R Recensione

7/10

Yoko Ono Plastic Ono Band

Between My Head And The Sky

Torna la strega, la vedova più famosa del rock, e lo fa in grande stile riportando in vita il moniker della Plastic Ono Band, la solita profittatrice?

No dai, stavolta è per una nobile causa che non ha nulla a che fare con la beneficenza, stavolta la Ono (classe 1933) è mossa per lo più da sentimenti di generosità materna. Sean Lennon in tempi di recessione economica mondiale annuncia la nascita di una nuova etichetta discografica, la Chimera records, un disco di mamma Yoko con Plastic Ono Band è l’ideale per una promozione adeguata.

È spassoso per certi versi leggere le dichiarazioni della Ono riguardo le sessions dell’album, mi sono sempre chiesto cosa potesse significare per un figlio avere una mamma artista, eccentrica, avanguardista fuori di testa, ma evidentemente tra le mura domestiche Yoko Ono è mamma come tutte le altre: “vedere mio figlio incoraggiare i musicisti a suonare quel che sentono di fare…è stato per me come vedere New York per la prima volta”, oppure :  “Sean si è mosso con gran professionalità anche nei miei confronti, dandomi il benvenuto ogni giorno e abbracciandomi ogni volta che arrivavo in studio, era da quando aveva cinque anni che non lo vedevo comportarsi così”.

Di musica Yoko Ono non parla, d’altra parte lei è una “non musicista”, sembra abbia impiegato appena sei giorni per buttare giù le coordinate delle quindici tracce del disco, lievi bozzetti che tratteggiano le misure del percorso da seguire nel suo solito stile jam-sounding.

La direzione musicale del progetto è affidata a Sean, i musicisti sono quasi tutti giapponesi: la Yuka Honda co-fondatrice di Cibo Matto, Cornelius, Yuko Araki, il trombettista Michael Leonhart, il sassofonista free Daniel Carter.

Between My Head And The Sky è il frutto coerentemente disorganico di un ensemble con la congenita inclinazione all’improvvisazione, quasi tutte le tracce sembrano ferme allo stadio di demo ottimamente prodotto, è il caso dell’apertura con Waiting For The D Train, un uptempo dal basso asciutto e martellante a metà strada tra Gang Of Four e Nirvana, il baby-Lennon mette in mostra un buon controllo dello strumento strapazzando la chitarra con accordi stoppati e rabbiosi suoni stridenti, a fare la parte del leone -anzi diciamo pure la voce del leone- è la Ono che si impegola nella ripetizione ossessiva del titolo e nella consueta serie di gridolini e gemiti (avant-qualcosa) con i quali abbiamo cominciato a familiarizzare una quarantina di anni fa.

Non solo ululati per uno degli album più accessibili della “vecchia” avanguardista di Fluxus, l’intonazione claudicante e fricchettona si materializza in Memory Of Footsteps sorretta solo da accordi staccati di piano e una tromba sordinata... per uno dei momenti più intimi del disco insieme al delizioso chamber pop di Unun.To, o anche la mesta I’m Going Away Smiling, che sfiora la dolente tensione emotiva del miglior Jacques Brel. Tutto questo e molto altro tra i solchi di Between My Head And The Sky, dal noisy groove in salsa Chili Peppers della titletrack, fino al magnetismo kraut di Calling, stravagante crocevia tra i Can e le atmosfere dei Silver Apples, o ancora l’intrigante Hashire,Hashire intrisa di umori tex mex.

Il canovaccio sonoro continua a mutare freneticamente registro con il susseguirsi dei brani, non poteva mancare la componente elettronica degnamente rappresentata da The Sun Is Down, un electro funk dai rimandi vagamente trance, ideale per il dancefloor (avrà apprezzato anche Madonna), e Ask The Elephant! un ibrido downbeat dagli spasmi acid jazz che va a posizionarsi tra gli episodi migliori della raccolta.

Disco divertente e dall’ascolto piuttosto agevole con diversi spunti e intuizioni molto interessanti, certo…non il capolavoro a quattro/cinque stelle di cui farneticava la stampa angloamericana.

V Voti

Voto degli utenti: 5,3/10 in media su 4 voti.
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REBBY 7/10

C Commenti

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REBBY (ha votato 7 questo disco) alle 8:27 del primo dicembre 2009 ha scritto:

Bella rece Paolo e bel disco. Intendersi su quali

siano i capolavori a quattro/cinque stelle, in

diretta, è sempre difficile. Comunque da noi almeno 4 stelle l'hanno preso caterve di dischi,

alcuni nettamente meno riusciti e "importanti" di

questo. Sono 3 settimane che lo possiedo e penso

che finirà nella mia top 20/25 dell'anno (diciamo

quelli che per me meritano l'acquisto).

Luca Minutolo (ha votato 5 questo disco) alle 9:05 del primo dicembre 2009 ha scritto:

Una artista che mi lascia molto perplesso. Secondo me non è mai riuscita a scrollarsi di dosso il fantsma di Lennon. Indubbiamente ha influenzato moltissimo il lato più sperimentale dei Beatles e quello solista di Lennon, ma da sola non è mai risucita a bissare l'inventiva, la genialità ed il carisma di Lennon...Disciamo che ha alimentato e amplificato le capacità di John, senza però riuscire a dimostrare le sue capacità da sola.

REBBY (ha votato 7 questo disco) alle 9:14 del primo dicembre 2009 ha scritto:

Mah, magari ti riferisci ad altri dischi, non so

(forse Paolo è più ferrato). Ma in questo disco

le "capacità" di John non le sento proprio.

Tutt'altro genere di musica, poi può anche non piacere (il mio amico di ascolti non sopporta ad

esempio la voce) per carità.

Luca Minutolo (ha votato 5 questo disco) alle 10:00 del primo dicembre 2009 ha scritto:

Certo, la voce sembra quella di una gallina sgozzata...Ha ha haaa!!

REBBY (ha votato 7 questo disco) alle 10:33 del primo dicembre 2009 ha scritto:

Beh, questa è una constatazione già più "seria" (eheh), anche se Paolo definisce più precisamente "consueta serie di gridolini e gemiti

(avant qualcosa) con i quali abbiamo cominciato a familiarizzare una quarantina di anni fa". Ma come dice bene anche Paolo l'album è abbastanza vario e talvolta sembra una "gallina" felice (ahahah)

Luca Minutolo (ha votato 5 questo disco) alle 11:13 del primo dicembre 2009 ha scritto:

Come diceva Battisti "La gallina coccodè spaventata in mezzo all'aia"

REBBY (ha votato 7 questo disco) alle 11:27 del primo dicembre 2009 ha scritto:

Ottima scelta Luca (Il leone e la gallina), Paolo

parla di voce del leone tu da gallina (ma allora

chioccia è più appropriato eh). Io spero solo,

quando avrò 76 anni, non dico di avere la sua

creatività (questo è impossibile), ma almeno la

sua lucidità e la sua capacità di stare al passo coi tempi.

Luca Minutolo (ha votato 5 questo disco) alle 11:33 del primo dicembre 2009 ha scritto:

Magari!! Non penso che abbia passato una vita molto "salubre", quindi arrivare alla sua età con questa lucidità e voglia di fare è sicuramente degno di nota

Dr.Paul, autore, alle 15:39 del primo dicembre 2009 ha scritto:

si qui lennon non ci entra granchè, certo le perplessità sulla Ono possono essere condivisibili! anche io non sono mai entrato in completa sintonia con lei, da ragazzino la odiavo (immaginate perchè), in realtà anche oggi se penso a cosa avrebbe potuto essere double fantasy (1980) eliminando i suoi brani "avant" e aggiungendo quelli di lennon (concepiti nello stesso periodo) che andranno a comporre il postumo milk and honey...il rimpianto cresce a dismisura!

non so negli ultimi tempi la Ono è stata oggetto di un benevolo recupero critico...un po sospetto per certi versi, quasi riparatore!

riguardo discorso sulla sua importanza come musa ispiratrice: credo molto poco con i beatles (quando è subentrata lei i lavori piu sperimentali del quartetto erano gia usciti), sicuramente piu con lennon solista...per quanto concerne il lato concettuale in special modo, perchè musicalmente le cose migliori di lennon sono quelle che lui sapeva fare da sempre: la ballata melodica standard, il rock tirato e scarno ecc...

cmq questo è disco godibile (meno irritante degli altri sicuro), concordo con rebby in una top20 potrebbe entrarci!!! ))

DucaViola alle 8:44 del 12 marzo 2010 ha scritto:

Ho sentito qualcosa dell'album. Devo ammettere che è qualcosa di meno irritante rispetto ai gemiti che accompagnavano alcuni live del Lennon anni 70. Anche se (e magari qui mi porto dietro l'antipatia atavica per la strega)il disco è, alla fine, un insieme di loop molto ambient con i suoi lamenti più contenuti... insomma... un po' una paraculata adatta per un aperitivo... ma Yoko non è nuova a questi colpi di genio... è una grande imprenditrice. Artisticamente però non mi ha mai convinto.

SamJack (ha votato 3 questo disco) alle 10:22 del 27 novembre 2010 ha scritto:

inutile....

Totalblamblam alle 10:40 del 27 novembre 2010 ha scritto:

RE:

... come te

ozzy(d) alle 11:58 del 27 novembre 2010 ha scritto:

RE: inutile

come sempre argomentazioni articolate e complesse ghghghgh

SamJack (ha votato 3 questo disco) alle 10:47 del 27 novembre 2010 ha scritto:

non ti hanno insegnato l'educazione...se io esprimo un giudizio su un disco non mi pare giusto che tu o qualcun altro esprimiate giudizi sulla persona....

Totalblamblam alle 10:58 del 27 novembre 2010 ha scritto:

RE:

hai ragione ma non fare la verginella o il santino ora bye

SamJack (ha votato 3 questo disco) alle 10:49 del 27 novembre 2010 ha scritto:

tra l'altro comincio a pensare che non ci sia libertà di esprimere un giudizio...Non sei d'accordo sui miei giudizi? ok, dillo e stop. Non c'è nulla di male ad avere un pensiero diverso.

SamJack (ha votato 3 questo disco) alle 11:41 del 27 novembre 2010 ha scritto:

ahahah : ))) bye....

SamJack (ha votato 3 questo disco) alle 12:19 del 27 novembre 2010 ha scritto:

oh, a volte mi annoio ad essere articolato e complesso... ahah

Dr.Paul, autore, alle 14:10 del 27 novembre 2010 ha scritto:

oltre che logorroico anche pedante! stanotte hai ascoltato il disco di yoko ono che è uscito un anno fa? non ci credo neanche se ti vedo, anzi sarebbe bene andare a fare una paseggiata con le cuffie e i demoniaci skynyrd a palla! 5 stelle a elliott smith che è (era) il mccartney dei giorni nostri...passeggiare passeggiare...

SamJack (ha votato 3 questo disco) alle 17:03 del 27 novembre 2010 ha scritto:

liberissimo di non crederci...non ti piacciono i miei giudizi? va bene...non è un problema...

REBBY (ha votato 7 questo disco) alle 8:39 del 29 novembre 2010 ha scritto:

"inutile...

...leggere questa recensione, l'ha scritto un uomo

che, a differenza mia, di musica non capisce un'acca. ...ascoltare un disco della vedova di un

musicista sopravvalutato che è diventato famoso

soprattutto per ragioni di marketing (e lei pure).

...che cercate di convincermi di smetterla di

"creare diatribe". Provo così tanto risentimento,

per come mi sono sentito trattato da alcuni di voi, che l'unica soluzione sarebbe quella di andare in un GUN CLUB, scegliere ciascuno un REVOLVER e risolvere la questione da uomini veri". Non lasciarci nel dubbio SamJack, svelaci la giusta prosecuzione del ragionamento che volevi fare. Ripeti sempre che tu ami il confronto con chi ha delle idee diverse dalle tue, ma devi farci capire quali sono le tue, perchè sai coi puntini si possono pensare tante cose, anche sbagliate, e magari il confronto non è poi così produttivo.

simone coacci alle 15:38 del 29 novembre 2010 ha scritto:

Reb, sei un mito. Mi sto spanzando...ghghgh