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R Recensione

8/10

Parts & Labor

Mapmaker

La grande tradizione noise della Grande Mela viene completamente rivoltata dal trio di Brooklyn che preferisce, in questo suo quarto “Mapmaker”, accostarsi sempre più a sonorità pop generando un noise-pop alquanto intrigante e deflagrante. Li avevamo lasciati con “Stay Afraid” (Jagjaguwar, 2006), un gran pezzo di album di pura potenza rock, dove già la componente pop andava di pari passo con un noise sempre più marcato e radicato nel loro sound.

I Parts & Labor sono: Dan Friel, chitarra/tastiera, B.J. Warshaw, basso/tastiera e R. Weingarten, batteria. Dan Friel ha anche un background da musicista d'avanguardia (musica elettronica), tre album solisti e vari progetti. Questo è il suo gruppo, diciamo, “tradizionale" ma con tanti richiami alla sperimentazione più estrema.

Certo siamo ormai al quanto lontani dal loro disco d'esordio “Groundswell” (JMZ, 2002), strumentale e meno canonico, disco potente, mix di math rock, noise e rock. “Mapmaker” rappresenta l'apice dell'esplosione di potenzialità espressiva del trio. Quest'album coniuga perfettamente melodia e distorsione, un impatto sonoro ottimamente controllato, esecuzioni perfette con grande lavoro di sintesi fra le tante varietà di influenze che si possono riscontrare (Sonic Youth, Deerhoof, Oneida,..).

E' la melodia il filo che lega tutte le tracce di quest'album. La melodia come prerrogativa del loro sound. Una melodia vocale contaggiosa che scorre nell'incandescente magma noise tra tastiere giocattolo (care alla new wave), pedaliere, effetti e rumori vari, drumming incalzanti, basso massiccio. Canzoni che suonano orecchiabili ma non perdono certo di aggressività. Già l'inizio è da paura, “Fractured Skies” è una bomba pronta ad esplodere: melodia ascendente, batteria pulsante deflagrata da esplosioni di chitarre distorte e trombe ad inneggiare la cavalcata verso il gran finale. “Brighter Days” è un post-noise-rock travolgente, basso distorto, batteria invasata e lanciata a tutta velocità, un suono devastante e cattivo. Vision Of Repair”, “Camera Sky” (deflagrazioni punk rock), “Fake Rain”, “The Gold We're Digging”, “Knives And Pencils”, sono altri episodi di grande spessore noise. C'è anche la cover dei Minutemen “King Of The Hill” ottimamente interpretata.

Sicuramente uno dei suoni più eccitanti e intriganti di questi ultimi mesi.

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Voto degli utenti: 6,7/10 in media su 5 voti.
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C Commenti

Ci sono 2 commenti. Partecipa anche tu alla discussione!
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Marco_Biasio (ha votato 9 questo disco) alle 17:58 del 5 settembre 2007 ha scritto:

Fate largo ai cartografi!

Sinceramente, questo e "Beautiful Seizure" dei volcano! (uscito nel 2005) sono la summa del miglior noise rock che si sia mai sentito negli ultimi dieci anni. Esplosioni rumoristiche eccezionali, divagazioni melodiche davvero interessanti, un gusto per il ritmo e l'accuratezza sonora fuori dal comune. Promosso a pieni voti. La recensione è scritta bene e mi piace ma, a mio avviso, potevi soffermarti maggiormente sui particolari del disco.

Cas (ha votato 5 questo disco) alle 21:22 del 30 novembre 2007 ha scritto:

non li sopporto, proprio non ce la faccio...