target: bro, sono contento che tu abbia parzialmente rivalutato il disco! Ora che mi ci fai pensare qualche vago sentore della "desertica" "No One Knows" in "Whitesnake" ci può stare (incredibilmente, oserei dire! ). Sulla questione Klaxons sono invece molto più dubbioso: è vero che l'humus da cui entrambe le band traggono linfa è simile, anche se nei Klaxons però non ci sento nulla di prog e poco di glam, elementi questi imprescindibili per comprendere l'originalità dei LOTP. Un conto però è riproporre pari pari quelle sonorità - con poca verve, oltretutto - e senza imbroccare nemmeno un brano degno di nota (i Klaxons), altro conto è invece "shakerare" queste influenze, aggiungerne di nuove e saper scrivere grandi canzoni (i LOTP). Resto insomma convinto che il divario artistico fra questi due gruppi sia abissale. O almeno questa è la mia impressione... Ciao carissimo!

- X il fratello Paul: nulla di male se non ti piacciono, ci mancherebbe! Ti chiedo solo una cosa, ossia: consideri i LOTP sbiaditi se raffrontati a qualche altro gruppo? Mi interessa saperlo perchè, a mio modo di vedere, la loro originalità nel panorama nu-new wave (o nu-rave o come cavolo vi pare) resta eclatante.

Wasted Jack (ha votato 10 questo disco) alle 22:13 del 5 gennaio 2009 ha scritto:

Paul, ho capito cosa intendevi, ma anche questo ragionamento non mi convince. Ti ripeto, essere in una classifica per me non è sinonimo di qualità. Spero non venga fuori un flame per nulla eh

Dr.Paul (ha votato 5 questo disco) alle 22:59 del 5 gennaio 2009 ha scritto:

jack hai capito cosa intendevo ma continui a ripetere "classifica non è sinonimo di qualità", io NON ho detto questo, non so piu come ribadirlo!!! tu hai detto che questo disco è una delle vette del decennio (!), io rimango sbalordito ma prendo atto della tua posizione senza fare una piega!! posso dire che non mi piace e che nessuno lo ha cagato nelle classifiche quindi mi conforta sapere che non sono da solo? spero di poterlo fare senza beccare nessuna multa! x loson: nessun gruppo, forse non trovo originalità e la rielaborazione "lucente" di cui parlate, 5 stelle sono 10/10 checchè se ne dica mattè, eh dai...

loson, autore, alle 23:39 del 5 gennaio 2009 ha scritto:

RE:

Paul, ognuno interpreta i voti (e le stellette) come preferisce. Un tuo 9 è un mio 8, poco importa. Eppoi i mezzi voti sono importanti, checchè se ne dica, eh dai! ;D

Wasted Jack (ha votato 10 questo disco) alle 23:23 del 5 gennaio 2009 ha scritto:

E meno male che non fai una piega! Quello che intendevo è che il fatto che non si trovi ai primi posti delle classifiche non implica che non possa comunque piacere a molta gente visto che un'alta posizione in sudette classifiche "non è sinonimo di qualità".

Poi per me sei liberissimo di considerarlo anche il peggior disco del decennio per carità O___O

fabfabfab (ha votato 7 questo disco) alle 23:26 del 5 gennaio 2009 ha scritto:

Non sarete anche voi ....

fabfabfab (ha votato 7 questo disco) alle 23:26 del 5 gennaio 2009 ha scritto:

Non sarete anche voi ....

fabfabfab (ha votato 7 questo disco) alle 23:26 del 5 gennaio 2009 ha scritto:

Non sarete anche voi ....

TheManMachine alle 23:29 del 5 gennaio 2009 ha scritto:

Fabio vedo che hai preso molto alla lettera l'esortazione di Loson a far salire il numero dei commenti su questa pagina!)

Dr.Paul (ha votato 5 questo disco) alle 8:59 del 6 gennaio 2009 ha scritto:

[il fatto che non si trovi ai primi posti delle classifiche non implica che non possa comunque piacere a molta gente visto che un'alta posizione in sudette classifiche "non è sinonimo di qualità".] si ma non è sinonimo di qualità neanche il fatto che piaccia a te e altri 10 su questo sito! questo mi premeva sottolineare, poi strano che piaccia a molta gente ma nessuno lo vota!! boh! misteri irresoluti!

hiperwlt (ha votato 9 questo disco) alle 20:47 del 6 gennaio 2009 ha scritto:

beh,ma cosa centra il fatto che sia o meno in classifica?ok non avrà avuto un'altissima visibilità però questo non toglie le sue qualità,non credi?

poi, se un cd lo trovi in classifica ed è pure bello tanto meglio, e se lo scovi in qualche sito musicale come questo dove qualcuno ne parla bene,lo ascolti e ne rimani impressionato,non è la stessa cosa?il prodotto cambia, forse?a me pare di no.

Dr.Paul (ha votato 5 questo disco) alle 20:58 del 6 gennaio 2009 ha scritto:

il tuo discorso fila ma questo disco ha avuto molta visibilità, il nome della band è stato sulla bocca di tutti, non c'è pericolo che molti non lo abbiano ascoltato, ma con classifica cosa intendi? nn si parlava mica di quelle di vendita!

Marco_Biasio (ha votato 6 questo disco) alle 21:16 del 6 gennaio 2009 ha scritto:

L'ho riascoltato anch'io, raggiunge la sufficienza. Non di più, però, e mi dispiace.

hiperwlt (ha votato 9 questo disco) alle 18:40 del 7 gennaio 2009 ha scritto:

non intendevo classifiche di vendita ma riscontro di critica: classifiche che si leggono in siti di musica o in riviste come il mucchio e blow up. è chiaro che trovando la recensione di un gruppo su un certo sito o su una determinata rivista di settore è tutto più semplice;se il giudizio è stato positivo e il recensore ha più o meno i tuoi gusti,poi,parti con un pregiudizio positivo verso l'album. ad ogni modo,sul fatto che siano stati sulla bocca di tutti,questo può essere vero ma non per l'italia.in inghilterra sicuramente,e anzo, credo che la diffusione del prodotto sia stata ampia, in quanto il cd è stato distribuito dalla parlophone; ma non credo che gli inglesi possano influire o abbiano poteri decisionali sulle classifiche di un sito (ad esempio)come "storia della musica".

cercherò di informarmi sul riscontro di critica anglosassone!

Alessandro Pascale (ha votato 7 questo disco) alle 17:26 del 16 gennaio 2009 ha scritto:

fantasioso

ma non raggiunge per quanto mi riguarda quelle vette di eccellenza che molti han visto, almeno a mio parere. Un disco sicuramente brillante cmq che però non mi ha appassionato del tutto. Voto 7 ma in effetti meriterebbe quel qualcosina in più.

REBBY (ha votato 7 questo disco) alle 17:10 del 21 gennaio 2009 ha scritto:

A me ricordano i Franz Ferdinand, gagliardi sbarbi

come gli Arctic Monkeys degli esordi, ma con la

classe dei Bloc Party e felicemente in time con i

trend del momento. Mi piacciono (anche se devo ancora digerir del tutto alcuni passaggi), ma non

so ancora quantificare quanto. Insieme a Pete and the pirates e Canjun dance party sono sul mio podio rock brit 2008 (ma gli album di Portishead e Cranes appartengono ad altra categoria).

Harlan1985 (ha votato 8 questo disco) alle 9:03 del 15 gennaio 2010 ha scritto:

Uno spasso

Questo disco è un orgasmo musicale...

Cas (ha votato 8 questo disco) alle 14:32 del 16 agosto 2018 ha scritto:

tanti auguri a uno dei dischi più importanti degli ultimi dieci anni