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R Recensione

5,5/10

U2

No Line On The Horizon

Da tre lustri almeno i cittadini di Rocklandia si apettano soluzioni in tempi ragionevoli, e invece in più di un caso i Senatori di Dublino annunciano provvedimenti che puntualmente si arenano nei labirinti oscuri degli studi di registrazione, un po' quello che succede nelle aule parlamentari.

Diciamocelo: il problema di questa avversione dilagante nei confronti degli U2 non è tanto da ricercare nei proclami solenni, nelle esortazioni populiste, nelle preghiere di Bonovox, quanto nel fatto che questo corollario di circostanze .... a lungo andare stucchevoli, non è mai stato supportato da dischi validi. Fossero usciti dischi quantomeno adeguati al loro blasone, nessuno avrebbe avuto nulla da frignare alla visione di Bono con Pavarotti, Bush, un paio di Papi, Paris Hilton, Boyzone & company; e invece nulla, lo smarrimento della creatività, album manierati e canonici.... al limite della pretestuosità per tour megagalattici di grande successo.... per fan mai domi e qualche ex fan pentito desideroso di ascoltare schegge degli U2 storici, quelli gagliardi, quelli di An Cat Dubh, quelli di A Sort Of Homecoming, quelli di Exit.

Per il nuovo attesissimo No Line On The Horizon, registrato tra Marocco, Dublino, New York e Londra, entrano in scena tre cavalli di razza : Lanois, Eno, Lillywhite. Non è la prima volta che il terzetto si scomoda per lavorare con gli U2, ma stavolta è diverso, proprio Lanois durante un'intervista tiene a precisare che lui e Eno in questo disco non si limitano alla fase di produzione ma contribuiscono concretamente alla stesura delle tracce.

Con qualche titubanza mi accingo a premere il tasto play del lettore, la partenza è incoraggiante, le prime quattro tracce pur non aggiungendo nulla alla discografia degli U2 si riveleranno quelle meglio "orchestrate" e prodotte dell’intero lavoro: la titletrack (sebbene alcuni cambi di accordo ricordino i fasti di Where The Streets Have No Name) è un intrigante magma sonoro (crunchy guitar e synth) che ha nell’accortezza di fermarsi sempre un attimo prima di esplodere il suo punto di forza, Magnificent (sarà il secondo singolo in heavy rotation) è introdotta da un'ingannevole sequenza elettro ma si rivela ben presto come la classica rock song di stampo U2, Moment Of Surrender dominata da suoni d’organo e tastiere mantiene un'adeguata tensione emotiva sulla quale si adagiano perfettamente i versi saturi di sofferenza di Bono, Unknown Caller va catalogata nella divisione brilliant-deja vu-ballads, forse la migliore traccia per chi scrive, coretti cadenzati che ricordano vagamente ….toh i Talking Heads, e dilatate dispersioni chitarristiche di salubre incisività.

Con la parte centrale dell’album arrivano le note dolenti: I’ll Go Crazy If I Don’t Go Crazy Tonight è un prevedibile rock da arena senza pretese, sul singolo apripista Get On Your Boots è stato già detto tutto, una sorta di "Vertigo 2 la vendetta" (o la vendemmia se preferite), con Stand Up Comedy le quotazioni non si risollevano, giri di chitarra e basso che funkeggiano pericolosamente vicino a Mysterious Ways senza avere però il piglio mistico del brano di Achtung Baby.

Tesa, quanto solenne e drammatica, procede Fez-Being Born, probabilmente l’ultima traccia degna di nota, il finale scivola via un pochino anonimo: White As Snow, ballata priva di ornamenti, sviluppa l’incombenza senza particolari cadute di tono ma anche senza sussulti, Breathe si nutre di un datato fraseggio old-school di The Edge, mentre Cedars Of Lebanon, come da tradizione U2-esque, chiude il lavoro tra lievi sospiri e toni sommessi.

E' vero, gli U2 non hanno ancora smesso di guardarsi compiaciuti allo specchio, probabilmente hanno raggiunto la consapevolezza del fatto che non riguarda più loro tirare la carretta, oggi i cocchieri sulla via del rock sono i ragazzi nati all'epoca del loro album d'esordio (Boy - 1980), e ai Dubliners non resta (resterebbe) che cambiare strada, definitivamente, nel frattempo questo NLOTH rivela timidi segnali di ripresa.

V Voti

Voto degli utenti: 5,4/10 in media su 33 voti.
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Sor90 7/10
REBBY 6/10
lev 5/10
devis. 8/10
krikka 5/10
4AS 7/10
Khaio 1/10
cianfa 4/10
nico83 4/10
magma 3/10
B4DM4N 0,5/10
Zeman 0,5/10
mintaka 7,5/10
alekk 5/10
PehTer 6,5/10
Dreamer 6,5/10
Luca_87 6,5/10
luca.r 2/10

C Commenti

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tramblogy alle 17:01 del 27 febbraio 2009 ha scritto:

nessun commento da inserire

nessuna voglia di ascoltare.

ci vuole coraggio. io non ce l'ho.

TheManMachine (ha votato 7 questo disco) alle 17:32 del 27 febbraio 2009 ha scritto:

Intanto complimenti Doc per la veramente bella recensione. Mi rendo conto di come non sia facile riuscire a sviluppare una disamima organica e obiettiva su una nuova uscita degli U2, una delle band su cui da qualche tempo è invalsa la moda di dire tutto il peggio possibile a prescindere. Invece tu ne parli in maniera equilibratissima e questo ti fa onore. Per ora ho sentito solo il singolo, una cosa assolutamente incolore e priva di mordente. Il disco intero voglio ascoltarlo, temo però che sarà più per beneficio di inventario che per l'attesa di scoprire qualche traccia davvero interessante. Gli U2 sono state una delle grandi band della mia adolescenza, ma oggi da loro non più aspetto più nulla di nuovo.

ozzy(d) alle 18:16 del 28 febbraio 2009 ha scritto:

Ho sentito solo il singolo, davvero agghiacciante.

thin man (ha votato 6 questo disco) alle 21:46 del primo marzo 2009 ha scritto:

Sicuramente molto migliore delle ultime uscite per quanto mi riguarda (escluso il singolo e la terribile parte centrale)

Dr.Paul, autore, alle 23:05 del 3 marzo 2009 ha scritto:

azz ma in tutto il sito solo 4 persone hanno ascoltato sto disco? e che minchia...

DonJunio alle 16:38 del 4 marzo 2009 ha scritto:

Che vuoi farci Paolo, credo che per ascoltare per intero quest'album ci voglia del fegato, un po' come guardare 90 minuti di "gioco" dell'Inter senza vomitare....

Totalblamblam alle 19:06 del 4 marzo 2009 ha scritto:

RE:

LOL

dr paul ma tu l'hai comprato o scaricato sto cd?

4AS (ha votato 7 questo disco) alle 18:46 del 4 marzo 2009 ha scritto:

Si è capito sia dai commenti che dalla recensione che ormai va di "moda" disprezzare gli U2 (come d'altronde va di "moda" osannare qualsiasi cosa fatta dai radiohead, ma questa è un'altra storia...). Mi sembra che ciò sia dovuto non tanto per la loro musica (che cmq ultimamente non è impeccabile) quanto per altre cose, come ad esempio l'antipatia verso Bono e le sue presunte opere di beneficenza. Purtroppo temo che molti voteranno questo disco negativamente senza averlo neanche sentito oppure avendo sentito solo il singolo "Get On Your Boots". Cmq, a parte questo, sono il primo a dire che siamo di fronte a un disco tutt'altro che perfetto, che presenta buone canzoni nella prima parte ("Magnificent" è molto bella, epica come molte altre canzoni del loro passato) per poi calare nella parte finale (le ultime tre canzoni sono un pò sottotono). La parte centrale è prevedibile ma si ascolta. Insomma, disco più che dignitoso, meglio del precedente che era il peggiore della loro discografia. Da una band che suona da 30 anni e che ha già scritto i suoi capolavori ci si può aspettare al massimo un buon disco. E così è stato.

tramblogy alle 19:21 del 4 marzo 2009 ha scritto:

...uhhmmm....

si può dire di te, 4as che rappresenti quello in contro corrente....ma non è un male...se ti piace,...però ti piace così: la prima bella, la prima parte molto buona, in mezzo cè del nulla di nuovo e la parte finale sottotono. Più che dignitoso!!?? rispetto a chi?loro stessi. AH, ok!

Dr.Paul, autore, alle 22:40 del 4 marzo 2009 ha scritto:

be junio anche per avere un metro di paragone andrebbe ascoltato, si capisco che la giornata è di 24 ore e purtroppo nn tutte possono essere deidcate alla musica, ma gli u2 andrebbero ascoltati anche x parlarne male ahahah, no stokerilla non si puo scaricare, mi faccio prestare i cd da un vicino di casa e li ascolto! compro solo jazz e poco altro ormai... basta soldi! )

dario1983 (ha votato 7 questo disco) alle 0:15 del 5 marzo 2009 ha scritto:

io il cd l'ho comprato per regalarlo alla mia ragazza che è patita per la band irlandese... no, non capite male: non è il regalo che si fa a se stessi! gli U2 hanno smesso di emozionarmi da zooropa (album che ho appena chiesto di recensire) ormai, e sapevo che questo no line on the horizon non mi avrebbe fatto cambiare idea. dò tre stelle ad honorem per la carriera.

Roberto Maniglio alle 0:26 del 5 marzo 2009 ha scritto:

Avete visto le recensioni altrove? C'è molta disparità. E avete sentito che hanno deciso di dedicare una via di New York agli u2? Mi prendo del tempo per giudicare il disco. Della via da dedicare nessun commento. Ormai ho capito che per ogni premio o riconoscimento che viene dato (dai nobel al premio conferito nel più piccolo villaggio di questo mondo) c'è sempre qualcuno che decide come e a chi darlo. E sui motivi di tale scelta ci può essere dietro di tutto, molto spesso un qualche interesse o vantaggio.

dario1983 (ha votato 7 questo disco) alle 0:34 del 5 marzo 2009 ha scritto:

A palermo abbiamo via John lennon e la cosa mi piace alquanto... ma bono vox street un pò mi stona....

fabfabfab alle 10:02 del 5 marzo 2009 ha scritto:

Hanno deciso di dedicare una via di New York agli u2? Allora è vero che sono morti!

tramblogy alle 10:18 del 5 marzo 2009 ha scritto:

waha ha ha ha ha.....

[10.0]

Roberto Maniglio alle 21:37 del 5 marzo 2009 ha scritto:

Lo hanno detto a Jefferson Ming su radio24 e il presentatore ha detto che una via se la meritano molto di più i Grandaddy (tra i suoi gruppi preferiti). Chi di noi può dargli torto?

Dr.Paul, autore, alle 22:12 del 5 marzo 2009 ha scritto:

massi' della via nn ce ne frega, lo hanno detto ai tg, solo x un mese cambia nome poi ripristinano l'originale, tutte cazzate senza senso, io nn vedo disparità di giudizi pero, addirittura gli imbonitori di pitchfork danno 4/10, drowned in sound 5/10, OR...da 7/10, ma poi se vai a vedere i voti della redazione ti metti paura addirittura un 3,5/10!! ahahah

dario1983 (ha votato 7 questo disco) alle 22:15 del 5 marzo 2009 ha scritto:

vio o non via siamo daccordo che sarebbe ora di farsi da parte per gli U2?

lev (ha votato 5 questo disco) alle 14:45 del 7 marzo 2009 ha scritto:

c'ho messo tutta la mia buona volontà, lo ho ascoltato più volte senza pregiudizzi e con l'intento di dare un giudizio positivo. ma non posso far altro che essere d'accordo con quello che scrive paolo. certo, un paio di buone canzoni comunque ci sono.

REBBY (ha votato 6 questo disco) alle 17:03 del 7 marzo 2009 ha scritto:

Mai comprato un disco degli U2, nemmeno da ragazzo. Avevo delle cassette registrate dei loro

album, quello si, ma per i miei gusti non hanno mai "meritato" il disco. In quei primi anni 80

(in cui loro esordirono), assolutamente non di

"plastica" come qualcuno ha detto in altra sede,

io preferivo il fratello (Virgin prunes) a the

Edge, mi piacevano molto di più Bauhaus, Tuxedo moon, Byrne & Eno, Lounge lizard, Japan, Polyrock,

... e poi in seguito Smiths, Cocteau twins, tutta

la 4AD, Robin Hitchcock, Jesus & mary chains,...

Questa premessa per dire forte e chiaro: mai stato

un loro fan, nemmeno nel loro momento migliore

(Unforgettable fire comunque quello che ho preferito). Ciònonostante riesco a capire che con

questo nuovo album, piaccia o non piaccia, gli U2

sono riusciti a sorprendere, non dico come ha fatto Bowie anni fa con Outside (che è un capolavoro), realizzando un disco in assoluta contro tendenza rispetto alla loro parabola naturalmente calante. Già il fatto che molti

ammettano, e io con loro, che qualche canzone discreta sia presente ... Per me sufficienza

meritata e crepi l'avarizia.

TheManMachine (ha votato 7 questo disco) alle 1:03 del 8 marzo 2009 ha scritto:

Nemmeno io sono mai stato un fun degli U2, anche se ho trascorso i miei anni di teenager ascoltandoli molto, in particolare Achtung Baby, ma anche The Unforgettable Fire e The Joshua Tree. Fino all'84 molti dei loro brani sono stati assolutamente fuori degli schemi, inauditi. Nessuno aveva mai tirato fuori una cadenza come in Sunday Bloody Sunday, o messo un pianoforte in quel modo su un tema teso e però intriso di dolore straziante come New Year's Day, o intarsiato una sezione ritmica come quella di I Will Follow. Non a caso sono stati tra le prime band per le quali è stato necessario escogitare l'etichetta di Alternative Rock, chè altrimenti non si sarebbe potuta definire la loro musica, e poco importa se poi il successo planetario li ha catapultati nel mainstream e da lì non si sono più mossi. Ok. Adesso il nuovo disco. I brani che mi sono piaciuti di più: Magnificient: c'è una tensione estrema qui, è un brano scuro, drammatico. Si sente la mano di Eno nelle orchestrazioni tastieristiche. Unknown Caller è il punto più alto del disco, ricorda molto le atmosfere di The Joshua Tree. The Edge rispolvera le ampie pennate di With Or Without You, Clayton incalza con il ben noto basso sotterraneo e muscoloso, altro marchio di fabbrica U2. Breathe, collocato dopo la confusa FEZ - Being Born, esprime bene l'urgenza di sentimenti universali e incontaminati tramite il batterismo serrato e scrosciante. Cedars Of Lebanon è una melodia rilassata e sorniona, ma non banale. Pollice verso, invece, per Get On Your Boots, I'll Go Crazy..., e Stand Up Comedy. Un album all'insegna della migliore tradizione U2, con scarsissima sperimentazione diversamente da Achtung Baby, nonostante la presenza, qui, di Eno, e con cadute di tono, ma gradevole nell'insieme, più di quanto non mi aspettassi. Quindi 7.

swansong (ha votato 7 questo disco) alle 16:22 del 12 maggio 2009 ha scritto:

Tutto sommato una piacevole sorpresa...

quoto alla lettera il commento qui sotto dell'uomo macchina, con l'unica precisazione che, seppur nessuno si aspettasse delle sperimentazioni alla Achtung Baby, secondo me, invece, hanno osato una qualche piccola divagazione rispetto al piattume compositivo e negli arrangiamenti degli ultimi lavori. Soprattutto in brani come "Unknown Caller" e "Fez-Being Born", che sono anche i miei preferiti, si avverte una qualche vena sperimentale che, però, non si capisce se si frutto loro o farina del sacco dei produttori...ecco il punto: fino a che punto, questo, può considerarsi un loro album o, piuttosto, un lavoro dei discografici. Ai fan poco importa (e forse agli altri ancora meno ), ma intanto...

cianfa (ha votato 4 questo disco) alle 17:01 del 22 agosto 2009 ha scritto:

RE: Tutto sommato una piacevole sorpresa...

Harlan1985 (ha votato 7 questo disco) alle 19:05 del 3 gennaio 2010 ha scritto:

Il migliore da Achtung Baby

Premessa: gli U2 mi sono sempre piaciuti. Nonostante i tonfi tremendi degli ultimi album (soprattutto "How to dismantle..."), credo sia una delle band più credibili, soprattutto nelle esibizioni dal vivo. Detto questo, credo che "No Line..." sia davvero un buon album. Chiaramente non sfiora minimamente i grandi album che gli U2 hanno sfornato fino ad "Achtung Baby", ma perlomeno "suona" dall'inizio alla fine, e mi sembra evidente l'impegno profuso dai quattro nel partorire qualcosa di più del compitino fatto più o meno bene. "Magnificent" è bellissima, e dal vivo diventa meravigliosa. Credo sia difficile levarle il posto dalle scalette dei prossimi concerti...

nico83 (ha votato 4 questo disco) alle 12:46 del 4 gennaio 2010 ha scritto:

Premessa: gli u2 (mi hanno sempre fatto ca...) non mi sono mai piaciuti. Questo disco lo trovo di rara bruttura. E poi lo sapevate che il prossimo Papa sarà Bono? Anzi che Bono sarà il prossimo Papa?

TheRock alle 8:49 del 23 febbraio 2012 ha scritto:

gli u2 sono stati in passato un po' troppo "pompati" da certa critica che vedevas in loro gli eredi dei beatles. Ma si sono dimostrati con gli anni una band incline alla mediocrità con qualche raro spunto d'eccellenza. Bono dal vivo è inascoltabile ede è bene che si sappia, e non fanno un disco decente da una vita.

magma (ha votato 3 questo disco) alle 19:39 del 29 febbraio 2012 ha scritto:

Terribilmente brutto.

alekk (ha votato 5 questo disco) alle 12:36 del 5 dicembre 2012 ha scritto:

uno dei loro album peggiori. a mio avviso sono finiti da un pezzo....

The musical box alle 0:16 del 9 gennaio 2014 ha scritto:

Con winter (suicidio tenerla fuori dalla scaletta) al posto di stand up comedy e facendo a meno del singolo questo sarebbe stato un album spettacolare...ci sono delle gemme..su tutte cedars of lebanon...poi ditemi se un gruppo di adesso scrive e arrangia un pezzo così dato che questo sito parla tanto di ventenni che hanno da dire.l.io ne vedo davvero pochi..anzi vedo tanti che scimmiottano il passato e basta e è lo fanno anche male

The musical box alle 0:21 del 9 gennaio 2014 ha scritto:

Poi scusatemi ma chi dice che bono dal vivo e' inascoltabile forse non è mai stato ad un concerto degli U2 e mi dispiace per lui...poi parlare anche male della storia e della discografia degli U2 e' solo dare prova di presunzione alla scaruffi perché la materia prodotta da boy a pop non è in discussione