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R Recensione

8/10

Typhoon

White Lighter

Avete sentito il nuovo singolo degli Arcade Fire? Dai, l'indie-rock è ancora vivo, hallelujah! Dicono sia un bel pezzo, sintomo che i Canadesi hanno ritrovato quell'ispirazione che li rese alfieri di una scena incredibilmente ricca di seguaci ed epigoni. E questo nonostante “The Suburbs” fosse un mezzo passo falso. C'è speranza, dunque, per quelli che proprio non ce la fanno a convertirsi definitivamente al dubstep (esiste ancora?) o alla nuova ondata del rock inglese (un'altra?). Poi a me sto nuovo singolo mi sembra una cagata, una non-idea coperta da un arrangiamento stucchevole. E se fossi David Bowie andrei in Canada a prenderli a schiaffoni. Ma magari mi sbaglio, e comunque io non sono né David Bowie (non sarei neanche degno di parlarne, di David Bowie) né quello che deve salvare l'indie-rock.

Probabilmente non lo salveranno neanche i Typhoon (e nemmeno i Bruce Peninsula), ma secondo il mio parere (che in quanto tale nasce da pochi elementi oggettivi e molti parametri personali quali il gusto, la sensibilità, le aspettative, l'età che avanza...) sono queste due le uniche band (potrei aggiungere i Bodies of Water, ma questo non è il mio blog) che hanno saputo reinterpretare il discorso dei primi Arcade Fire e portarlo ad un livello superiore, non tanto per qualità quanto per ispirazione, personalità e fantasia.

Dopo i Bruce Peninsula anche i Typhoon arrivano al secondo disco, sempre tra l'indifferenza generale. Che poi i Typhoon canadesi non sono, ma Portland, Oregon, è a un tiro di schioppo e il confine tra Canada e Usa non è neanche militarizzato. A questo punto, il paragone più calzante non è più quello con gli Arcade Fire ma quello con i concittadini The Decemberists. Se questi ultimi sono ormai (o sono sempre stati) la diretta emanazione del Colin Meloy solista, riducendo il gruppo ad una sorta di backing-band del leader “cantautore” (ed è una condizione ben nota nel mondo del rock indipendente, pensiamo a “band” come Bright Eyes o Xiu Xiu), i Typhoon sono ormai una big-band al servizio della scrittura logorroica e tracimante di Kyle Morton, e “White Lighter” è il suo “The Crane Wife”. Solo che è molto più bello, perchè se Colin Meloy si attorcigliava in arrangiamenti complicatissimi e derive prog-rock in maniera non sempre brillante, Kyle Morton la butta giù facile facile, confidando pienamente nella sua scrittura e nell'abilità dei suoi numerosissimi compari (12, 19... ho perso il conto) nell'arrangiare fiati, archi, due batterie e percussioni varie con estro e capacità superlative.

Basterebbero i primi 30 secondi di “Artificial Light” per spazzare via tutta la concorrenza: probabile Fender Telecaster in evidenza, batteria in controtempo e poi un fiume emotivo di voce, archi e fiati degno del migliore Bright Eyes. Quasi subito il brano si spezza, la chitarra torna in evidenza e il tutto assume contorni quasi “emo”, ma come lo potevano intendere i Texas is the Reason o gli Apleseed Cast, non quelle facce da morto che potete trovare buttati sui gradini dei Licei. E poi “Morton's Fork”, la ballata acustica che Sufjan Stevens ha perso in un cassetto, “Possible Deaths”, l'epica rock piegata ai voleri del folk, “The Lake”, un miracolo melodico creato con un banjo, “Prosthetic Love”, perchè le buone idee si realizzano anche con pochi mezzi, le evoluzioni di “Hunger and Thirst” e il coro liberatorio sul finale di “Young Feathers”, che mi permette di citare ancora i Bruce Peninsula. E poi basta con le citazioni ed i riferimenti, godetevi le esternazioni a cuore aperto di questo grande cantastorie, il personale punto di vista sulla vita e sulla morte di uno che da bambino ha rischiato di morire per davvero, a causa della sindrome di Lyme, una grave malattia infettiva trasmessa dal morso delle zecche.

Poi un giorno vi racconterò di quella volta in cui ho dovuto strappare dalla pelle del mio cane, uno alla volta, quasi cento di quei parassiti schifosi, ma adesso vi ho fatto perdere già troppo tempo, smettetela di leggere e date una possibilità a questo ragazzo. Se la merita molto più di tanti altri.

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Voto degli utenti: 7,2/10 in media su 5 voti.
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C Commenti

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bill_carson alle 0:52 del 25 settembre 2013 ha scritto:

scusami, ma le prime righe di questa recensione sono un tantino patetiche. e sì, c'entra che a me piacciono gli Arcade Fire, ma credo tu non ci faccia un gran figurone nel non riuscire a reprimere le tue vacue stilettate da hater. ma magari è fatto apposta per innescare un flame. comunque...non mi dispiacciono i Typhoon . ascolteremo...ps: peace and love eh, lo dico per te...

fabfabfab, autore, alle 1:52 del 25 settembre 2013 ha scritto:

Perdonami Billy, ma ho qualche problema con l'inglese. Se "hater" sta per "odiatore" sei fuori strada, io gli Arcade Fire li ho sempre amati alla follia. Semmai l'odio arriva da te, diretto verso quelli che dichiarano di non apprezzare ciò che apprezzi tu. Se "flame" vuol dire che ci si scannerà per "Reflktor" non credo, ci sarà ci non apprezzerà e chi apprezzerà, e tra questi ultimi ci sarà pure David Bowie, pronto a sbugiardarmi come previsto ("Ma magari mi sbaglio...." riga 9, l'hai letta?). O magari vi sbagliate tu e Bowie, chi lo sa. Invece conosco molto bene l'italiano, e so che la parola "patetico" non c'entra nulla con quanto ho scritto, ma magari l'hai usata solo per accendere un flame o perchè non sai reprimere le tue vacue stilettate da hater...peace & love eh, lo dico per te..

bill_carson alle 0:54 del 25 settembre 2013 ha scritto:

It was just after 'The Next Day' had come out. He basically just came by the studio in New York while we were mixing, just to have a listen to the stuff we were doing," explains Parry. "He offered to lend us his services because he really liked the song. In fact, he basically threatened us – he was like, 'If you don't hurry up and mix this song, I might just steal it from you!' So we thought, well why don't we go one better, why don't you sing on our version? Thankfully he obliged, and we were really happy about that."

Richard Reed Perry sulla collaborazione con Bowie. Bowie pare che adori Reflktor.

sorry, argomento chiuso, per quanto mi riguarda .

Franz Bungaro (ha votato 8 questo disco) alle 8:44 del 25 settembre 2013 ha scritto:

Fleet Foxes, Akron/Family, Alt-J, Bon Iver, su una locomotiva guidata da Sufjan Stevens...un viaggio bellissimo...grazie Fab!

REBBY alle 10:47 del 25 settembre 2013 ha scritto:

Correttore automatico mavaffa.... Scazzati eh.

REBBY alle 10:49 del 25 settembre 2013 ha scritto:

Non prendertela Franz, trattasi di intervento fuori di posto eheh

Franz Bungaro (ha votato 8 questo disco) alle 11:05 del 25 settembre 2013 ha scritto:

tranquillo, anzia, se t'avanza un vaffa-qualcosa io sono sempre ben lieto

Franz Bungaro (ha votato 8 questo disco) alle 11:07 del 25 settembre 2013 ha scritto:

* anzi...

e qui non è questione di correttore automatico, ma di rincojonimento senile precoce...

bill_carson alle 9:10 del 25 settembre 2013 ha scritto:

nessuno si sbaglia e nessuno dice giusto. sono gusti.

questo spazio è riservato ai commenti e io mi sono limitato a commentare l'introduzione di una recensione che giudico meschina perchè - imho - fatta di considerazioni da sfigato, superflue, non funzionali all'analisi. (dai, ora fa di nuovo il giochino di farmi il verso). chiuso, sorry. viva i Typhoon

fabfabfab, autore, alle 9:59 del 25 settembre 2013 ha scritto:

Quindi i gusti sono gusti ma i miei gusti sono meschini.... "non funzionali all'analisi" lo dici tu, le affinità tra i Typhoon e gli Arcade fire sono piuttosto evidenti. E comunque il singolo nuovo degli Arcade Fire mi fa schifo, che cosa meschina....Scusa se ti faccio il verso, lo faccio con simpatia, ma se vuoi uso anche io parole come "sfigato", "meschino", "hater", "patetico", "vacuo", "superfluo". Scrivere "sfigato" e "patetico" e poi mettere la faccina, questo sì che lo trovo meschino, caro il mio Billy the Kid...

zagor alle 9:50 del 25 settembre 2013 ha scritto:

e questo è ancora niente, figuriamoci quando uscirà il nuovo arcade fire. rece molto bella cmq.

fabfabfab, autore, alle 10:00 del 25 settembre 2013 ha scritto:

Mi sa che i fan degli Arcade Fire sono diventati peggiori di quelli dei Radiohead...

REBBY alle 10:44 del 25 settembre 2013 ha scritto:

Peggiori, migliori, meschini, magnanimi, sfigati, spazzati eheh

I fan degli Arcade fire (e dei Radiohead, spesso gli stessi) sono semplicemente di più di quelli dei Typhoon (e dei Bruce peninsula, spesso gli stessi) e quindi più antipatici ai non fan (e quindi io sono antipaticissimo ghgh).

Bando alle ciance, il precedente Typhoon (Hunger and thirst) aveva una prima facciata davvero notevole. Urge assolutamente ascoltare questo nuovo, per il prossimo Arcade fire invece dobbiamo aspettare.

REBBY alle 10:48 del 25 settembre 2013 ha scritto:

Odio l'iPad , scazzati scazzati

fabfabfab, autore, alle 11:01 del 25 settembre 2013 ha scritto:

Peggiori in senso assoluto effettivamente no (chiedo venia), diciamo che sono talmente tanti che credono di essere sempre nel giusto, come i Grillini o i Berluschini. Poi magari i fan dei Typhoon sono un branco di stronzi, non lo so perchè non ne conosco neanche uno. Comunque a me gli Arcade fire piacciono eh, solo che sto singolo nuovo non mi dice nulla... e che sarà mai...

REBBY alle 11:03 del 25 settembre 2013 ha scritto:

Allora non conosci te stesso eheh

fabfabfab, autore, alle 11:10 del 25 settembre 2013 ha scritto:

Ma io sono il capo-branco....

bargeld (ha votato 8 questo disco) alle 16:51 del 25 settembre 2013 ha scritto:

Hunger and Thirst fu una meravigliosa scoperta (gratitudine eterna, Fab), non vedo l'ora di misurarmi con questo!

futuroalt-j alle 14:50 del 26 settembre 2013 ha scritto:

Tranquillo, la tua recensione è scritta bene (personalmenteio la trovo cosi, se posso permettermi di giudicare) e non assolutamente non c'è niente di patetico! Per favore non ascoltare chi lancia "flame" qua e là solo per gusto di divertirsi e continua a scrivere, dal momento che mi hai veramente incuriosito all'ascolto dell'album leggendola..

Per il voto e un giudizio ripasso poichè:

1)ho avuto poco tempo e l'ho sentito solo una volta di sfuggita

2)mi sembra un album abbastanza articolato, sicuramente non da "primo impatto immediato" e pertanto vorrei analizzarlo meglio!

fabfabfab, autore, alle 16:21 del 27 settembre 2013 ha scritto:

CI hai preso, ha effettivamente bisogno di qualche ascolto in più. Il disco precedente era decisamente più immediato e meno "complesso" di questo... Da lì nasceva il mio paragone con l'evoluzione dei Decemberists avvenuta tra "Picaresque" e "The Crane Wife"....

Rorschach alle 17:45 del 29 settembre 2013 ha scritto:

Già il loro debutto mi aveva preso parecchio,e questo qui non mi ha deluso affatto per ora...ma prima di dare un voto definitivo dovrei riascoltarlo ancora un po'.

Per quanto mi riguarda la recensione è scritta davvero bene, e lo dice un fan degli Arcade Fire a cui il nuovo singolo piace, e non poco

fabfabfab, autore, alle 20:51 del 4 ottobre 2013 ha scritto:
REBBY alle 21:43 del 4 ottobre 2013 ha scritto:

Perdonami, non sono fisionomista eh, ma la cantante degli Austra fa ancora parte della band?

fabfabfab, autore, alle 23:34 del 4 ottobre 2013 ha scritto:

Non sei fisionomista ma sei pure smemorato! La cantante degli Austra (Katie Stelmanis, credo si scriva così) è nei Bruce Peninsula...

REBBY alle 0:22 del 5 ottobre 2013 ha scritto:

Eheh, ecco perché non la trovavo.

Eh che oramai quando penso agli uni penso agli altri e quando penso agli uni e agli altri penso a te.

Marco_Biasio alle 1:34 del 5 novembre 2013 ha scritto:

Recensione fantastica. Appena mi ricordo di come si fa a respirare mi ci dedico, a questi ragazzuoli. Al tempo coi Bruce Peninsula prendesti un centro clamoroso...