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R Recensione

9/10

Air

Moon Safari

Da “Moon Safari” passa la storia della musica contemporanea. Un disco che assume il ruolo di crocevia per le influenze musicali più disparate: nella fattispecie, un mirabile connubio di pop contaminato, di vivida elettronica e di languido chill out.

Gli Air sono architetti del pop, capaci di costruire paesaggi sonori di rara pregevolezza, ricchi di influenze e difficili da collocare stabilmente in un contesto. Troviamo così una serie di brani tra i più variegati del periodo. Nicolas Godin e Jean Paul Duckuel ricreano a regola d’arte ogni possibile atmosfera sonora, ma senza risultare enciclopedici e riuscendo a dare il loro tocco personale a tutto ciò che “prendono in prestito”.

Un aspetto da non tralasciare in un lavoro come questo è il coinvolgimento emotivo che questi 10 brani sanno suscitare: raramente la musica elettronica ha saputo essere così umana, tanto da lasciare letteralmente ammaliati dopo l’ascolto.

Il biglietto da visita dell’album è “La Femme D'Argent”: una suite maestosa, un viaggio ipnotico nei meandri del subconscio. Un brano capace di rinverdire i fasti psichedelici dei Pink Floyd, pur presentandosi con sonorità ed approccio pressoché opposti. L’intreccio tra tastiere vintage e turbinii elettronici è qualcosa di splendido; il tutto realizzato con una spontaneità ed una compostezza disarmanti. “Talisman” arricchisce ulteriormente la componente straniante del disco con una ritmica leggera ma serrata, a sostegno di una folgorante sinfonia per archi e sintetizzatori.

L’atmosfera cambia totalmente in “Sexy Boy”, il cui beat sostenuto evoca fragranze del “french touch” da dancefloor in voga in quegli anni. Gli umori si fanno qui ibridi, fondendo suoni spigolosi ed una sensualità quasi candida. “Kelly Watch The Stars” si snoda sui medesimi binari, mantenendo però un morbido tocco. Le eco si sovrappongono in un estasi sonora davvero avvolgente.

Ancora più evidenti sono i richiami alla musica da discoteca in “Remember”, in cui le voci filtrate si uniscono ad un carillon fatato, arricchito da archi maestosi.

L’ epitome del sincretismo stilistico forgiato dal duo parigino è probabilmente la sontuosa “All I Need”. Miele per le orecchie, una melodia tanto semplice quanto perfetta, scandita da cristallini arpeggi di chitarra e accompagnata da effetti digitali ipnotici, da qualche nota delicata di piano e dalla splendida voce di Beth Hirsch. Altro esempio mirabile della capacità degli Air di tessere trame armoniche freschissime è “You Make It Easy”, questa volta con richiami onirici ed un equilibrio sorprendente. Le atmosfere si fanno vespertine, suggestive.

Ai loro massimi livelli, gli Air sanno dare vita a ninne nanne tenui come “Ce Matin La”, i cui struggenti corni sono capaci di commuovere in pochi istanti. “New Star In The Sky” è una sorta di anestesia che ci catapulta in un mondo evanescente, una ballata notturna al neon. La raffinatezza di suoni non dà alle canzoni un tono distaccato. Anzi, ogni brano coinvolge ed emoziona.

Il disco si chiude con la serenata sintetica per sax di “Le Voyage De Penelope”, ricca di intensità e carisma. Qui la musica analogica fa uno sbalzo nel tempo, riportandoci in un vecchio pub fumoso.

Moon Safari” è un capolavoro, un disco piacevole all’ascolto ed estremamente ampio. La musica elettronica più sognante dona nuova linfa vitale a correnti ormai quasi del tutto spente come il rock psichedelico. Ma non solo: troviamo qui una rivisitazione di sonorità passate attraverso una strabiliante chiave modernista, arricchita da suggestioni orchestrali e da un gusto per le commistioni che si dimostra sempre pertinente e ben strutturato. Fondamentale.

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Voto degli utenti: 8,5/10 in media su 41 voti.

C Commenti

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thin man (ha votato 7 questo disco) alle 18:52 del 22 luglio 2007 ha scritto:

Disco sicuramente molto importante, rovinato però dalla presenza di un vomitevole sound come quello di Sex Boy. Splendide invece All I Need e La Femme d'Argent. Il voto sarebbe un 7,5 in realtà

salvatore (ha votato 10 questo disco) alle 13:13 del 25 maggio 2010 ha scritto:

RE:

Vomitevole sound quello di sexy boy??? No vi prego... Traccia fantastica per un disco che è un capolavoro, ma veramente un capolavoro. Pop, rock, elettronica, jazz, classica e tanto altro. Ancora oggi insuperato... Rubando le parole a modulo_c, album da portare su un isola deserta. Ma esistono ancorea le isole deserte???

Moon (ha votato 8 questo disco) alle 22:55 del 25 settembre 2007 ha scritto:

la Femme d'Argent è uno dei migliori pezzi degli anni 90 per quanto riguarda il pop eletronico. bella recensione, accurata.

Cas (ha votato 7 questo disco) alle 11:44 del 12 febbraio 2008 ha scritto:

concordo con l'uomo magro...7,5!

TheManMachine (ha votato 7 questo disco) alle 11:35 del 19 febbraio 2008 ha scritto:

Disco così perfetto che...

Dopo un po' stanca. Il primo ascolto magnetizza, il secondo suscita stupore e ammirazione per la precisione certosina degli arrangiamenti e delle soluzioni sonore, il terzo fa capire già tutto e si sente la voglia di passare ad altro. Recensione davvero molto buona, bravo, ma... "le eco" o "gli echi"?... mi hai fatto venire 'sto dubbio...

Paranoidguitar (ha votato 10 questo disco) alle 10:16 del 24 novembre 2008 ha scritto:

quando si viaggia sulla bologna-firenze sotto il diluvio ascoltando la femme d'argent, si esce fuori da una galleria nel punto più alto e si è colpiti da un raggio di sole mentre c'è l'assolo di tastiera..beh brividi. Io non vedo punti deboli.

modulo_c (ha votato 10 questo disco) alle 21:26 del 10 marzo 2009 ha scritto:

grande classico

mi sento di dargli 10 perche' penso che sia un grande classico, uno dei dieci dischi che mi porterei sull'isola deserta, un disco che non mi stanchero' mai di ascoltare. Trasmette positivita', rilassa. Nessun pezzo non riuscito. Per assurdo il pezzo con meno classe (Sexy Boy) e' comunque stato un mito per chi calcava i dance floor in quel periodo...

lev (ha votato 9 questo disco) alle 12:44 del 19 ottobre 2009 ha scritto:

disco delizioso

madcap alle 13:32 del 25 febbraio 2010 ha scritto:

accattivante 8-

Bellerofonte (ha votato 7 questo disco) alle 12:07 del 27 marzo 2010 ha scritto:

7,5

Picco della discografia Air. Sicuramete uno dei migliori dischi pop elettronici dei 90s. Non tutto oro quello che luccica però

ThirdEye (ha votato 8 questo disco) alle 3:31 del 17 settembre 2011 ha scritto:

Il migliore

Un più che ottimo lavoro. dopo questo, però, non mi han più entusiasmato..

Dr.Paul (ha votato 10 questo disco) alle 13:58 del 17 settembre 2011 ha scritto:

questo è una pietra miliare assoluta, sono passati 13 anni ancora è un discone!! non sottovaluterei neanche the virgin suicides e talkie walkie!

Filippo Maradei (ha votato 10 questo disco) alle 16:08 del 17 settembre 2011 ha scritto:

"Sexy Boy" è un capolavoro, non scherziamo! Ma tutto il disco è pop-art finissima, incanto puro, idromassaggio neuronale, relax pomeridiano su cuscini freschi; i Röyksopp di "Melody A.M." sono passati da qui, mica capperi fritti. Se non è questo un patrimonio musicale dell'umanità...

dalvans (ha votato 4 questo disco) alle 17:03 del 23 settembre 2011 ha scritto:

Stucchevole

Noioso

tramblogy (ha votato 9 questo disco) alle 15:20 del 22 ottobre 2011 ha scritto:

Bella la noia