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R Recensione

7,5/10

Calibro 35

Ritornano Quelli Di... Calibro 35

A leggere le recensioni che girano, per il web e sulla carta stampata, c’è di che diventare pazzi. Uno poco informato sui fatti potrebbe credere, dall’oggi al domani, che l’imponente canna dei fucili di Massimo Martellotta, Enrico Gabrielli & Co. sia il punto di fuga per congiunti cori di scuola tarantiniana, lo sbocco ideale per revivalisti del poliziottesco anni ’70 che, macchina da presa in mano, rinasce (poco) fantasioso ai giorni nostri. Scorgi, ad inizio riga, un orgoglioso Calibro 35, magari con lo smembramento genealogico dei vari membri verso il gruppo di provenienza, o l’attribuzione sbandierata di un’indefessa italianità, e poi giù di Roma Violenta, Napoli Violenta, Milano Odia, Il trucido e lo sbirro – pausa –, Giornata nera per l’ariete, Il Gatto A Nove Code, La ragazza con la pistola. Chilometrici epilli dove Santa Wikipedia trionfa, sempre e comunque, a palesare un’apparenza di informazione da parte di chi scrive. Nulla di male, sia chiaro, se non un senso di esibizionismo che alla lunga mostra la corda. Senza contare, poi, che la musica spesso passa in secondo piano. Nel caso specifico, poiché il quintetto milanese basa la propria estetica interamente su un certo tipo di suono (legato ad un certo tipo di immagine: ok!), a sua volta sviluppato con straordinaria perizia tecnica, l’omissione è in proporzione nettamente più grave. È questo che sparano, le colt male oliate dei ragazzi: una babele di jazz, prog, funk, elettronica, mitragliata a saltabecchi con la violenza sensuale di un Signor Manigoldo qualsiasi.  

Aggiungiamo pepe alla faccenda. Se due anni fa, per l’uscita del debutto omonimo, una carenza di cultura nell’arte della colonna sonora poteva, in virtù del suo essere (quasi) esclusivamente disco-tributo ai maggiori compositori italiani, essere raggirata puntando su riferimenti filmici, per il secondo capitolo, “Ritornano Quelli Di… Calibro 35” (citazione di culto da una pellicola, di Giuseppe Vari, datata 1978), il discorso si complica. Solo cinque temi, sui tredici complessivi, sono infatti riletture (rispettivamente, di Gianni Ferrio, Ennio Morricone, Piero Umiliani, Riz Ortolani e Stefano Torossi) di grandi classici. Il resto si accoda agli embrioni già accennati nel passato recente, come “Notte In Bovisa” e “La Polizia Si Incazza”: una frenetica, febbricitante stesura personale, infiammata dalle stesse particolarità che resero grandi i nostri compositori in patria e all’estero. Bolle di musicalità serrata che scivolano una sull’altra, mordendosi la coda in un tripudio noir di stile. Chi non ha presente i concetti basilari, ahimè, è poco meno che perduto. Verrebbe da chiedersi: c’è ancora qualcuno che non ha presente i concetti basilari?  

Ne nasce così, anche rispetto ai tempi da take away in cui siamo abituati a vivere, un disco spettacolare, per quanto curato, cesellato e, in un certo senso, artigianale. Una formazione allargata che innesta, sul proprio corpo da abituale rock band, una raggiera di fiati da far prendere un coccolone alle band neo-prog del Duemila, una ad una, dona uno strepitoso dinamismo all’azione scenica, risolta in un tira e molla strumentale, in un gioco di specchi, in una ricerca al dettaglio frenetica. “Eurocrime!” corrode, con un riff fisico ed acidissimo, una panacea samba avvolta su un corpetto di trombe: “Convergere In Giambellino” è funk sudaticcio, sfrontato e cincischiato, avvolto in coda da un olezzo industriale; “Piombo In Bocca” alza i suoi acri umori con andatura sinuosa e forbita, attaccata ai fianchi da una macina distorta ed elettronica. Lo si dice senza campanilismo alcuno: il piacere dell’ascolto, di scoprire quali trucchi riserverà il pezzo seguente sovrasta ben presto qualsiasi altra esigenza, tant’è che i raffinati richiami di “Calibro 35” qui vengono rimpiazzati da una scelta antologica tesa alla compenetrazione perfetta degli elementi, chiave che sfronda ogni momento morto e impedisce al disco di sfaldarsi.  

Sfilano perciò, con invidiabile soluzione di continuità, la splendida, torrida corrida westernata di “Sospeso Nel Traffico” (Torossi), colta in chiusura da un’epilessia zorniana, come “Il Ritorno Della Banda”, risolta prima su un nodo scorsoio lounge (“I”) ed inchiodata poi in una coltre di fuzz (“II”), la corsa argentiana per i tetti de “L’Esecutore” e le rilassatezze esotiche, cullate da un versatile tappeto organistico, nell’ammaliante “Gentil Sesso E Brutali Delitti”. Come dite, conflitto con le rivisitazioni? Nemmeno a parlarne. Anzi, quando le creature proprie faticano ancora un po’ a decollare (nella conclusiva “Si Dicono Tante Cose…”, per esempio) torna in gioco il fattore storico. E sono delizie. “La Morte Accarezza A Mezzanotte” (Ferrio) è un continuo caracollare allucinato, attraversato da spettri chitarristici, carillon e tastiere psichedeliche ad assecondare una straripante poliritmia. “Milano Odia: La Polizia Non Può Sparare” (Morricone) è marziale, quadrata, con una serie di intrecci vicini alla soundtrack, anch’essa del Maestro, di “Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto”, lasciata però deflagrare su binari più freak e pesanti. Sotto il generico monicker di “Cinque Bambole Per La Luna D’Agosto” (Umiliani) si cela la spettacolare, mortifera rivisitazione strumentale di “Ti Risveglierai Con Me”, composta dall’ottimo jazzista con Il Balletto Di Bronzo e qui trasfigurata in una scheggia prog-funk di elevatissima caratura. Su “Il Consigliori”, di Riz Ortolani, i Calibro 35 cercano invece di imboccare la strada dell’epico crescendo: una sfida vinta a pieno punteggio, con i fili della trazione manovrati secondo criteri puramente belligeranti (e, per la colonna sonora di un poliziesco, poteva forse non esserlo?).  

Gli indecisi ed i cagasotto chinino la testa: questo è un affare per uomini.

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Voto degli utenti: 6,6/10 in media su 16 voti.

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Emiliano (ha votato 8 questo disco) alle 14:36 del 9 marzo 2010 ha scritto:

Disco di adorabile ed avvertito manierismo. Ottima rece.

fabfabfab (ha votato 7 questo disco) alle 18:55 del 9 marzo 2010 ha scritto:

Bravi bravi, questi qua. Non perdeteli.

Complimenti a Marco, come al solito.

synth_charmer (ha votato 5 questo disco) alle 20:39 del 9 marzo 2010 ha scritto:

Operazioni come questa mi risultano abbastanza fastidiose. Riproporre una musica di grande impatto sul pubblico replicandola tale e quale, intenzionalmente senza un proprio apporto aggiuntivo, è una bella furbata. Non sono mica i primi, ovvio: la cosa mi ricorda molto gli Elegant Machinery, che hanno ripresentato il synth-pop anni 80 in maniera immutata, 10 anni dopo. I risultati possono anche essere apprezzabili, è un bel disco, ma il merito è quasi interamente di chi questa musica l'ha ideata in passato. Il contributo dei Calibro 35 è molto esiguo, e campare di rendita in modo così sfacciato mi dà una certa antipatia. Il voto è una media pesata tra il 6.5 del risultato complessivo e il 4.5 a ciò che è strettamente farina del sacco dei Calibro 35. Ai vari Ferrio, Morricone, ecc. va ovviamente un 9, ma questa è un'altra faccenda (ed è anche il motivo per cui preferisco di gran lunga il primo disco).

Marco_Biasio, autore, alle 21:02 del 9 marzo 2010 ha scritto:

RE:

Un paio di cose del tuo intervento non le ho capite, altre non le condivido. Una, ad esempio: come fai a dire che dai un 4.5 complessivo al lavoro dei Calibro 35 perchè è un "Riproporre una musica di grande impatto sul pubblico replicandola tale e quale, intenzionalmente senza un proprio apporto aggiuntivo" se 8 pezzi su 13 sono composizioni originali e non cover? Sei proprio sicuro che si limitino a coverizzare senza apportare nulla di proprio? Io gli originali li conosco quasi tutti, abbastanza bene pure, visto che del filone mi ritengo un discreto appassionato. Riletture come quella di "Ti risveglierai con me" e "La morte accarezza a mezzanotte" qui, "Shake Balera", "L'appuntamento" e "Summertime Killer" del disco precedente mi sembrano tutto tranne che stampini degli originali... anzi! Mi trovi d'accordo quando scrivi "il merito è quasi interamente di chi questa musica l'ha ideata in passato", ma la riproposizione 30/40 anni dopo in chiave di antico modernariato (passami l'ossimoro) mi pare non sia cosa da tutti, no?

synth_charmer (ha votato 5 questo disco) alle 21:15 del 9 marzo 2010 ha scritto:

RE: RE:

non sto dicendo che si limitano a fare cover,ma che non aggiungono niente ad un suono già perfettamente formato: il paragone con gli Elegant Machinery è azzeccato, anche la loro era musica da loro creata, ma che nulla apportava ad un genere già maturato e al termine del proprio ciclo vitale. L'idea di riproporre quella musica è da apprezzare, ok, ma allora preferisco il primo disco, in cui fanno solo cover: è un'operazione più celebrativa e sincera. Le nuove creazioni non mi esaltano granchè, e mi sembrano piuttosto ruffiane, come fossero semplici tentativi di giustificare l'intera operazione commerciale. Sono volutamente un po' più cattivo del solito, ma ripeto, è un fastidio istintivo verso questo tipo di proposte.

Marco_Biasio, autore, alle 21:20 del 9 marzo 2010 ha scritto:

RE: RE: RE:

Ok, ho capito, ma non condivido.

salvatore (ha votato 5 questo disco) alle 16:12 del 10 marzo 2010 ha scritto:

Non mi ha convinto affatto...

bargeld (ha votato 7 questo disco) alle 19:14 del 17 marzo 2010 ha scritto:

Concordo con Paolo, e in larga parte con Marco, il disco è godibile e si dice che dal vivo siano dei fuoriclasse! Il Consigliori è la mia preferita.

REBBY (ha votato 6 questo disco) alle 15:47 del 22 marzo 2010 ha scritto:

soul progressive thriller soundtrack eheh

Non saranno tutte cover ma somigliano... A me

vengono in mente colonne sonore di thriller

americani anni 70. Sono simpatici e qualche pezzo è molto carino.

abianchi (ha votato 4 questo disco) alle 20:13 del 26 marzo 2010 ha scritto:

il gatto sulla tastiera ha inviato due commenti in bianco..comunque il lavoro non risulta convincente ed anzi in alcuni dei passaggi propri (8forse sono troppi) i calibro 35 raggiungono vette commerciali fastidiose...dispiace il tradimento del lavoro precedente

rolling83 alle 0:54 del 6 aprile 2010 ha scritto:

Godeteveli dal vivo, poi scrivete quello che cazzo vi pare. Se siete un minimo onesti non potrete scrivere altro che sono spettacolari!!

Bella recensione. Sono d'accordo sugli indecisi e cagasotto !!

Ah una cosa! L'uccello non cresce proporzionalmente all'apprendimento di vocaboli raffinati, quindi suggerisco, in modo del tutto disinteressato, di sostituire l'oggetto della vostra masturbazione. Farete un favore a voi stessi , a chi legge e all'italiano grazie.

REBBY (ha votato 6 questo disco) alle 17:26 del 8 aprile 2010 ha scritto:

"Godeteveli dal vivo" (che è, ti viene in tasca

qualcosa?),"poi scrivete quel cazzo che vi pare"

(ci mancherebbe ...)."Se siete un minimo onesti

non potrete che scrivere che sono spettacolari"

(strano concetto dell'onestà eh). Per quanto

riguarda il "discorso del cazzo" finale beh,

un andrologo od un urologo magari ti potrà

chiarir le idee, che sembrano confuse eheh

rolling83 alle 12:30 del 13 aprile 2010 ha scritto:

non capisco il tuo intervento, e credo che tu non abbia compreso il mio. Sarò più esplicito. Dico che live sono eccezionali, e penso che possano essere apprezzati dal vivo molto più che sul disco.

sull'essere onesti, il mio è un esempio di onestà, perché invece di sentire due pezzi del disco e sparare un commento, li sono andati a vedere dal vivo e mi hanno folgorato (circolo degli artisti, credo 17 marzo Roma). Siccome penso che siano un raro esempio di qualità, come non ne sento da anni, ritengo che siano oggettivamente spettacolari. Dire il contrario è come dire che belen rodriguez sia un cesso.

Sul discorso dell'uccello hai completamente frainteso. Suggerivo di evitare di farsi troppe pippe mentali. Come ti sembrano le mie idee ora? a me sembrano chiarissime

REBBY (ha votato 6 questo disco) alle 17:08 del 13 aprile 2010 ha scritto:

Io invece il tuo l'avevo compreso. Su questo nuovo

1)OK live per te son meglio che su disco era già

chiaro 2)"Siccome penso che siano un raro esempio

di qualità, come non se ne sente da anni, ritengo

che siano oggettivamente spettacolari."(continuo a pensare che sull'oggettività/soggettività le tue

idee siano confuse eh) 3) Sul discorso "volatile"

detta in questo modo la tua affermazione pur se

ancora generica e pressapochista è certamente

meno scurrile e "offensiva" e sicuro che la mia

battuta precedente sull'andrologo/urologo non

sarebbe uscita.

rolling83 alle 17:40 del 13 aprile 2010 ha scritto:

Perdonami, ma visto che hai capito tutto, e visto (presumo) che di me non te ne frega un cazzo, la domanda è: da me, che cosa vuoi? non sei d'accordo con le mie idee? sti cazzi; non sei d'accordo sul fatto che per me il bello non sia soggetto a valutazioni? sti cazzi!! non ti piace il mio linguaggio scurrile? sti cazzi!!!!. fai delle battute pessime? sti cazzi!!!!!. Non credo che l'oggetto della discussione sia quello che scrivo, quindi perché ti offendi? tra l'altro non mi riferivo neanche al tuo intervento(che fra parentesi era pessimo, cito: "mi ricordano le colonne sonore americane anni settanta", ci aggiungo anche: "e grazie a sto' volatile"(perché sennò urto la tua sensibilità), SONO colonne sonore di film).

Dunque invece di discutere di quello che scrivo,che non è assolutamente interessante, aggiungi qualche commento al disco o alla band, perché è per questo che esiste questo spazio.

salvatore (ha votato 5 questo disco) alle 18:31 del 13 aprile 2010 ha scritto:

RE:

Francamente non credo che per esprimere un giudizio sia necessario guardare prima i live di una band. Se fosse così, dovremmo precluderci la possibilità di valutare miriadi di lavori... Magari saranno anche spettacolari dal vivo, machissenefrega!!!! Ci sono un sacco di artisti molto abili dal vivo, ma compositori mediocri. Un certo Nick Drake si è esibito pochissimo dal vivo e si dice che queste apparizioni siano assolutamente prescindibili... Ma dimenticavo, Nick Drake era un indeciso e un cagasotto... A me il disco non è piaciuto. Così è (se vi pare)!

REBBY (ha votato 6 questo disco) alle 19:53 del 13 aprile 2010 ha scritto:

rolling83

Ma se tu avessi parlato solo del disco, del gruppo

o dei loro live...Maddai è tutto scritto! Comunque

io sono qui per dire la mia ed ascoltare tutti i pareri (anche diversi dal mio) sulla musica che io

ascolto (anche il tuo quindi). Quindi tu mi confermi che questi brani ricordano (o addirittura sono) le colonne sonore dei thriller

americani degli anni 70?

rolling83 alle 21:20 del 13 aprile 2010 ha scritto:

Per rebby:

l'unica cosa che ho detto al di fuori del disco, era il fatto che mi faceva sorridere che in certi commenti, ma anche nella stessa recensione, venga utilizzato un registro linguistico ricercato che ritengo personalmente indice di idiozia. Ma è una mia opinione e posso essere tranquillamente mandato a cacare.

Ho detto che molti pezzi sono colonne sonore di film. Non ho idea a cosa tu ti riferissi,ma mi piacerebbe sapere nello specifico a quale thriller americano degli anni 70 ti riferisci, ma non credo che sia così faticoso trovare delle assonanze. quindi probabilmente hai ragione se te li ricordano, quindi probabilmente ci aggiungo grazie a sto' volatile.

Per daniele.

Infatti nick drake oltre che essere un indeciso e un cagasotto era anche un maniaco depressivo.

In ogni caso non è questo quello che intendevo.

Dico solo che per giudicare questo gruppo in particolare, sia bene anche ascoltare i live perché ti possono sorprendere. come del resto è capitato a me. Prima del concerto non avevo idea di chi fossero, ora sono un fan. per questo lo consiglio. Poi se vi fanno cagare, liberissimi. Liberissimo io di dire che sbagliate.

Marco_Biasio, autore, alle 21:30 del 13 aprile 2010 ha scritto:

RE:

Devo stringere coi tempi della risposta perchè non ho molto tempo a disposizione... 1) Nel disco qui presente, come scritto nella recensione, solo 5 brani su 13 sono effettivamente cover di vecchie colonne sonore. Di queste nessuna fa parte di thriller americani: "La morte accarezza a mezzanotte" è un horror italiano, come pure "5 bambole per la luna d'agosto" del mitico Mario Bava (che consiglio di recuperare a tutti i costi). "Il consigliori" è un mafia-movie, "Milano Odia" è uno dei poliziotteschi più famosi degli anni '70: "Sospeso Nel Traffico" è una rilettura di un brano originario d'archivio di Stefano Torossi, "Sweet Beat". 2) Nelle recensioni che scrivo non vi è alcuna ricerca di pippa mentale o corporea. Semplicemente il desiderio di esprimere concetti il più possibile chiari (e chiarificatori) a chi legge. Non mi pare di usare una forma difficile, o un uso smodato di termini prosaici. Anzi, rispetto ad altre recensioni che girano per il web, la mia mi sembra una delle più semplici.

rolling83 alle 21:42 del 13 aprile 2010 ha scritto:

no, ma infatti liberissimo di mandarmi a cagare...

Marco_Biasio, autore, alle 21:44 del 13 aprile 2010 ha scritto:

RE:

Perchè dovrei? Hai espresso un parere personale a cui io ho risposto... Non vedo nulla di particolarmente scabroso!

salvatore (ha votato 5 questo disco) alle 21:48 del 13 aprile 2010 ha scritto:

"Infatti nick drake oltre che essere un indeciso e un cagasotto era anche un maniaco depressivo" Che concezione semplicistica della vita... Preferisco non approfondire. Non vorrei sembrare melodrammatico, ma questa affermazione mi ferisce e mi intristisce

rolling83 alle 21:54 del 13 aprile 2010 ha scritto:

? perché ho una concezione semplicistica della vita?

nick drake mi piace, ma era un maniaco depressivo. Perchè ti intristisci ? mah

salvatore (ha votato 5 questo disco) alle 22:03 del 13 aprile 2010 ha scritto:

RE:

Il problema non è tanto maniaco depressivo, ma indeciso e cagasotto e il modo in cui l'hai utilizzato. Io ho usato questa espressione come provocazione, tu no. E poi, scusami, io volevo solo dire che il fattore "live" non è determinante per stabilire il valore di un gruppo ed ho citato l'esempio di Drake. La tua risposta "E INFATTI Nick..." l'ho trovata fuori contesto.

rolling83 alle 22:07 del 13 aprile 2010 ha scritto:

era per stare alla provocazione, poi ti ho risposto. ma perchè ho una concezione semplicistica della vita? che c'entra?

salvatore (ha votato 5 questo disco) alle 22:09 del 13 aprile 2010 ha scritto:

RE:

Perchè definire Nick Drake un indeciso cagasotto maniaco depressivo è semplicistico.

rolling83 alle 22:17 del 13 aprile 2010 ha scritto:

sono d'accordo,non ero serio, stavo solamente alla provocazione. Ma la vita che c'entra?

salvatore (ha votato 5 questo disco) alle 22:19 del 13 aprile 2010 ha scritto:

RE:

Ma infatti sto scherzando anche io! E' tutta una burla! Alla prossima!

rolling83 alle 22:25 del 13 aprile 2010 ha scritto:

no sono serio. non sto scherzando, non è tutta una burla. mi piacerebbe che rispondessi.( per gli altri scusate questi post che non c'entrano nulla)

fabfabfab (ha votato 7 questo disco) alle 22:29 del 13 aprile 2010 ha scritto:

RE:

No no ma fate pure, tanto non abbiamo ancora capito di che cavolo state parlando...

salvatore (ha votato 5 questo disco) alle 23:42 del 13 aprile 2010 ha scritto:

RE:

Allora Rolling83 ti rispondo. Cercherò di essere chiaro, evidentemente non lo sono stato. Tu hai definito Nick Drake - rispondendo alla mia provocazione - un indeciso cagasotto maniaco depressivo. Ora, io trovo sia semplicistico definire così una persona. Bisognerebbe stare a vedere cosa si intende per indecisione, quando una persona può essere considerata vile, e quando malata di depressione (quest'ultimo aggettivo è forse l'unico che possa ritenersi appropriato a Drake). Per questo parlavo di approccio semplicistico alla vita. Un approccio che tende a fermarsi sulla superficie delle cose, visto che io potrei tranquillamente definire Drake un coraggioso con le idee molto chiare. Amando incondizionatamente Nick Drake, sono rimasto ferito dalla tua frase. Vedere messa alla berlina tanta reale sofferenza mi ha intristito. Tu mi dici che si trattava di una risposta alla mia provocazione. A me dal tono non era sembrato. Ad ogni modo, spero che lo fosse e spero soprattutto questa volta di essere stato chiaro. Per non annoiare gli altri utenti e visto che siamo completamente off-topic, se volessi rispondermi, potresti tranquillamente mandarmi un messaggio privato.

rolling83 alle 22:52 del 13 aprile 2010 ha scritto:

scusate

rolling83 alle 0:53 del 14 aprile 2010 ha scritto:

ti ho inviato un messaggio privato