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R Recensione

7/10

Mohave Triangles

Haze for Daze

Tristi ai tropici? Possibile? Anche sì. Immancabile palma in copertina, stavolta sul bordo di una piscina dal colore roseo-crepuscolare palesemente posticcio, sui contorni sfumati dei chioschi di un club vacanze per annoiati possidenti, la terza cassetta prodotta da Robert Thompson, alias Mohave Triangles, è senza dubbio la sua migliore. Ed è pure la prima cosa in ambito ipnagogico-caraibico che prospetti l’ipotesi dell’infelicità.

Non che Sun Araw, The Deeep, Peaking Lights, Cankun, Sand Circles, Samantha Glass e compagnia (tutta gente che vaga, sostanzialmente, tra Not Not Fun e Digitalis) manchino di momenti di down, ma qua si tratta di elevarli a sistema, soprattutto nella seconda suite che compone questo “Haze for Daze”. La cassetta, uscita in 80 già introvabili copie per la Digitalis, ma ascoltabile per intero su bandcamp, è articolata in due lunghi collage di 14 minuti, “Mango Haze” e “Tropical Daze”, a loro volta suddivisi in cinque brevi movimenti ciascuno. Fin dalla prima delle dieci mini-jam si coglie la specificità della psichedelia da modernariato di Thompson, ossia uno stra-uso delle tastiere, sempre avvolgenti e rigogliose, fin quasi a coprire i giochi ritmici su base tropical che, assieme a rumorismi lo-fi e ninnoli drone tipici del genere, agghindano il quadro. Niente voce; solo qualche urletto primitivo.

La specificità di Mohave Triangles sta nel non rinunciare mai alla melodia. Insomma, non è roba avant-cazzara per nerd autistici, quanto piuttosto musica da cameretta per Altered Zones addicted (strano che nel blog satellite di Pitchfork non se ne siano accorti). Superato il momento di pura ipnagogia sci-fi Matrix Metals del secondo pezzo, il terzo fa entrare negli spazi desolati di Thompson, con tastiere cupe su una base kosmische stile Dylan Ettinger e Oneohtrix Point Never (anche 4). Apici, i movimenti 7, 8 e 9: drumming smorzato e annacquato in un’inedia sfatta, spifferi andini che si insinuano a mo’ di fuga (7), congas che si liquefanno nel riverbero degli accordi e nel riff esotico-depresso (8), new age à la Enigma rifatti da un Cameron Stallones in fase di avvilimento autunnale (9), su un clima da prostrazione in un resort lasciato alla pioggia. Mango e tropical, sì. Ma andati a male.

Si inizia ad ascoltare con diffidenza, ma poi diventa appiccicosa, questa piccola perla psych-hypna. Per orecchi che amano la decadenza più marcia.

 

V Voti

Voto degli utenti: 7/10 in media su 2 voti.
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gull 7/10

C Commenti

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gull (ha votato 7 questo disco) alle 16:44 del 22 giugno 2011 ha scritto:

re: per orecchi che amano la decadenza più marcia.

Ecco, mi sa che hai citato anche i miei di orecchi!

Subisco indubbiamente il fascino morboso di questo tipo di musica, infatti l'ho subito scaricato dal loro bandcamp (offerta libera tra l'altro!).

target, autore, alle 20:30 del 22 giugno 2011 ha scritto:

Grande Simone! Mi sono appena arrivate le cassette di Samantha Glass e Clathrus, altre chicche del genere. Questa di Mohave Triangles rimane comunque la più accessibile, pur nella sua patologia hypna. Fa' sapere che ne pensi! ("Tropical Daze" apice: è come Rimbaud che si scopre intristito e vuoto anche nell'Africa nera).

gull (ha votato 7 questo disco) alle 19:54 del 23 giugno 2011 ha scritto:

Non sarà un capolavoro assoluto della musica e nemmeno uno dei più importanti lavori dell'anno, però è da ieri che lo ascolto senza sosta! E' sottilmente disturbante, e lo fa con apparente leggerezza, insinuandosi mesmerico ed obliquo. Non mi sento di valutarlo più di "936" dei Peaking Lights, a cui ho dato forse un ingeroso voto (6), solo che a me personalmente piace di più.

Piuttosto, a me è piaciuto ancor di più "Psychical" degli Ensemble Economique, parecchio affine ai suoni dei Mohave Triangles. Tu l'hai ascoltato, Francesco?

target, autore, alle 20:31 del 23 giugno 2011 ha scritto:

E' praticamente l'unica cosa Not Not Fun degli ultimi due anni che non ho ascoltato! L'avevo cercato in rete appena uscito, ma senza trovarlo, e poi l'ho lasciato stare. A questo punto urge recupero! (Sui Peaking Lights sei stato ingeneroso, sì! )

gull (ha votato 7 questo disco) alle 20:39 del 20 luglio 2011 ha scritto:

Mi sono ricordato di non averlo ancora votato. Recupero adesso. 7 pieno anche per me (e che il Dio della musica mi perdoni per non avere dato almeno altrettanto anche ai Peaking Lights, cazzone che non sono altro).

@Francesco: l'hai poi ascoltato "Psychical" degli Ensemble Economique?

target, autore, alle 21:07 del 20 luglio 2011 ha scritto:

L'ho ascoltato, sì, ma ammetto che non mi ha pigliato granché. Un po' di melodia mi piace che ci sia anche nelle cose più malate, mentre in "Psychical" sta a zero. E' proprio roba da colonna sonora horror-dark, che punta più sulle ritmiche da trance e sulla tensione dei suoni (ma allora preferisco un Sun Araw, più 'svaccato').

gull (ha votato 7 questo disco) alle 19:03 del 21 luglio 2011 ha scritto:

Mi dispiace, allora. Ti ho fatto perdere solo tempo.

Però ti ammiro, in poche righe lo hai inquadrato alla grande (pur non piacendoti)!

target, autore, alle 19:35 del 21 luglio 2011 ha scritto:

Macché perdere tempo! Anzi, era in lista da tempo e non ascoltarlo mi avrebbe roso (anche perché l'hanno ristampato da poco: vedi mai che mi fosse piaciuto...). Comunque anche le ultimissime cose NNF, per lo più su cassetta, mi stanno piacendo un po' meno. Aspetto al varco a fine estate proprio Sun Araw e un doppio (!) di Rangers.