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R Recensione

10/10

King Crimson

In The Court Of The Crimson King

La musica rock ha passato i quarant’anni e ciò che appartiene alla fase della sua fulgida ascesa (fine anni sessanta) può da tempo essere visto in lucida prospettiva. In quest’ottica l’album in questione merita di assurgere a perfetto simbolo di originalità, diversificazione, fruibilità pur nella concettualità e complessità dei temi.

Con la stessa ottica però si può rilevare che il Re Cremisi non ha affatto mantenuto le aspettative seguite a questo esordio: come in tanti altri casi nella storia del rock (ma qui clamorosamente) all’opera prima superlativa e tonitruante è seguita una carriera che per quanto interessante non può essere ritenuta alla sua altezza.

I fans affezionati non si adombrino ma qui si sta scrivendo del Gruppo Perfetto che poteva essere, ed è stato ma per un solo, primo album per poi andare subito a pezzi (temporaneamente rincollati insieme per il secondo lavoro “In The Wake Of Poseidon”) e poi ricostituirsi in mille altre maniere intorno alla figura di uno solo dei cinque iniziali alfieri del progetto, il chitarrista Robert Fripp.

Sbagliano a questo proposito i molti che forzano la leadership di Fripp sulla produzione Crimson anche a quest’album, la cui grandezza è precisamente dovuta all’interazione fra tutti e cinque i grandi talenti del gruppo. Per dire, molti non sanno o non tengono in conto che il proverbiale riff di “21th Century Schizoid Man”, apocalittica apertura del disco, fu partorito per metà dal cantante bassista Greg Lake e per l’altra metà dal polistrumentista Ian McDonald, oppure che la magica “I Talk To The Wind”, così squisitamente a contrasto con la sua flautata dolcezza dopo la furia dell’uomo schizoide, è tutta farina del sacco di McDonald, che non vi suona la chitarra (con la quale l’aveva composta) solo perché già più che indaffarato con mellotron, sassofoni, flauti e pianoforti… è lui a ben sentire il leader compositivo e strumentale dell’esordio dei King Crimson, assai più del chitarrista.

E poi Greg Lake… la sua forte e romantica voce e le accattivanti idee melodiche disseminate dappertutto ma in particolare nei due sensazionali affreschi gotici “Epitaph” e “In The Court…” mostrano le stimmate del vero predestinato al grande successo anche commerciale (che poi lo imbolsirà e demotiverà ancor giovane) che arriverà di lì a poco con Emerson, Lake & Palmer.

Insomma Fripp è musicista dalle grandi doti tecniche e innovative e dalla forte personalità ma tutt’altro che “accattivante”, incapace autonomamente di sviluppare quell’approccio melodico e armonico che consente alla musica, pur “impegnata”, di arrivare a molta gente e quindi vendere caterve di dischi.

I King Crimson “commerciali” se ne vanno col secondo disco “In The Wake Of Poseidon”, inciso quando già i buoi avevano lasciato la stalla, e mai più ritorneranno. Molto strano che gente come Ian McDonald e il batterista Mike Giles, così brillante e sicura e ricolma di idee in questi anni di gioventù, abbia poi avuto carriere del tutto insipide. Ancora una volta l’unione faceva la forza e l’abbandono dei due subito dopo la tournèe americana di sostegno all’album, seguita a ruota da quello di Lake che si convinse ad accettare l’offerta di Keith Emerson, diede a mio giudizio un colpo decisivo alla vera magia dei Crimson. Personalmente, trovo non indispensabile tutto il resto della produzione del gruppo.

Tornando, per chiudere, al disco in questione, non si può dire altro che bene: imprescindibile in qualsiasi collezione progressive che pretenda un minimo di completezza, affascinante e forte sin dalla arcinota e mitica copertina, pieno di atmosfere sinistre e poi dolci e anche tutte e due insieme, assoluta vetrina per il mellotron questa strana tastiera a nastri preregistrati, un po’ stonata ed inaffidabile, con suoni insieme glaciali e caldi nella loro precaria elettromeccanica.

Opera da conoscere, da avere, da ascoltare ogni tanto.

V Voti

Voto degli utenti: 9,5/10 in media su 107 voti.
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PehTer 10/10
Grind 10/10

C Commenti

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Marco_Biasio (ha votato 10 questo disco) alle 18:52 del 30 marzo 2007 ha scritto:

Ah!!!!!

Mi lascio andare: CHE DISCO DELLA MADONNA!

ozzy(d) (ha votato 10 questo disco) alle 20:10 del 30 marzo 2007 ha scritto:

schizoid man

forse inferiore al tanto celebrato "red", ma rimane un godimento unico! Recensione perfetta!

Arnold Layne (ha votato 10 questo disco) alle 20:33 del 4 aprile 2007 ha scritto:

Uhm

A dir la verità la recensione non mi è piaciuta tanto. Mi è parsa più una panoramica (negativa) attorno alla figura di Fripp che una vera e propria recensione del disco. Però è scritta benissimo.

Il più importante punto a vantaggio di questo disco è l'originalità compositiva: le sezioni polimetriche, il connubio inscindibile dei vari generi (psichedelia, free, pentatonismo blues, per non parlare addirittura di "proto"prog e quel che ha generato), la voce iniziale "filtrata" e potente di Lake, la dolcezza di Moonchild, il sublime inno Epitaph (a mio avviso una delle migliori canzoni della storia), perchè no la bravura tecnica e l'intesa dei vari artisti, che qui e più che in ogni altro disco dei King Crimson, come sottolinea il recensore, funziona davvero a meraviglia, ma anche la potenza sonora delle chitarre che, riprendendo forse la lezione di Hendrix, tantò cara sara al metal, la fluidità dei pezzi, i testi del sognatore Sinfield, ma anche la loro crudezza (lo schizoide,il potere,l'alienazione, la guerra)e i numerosi riferimenti letterari (da Huxley a Shakespeare, dalla Bibbia a Crowley).

Stando ai miei gusti personali, il disco sarebbe da 9,5, ma come importanza storica merita il massimo, come pochissimi altri capolavori.

Moon (ha votato 10 questo disco) alle 21:10 del 22 aprile 2007 ha scritto:

il capolavoro

nulla da aggiungere, è stato già detto tutto

Arnold Layne (ha votato 10 questo disco) alle 20:51 del 26 aprile 2007 ha scritto:

Ripensandoci meglio..

Penso che i dischi da 10 siano davvero pochi, per questo è più indicato un 9,5..quindi:

greg ranieri (ha votato 10 questo disco) alle 15:26 del 27 aprile 2007 ha scritto:

Disco che spezza la storia in un prima e in un dopo.

Sconvolgente.

Cas (ha votato 10 questo disco) alle 10:33 del 5 agosto 2007 ha scritto:

wow!

Un esordio come pochi. La raffinatezza del progressive unita mirabilmente alla sensibilità psichedelica. 9,5!!!

Holzwege (ha votato 8 questo disco) alle 19:07 del 17 dicembre 2007 ha scritto:

riserve

l'unica riserva rimane Moonchild,saggio di psichedelia sognante,ma che mi sa di riempitivo nella parte dada...mai suonata dal vivo tra l'altro...Comunque grande album: mellotron vertiginoso ( esasperato in The Devil's Triangle ) perizia tecnica e romanticismo eroico...

bart (ha votato 9 questo disco) alle 19:06 del 15 settembre 2010 ha scritto:

RE: riserve

Anche per me. Trovo che Moonchild sia splendida per i primi due minuti, poi si perde in altri dieci di sperimentalismo eccessivo e prolisso. Altrimenti il disco sarebbe da 10 secco.

mr_tankian (ha votato 10 questo disco) alle 23:47 del 21 gennaio 2008 ha scritto:

Un disco epico !!!!

Un album ke racchiude molti generi ke va dal jazz al rock psichedelico. L'esecuzione degli arrangiamenti è eccezionale, le canzoni contengono atmosfere incredibili ke vanno dall'angosciosa "Epitaph" all'onirica "Moonchild". In poche parole 1 disco epico, inimitabile, unico nel suo genere, semplicemente fantastico!!!!. 1 album da avere a tutti costi, specie se si è amanti del prog rock. Solo "Selling England by the Pound" dei Genesis e "Red" dei King Crimson arrivano quasi al suo livello.

cthulhu (ha votato 10 questo disco) alle 14:48 del 4 settembre 2008 ha scritto:

Re Cremisi

Disco che dovrebbe essere in qualsiasi collezione di musica, non solo progressive!!!

Paranoidguitar (ha votato 10 questo disco) alle 17:51 del 9 dicembre 2008 ha scritto:

bruttino, qualche traccia di ispirazione qua e là...

simone coacci (ha votato 10 questo disco) alle 17:57 del 9 dicembre 2008 ha scritto:

RE:

Da far ribrezzo. E penza che c'è ancora chi rimpiange gli anni '60. Audiolesi

simone coacci (ha votato 10 questo disco) alle 17:57 del 9 dicembre 2008 ha scritto:

pensa ovviamente, è la tastiera che mi si rifiuta di scrivere ste cazzate.

Mr. Wave (ha votato 9 questo disco) alle 19:16 del 9 dicembre 2008 ha scritto:

In The Court Of The Crimson King...

... il disco progressive rock per eccellenza. Imprescindibile

lev (ha votato 10 questo disco) alle 19:19 del 16 dicembre 2008 ha scritto:

non serve aggiungere altro!

4AS (ha votato 10 questo disco) alle 14:52 del 21 ottobre 2009 ha scritto:

IL DISCO. Epitaph è indescrivibile.

Bellerofonte (ha votato 10 questo disco) alle 21:02 del 26 marzo 2010 ha scritto:

Ma.....

Non c'è l'11?

bart (ha votato 9 questo disco) alle 23:52 del 9 aprile 2010 ha scritto:

Dsco visionario, immagnifico, magico: il capolavoro del "Re Cremisi". Anche la copertina è grandiosa!

bart (ha votato 9 questo disco) alle 14:49 del 12 aprile 2010 ha scritto:

Ho sbagliato: disco

Marco_Biasio (ha votato 10 questo disco) alle 15:21 del 4 giugno 2010 ha scritto:

Ripassavo da queste parti dopo più di tre anni. Con qualche disco in più dei Crimson in saccoccia, s'intende. E non concordo assolutamente quando affermi, Pier Paolo, che tutta la carriera post-ITCOTCK non sia stata al suo livello. Personalmente reputo i King Crimson il miglior gruppo prog di sempre, inafferrabili e sempre anni avanti i cliché di quello stesso genere che avevano contribuito a formare. Per quello che mi riguarda esiste più di un disco che rivaleggia, per bellezza, con questo. Già a partire da "In The Wake Of Poseidon", che molti hanno definito la fotocopia dell'esordio (cazzate, io addirittura in certi momenti lo preferisco a questo), ma potrei citare anche "Red", "Discipline", "Three Of A Perfect Pair", anche "The Power To Believe", perchè no? Sui generis mi sembra che quasi nessuna carriera possa vantare una tale continuità e una tale qualità media d'incisione. Non concordo dunque nemmeno quando parli di Fripp come di un musicista molto tecnico e "forte" ma dalla personalità limitata. Dietro Hendrix, come miglior chitarrista di sempre, c'è lui. E non parlo solo di livello scolastico/metodico: parlo proprio di capacità di composizione. Di saper bucare l'orizzonte delle sette note ed andare davvero oltre.

4AS (ha votato 10 questo disco) alle 15:43 del 4 giugno 2010 ha scritto:

RE:

Condivido tutto quello che hai detto. Ho notato che è diventato quasi un luogo comune quello di apprezzare i King Crimson solo per ITCOTCK tralasciando altri capolavori come Red (che considero al livello di ITCOTCK)e altri dischi altrettanto stupendi come "Lark's tongue in aspic" e "Discipline".

Ekphrasys alle 23:56 del 10 aprile 2013 ha scritto:

Si, ti sei dimenticato quelli che però per me sono i due loro indiscutibili capolavori: LIZARD (il più prog. stricto sensu dei Crimson) e ISLANDS (solo la struggente per quartetto d'archi "Song of the gulls" vale il prezzo del biglietto)....

Il suono di Lizard è Perfetto, non mi vengono altri termini, migliore anni luce dal pur ottimo esordio e Fripp inizia a cincischiare con il (free) Jazz...ISLANDS è il primo della nuova fase dei Crimson, lontana anni luce sia dal prof che da certo Jazz-rock... Qui siamo già in odore di avanguardia...

REBBY (ha votato 10 questo disco) alle 15:51 del 4 giugno 2010 ha scritto:

Si si King Crimson tra i top della musica rock di tutti i tempi e Fripp santo subito!

g.falzetta (ha votato 10 questo disco) alle 13:10 del 8 luglio 2010 ha scritto:

Da qui nacque tutto il movimento progressive, da qui nacque la musica progressiva vera e propria, un assoluto capolavoro impossibile da imitare ed ineguagliabile. Semplicemente spettacolare. Un grande disco.

egon72 (ha votato 10 questo disco) alle 18:06 del 22 agosto 2010 ha scritto:

bei tempi,

se volevi fare musica dovevi saper suonare (acciderbolina!*?)e anche bene,c'era una cultura musicale che spaziava nei generi,una curiosità creativa .....tutto spazzato via dalla più grande bufala commerciale....il punk!.(i clash non erano punk)

hiperwlt (ha votato 9 questo disco) alle 22:56 del 15 settembre 2010 ha scritto:

quest'estate è girato spesso, sia in casa che in auto. non c'è nulla d'aggiungere, l'ho trovato di una creatività "esagerata" e straripante.

bart (ha votato 9 questo disco) alle 23:24 del 15 settembre 2010 ha scritto:

RE:

Hai ragione! E, a differenza di molti altri dischi di quel periodo, è invecchiato benissimo.

PetoMan 2.0 evolution (ha votato 10 questo disco) alle 16:08 del 19 settembre 2010 ha scritto:

questo è un bellissimo disco. robert fripp veramente uno di quei personaggi da ammirare, oltre che per la caratura artistica, anche per la coerenza che ha dimostrato nel corso degli anni. uno dei pochi a non essersi mai venduto e non aver mai ceduto alle logiche di mercato, uno che ha sempre fatto solo la sua musica... grande musica.

swansong (ha votato 8 questo disco) alle 10:16 del 28 settembre 2010 ha scritto:

Più importante che bello..

...andrò controcorrente, ma, pur essendo senz'altro un disco fenomenale, pura avanguardia che ha segnato un'epoca, secondo me i KC hanno fatto di meglio dopo. Sicuramente lungo tutti i 70 - già a partire dal magnifico "In the wake..", per me più a fuoco di questo. E sdoganerei pure qualcosa degli 80 (vogliamo parlare di "Discipline"?).

Enevis (ha votato 10 questo disco) alle 11:25 del 29 novembre 2010 ha scritto:

sulle dita di una mano

tra i dischi di sempre che stanno sulle dita di una mano, senza epoca, senza moda, senza mercato: pura musica. Ascoltatelo ma attenti, potreste cestinare la vostra collezione...

DucaViola (ha votato 8 questo disco) alle 15:43 del 30 giugno 2011 ha scritto:

Riconosco la grandezza di questo disco che possiedo in vinile dal master originale. Non riesco a dargli il massimo dei voti, forse per un mio gusto personale. Non amo i brani eccessivamente prolissi del prog. Ma è senza dubbio un album pioniere di un modo d'intendere la musica. Grandissime intuizioni.

bill_carson (ha votato 7 questo disco) alle 18:41 del 30 giugno 2011 ha scritto:

a me non è mai piaciuto tanto...

scusate se sono blasfemo

bart (ha votato 9 questo disco) alle 16:58 del primo luglio 2011 ha scritto:

RE: a me non è mai piaciuto tanto...

Eretico!

dalvans (ha votato 10 questo disco) alle 14:56 del 23 settembre 2011 ha scritto:

epocale

Il primo capolavoro dei King Crimson

TheRock alle 10:50 del 30 settembre 2011 ha scritto:

non vorrei dire scioccherie, però di questo album mi piaciono solo due brani, il primo 21century schizoid man, e il terzo Epitaph. Gli altri no vi sembrano un po' troppo lenti? Cio' un po' troppo soft d'atomosfera, però anche un po' noiosi. Anche qui però non saprei che voto mettere. Scegliere un voto è veramente difficile. scusate

Alfredo Cota (ha votato 9 questo disco) alle 16:59 del 22 ottobre 2011 ha scritto:

Copernicano

Utente non più registrato alle 14:22 del 14 febbraio 2012 ha scritto:

Questo é uno di quei dischi "spartiacque", capace cioè di cambiare il corso della storia del rock...e dopo 21th Century Schizoid Man non poteva non cambiare...Il resto é poesia e lirismo come mai prima si era ascoltato, in ambito rock...

alekk (ha votato 10 questo disco) alle 19:43 del 30 ottobre 2012 ha scritto:

uno dei più grandi dischi della storia..peccato però che tutti i lavori successivi dei King Crimson navigheranno ben lontani da questo...

Kid A (ha votato 10 questo disco) alle 20:52 del 2 novembre 2012 ha scritto:

Disco ALLUCINANTE...pietra miliare assoluta della musica.

jekspacey (ha votato 10 questo disco) alle 10:56 del 10 giugno 2013 ha scritto:

Uno degli album più belli che il progressive ci abbia mai regalato, un classico intramontabile !

Gio Crown (ha votato 9 questo disco) alle 12:43 del 10 giugno 2013 ha scritto:

Ascoltato e riascoltato mille volte nel corso degli anni dalla mia adolescenza in poi e ogni volta nuova emozioni, sfumature prima non colte, immenso sconvolgimento dell'anima che non cessa mai di stupirmi.

classicsor (ha votato 10 questo disco) alle 11:31 del 12 agosto 2013 ha scritto:

mazza che disco! L'avrò setito 10 volte *-*

Infantino01 (ha votato 9 questo disco) alle 18:01 del 10 settembre 2013 ha scritto:

Album eccelso, e se la traccia "Moonchild" fosse terminata al minuto 2:25 invece che stuprarla, allungandola oltremodo dando vita a nove minuti di pura prolissità e noia, sarebbe stato un album da 10.

glamorgan alle 8:32 del 30 giugno 2014 ha scritto:

non sono mai stato un grande fan del rock progressivo ma questo album è una delle cose migliori che mi è capitato di ascoltare, trascende il genere musicale, è grande musica. PS: secondo voi ci sono delle similitudini musicali tra schizoid man e killer dei Van Der Graaf Generator?

Mattia Linea (ha votato 10 questo disco) alle 15:56 del 14 agosto 2014 ha scritto:

Se volete spiegare cos'è (o meglio, era) il progressive rock fate ascoltare questo disco. Robert Fripp è un incredibile marziano, Michael Giles funambolo alla batteria, Greg Lake formidabile al basso. Per i musicisti come me, questo è un disco da ascoltare, studiare e prendere spunto per tutta la vita. Un'escalation di tecnica che non sfocia mai nella "sbrodolaggine virtuosa", ma che fa minuziosamente parte di un progetto strabiliante, destinato a cambiare la musica negli anni a venire.

Avanti anni luce.

pinKCrimson (ha votato 10 questo disco) alle 11:42 del 25 marzo 2015 ha scritto:

Pietra miliare, Capolavoro, l'inizio di un'epopea, l'inizio di una nuova era musicale, termine (insuperabile) di paragone....

...epoi niente fu più lo stesso !!

pinKCrimson (ha votato 10 questo disco) alle 11:43 del 25 marzo 2015 ha scritto:

Pietra miliare, Capolavoro, l'inizio di un'epopea, l'inizio di una nuova era musicale, termine (insuperabile) di paragone....

...e poi niente fu più lo stesso !!

theRaven (ha votato 10 questo disco) alle 10:58 del 10 ottobre 2019 ha scritto:

Buon cinquantesimo anniversario, intramontabile uomo schizoide, dopo la tua apparizione niente è stato più lo stesso.