V Video

R Recensione

8/10

Youth Lagoon

The Year Of Hibernation

Avete presente il videoregistratore posizionato nei saloni di casa, con vicino tutte le videocassette su cui registravamo i film che facevano in TV? Oppure avete presente le musicassette che si tenevano in macchina, a volte senza custodia, prendere il sole cocente d'estate sul cruscotto o incepparsi nell'autoradio? Ricordi che evocano immagini di un tempo lontano, ma non troppo.

Riesumando allo stesso modo una forma di nostalgia intrisa di polvere. Una nostalgia che paradossalmente può provare anche un ragazzo di 22 anni, che non ha vissuto nessuno di questi ricordi. Un ragazzo americano cresciuto nell'America di Bush jr., capace di pubblicare un esordio discografico degno di nota. Il caso Youth Lagoon, alias Trevor Powers, avvalora un mio vecchio pensiero. Il meglio di un artista esce tutto nelle primissime opere. Come se tutto quello che c'è stato prima, anni e anni di prove, di idee, di sogni, ad un certo punto iniziassero a vedere luce. E tutto quello che sei stato prima, il ragazzo malinconico, magari seduto all'ultimo banco, incompreso, che passava ore ad ascoltare musica da un vecchio walkman ereditato dal fratello maggiore, prende forma in musica.

The Year of Hibernation” è l'inizio di qualcosa di buono. Un lo-fi nostalgico e malinconico, emozionante, martellante come la gran cassa di una batteria. Cantato in modo quasi soffuso, disturbato da quella bassa qualità che evoca immagini sgranate. In questa prima opera, composta dal giovane Powers, si capisce che la qualità del lavoro fatto è ottima e che sicuramente raggiungerà lo scopo per la quale è nato. 10 brani che congelano la mente, portandola indietro nel tempo, tra tastiere, loop, fruscii di nastri e piccoli assoli di chitarre. L'introduzione di "Posters" sembra essere l'esatto raggruppamento degli elementi del disco, un mix tra suoni freddi e atmosfere calde. Con "Cannons", il coinvolgimento avviene già al primo ascolto. Sicuramente uno dei pezzi migliori. "Afternoon" è la dolce sveglia, la marcia vittoriosa.

Simile al ritmo crescente e trascinante di una giornata estiva. I toni di "Seventeen" sono più riflessivi, rivolti agli anni di confine dalla maggiore età. Poi arriva il turno di "July", uno dei gioielli più luminosi di tutto il disco. Il suo incidere lento, soffuso, sembra ricordare le prime luci del giorno, per poi implodere con la sua gran cassa ed un tappeto di tastiere, che rendono questo brano stupendo. "Daydream" ci riporta ad atmosfere dream pop con una bellissima tastiera, dolce come quelle mele zuccherate che vedevamo vendere alle giostre. "Montana", in assoluto miglior pezzo , è il primo singolo del disco (da vedere assolutamente lo stupendo videoclip realizzato da Tyler T Williams, in alto). Con il suo crescente battito, la sua intensità che aumenta giro dopo giro. Nostalgico nel testo, tremendamente luminoso nella sua musica intima, quasi timida, ma piena di personalità. Gran pezzo senza appello. Tanto da rendere il brano successivo, "The Hunt", tremendamente un pezzo qualsiasi, ma che ha la responsabilità di chiudere in modo degno questo lavoro.

Sembra terminato il disco, ma nel finale arrivano 2 bonus tracks. Ed ecco un altro gioiello nascosto, "Bobby", ricalcare le atmosfere dei brani migliori del disco. La vera conclusione spetta invece a "Ghost Me", con la sua atmosfera malinconica e decadente, per chiudere un cerchio che sicuramente lascerà traccia in questo 2011, come uno dei migliori lavori pubblicati. L'home-made di Youth Lagoon è sicuramente fatto col cuore, sulla scia di "Hospice" degli Antlers. Ps: Esiste pure in commercio la versione in musicassetta. Ideale per chi soffrisse di una forma acuta di nostalgia.

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Voto degli utenti: 7,1/10 in media su 9 voti.
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target 6/10
lazyjane 10/10

C Commenti

Ci sono 2 commenti. Partecipa anche tu alla discussione!
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FrancescoB (ha votato 5 questo disco) alle 12:12 del 22 ottobre 2011 ha scritto:

Meglio la recensione del disco: che suona interessante e coinvolgente solo a momenti. Per il resto vedo molto manierismo.

benoitbrisefer (ha votato 8 questo disco) alle 23:18 del 6 novembre 2011 ha scritto:

Invece a me è piaciuto e non poco: intenso e coinvolgente ad ogni ascolto si fa amare un po' di più.