V Video

R Recensione

10/10

Radiohead

Ok Computer

E’ il 1997 quando i Radiohead, gruppo di belle speranze pop con alle spalle un ottimo album (The Bends) e un discreto esordio (Pablo Honey) fanno uscire Ok Computer. Difficile oggi poter immaginare lo stupore, l’incredulità (e in certi casi anche la rabbia) dei fan del gruppo per tale evoluzione sonora. Già, perché nonostante le superlative doti dimostrate in The Bends sul gruppo di Oxford si era ormai ritagliata la riduttiva etichetta di “quelli che hanno fatto Creep” o, nel migliore dei casi, “quel gruppetto pop malinconico non male”. Definizioni che vengono spazzate via dalla furia innovativa di Ok Computer. Il successo è immediato: il disco balza in testa alle classifiche inglesi e in top ten in quelle americane. Il singolo Paranoid Android nonostante un video criptico e la durata di sei minuti e mezzo (con una scelta commerciale suicida tipica del gruppo) svetta anch’esso in alto, fino al terzo posto delle chart inglesi. In molti sondaggi musicali il disco viene da subito considerato uno dei migliori del decennio, della produzione britannica di sempre e della storia del rock in generale.

Ok Computer non è solo un album rock. I suoi testi sono stati esaminati e studiati in diverse università prestigiose (tra cui Oxford, ovviamente) tanto moderne e complesse sono le tematiche affrontate. La sensibilità artistica e poetica di Yorke era in effetti già emersa nitidamente in The Bends, ma raggiunge qui la sua piena maturità. Uno degli elementi di eccezionalità di Ok Computer risiede nella sua capacità di fondere in maniera perfetta testi e suoni creando un primordiale, inafferrabile e a tratti abbacinante esempio di interazione tra musica e letteratura. Si parla di letteratura, e non a caso, perché con questo disco Thom Yorke si rivela poeta moderno, riuscendo ad adattare lo spleen Baudelairiano al clima claustrofobico dell’assurdo e orribile quotidiano conformismo di un’epoca dominata da valori e sogni artificiali.

Ecco perché Ok Computer è uno degli album più emotivi e sofferti di tutti i tempi (sotto questo aspetto, limitandoci agli anni ’90, potremmo accostarlo a Electro-shock blues degli Eels, all’Unplugged in New York dei Nirvana e ai Cursive di Such blinding stars for starving eyes) . La malinconia e la tristezza sono le basi primarie di un lavoro che porta inevitabilmente l’ascoltatore a rinchiudersi masochisticamente in un cantuccio personale da cui analizzare con calde lacrime la propria condizione esistenziale.

Dal punto di vista più strettamente musicale l’evoluzione del gruppo verso un sound più articolato e visionario è evidente. Due sono gli elementi da sottolineare: innanzitutto l’uso più sapiente delle tre chitarre (e qui emerge soprattutto la grande maestria di Jonny Greenwood), fuse e assemblate per tutte le dodici canzoni in maniera impeccabile. Il secondo fattore è la decisa volontà di sperimentare e uscire dagli schemi (Yorke dichiarerà siceramente di aver letteralmente consumato, durante la lavorazione del disco, Tago Mago dei Can). Ne è dimostrazione lampante la poliedrica Paranoid Android, composta da tre canzoni differenti (inevitabili i rimandi al progressive di Pink Floyd, King Crimson e Van Der Graaf Generator). Così come imponente risulta essere la struttura complessiva dell’album come concept opera. Ciò non deve oscurare la grande compattezza sonora del disco, poggiata su un pop-rock straordinario nella sua semplicità quanto nella cura degli arrangiamenti. Lo stridere confuso delle chitarre di Pablo Honey lascia definitivamente spazio ad un suono nitido e devastante (merito anche del “sesto Radiohead”, ossia il produttore Nigel Godrich). La voce di Thom Yorke si conferma tra le più belle e criptiche in circolazione. Sovrapposizioni canore e inserimenti di voci elettroniche (costruita interamente con voce artificiale è Fitter happier) completano l’opera aggiungendo un pizzico di irrealtà a un’atmosfera traboccante di sogni e visioni.

Resta poco da dire sui dodici gioielli che compongono quest’opera d’arte. Airbag ti fulmina con il suo inizio bruciante in cui ogni strumento sembra volersene partire per conto proprio salvo poi rientrare parzialmente sotto l’egida della voce, tra dilatazioni psichedeliche di sottofondo e riff duri a riaffiorare saltuariamente in superficie. La misterica Paranoid Android è semplicemente uno dei pezzi più belli e intensi mai composti dal gruppo. Ogni nota è al posto giusto, ogni dettaglio è curato, tutto viene centellinato alla perfezione in quello che è un saliscendi di emozioni, suoni e ritmi davvero sorprendente. Paranoid Android si eleva a mito e pezzo più rappresentativo dell’album, quale una sorta di Stairway to Heaven della moderna era digitale.

Subterranean Homesick Alien poggia su un suono dilatato nello spazio e nel tempo, quasi surreale, a preparare il sepolcro oscuro di Exit Music (for a film), uno dei punti più toccanti e opprimenti (esemplificativa la ripetizione ossessiva “We hope that you choke”) della cascata depressiva di Ok Computer. Let down prosegue sulla falsariga di un dream pop drammatico (“Crushed like a bug in the ground, let down and hanging around, let down again”) e quando oramai si comincia a vacillare arriva Karma Police a dare la botta finale. La tragicità di questa canzone ha segnato una generazione in maniera indelebile. Impossibile togliersi dalla mente quelle poche note stampate dal pianoforte che supportano una delle voci più strazianti che si ricordi dai tempi della New Orleans di inizio secolo. Fitter Happier fa da spartiacque del disco e rappresenta la più feroce satira allo stile di vita contemporaneo. Electioneering è una scossa elettrica ed è un altro atto di accusa. Stavolta sono divagazioni noise e furiosi assoli ad accompagnare gli strali urlati in faccia alla classe politica che tende a dimenticare troppo spesso le promesse elettorali.

Ma la rabbia torna subito a lasciare il posto a un lago di malinconia con la soffice Climbing up the Walls. Le vette più alte disco tornano a essere percorse con No Surprises e Lucky. La prima mostra una tenerezza sorprendente se confrontata con i sentimenti affiorati finora. E dopo esserci fatti cullare da questa dolce ninna nanna finalmente rassicurante (“No alarms and no suprises”) arriviamo alla lancinante Lucky, l’ennesima ballata post-romantica(stavolta vagamente floydiana, con tanto di assolo alla Gilmour) , su una certa Sarah che sembra rappresentare la svolta positiva per l’autore. Ecco allora affiorare il tema dell’amore come soluzione di tutte le ansie, i problemi e le angoscie dell’uomo contemporaneo. Una soluzione semplice forse, ma troppo spesso trascurata.

The Tourist è l’ultimo, drammatico, invito a rallentare i ritmi vertiginosi della vita (“At a thousand feet per second, hey man slowdown. Idiot slowdown”) e lo fa con l’ultimo colpo di genio: voce, chitarra, batteria, pianoforte cercano di raggiungere la massima lentezza possibile in comunione col messaggio del testo.

I Radiohead entrano di diritto nella storia. Ok Computer si chiude qua, e, per molti versi, con questo album si chiude idealmente anche il secolo …

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Voto degli utenti: 8,9/10 in media su 138 voti.
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bargeld 10/10
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4AS 7/10
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Dengler 10/10
Grind 10/10

C Commenti

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Sir Ace (ha votato 10 questo disco) alle 21:50 del 3 aprile 2007 ha scritto:

Una nota a margine...

Recensione più che interessante. Giusta. Una sola nota a margine: karmapolice come sexy sadie dei Beatles?

greg ranieri alle 15:11 del 27 aprile 2007 ha scritto:

mozzafiato

non c'è molto da aggiungere, chiunque dovrebbe averlo in casa. Exit music e Paranoid Android su tutte.

dagenham dave (ha votato 10 questo disco) alle 6:32 del 13 luglio 2007 ha scritto:

Magnifico

..da avere assolutamente!

Giuseppe Pontoriere (ha votato 9 questo disco) alle 10:07 del 24 agosto 2007 ha scritto:

Bellissimo disco...

Però secondo me non da 10. Ha qualche sfaccettatura più debole nelle sue dolcissime e tormentate canzoni. Per il resto, da ascoltare e riascoltare, senza dubbio.

swansong (ha votato 8 questo disco) alle 16:19 del 16 ottobre 2007 ha scritto:

non sono d'accordo...

...per me il migliore rimane the bends...qui c'è troppa carne al fuoco pur essendo un ottimo lavoro...

Neu! (ha votato 5 questo disco) alle 17:14 del 27 ottobre 2007 ha scritto:

10? ma lo sapete che vuol dire 10? vi pare che gli date 10. non è da 10! anche se vi piace dai, non è da 10! i Radiohead sono dei mediocri

Cas (ha votato 7 questo disco) alle 11:14 del 3 novembre 2007 ha scritto:

bello è bello...ma non l'ho mai trovato particolarmente rivoluzionario, influenza sui posteri a parte...certo dargli 5 è un pò esagerato a mio parere, ma anche il 10 è fuori luogo, 7,5!

Giuliano (ha votato 9 questo disco) alle 13:04 del 13 giugno 2008 ha scritto:

un disco-manifesto dei 90' - profuma ancora di vivo entusiasmo misto a vibranti tensioni, ovviamente nei confronti dell'accanimento tecnologico che di li a poco ci avrebbe sovrastato, oggi , nel 2000 dove tutto è computerizzato, OK COMPUTER diciamo oggi, ma dov'è l'umanità? avevano ragione.

Lupetto (ha votato 10 questo disco) alle 10:27 del 18 luglio 2008 ha scritto:

come qualcuno ha già sottolineato questo è il manifesto della generazione anni '90 post nirvana. Disillusa, depressa, paranoica, in cerca di qualcosa difficile da trovare... il disco giusto al momento giusto!

Marco_Biasio (ha votato 10 questo disco) alle 23:20 del 12 agosto 2008 ha scritto:

Non avevo ancora commentato? Provvedo subito! Capolavoro assoluto, per me, dalla prima all'ultima nota... "Paranoid Android", "Climbing Up The Walls", "Lucky" sono tutti episodi di uno spessore notevolissimo. Ma, tacciatemi di epicureo romanticismo, il mio pezzo preferito rimarrà sempre "No Surprises"... da brividi lungo la schiena, con tremito diffuso in tutti gli arti... Anche "Kid A" sarà un bellissimo disco, il resto poi tenderà un po' a riciclarsi, anche se giudico "In Rainbows" complessivamente buono. Ciao Alex!

Mr. Wave (ha votato 9 questo disco) alle 13:58 del 17 ottobre 2008 ha scritto:

Fantascientifico & Mistico

Sublime.

lev (ha votato 9 questo disco) alle 13:13 del 10 novembre 2008 ha scritto:

appena appena sopravvalutato, x questo non riesco proprio a considerarlo un capolavoro, ma ci manca veramente poco.

bargeld (ha votato 10 questo disco) alle 18:56 del 26 gennaio 2009 ha scritto:

una pietra miliare della musica contemporanea. dieci.

george (ha votato 10 questo disco) alle 19:11 del 26 gennaio 2009 ha scritto:

ma come fate a dare 10???

Non è da 10!!!

Fanculo non posso dargli 11............

ozzy(d) (ha votato 6 questo disco) alle 13:58 del 29 gennaio 2009 ha scritto:

L'album più sopravvalutato di sempre: spesso noioso e pieno di retorica citazionista. La voce di Yorke rovina anche quei pochi spunti davvero interessanti.

PierPaolo (ha votato 5 questo disco) alle 14:18 del 29 gennaio 2009 ha scritto:

Mediocre

Prima volta che la vedo come Neu! Mi piacciono Paranoid Android e Subterranean Homesick Alien. Exit Music è irritante oltre ogni possibile livello, non comprendo il fanatismo a riguardo. Da vero sfigato il modo di interpretarla del baldo Yorke.

Mr. Wave (ha votato 9 questo disco) alle 14:27 del 29 gennaio 2009 ha scritto:

Sarò impopolare per Gulliver, PierPaolo e Neu!, ma credo che quest'album, oltre a rappresentare la consacrazione ''finale'' della band e ad effigiare uno dei migliori (capo)lavori di tutti gli anni Novanta, è un'opera interazionale fra comunicabilità e originalità. Unica in quegl'anni.

target (ha votato 9 questo disco) alle 15:15 del 29 gennaio 2009 ha scritto:

Massì, oggi su storia è il "de gustibus day": per chiunque volesse dichiarare al mondo la propria opinione più impopolare, oggi può farlo senza ritorsioni da parte del webmaster!

Mr. Wave (ha votato 9 questo disco) alle 15:19 del 29 gennaio 2009 ha scritto:

RE:

anche te, Francesco... lo trovi mediocre e/o sovrastimato ''OK Computer''?

target (ha votato 9 questo disco) alle 15:44 del 29 gennaio 2009 ha scritto:

Ohibò, ma io non l'ho mai votato "ok computer"!?! Rimedio subito. No no, io lo trovo un grande disco, il disco dei Radiohead da cui non si può prescindere, nonostante non sia il mio preferito. Qualche momento debole ce l'ha, eh, tra le pieghe: anche a suo tempo non lo ingoiai per intero, ma ciò che ingoiai ancora ora lo porto nelle viscere, da "paranoid android" passando per "lucky", includendo senz'altro "exit music". Sono i Radiohead post-OkComputer che mi fanno storcere il naso.

Mr. Wave (ha votato 9 questo disco) alle 15:45 del 29 gennaio 2009 ha scritto:

RE:

sei stato chiarissimo

bargeld (ha votato 10 questo disco) alle 15:49 del 29 gennaio 2009 ha scritto:

come si dice, de gustibus... certo 5... mi piange un po' il cuore!

Mr. Wave (ha votato 9 questo disco) alle 15:50 del 29 gennaio 2009 ha scritto:

RE: bargeld

eh... vabbè. Pazienza

PierPaolo (ha votato 5 questo disco) alle 16:01 del 29 gennaio 2009 ha scritto:

Coraggio Bargeld

Confrontarsi con gli altri nei meandri della propria passione musicale comporta inevitabilmente da una parte entusiasmanti scoperte di anime gemelle, dall'altra deprimenti prese d'atto di "ottusi" oppositori. E' la vita.

bargeld (ha votato 10 questo disco) alle 18:44 del 29 gennaio 2009 ha scritto:

RE: Coraggio Bargeld

no ma che "ottusi" oppositori ci mancherebbe altro! ci sono dischi che dividono senza dubbio, pochissimi rendono unanime il giudizio. lo dico sempre, l'ascolto non è questione di matematica, spesso ha più a che fare coi visceri che con la mente e il cuore. io ad esempio sono uno di quelli che ha amato più i radiohead post-ok computer che quelli pre-... ma tanti non saranno d'accordo, e allora chi se ne importa? tesi e antitesi sono il sugo di ogni dialogo... purchè dialogo ci sia!

fabfabfab (ha votato 8 questo disco) alle 16:29 del 29 gennaio 2009 ha scritto:

Va beh, allora ...

lo voto anch'io. Diciamo che non sono un "fun", e che mi sono piaciuti di più i successivi (Kid A su tutti), ma alcuni pezzi sono dei classici ("Karma police", "Paranoid Android") ed altri fanno presagire ciò che sarà ("Climbing up the walls", il mio preferito)

REBBY (ha votato 10 questo disco) alle 16:50 del 29 gennaio 2009 ha scritto:

Il mio album preferito del 97. Mi capita tavolta

di riascoltarlo e lo trovo sempre godibilissimo.

Un grazie a Gulliver e PierPaolo (senza ironia eh)

per averlo "messo in bellavista" in questa giornata uggiosa.

ozzy(d) (ha votato 6 questo disco) alle 19:02 del 29 gennaio 2009 ha scritto:

Ovviamente quoto in pieno PierPaolo, uno che il vero rock sa dove sia di casa....

lev (ha votato 9 questo disco) alle 20:44 del 29 gennaio 2009 ha scritto:

RE:

già, invece a chi piace questo disco, il vero rock non sa neanche cosa sia, vero? chissà quale sarà il vero rock?

Mr. Wave (ha votato 9 questo disco) alle 20:48 del 29 gennaio 2009 ha scritto:

RE: RE: s.m.a.c.

ahaha, interessante quesito =)

Dr.Paul (ha votato 9 questo disco) alle 21:05 del 29 gennaio 2009 ha scritto:

RE: RE:

se non ci sono le chitarre alte non è rock ahahaha!! questo è il rock del terzo millennio....prima del terzo millennio!! insomma una roba moderna!!

ozzy(d) (ha votato 6 questo disco) alle 21:34 del 29 gennaio 2009 ha scritto:

di sicuro non si trova nel belare di yorke nel climax di "exit music", questo è poco ma sicuro...lol

Alessandro Pascale, autore, alle 22:40 del 29 gennaio 2009 ha scritto:

secondo me il vero rock sta nel nuovo disco dei darkness...

fabfabfab (ha votato 8 questo disco) alle 22:41 del 29 gennaio 2009 ha scritto:

RE:

o anche nei miei pantaloni ...

lev (ha votato 9 questo disco) alle 22:50 del 29 gennaio 2009 ha scritto:

RE:

cavolo!!! hanno fatto un disco nuovo??!! e nessuno dice niente??!!

Dr.Paul (ha votato 9 questo disco) alle 22:58 del 29 gennaio 2009 ha scritto:

ecco i darkness si, hanno capelli lunghi, e sono pieni di peli sul petto, e poi sono di scuola cueen!!!

lev (ha votato 9 questo disco) alle 23:01 del 29 gennaio 2009 ha scritto:

RE:

aspetta, aspetta, l'hai scritto apposta queen con la c vero? comunque dai, x carità si può dire tutto sui queen, ma non paragoniamoli ai darkness, se non altro x la memoria del povero freddie.

george (ha votato 10 questo disco) alle 17:54 del 30 gennaio 2009 ha scritto:

vero rock!!!!!!

Non capisco...il vero rock è l'unica musica degna di essere ascoltata?...e se ok computer non volesse essere "vero" rock?? Poi: le banconote sono vere o false in base a chi le produce. Zecca, vere. Io, false. ...è facile!! Il rock è "vero" solo quando è invecchiato 40 anni ? Quando è associato ai ciopper? ...al sesso??? ...alla droga??? C'è una sigla come per i cibi e i vini? Che ne so d.o.p. o d.o.c. Per favore fatemelo sapere??? ...fino a quando non saprò come riconoscerlo, per non sbagliare, ascolterò solo Fossati...lui l'ha dichiarato anni fà che la sua banda ecc ecc...

swansong (ha votato 8 questo disco) alle 18:55 del 30 gennaio 2009 ha scritto:

The Bends

sarò ripetitivo, ma per me rimane il vero disco immortale dei Radiohead. Nella loro produzione pochissimo prima, nulla di trascendentale poi.

4AS (ha votato 7 questo disco) alle 16:44 del 11 febbraio 2009 ha scritto:

Per me è il disco e il gruppo più sopravvalutati della storia del rock. Qualche buona intuizione c'è (Climbing Up The Walls, Karma Police, Paranoid Android) per il resto mi sembra un disco normalissimo da non perderci la testa...

4AS (ha votato 7 questo disco) alle 16:48 del 11 febbraio 2009 ha scritto:

...Dimenticavo: la voce di Yorke è semplicemente noiosa, in alcune canzoni a tal punto da rovinarle!!

DucaViola (ha votato 10 questo disco) alle 9:37 del 20 luglio 2009 ha scritto:

un capolavoro, un disco che mantiene integra l'intenzione di emozionare con virate inaspettate e con una malinconia metropolitana ineccepibile. Accellera e decellera di continuo... mai banale... superbo.

defsna81 (ha votato 6 questo disco) alle 12:53 del 3 ottobre 2009 ha scritto:

ancora oggi non mi pento per nulla di averlo prima comprato (nel 9 E POI barattato (due mesi dopo) con "new adventures in hi-fi" dei R.E.M.

DucaViola (ha votato 10 questo disco) alle 14:14 del 3 ottobre 2009 ha scritto:

RE:

I gusti sono gusti (con tutto il rispetto per i Rem).

Utente non più registrato alle 0:55 del 5 dicembre 2009 ha scritto:

RE:

io ce li ho tutti e 2.

Utente non più registrato alle 0:52 del 5 dicembre 2009 ha scritto:

Ma che ve devo dì, che volete da me? Questi qua hanno preso il mio autore preferito (Orwell) e su costui hanno creato il disco e gran parte della loro carriera. La distopia non ha mai ucciso nessuno.

Sono perfette anche le b-sides del periodo ok computer: Pearly*, Polyethilene 1&2 e How I made my millions. Io sono una fan, non faccio testo. Ho articoli, fanzine, bootleg, mug e t-shirt conservati gelosamente.

bart (ha votato 6 questo disco) alle 11:33 del primo maggio 2010 ha scritto:

L'unica canzone che mi piace davvero è Karma Police e trovo interessante Paranoid Android, ma per il resto non mi sembra un disco fondamentale.

Fender (ha votato 9 questo disco) alle 14:41 del 7 giugno 2010 ha scritto:

Tutto è definito dal gusto persone. A me questo disco piace tanto quindi concorro per una sua valutazione ottima

Filippo Maradei (ha votato 10 questo disco) alle 20:58 del 7 giugno 2010 ha scritto:

Uno dei dischi "dell'isola"...

synth_charmer (ha votato 8 questo disco) alle 21:55 del 7 giugno 2010 ha scritto:

Fu il primo disco dei Radiohead che ascoltai, e me ne innamorai. Per lungo tempo fu il mio disco preferito, il capolavoro per eccellenza. Poi però le mie impressioni e i miei gusti cambiarono, proprio insieme alla svolta dei Radiohead con Kid A/Amnesiac. Mentre ascoltavo Kid A, sentivo che Ok Computer stava accumulando polvere. E qualche anno dopo mi successe la stessa cosa ascoltando Hail To The Thief. Ogni nuovo capolavoro poneva i precedenti in un'era differente, me li faceva sentire come "vecchi" e ridisegnava la mia scala di valori. Per questo adesso non sento di poter dare più di così, ma all'epoca era tutta un'altra storia.

Sor90 (ha votato 10 questo disco) alle 15:44 del 31 agosto 2010 ha scritto:

Glaciale, a tratti opprimente, ma al tempo stesso dolce. Un capolavoro assoluto da ogni punto di vista lo si guardi, testi, arrangiamenti, influenza sui posteri... Squarci di Pink Floyd (Paranoid Android, ma soprattutto Lucky), Climbing Up The Walls tragica come una sound-track, e dolci nenie come No Surprises e Let Down, il cui finale con due voci è in assoluto la cosa più commovente che abbia mai ascoltato. Karma Police paga i troppi ascolti ormai, e Fitter Happier spezza il ritmo, bell'idea ma non è che sia granchè da ascoltare... Fra questo e The Bends vado a periodi per il mio preferito dei Radiohead.

salvatore (ha votato 10 questo disco) alle 15:55 del 31 agosto 2010 ha scritto:

Canto del cigno... L'ho ascoltato che avevo qualcosa come 16 anni. Ricordo il giorno che l'ho ascoltato, dove mi trovavo, che ora era, che tempo faceva (non sto scherzando, né esagerando). Vorrà pur dire qualcosa...

Filippo Maradei (ha votato 10 questo disco) alle 16:43 del 31 agosto 2010 ha scritto:

RE:

Vuol dire tutto Danie' Uno dei dischi del secolo, altroché.

Harlan1985 (ha votato 10 questo disco) alle 10:42 del 21 settembre 2010 ha scritto:

Disco da isola deserta

Occorre dire altro?

Zio Jeff (ha votato 9 questo disco) alle 20:41 del 23 ottobre 2010 ha scritto:

Essere oggettivi

I Radiohead possono piacere o non piacere...però bisogna essere obiettivi, questo album è una delle migliori produzioni uscite negli anni '90, loro sono stati grandi precursori di stile e sonorità. Affrontano temi pesanti, interpretabili in quanto non usano frasi dirette con un significato costretto...insieme ai grandi del grunge, del brit, di Jeff Buckley, sicuramenti tra i migliori album rock made in nineteens!

Happiness Stan (ha votato 9 questo disco) alle 11:02 del 14 dicembre 2010 ha scritto:

Sull'ordine delle canzoni

Ho ascoltato quest'album per la prima volta su una vecchia cassetta malandata senza custodia, tanto che neanche si capiva quale era il lato A. Dei titoli delle canzoni neanche a parlarne. Fatto sta che ho sempre dato per scontato che il disco iniziasse con Fitter Happier, che invece era la prima del lato B. Quando poi ho scoperto l'ordine esatto della tracklist sono rimasto un pò deluso. Sono tuttora convinto che l'attacco con fitter happier/electioneering fosse perfetto. Per questo gli do 9. Se Yorke avesse avuto il buon gusto di cambiare la tracklist prevedendo eventuali equivoci sorti sulla base di cassette malandate senza indicazione di facciata, gli avrei dato 10.

dalvans (ha votato 6 questo disco) alle 16:05 del 23 settembre 2011 ha scritto:

Sufficiente

mai piaciuti tanto

Alfredo Cota (ha votato 5 questo disco) alle 13:36 del 11 novembre 2011 ha scritto:

mi associo a Neu!, Gulliver, Bart, Dalvans, 4AS e Defsna81. Noiosi, e trovo le loro "introspezioni" pateticucce, al limite del puerile.

bill_carson (ha votato 6 questo disco) alle 16:19 del 28 novembre 2011 ha scritto:

bello, ma non bellissimo fino alle 6, mediocre la seconda parte

daferrara (ha votato 10 questo disco) alle 19:21 del 21 dicembre 2011 ha scritto:

ascoltare questo disco per me è un'altalena emozionale quasi ineguagliabile.

Utente non più registrato alle 21:13 del 13 febbraio 2012 ha scritto:

Album che ha fatto giustamente epoca per la sua bellezza...per chi avesse ancora qualche dubbio, provi a pensare quanti gruppi hanno costruito la loro carriera continuando ad attingere da questo lavoro...e magari si urla al miracolo...

ROX (ha votato 8 questo disco) alle 8:15 del 19 giugno 2012 ha scritto:

E' l'unico disco dei RH che mi piace.... a parte qualche altro pezzo sparso (per esempio Creed)

ROX (ha votato 8 questo disco) alle 8:15 del 19 giugno 2012 ha scritto:

E' l'unico disco dei RH che mi piace.... a parte qualche altro pezzo sparso (per esempio Creed)

Infantino01 (ha votato 8 questo disco) alle 12:13 del 2 luglio 2012 ha scritto:

Il mio voto è dato dalla media aritmetica di due parti dell'album. La prima superlativa (tracce dalla 1 alle 6) a cui do voto 10, la seconda ( tarcce dalla 7 alla 12) a cui do voto 6. Nel complesso un disco eccellente.

Kid A (ha votato 10 questo disco) alle 23:32 del primo novembre 2012 ha scritto:

Potete dire quel che volete ma secondo me questo è IL disco dei Radiohead. Tutte le canzoni (eccetto Electioneering) sono dei capolavori (Paranoid Android e Let Down su tutte). Personalmente lo ritengo superiore a The Bends, che comunque rimane un discone eh...

nebraska82 (ha votato 8,5 questo disco) alle 13:22 del 2 novembre 2012 ha scritto:

un classico, a volere cercare un pelo nell'uovo un paio di brani mi sono sembrati inutili ( troppo caciarona electioneering e poco incisiva la melodia di lucky),

classicsor (ha votato 9,5 questo disco) alle 23:32 del 27 agosto 2013 ha scritto:

bellissima recensione, bravo! disco eccezzionale anche se non da dieci per me, ma da 9 <3

Simone Giorgio (ha votato 10 questo disco) alle 21:42 del 28 ottobre 2013 ha scritto:

Capolavoro a cui il tempo sta rendendo giustizia

Mattia Linea (ha votato 7 questo disco) alle 17:35 del 14 agosto 2014 ha scritto:

Sinceramente mi aspettavo di più. Per carità: bello. Però non è il capolavoro che le riviste tanto decantano. Probabilmente perchè doveva essere ascoltato in quegli anni per capirlo ed apprezzarlo a pieno: era quasi impossibile trovare roba del genere. "Airbag" ha un ritmo incalzante molto pop, "Subterrean Homesick Alien" a tratti prog-rock a tratti ballata, "Electioneering" molto anni '60. Loro sono comunque grandissimi.

RadioheadFan (ha votato 8,5 questo disco) alle 23:28 del 9 ottobre 2015 ha scritto:

Stupendo, album meraviglioso, storia del rock

baronedeki (ha votato 10 questo disco) alle 19:25 del 7 agosto 2016 ha scritto:

Oltre ad essere juventino sono anche radiohediano vi sono difetti maggiori pe la maggioranza di voi. Ok computer è il mio album preferito di sempre. Pur non essendo un album rivoluzionario ne innovativo sarà molto influente per generazioni a venire. Nessuno può vietare a nessuno di non apprezzarli , la musica e questione di gusti non può piacere a tutti ciò che per me è un capolavoro assoluto. × ozzy che musica ascolti ? Curiosità personale senza secondi fini.dai bad religion ai pixies dinosaur jr. Fugazi alice in chains sonic youth mudhoney per me conta solo che la musica mi dia emozioni qualsiasi genere sia

zagor alle 14:13 del 8 agosto 2016 ha scritto:

beh qualche affinità tra thom yorke e beppe marotta in effetti c'è lol

baronedeki (ha votato 10 questo disco) alle 20:33 del 8 agosto 2016 ha scritto:

Non ci avevo pensato ma hai perfettamente ragione . Due geni nel proprio lavoro ma che si stanno montando troppo la testa

OlioCuoreNero (ha votato 8 questo disco) alle 8:38 del 9 agosto 2016 ha scritto:

Credo si riferisse simpaticamente allo sguardo multidirezionale.

baronedeki (ha votato 10 questo disco) alle 14:00 del 9 agosto 2016 ha scritto:

L'avevo capito non mi è mai piaciuto parlare dei difetti fisici delle persone

zagor alle 20:59 del 12 agosto 2016 ha scritto:

si scherza dai!