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R Recensione

8/10

Washed Out

Within And Without

"Gotta get up / gotta get away" sospirava la prima sveglia mattutina di "Life of Leisure", esordio in EP di Washed Out; un'illuminazione, prima ancora che un ordine, radiosa scoperta di quell'universo estivo oltre le lenzuola. Ma il letto, si sa, è sempre pronto a tradirti. E quindi nessuna emersione stavolta, bandito ogni granello di sabbia: sarà l'estate degli occhi chiusi e della braccia sotto il cuscino. Prima di un lento accasciamento, magari pure in gentil compagnia, c'è però il tempo per alcuni beat scoordinati e qualche trombetta sintetizzata in sottofondo di apparecchiare almeno il ricordo di quella festa balneare ora ristretta alla camera da letto, ma assaporata ancora con la felice malinconia di "Eyes Be Closed".

Eppure è tutto un inganno – il primo di due peraltro – perché a questa dolce nostaglia risponde subito, e con precisa alternanza, la fiacchezza molle della voce bassissima di Greene unita per contrappasso all'insistenza grave dei battiti in "Echoes"; poi ancora la spensierata gaiezza giovanile di "Amor Fati", e quindi di nuovo campanelli in evanescenza per la de(e)pressione in fondo al mare, ovattata e ridondante sul finire, di "Soft". Malinconia felice, malinconia triste, dicevamo appunto.

E qui, quasi a metà dell'album, una bella linea di confine col passato inizia ad essere tracciata. Separato dalle coloratissime movenze italo-disco di "Life of Leisure" e di tanti altri dischi della corrente, il caro glo-fi di "quel futuro che oggi è passato" cambia adesso veste per indossare una nuova maschera pop; più vicino quindi ai Miami Horror dell'anno scorso (ma più moscio) per inclinazione dream e al primo Toro Y Moi, quello di "Causers of This", magari senza discoteca ma con una luna di contatto notturno tra i due che all'ultimo "Player Piano" di Memory Tapes, ormai vagabondo in territori psichedelici. A ben vedere, però, questo "Within And Without" è altra cosa ancora, impregnato com'è degli odori della notte, cupo assortimento di fragranze gelsomine e armonie nichiliste.

E' infatti un continuo lavoro di negazione e sottrazione a muovere l'intero album, tutto ritmiche ultra-rallentate e voce stanca (la melodia al crepuscolo di "Within And Without", la splendida low-ballad "A Dedication", quasi una novità del genere per uso del pianoforte), laddove "Life of Leisure" faceva invece delle progressioni algebriche trasognate di synth la sua arma bianca. E poi i gioielli, tre piccoli capolavori lanciati nel mezzo del cammin che squarciano l'aria e incantano il cuore: dal dream-pop dolcissimo per voce, aggraziato da spire circolari di violini (altra novità) di "Far Away" al downtempo cortese di "You And I", reso magico dal tocco femminile di passaggio per voce in sovrapposizione, incrociando tutt'a un tratto l'inaspettata e contagiosa allegrezza di "Before" (titolo azzeccato, rimando mentale all'happy being sad che fu).

 

Un ritorno sugli scudi, dunque, sicura conferma di capacità e idee anche se per strade nuove e inesplorate. Non una rivoluzione completa, ma la volontà di rimanere dentro e fuori dal genere iniziando davvero a cambiare posizione; chi sopra, chi sotto.

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Voto degli utenti: 7,1/10 in media su 30 voti.

C Commenti

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crisas (ha votato 4 questo disco) alle 0:26 del primo luglio 2011 ha scritto:

Clonazione

Dopo i precedenti lavori mi aspettavo una evoluzione invece. Stesse melodie, stessi suoni, stessi ritmi, che tristezza, ma come fate a dare 8 a questa clonazione ?

synth_charmer (ha votato 7 questo disco) alle 9:53 del primo luglio 2011 ha scritto:

alla fine fa il suo lavoretto. Essendo uno dei protagonisti molti si aspettavano una presa di posizione autoritaria, che non c'è stata. Piuttosto c'è quella sottile evoluzione già registrata con Toro Y Moi, tendente all'apatia. Una malinconia cosciente del fatto che anche questa fase sta passando, consapevolezza che ti toglie entusiasmo. Nel complesso mi piace il suo provare a reinventarsi soft house in certi momenti (Echoes, Soft), e comunque i pezzi buoni ci sono (Amor Fati m'è piaciuta). 6.7

target (ha votato 8 questo disco) alle 9:57 del primo luglio 2011 ha scritto:

Otto alla clonazione! Che non lo è affatto, peraltro. Dalla nostalgia all'accasciamento, che a furia di illanguidirsi e sfibrarsi diventa sensuale (vd "You and I": che spettacolo quel parlato femminile). Via le basi italo (stessi suoni un corno! sparisce, praticamente, il fil rouge ritmico glo-fi, il suo rimando '80), mentre rimangono le melodie svaporate e le tastiere avvolgenti, ma ancora più narcotiche. "Far away" (i violini!) e "Before" (forse la più "Life of leisure" nei suoni, ma su una base diversissima, più secca), con "Echoes" (attacco '90 para-trance, con tanto di controbeat scudisciato), autentiche perle. "Soft" (soft-house: bella Carlo) subito dietro. E con una profondità nuova: solo un pezzo sotto i quattro minuti, contro la tendenza al bozzetto degli Ep precedenti. Greene, chillwave o no, c'è.

loson alle 10:31 del primo luglio 2011 ha scritto:

Questa clonazione me la sono gustata a colazione, e la mia giornata ha preso un'altra direzione (cioè depressa e sfiggy). Un Greene molto più "narcotico", dici bene Targ. Per adesso mi hanno colpito "Echoes" e "Amor Fati", mo' vediamo come procede l'assimilazione. Il prossimo aggiornamento alle 23,30.

target (ha votato 8 questo disco) alle 10:51 del primo luglio 2011 ha scritto:

RE: il prossimo aggiornamento alle 23,30

Fallo entro le 22, dai, che poi esco! Il disco è la depressione post-nostalgia quando la nostalgia è girata male (tipo la sbronza triste). Il tutto in cameretta. Con l'Lp di "Life of leisure" un po' impolverato su uno scaffale.

lakitu (ha votato 8 questo disco) alle 11:04 del primo luglio 2011 ha scritto:

Bellissimo! Detto questo: è praticamente un disco di Ulrich Schnauss un po' più movimentato. L'elemento space-dreamy è lo stesso però...

loson alle 13:18 del primo luglio 2011 ha scritto:

Il disco è la depressione post-nostalgia quando la nostalgia è girata male (tipo la sbronza triste). Il tutto in cameretta.

Azz, te credo... ;D Ma perchè la cameretta non torna - almeno per un po' - un posto in cui stare allegri e fare air guitar davanti allo specchio dell'armadio? Tipo la pubblicità della coca cola. XD 'Sta nostalgia canaglia mi sta uccidendo...

target (ha votato 8 questo disco) alle 14:10 del primo luglio 2011 ha scritto:

Maddai, che subito dopo Washed Out ti sei pompato "Toxic" a palla ballandoci sopra davanti allo specchio al pensiero del weekend che sta per cominciare! (Curiosità cazzona: ma secondo voi la tipa in copertina non è la stessa di "Life of leisure"? che sia sua moglie? - si spera per lei, soprattutto se quello di spalle è lui )). Ah, e un bravò a Filippo, che giustamente mi loda anche la novità ballad-istica di "A dedication".

REBBY (ha votato 4,5 questo disco) alle 15:42 del primo luglio 2011 ha scritto:

"soprattutto se quello di spalle è lui"

eh no, è un altro con sua moglie mentre lui fa il post-nostalgico! He was(he'd) out mentre il suo "amico" è within and without eheh Via le basi italy disco ?!? Ah beh allora lo cerco.

Filippo Maradei, autore, alle 15:59 del primo luglio 2011 ha scritto:

Ahahahah, grande Reb che s'interessa alle vicende private del Green: cento punti a Grifondoro solo per il fantasy-pettegolezzo! XD

Dr.Paul alle 16:10 del primo luglio 2011 ha scritto:

ste cose chillwave sono tutte carine! cmq un po di post nostalgia c'è...in alcuni frangenti ricorda addirittura il nostro mike francis periodo 84/85!!

bill_carson (ha votato 6 questo disco) alle 22:36 del 3 luglio 2011 ha scritto:

non è il mio genere...

ma si fa ascoltare piacevolmente.

Emiliano alle 18:06 del 4 luglio 2011 ha scritto:

la copertina sembra la pubblicità di un profumo.

bill_carson (ha votato 6 questo disco) alle 9:41 del 5 luglio 2011 ha scritto:

ahahah

su Ondarock gli han sparato 9. pian piano finiranno per occuparsi solo di cocktail-lounge Patrick Wolf. languido e stucchevole è bello. contenti loro...

bill_carson (ha votato 6 questo disco) alle 9:43 del 5 luglio 2011 ha scritto:

errata corrige

cocktail lounge E Patrick Wolf. intendevo

lakitu (ha votato 8 questo disco) alle 9:48 del 5 luglio 2011 ha scritto:

Premesso che un 9 mi sembra eccessivo (ci vedo un +1 di gusto personale del redattore), personalmente lo trovo una perla nel suo genere. Di canzoni che brillano veramente ce ne sono 2/3, ma è inspiegabile come, nonostante questo, l'album inviti al riascolto continuo.

Poi, si sa, i gusti son gusti

REBBY (ha votato 4,5 questo disco) alle 10:30 del 5 luglio 2011 ha scritto:

ahahah

1) C'è un forum su Ondarock dove anche tu puoi sparare... 2) Che c'entra sto giro Patrick Wolf? Non mi pare ci sia così gran entusiasmo e nemmeno che sia affine a questo. 3) Tutti qua esprimiamo i ns. pareri e gusti, pochi ........ dileggiano quelli degli altri.

4AS (ha votato 7 questo disco) alle 15:14 del 8 luglio 2011 ha scritto:

Per colpa vostra anch'io sono in piena sbornia glo-fi! Mi sto ascoltando pure Seek Magic (mi sembra un discone, vedremo come si evolverà con gli ascolti...). Questo mi accarezza, mi lascia un po' di malinconia dentro ogni volta che lo ascolto, probabilmente per il suo essere così in bilico tra pulsazioni dance/trip-hop e vaghe reminiscenze dream pop. Echoes e Far Away due pezzi magnifici, invece non so perché Amor Fati (altrettanto bella) mi rimanda inevitabilmente a "Questa estate strana" degli Zero Assoluto. E' grave?

Filippo Maradei, autore, alle 15:32 del 8 luglio 2011 ha scritto:

RE:

Quale grave... continua così che sei sulla buona strada per un'assolata perdizione tra le sdraio!

FeR (ha votato 5 questo disco) alle 15:36 del 8 luglio 2011 ha scritto:

molto bella "Amor Fati", nel segno dei Ride, ma l'entusiasmo finisce lì. Troppo lento, e pezzi troppo uguali fra loro, non ce la faccio.

ozzy(d) alle 19:03 del 8 luglio 2011 ha scritto:

bravo fer. poi diggiamolo, tutte queste esangui proposte dreamsvampitopopfintoshoegazechillwaveposthypnoglofi hanno anche rotto.....back to rock and roll!

Filippo Maradei, autore, alle 20:11 del 8 luglio 2011 ha scritto:

RE:

Back? E quando mai te ne sei andato te'! XD

Totalblamblam (ha votato 2 questo disco) alle 14:15 del 10 luglio 2011 ha scritto:

orchite

Filippo Maradei, autore, alle 15:09 del 10 luglio 2011 ha scritto:

RE:

Tutto da orchite per te, eh Stoke: Sigur Ròs, Cat Power, Patrick Wolf, Radiohead, Beach House, Eels, Mercury Rev... ma allora perché perdi tempo ad ascoltarli? Ti sei fermato all'89, e vabbè, ma almeno datti pace: non è roba per te, non sei proprio in grado di comprenderla (come per me il metal tutto), altrimenti non spareresti ogni 3x2 non-giudizi trisillabici senza un minimo di spiegazione. Piuttosto, torna a vederti le statistiche di RYM, così magari ti consoli.

Totalblamblam (ha votato 2 questo disco) alle 15:47 del 10 luglio 2011 ha scritto:

RE: RE:

li ascolto per comprenderli e non comprendendoli nell'ascolto li stronco, lapallissiano ...non vedo perché debba sprecare della verbosità inutile (tipica italiana) su musiche inutili al mio ascolto. dei radiohead ho quasi tutto comprato nell'usato ovvio a poco , mi piacevano ora non più non ci vedo nulla di male. i sigur sono da orchite e non solo per me non credo di essere l'unico ad avere questo giudizio sulla band islandese. wolf per me non è il nuovo genio nè il nuovo bowie e per rispondere a 4 as direi portished e arcade fire primi due...ma non vedo artisti in circolazione non vedo personalità o gruppi che dicano qualcosa di nuovo , non che sia una priorità questa dire qualcosa di nuovo ma per uno smaliziato da molti ascolti come me non so se intendo...il circo pop è cambiato nuove dinamiche socio economiche lo governano e l'hanno seppellito nel vuoto. se voi vi esaltate coi washed out ne prendo atto ma cazzi vostri a me fanno cacare e democraticamente dico la mia. punto.

4AS (ha votato 7 questo disco) alle 15:26 del 10 luglio 2011 ha scritto:

...Ma perché, il metal va capito? A parte qualche eccezione, è sempre il solito polpettone... Stoke, dal 2000 ad oggi quali sono i dischi (o gli artisti) che ti piacciono?

Teoteo (ha votato 7 questo disco) alle 17:42 del 10 luglio 2011 ha scritto:

Passo Avanti

Mi sembra di vedere un discreto passo avanti nelle sonorita' di quest' album rispetto ai precedenti. Fa ben sperare per lavori futuri.Piacevolissimo , particolarmente "estivo" come gia' accennato nella recensione.

Cas (ha votato 7 questo disco) alle 17:03 del 12 luglio 2011 ha scritto:

Noto un alone di malinconia più netto rispetto alle atmosfere oniriche dell'esordio...va be', è anche vero che son passati due anni dalla magica estate glo del 2009... I suoni più curati, una grana meno spessa e maggiormente levigata, tutti elementi positivi che però non colmano la pulsione iper-sensoria di Life of Leisure. Un disco molto piacevole ad ogni modo: anche quest'estate dovrò molto a Green

hiperwlt (ha votato 8 questo disco) alle 22:09 del 13 luglio 2011 ha scritto:

chillwave - 'ripulita', quasi elegante, rispetto agli ep, sì - celata da un pesante velo nostalgico: spettacolo. green in crescendo (partiva già bello in alto): quest'album conferma tutta la sua caratura. vette: "amor fati" (!!!), "far away", "you and i", "within and without". Bravo Fil! 8

Filippo Maradei, autore, alle 14:26 del 21 luglio 2011 ha scritto:

Visto ieri alla Bibliotechina: tralasciando la fregatura dell'ingresso libero MA con consumazione obbligatoria di 10 euro (non specificata sul web), concerto abbastanza mediocre: il synth in primis, del tutto fuor di eighteis e in stile pianola liceale; la voce poi, senza effetti (a parte un lievissimo eco) e quasi da cantautore. Sì insomma, un concertino formato "acustico", ben lontano dai sapori retrò-ludici-acquamarini degli album, specialmente del primo. L'impegno Greene ce lo mette, aizza la folla all'handclapping e al jumping facile, ma il risultato è davvero modestissimo. Nota di merito per la moglie, graziosa come poche, dai tratti nordici, ma capelli scuri. Ah già, alta, altissima la concentrazione di gnocca, merito soprattutto di una sfilata in minigonna organizzata prima del concerto.

synth_charmer (ha votato 7 questo disco) alle 14:31 del 21 luglio 2011 ha scritto:

RE:

Sì, sembra siano tutti d'accordo nel dire di Washed Out che è fatto per stare in studio e lavorare in sala di produzione, ma non sa gestire il palco. E d'altronde questo suono è il risultato di un lavoro di ricerca sonora, è anche naturale che dal vivo renda poco..

target (ha votato 8 questo disco) alle 14:43 del 21 luglio 2011 ha scritto:

Sì, la cosa era nell'aria. Ma uff lo stesso... Domani tocca a me. Ma la moglie, per curiosità, che fa? La Repetta del caso?

Filippo Maradei, autore, alle 15:04 del 21 luglio 2011 ha scritto:

RE:

Tamburello, seconda tastiera e voce mesta in qualche accompagnamento. E' abbastanza pippa, ora che ci penso.

target (ha votato 8 questo disco) alle 12:08 del 23 luglio 2011 ha scritto:

La moglie è veramente inutile! Abbiamo il Repetto di Washed Out! ) Vabbeh, concerto godibile se non hai presente come suona Washed Out su disco e se sei sbronzo e hai voglia di divertirti. Io non rientravo in nessuna delle due categorie di cui sopra, ma dopo i devastanti commenti che avevo letto sulle date precedenti mi aspettavo ancora peggio. Qualche pezzo (pochi) l'hanno reso benino. Non "Belong", stuprata. Non "Echoes", orrebonda. Il problema maggiore era la voce di lui: senza effetti palesa tutta la sua debolezza. Non ha senso lasciarla nuda così. Il bassista con la t-shirt "Georgia" e gli occhiali da sole vince il premio musicista-cazzone-2011 (certo, anche il nero col cappello da Village People non scherzava per ridicolaggine e inutilità): il bassista del mio gruppetto adolescenziale gli dà merda. Più di un problema tecnico, tra l'altro: a fine concerto erano ancora là a fare segni al server (su questo, giù quell'altro), la batteria elettronica del nero non funzionava (e lui che provava stolidamente a batterci sopra con la bacchetta...), nel bis gli si è scaricato un accidente elettronico, per cui sono rimasti 'nudi' per metà canzone. Soluzione migliore, comunque, per i Millionyoung, che hanno aperto a Padova il concerto: niente strumenti, tranne una chitarra, voce sfocata come su disco, e via di Mac. Glo-fi vero. Peraltro la ragazza di Millionyoung batte la moglie di Washed Out tutta la vita.

loson alle 13:27 del 23 luglio 2011 ha scritto:

RE:

Live report dell'anno o quasi. Il tizio che sbacchetta imperterrito sulla batteria elettronica "morta" è da applausi. XD

Filippo Maradei, autore, alle 13:34 del 23 luglio 2011 ha scritto:

RE:

France', hai visto pure l'iPad-equalizzatore dell'Ernest con tanto di sfondo "Within And Without"? Quanto se la tirano 'sti glo-fiers... XD

target (ha votato 8 questo disco) alle 14:05 del 23 luglio 2011 ha scritto:

Sìsì, Fil, è proprio quello che alla fine s'è scaricato (o che cazzo ne so io: sta di fatto che ha smesso sul più bello di loopare la base, con sguardi preoccupati fra Ernesto e il batterista baffuto) (a cui va riconosciuto che sa portare i baffi: cosa mai banale). @Los: dovevi vederlo! A un certo punto si è messo a guardare Greene come un bimbo a cui hanno rubato il merendino guarda la mamma o la maestra ("e adesso che faccio??"). Greene ha capito che la causa era persa e ha dato di spallucce (="fottiamocene"). Ripeto: per fortuna due pezzi per sbaglio li hanno fatti bene, e per fortuna prima c'era Millionyoung.

loson alle 14:13 del 23 luglio 2011 ha scritto:

RE:

Massì, dai, alla fine nessun glo-fier riesce a reggere la dimensione live, secondo me. Non che la cosa mi disturbi o tolga valore alla loro proposta, intendiamoci. E' proprio congenito al tipo di musica: il glo-fi è arte di studio o al massimo di pc in cameretta.

target (ha votato 8 questo disco) alle 14:21 del 23 luglio 2011 ha scritto:

E' così, infatti. I Radio Dept ad aprile fecero un concerto penoso, ma su disco rimangono stupendi. E così i glo-fiers. Ai 'concerti' dovrebbero limitarsi a mettere su la base del disco e cantarci sopra )

loson alle 14:27 del 23 luglio 2011 ha scritto:

RE: Ai 'concerti' dovrebbero limitarsi a mettere su la base del disco e cantarci sopra

O addirittura fare tutto in playback: sarebbe una scelta potentissima e coerente con la loro nostalgia da esibizione televisiva anni '80s. Anzi, dovrebbero prendere esempio dai Gorillaz e manco arsi vedere!

target (ha votato 8 questo disco) alle 14:37 del 23 luglio 2011 ha scritto:

RE: fare tutto in playback

ghghggh, vero! e scendere in pista a ballare tristemente assieme al pubblico: lo voglio!

loson alle 14:49 del 23 luglio 2011 ha scritto:

RE: RE: ballare assieme al pubblico

Eh eh, pensa che quando agli Human League venne proposto di aprire i concerti dei Talking Heads, nel 1980, loro volevano "esibirsi" proprio in questo modo: piazzare i macchinari sul palco e far partire la musica, con loro quattro sguinzagliati fra il pubblico ad assistere al concerto. ;D

salvatore (ha votato 9 questo disco) alle 12:19 del 11 settembre 2011 ha scritto:

Dopo lunga riflessione, giungo su queste pagine per esprimere :/ il mio giudizio lapidario:

Album manifesto del glo fi e piccolo grande capolavoro.

Meglio dell'EP Life of leisure (che pure era fantastico) perché più eterogeneo, consapevole e lievemente struggente, meglio del primo memory tapes perché più languido, fluido e sensuale, e meglio di tutti gli altri...

Soft, amor fati, before, a dedication, eyes be closed sono brani di rara bellezza

Ripeto: piccolo grande capolavoro!

REBBY (ha votato 4,5 questo disco) alle 8:49 del 19 settembre 2011 ha scritto:

Musica adatta al sottofondo per un aperitivo estivo, perfetta per i tramonti di San Antonio (Ibiza). Sicuri che qualche brano non sia finito nella compilation di quest'estate al Cafè del mar? Quello che gusta a me , l'unico senza se e senza ma, è Far away.

Jacopo Santoro (ha votato 7,5 questo disco) alle 17:51 del 19 febbraio 2014 ha scritto:

Gran bel disco.

Déjà vu "Porcelain" (Moby) per "Eyes Be Closed", 40 minuti sospesi in altre dimensioni, come piace a me.