Lucia Manca
Maledetto e Benedetto
Se la radio passasse un brano di Lucia Manca, in questi ultimi brandelli destate, si confonderebbe lartista salentina, per sound e ricerca melodica, con una delle fin troppo bistrattate voci femminili nostrane danni Ottanta: la Bertè, innanzitutto, ma anche Nada, o Marcella Bella, cogliendo il meglio di quel synth-pop che nasce con metodo cantautorale, e che almanacca sulle burrasche dellamore (poi mi spingo in avanti / lasciandomi cadere con fiducia / ci sarà qualcuno ad afferrarmi). Maledetto e Benedetto è, pertanto, disco decisamente fresco, breve e trasognato, ben prodotto, capatina in quel suddetto, coloratissimo decennio, di neon, docchialoni e di voluminosi capelli.
Cè persino Battisti, naturalmente quello post-Mogol, che saffida a turgide linee di basso, in Bar Stazione, o i lustrini dance dei Matia Bazar (Maledetto), che sempre negli 80s hanno vissuto, forse, il loro più felice momento. Accordi di settima + che pullulano, a dare sensazioni di sospeso, in lentoni datmosfera (Noi), che stavolta rimandano a climi pre-anni 80. Moderna per drum muchine e verve elettronica, invece, una canzone come Basta chiedere (passerà / passi tu / passerà domani), che si intona con le più vicine influenze della Manca (Beach House), così come nel mesto dream-pop e nelle scalate di Al posto tuo.
E poi: lenergia che accomuna Lucia Manca alla Bertè più spudorata, affiora in uno dei pezzi che alzano il livello di Maledetto e Benedetto (Eroi), laddove si confutano affettuosamente anche due versi novecenteschi tra i più densi ed enigmatici di Montale, appena tredici parole da ispirare un libro (di Pratolini, Il quartiere): codesto solo oggi possiamo dirti / ciò che non siamo, ciò che non vogliamo. Poiché la Manca, al se ti chiedi chi sei, o se mi chiedi chi sono, o se ci chiedi chi siamo, replica che siamo tutti quanti degli eroi, nellorgia di un amore luminosissimo e disinteressato, fatto di neon, occhialoni e voluminosi capelli. Ché, come dice nel brano calzante per ultimi brandelli destate, settembre mi ha sempre rubato qualcosa / e non puoi capire / quello che passa e non torna più.
Maledetto o benedetto, non torna più.
Tweet