Surgical Beat Bros V/S Bologna Violenta
Surgical Beat Bros V/S Bologna Violenta
È fuori da due mesi, questa collaborazione artistica tra Bologna Violenta e Surgical Beat Bros, ma ci impegniamo a segnalarla solamente ora, come rumoroso antidoto a questo Natale stanco, interminabile, inquinato. Chi siano i contendenti in gioco, oramai, lo sapete benissimo. Per Nicola Manzan (qui senza Alessandro Vagnoni) questo è il secondo lavoro compartecipato dellanno, dopo lo split di tarda primavera coi Dogs For Breakfast: Fabio Recchia e Antonio Zitarelli tornano al formato breve trecentosessantacinque giorni dopo lo Shuriken Split con gli Uochi Toki, anchesso rilasciato in formato flexi disc. In undici minuti si dà inizio e sancisce la fine di quanto si poteva prevedere già in anticipo: una bolgia infernale. ZBB sono gli Zu math-industrial di Carboniferous imbottigliati, a forza, in una trance ritmica che mantiene tracce del polimorfismo di casa Mombu. I riff di BBV (rallentati in un maestoso, disturbante pantano doom) sono simulacri death metal old style dal retrogusto parodistico: lo stesso che, amplificato a dismisura, permea il carosello di CLG e il tunnel stroboscopico di RBB (con stonato flauto traverso conclusivo a suggellare il patto di sangue).
Per chi si considera aficionado della scena e di queste sonorità non vè, in definitiva, alcunché di nuovo: si conoscono come il padre nostro numi tutelari, influenze, marche stilistiche. Il che non significa che non ci si possa ugualmente divertire, che non si possano ugualmente trovare meritevoli spunti. Il sogno, realizzabile, è un intero full length in tandem, da portare live in giro per lItalia.
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