R Recensione

5/10

Snow Patrol

A Hundred Million Suns

Ad un paio d’anni di distanza dal precedente Eyes Open (2006), valso loro quasi cinque milioni di copie vendute, gli "scozzesi" Snow Patrol tornano con un nuovo lavoro che per molti versi appare legato con un filo continuo agli album precedenti.

L’intenzione dichiarata del disco è la stessa che anima gli Snow Patrol sin dai tempi di Final Straw (2004), l’album che diede loro visibilità oltre i confini nazionali: strutture di pop rock ortodosso su cui si inseriscono arrangiamenti di claudicante dinamicità, peraltro assai raramente capaci di regalare sussulti memorabili ad un ascolto attento.

La tracklist di A Hundred Million Suns procede stancamente tra ballate contigue ai Coldplay più rassicuranti (Crack The Shutters, The Planets Bend Between Us) ed altre dal vago sapore west coast anni '90 (Lifeboats, The Golden Floor). Altrove fioccano delicatezze pop dalla strumentazione standard e vicine a Keane e Travis (Set Down Your Glass); non mancano i pezzi tirati che prontamente faranno esultare gli amanti del "spaccano di brutto" : Disaster Button, Take Back The City, oltre al "crescendo" da arena della opener If There's A Rocket Tie Me To It, ben confezionata ed epica quanto basta.

Gli Snow Patrol si trastullano contemplando quasi con compiacimento il carattere smisuratamente convenzionale delle loro composizioni, e se questo può non essere un difetto in musica, sicuramente lo è la mancanza di un’unghiata vincente, dell’hook istantaneo, della freschezza d’esecuzione, che in casi come questo debbono obbligatoriamente sopperire alla latente vena immaginativa.

Riescono a fare centro quando nell'etere si propagano esalazioni ipnotico-psichedeliche come in Engines, o nella conclusiva The Lightning Strike, suite di oltre sedici minuti guarnita in alcuni passaggi da archi e fiati. In conclusione A Hundred Million Suns è album che non mancherà di soddisfare gli ammiratori (sempre più numerosi) della band di Gary Lightbody ma, quantomeno per festeggiare il decennale di carriera…ci aspettavamo qualcosina di più sfizioso.

V Voti

Voto degli utenti: 5,5/10 in media su 5 voti.
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REBBY 5/10
kida 5,5/10

C Commenti

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REBBY (ha votato 5 questo disco) alle 8:36 del 12 gennaio 2009 ha scritto:

Anche per me album mediocre (nel "genere" hanno fatto meglio, lo scorso anno, i British sea power).

Condivido sostanzialmente la recensione di Paolo

anche se, a mio giudizio, la contiguità con i Coldplay è ... a distanza siderale. Scelgo Golden

floor.

glamorgan alle 14:08 del 6 luglio 2013 ha scritto:

ma non erano nord irlandesi?